Alberto Sulpizio Chiara Silvestri Dario Shkodra Godwin Cadiry
IL FIUME NERETVA e LA CITTà DI MOSTAR IL FIUME DRINA e LA CITTà DI VISEGRAD IL FIUME MILJACKA e LA CITTà DI SARAJEVO
Ovunque nel mondo,in qualsiasi posto il pensiero vada e si arresti, trova fedeli e operosi ponti, come eterno e mai soddisfatto il desiderio dell’ uomo di collegare tutto ciò che appare davanti al nostro spirito perché non ci siano divisioni…
Il fiume Neretva è lungo 225 km e nasce nelle Alpi Dinariche. Il suo corso è estremamente pulito e ha fauna e flora molto particolare. Ha diversi affluenti tra cui: Rakitnica-Rama-Trebiz-Buna-Bregava. La sua foce è a delta e sfocia nel Mare Adriatico.
Mostar una città di abitanti e il suo nome deriva dal suo Ponte Vecchio (Stari Mostar) e dalle sue torri sulle rive. Fu fondata nel tardo XV secolo dai turchi ottomani. Il ponte è stato bombardato perché i croati bosniaci e i bosniaci mussulmani volevano l’indipendenza, ed è stato ricostruito nel 2004.
Durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina le forze secessioniste croate combatterono contro le forze governative bosniache e, il 9 novembre 1993, distrussero il ponte. Prima di questo evento, esso venne danneggiato già nel 1992 dai bombardamenti attuati dai serbi.
Il ponte venne ricostruito sotto l'egida dell'UNESCO. Le sue pietre vennero lavorate secondo le tecniche medievali e il lavoro di ricostruzione è costato circa 12 milioni di euro. Lo Stari Mostar è stato riaperto il 22 luglio 2004.
I Tuffi dal Ponte Vecchio sono l’evento più famoso che si tiene ogni anno a Mostar alla fine di luglio. Molti tuffatori provenienti da tutto il mondo si recano appositamente a Mostar per partecipare a quest’evento,ma anche cittadini della regione. Saltano circa 26 metri nel freddo Fiume Neretva. Ai Tuffi dal Ponte Vecchio partecipano migliaia di spettatori provenienti da Mostar.
Ci sono inoltre vari spettacoli musicali e altre manifestazioni, e l’intero evento viene trasmesso dalla TV regionale e dalle stazioni radio. E’ una fantastica opportunità per visitare Mostar e vedere il Ponte Vecchio da una prospettiva diversa. Oppure per partecipare direttamente alla gara di tuffi.
La Drina è lunga 346 km. Ha origine nella confluenza tra Tara e Piva e sfocia nel fiume Sava. Il fiume ha il corso serpentino e non è navigabile. Questo fiume divideva il confine tra l’impero Romano d’Occidente e l’impero Romano d’Oriente. I suoi affluenti sono: Sutjeska-Bistrica-Praca-Drinjaca- Janja-Cehotina-Lim-Rzav-Ljubovidja-Jadar
Una piccola dimora di legno sulla quale ascoltare la melodia dell' acqua e del vento...Questa casetta da sogno, sospesa sulla roccia di un fiume, non è opera ma esiste realmente, infatti è situata nella cittadina di Bajina Basta. Grazie ad un sito pubblico questa casetta è diventata luogo di attrazione per turisti e curiosi da tutto il mondo.
Mandic, insieme ad un gruppo di amici, cercavano un luogo comodo per sdraiarsi al sole, ma la roccia non era un posto ideale, allora pensarono bene di costruirci un rifugio. Per il trasporto delle tavole di legno e altri materiali utili alla costruzione sono state impiegate piccole barche e dei kayak. Questa casetta sul Drina, è riuscita a resistere nel corso del tempo, ma ha subito anche qualche danno. Questo singolare rifugio sul fiume, è stato fino a 6 volte ricostruito, pur restando una meta suggestiva di forte richiamo turistico.
Il ponte di Visegrad è stato progettato dall’ architetto Mimar Koca Sinan nel collegava la pianura del Danubio a Sarajevo e alla costa Adriatica. Il ponte nel 1896 fu sommerso da un’ inondazione causando gravi danni però non è stato distrutto.
I ponti di Sarajevo, che passano sul fiume Miljacka, sembrano che rappresentino una sorta di vertebre di pietra.
I ponti di Sarajevo erano considerati un elemento fondamentale nella cultura ottomana perché collegavano la terra con l’ acqua. In totale ci sono 22 ponti tutti interessanti e importanti, ma tra questi ne ricordiamo solo 3: -Ponte Latino -Ponte Vrbanja -Ponte Festina Lente
Il fiume Miljacka è lungo 36 km. Nasce in una grotta vicino Pale e sfocia nel fiume Bosna. Ha un odore particolare e le sue acque sono di colore marrone. I suoi affluenti sono: Bistrica-Repasnica-Lapisnica- Moscanica-Kosevski Creek.
Il ponte Latino fu costruito nel 1798 e venne più volte danneggiato da violenti piene. Questo ponte collegava il quartiere dei cristiani al resto della città. Fino a due decenni fa il ponte era chiamato Ponte Gavrilo Princip dal nome del giovane che nel 1914 sparò a Francesco Ferdinando dando inizio così alla prima guerra mondiale.
Il ponte Vrbanja è considerato il più triste della storia di Sarajevo perché scorse il sangue dell’assedio della città quando dei cecchini uccisero due studentesse durante una manifestazione contro la guerra.
Il ponte ha nome particolare infatti“Festina Lente” vuol dire “Affrettati Lentamente”. Il ponte si snoda come un nastro di circa 38 m di altezza al di sopra del fiume. Il nodo rappresenta una porta simbolica che predispone a entrare in un’altra dimensione spirituale.