José Antonio Pagola. El camino abierto por Jesús.

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Transcript della presentazione:

José Antonio Pagola. El camino abierto por Jesús. Per i cristiani Gesù è: “la mano che Dio porge” ad ogni uomo bisognoso di forza, appoggio, compagnia e protezione. E’ l’esperienza del credente lungo tutta la sua vita, mentre cammina verso il Padre. José Antonio Pagola. El camino abierto por Jesús. Testo; Marco 1, 29-39. 5 Tempo Ordinario –B- Commenti e presentazione: M.Asun Gutiérrez.. Musica: Dvorak. Serenata per strumenti a corda.

Cafarnao. Casa di Pietro Marco 1, 29-39 Uscendo dalla sinagoga, andarono con Giacomo e Giovanni in casa di Simone e di Andrea. . Cafarnao. Casa di Pietro L’impegno di Gesù non si limita all’ambito religioso. Si allarga allo spazio privato e profano. Esce dalla sinagoga per realizzare la sua missione che accoglie l’uomo in tutte le sue dimensioni. La casa, la comunità domestica, è un luogo idonero per accogliere e vivere il messaggio di Gesú.

La suocera di Simone era a letto con la febbre; ed essi subito gliene parlarono; egli, avvicinatosi, la prese per la mano e la fece alzare; la febbre la lasciò ed ella si mise a servirli. E’ la prima guarigione operata da Gesù. Si avvicina, prende la mano dell’inferma, gesti propri del suo stile personale, accogliente e umano. Toccare una un donna, per di più ammalata, supponeva mettersi contro la legge e divenire impuro. Avvicinarsi e prendere per mano è una buona terapia. Per il contatto e l’incontro con Gesù le persone scoprono di potersi alzare e partire. Fin dal primo momento della sua vita pubblica, Gesù vuole mettersi in contatto con la sofferenza umana. Si avvicina al dolore senza terrori o parole altisonanti. Ci offre la sua mano per curarci e liberarci dalle nostre “febbri”: invidia, prepotenza, abitudinarietà, egoismo, assenza di solidarietà... La risposta della nuova discepola al dono ricevuto è il servizio. Il servizio gioioso e disinteressato è uno dei “rischi” che caratterizzano i seguaci di Gesù.

Poi, fattosi sera, quando il sole fu tramontato, gli condussero tutti i malati e gli indemoniati; tutta la città era radunata alla porta Dio ama, risana e perdona tutti incondizionatamente: in questo modo Gesù si fa prossimo alla gente. Siamo capaci di curare? Ci distinguiamo per il nostro buon cuore? Passiamo alla larga, senza guardarli, alla sofferenza degli uomini? Abbiamo bisogno di essere risanati, personalmente e come comunità. E di essere risanatori degli altri. Come Gesú.

Egli ne guarì molti che soffrivano di diverse malattie, e scacciò molti demòni e non permetteva loro di parlare, perché lo conoscevano. Gesù “scaccia il demonio” dall’uomo, libera la persona dalle colpe e dalle paure, assicura che l’uomo è sottomesso solo al potere della tenerezza di Dio. Gesù umanizza, accoglie, consola, restituisce dignità e gioia, libera e risana. I “demoni” sanno chi è Lui. Fondamentale non è “conoscerlo” ma “seguirlo”.

Poi, la mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava. Simone e quelli che erano con lui si misero a cercarlo; e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano». Gesù cerca la solitudine per pregare. Ha bisogno del “ritiro” e della preghiera per sperimentare l’amore di Dio e orientared la vita in accordo con il suo “progetto”. Ogni sua azione ha la radice, la fonte, nella sua esperienza di Dio come Padre amoroso, compassionevole e misericordioso verso tutti gli uomini. La relazione e il dialogo con il Padre è il fondamento e dura per tutta la vita di Gesù. Lo è anche nella mia vita? Benché i discepoli gli parlino dell’entusiasmo delle persone, Gesù rifugge dalla tentazione della popolarità e dell’entusiasmo superficiale.

Ed egli disse loro: «Andiamo altrove, per i villaggi vicini, affinché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto». Gesù non si sente “istallato”, soddisfatto dal successo ottenuto. Segue il cammino, continua la sua missione di annunciare, curare, liberare.... Svela il carattere aperto, universale, del suo programma. Ci invita a camminare con Lui. Affinché le nostre mani si pongano a servizio e aiutino, il nostro cuore sia compassionevole e la nostra voce annunci vita, gioia, liberazione, speranza, pace... a tutti. Per questo siamo nati.

Ogni gesto che libera e umanizza,  E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e cacciando demòni. Ogni gesto che libera e umanizza, per quanto piccolo, è un miracolo L’azione e l’atteggiamento di Gesù, le sue Parole, la sua relazione con le persone, la sua vicionanza a Dio, non sono cose del passato. La sua preoccupazione con quanti soffrono e l’annuncio della Buona Notizia definiscono lo stile di vita di chi lo segue. Ci incarica di entrare nella storia di ogni uomo per dare loro vita piena per liberarla da ogni demonio o schiavitù che la opprimono o la sottomettono. Come ha fatto Gesù.

AMEN Dio, Padre/Madre, rendici partecipi della preghiera di Gesù. Insegnaci a pregare come pregava Lui: in Spirito e Verità. Dacci lo Spirito di orazione. Tu solo puoi accogliere in Te il nostro cuore. Tu solo ci puoi concedere che, nel nostro quotidiano, giungiamo a Te, che sei l’unico necessario. L’unico nel quale il nostro cuore può trovare riposo. Venga il tuo Spirito in nostro aiuto, e, dato che noi non sappiamo che cosa chiedere, interceda Lui per noi con gemiti ineffabili. Karl Rahner