Ambiti possibili di progettazione integrata Antonio Di Stefano Potenza – 21 aprile 2006.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Cooperazione Territoriale Europea Strumento Europeo di Vicinato - ENPI
Advertisements

Messa in opera della Carta Europea PMI in tre Contee della Croazia Primorsko-Goranska Istria Dubrovacko-Neretvanska Laura Trevisan – Project leader Informest.
La filiera delle risorse culturali, naturali e turistiche
Regione Veneto Regione Puglia I. P. Q
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Conoscenza dei requisiti formali e di eligibilità
COME COSTRUIRE LA PARTNERSHIP Unità formativa 3.5 Le visite preparatorie.
Programma Transfrontaliero Italia-Francia Marittimo Programma Transfrontaliero Italia-Francia Marittimo Livorno 26/11/2007 Asse 1 Accessibilità e Reti.
AVVISO START - UP (D.D n. 436 del 13 marzo 2013)
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Programmazione, attuazione e monitoraggio degli investimenti pubblici finanziati con le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate e i Fondi strutturali.
LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
I contenuti dei documenti programmatici 1) 1)un'analisi della situazione della zona di cooperazione in termini di punti di forza e di debolezza e la strategia.
Progetto ChORUS Competenze, Organizzazione, Risorse Umane a Sistema ___________________________________________________________________________________________________________________________________.
Progetto Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacita istituzionale - Obiettivo specifico.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
La Governance delle Energie Rinnovabili Giuseppe Floris Anna Lallai
Geografia dellUnione Europea LEADER Giovedì19 maggio 2011 Dott. Pierluigi Magistri.
Direzione Lavoro Roma, 4 dicembre Pier Angelo Turri La transnazionalità nel P.O. FSE della Regione del Veneto.
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
IL PROGETTO LIFE+ GPPINFONET LE ATTIVITA DELLA RETE LIGURE 7 OTTOBRE 2010 FORUM COMPRAVERDE CREMONA- INCONTRO INTERREGIONALE a cura di Nadia Galluzzo-
Il Programma transfrontaliero IPA Adriatico Dott.ssa Giovanna Andreola Regione Abruzzo – Servizio Attività Internazionali Venezia Mercoledì,
Tavolo di concertazione INTERREG IIIA Italia-Slovenia U.P. Cooperazione transfrontaliera Venezia, 29 novembre 2006.
Il Programma transfrontaliero IPA Adriatico Dott.ssa Giovanna Andreola Regione Abruzzo Servizio Attività Internazionali Pescara, 28 Settembre.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza [IT051PO006]
PIR Reti per lo sviluppo locale Costituzione delle Coalizioni e qualità delle proposte: le fasi ed il percorso di accompagnamento ed orientamento a cura.
FOND0 SOCIALE EUROPEO & FONDAZIONE PER IL SUD
Attuazione Approccio Leader Nelle Terre Pescaresi PSR 2007 – 2013 Asse IV.
Corso di ANALISI DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO prof. arch. G. Matteo Mai Anno Accademico Facoltà di Architettura Civile - Milano Campus Bovisa.
politiche per il rilancio, lo sviluppo
INTRODUCTION LANDSCAPE POLICIES
La Relazione sullo Stato dellAmbiente: Prime elaborazioni Penne, 17 novembre 2005.
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 L E I D E E P E R I L T E R R I T O R I.
Sviluppo del trasporto via acqua e delle connessioni intermodali sul tratto Lago Maggiore - Ticino dellIdrovia Locarno-Milano-Venezia INTERREG IVA ITALIA-SVIZZERA.
LINTESA REGIONE-PROVINCE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 4 GIUGNO 2008.
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 _Ambito Ricerca sul Contesto L E I D E E.
RETE REALSAN RETEdi AUTORITA e ATTORI LOCALI PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E NUTRIZIONALE.
Corunna, July Zone Sud OQR TREND - Composante 4 1I° Forum per lo sviluppo locale Corunna July 2005 Presentazione dellavviso pubblico.
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
scienza di eccellenza: eccellenze della ricerca scientifica europea
Osservatorio turistico di destinazione
Fondi Strutturali e rete delle CCIAA Calabresi Workshop, Catanzaro 25 maggio 2006.
Verso l’Intesa Programmatica d’Area Comelico-Sappada Linee-guida del documento programmatico d’area
Tre Regioni leader in Europa
Il marketing del territorio
1^ BANDO REGIONALE “RICERCA E SVILUPPO” NEGLI AMBITI TECNOLOGICI DELLA SMART SPECIALIZZATION POR FESR MARCHE Il POR FESR Marche si.
Fondi strutturali Romania: PRINCIPI BASE. I FONDI STRUTTURALI Il 27/12/06 approvato dalla Commissione Europea il regolamento dei fondi strutturali per.
Il punto di partenza Il Programma strategico per la valorizzazione turistica e la promozione territoriale delle Aree Protette e della Rete Natura 2000.
Lo scenario La caduta delle barriere Spazio Temporali La competizione a tutto mondo Il Processo di Omologazione Il Processo di Sviluppo Il Processo di.
Geografia dell’Unione Europea LEADER Martedì 4 maggio 2010 Dott. Pierluigi Magistri.
Interreg Marittimo PROGRAMMA DI COOPERAZIONE ITALIA-FRANCIA MARITTIMO
Piano di Sviluppo Rurale GAL APPENNINO BOLOGNESE.
La cooperazione per lo sviluppo delle aree rurali L’eredità Leader+ Barbara Zanetti LEADER+ - Le reti e la cooperazione tra le aree rurali del Mediterraneo.
Linee strategiche per il futuro: programmazione Giovanna Indiretto – Unità Pari Opportunità.
Fondi Strutturali Obiettivo “Competitività regionale” PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - FERS.
I^ Seminario nazionale Verso un Sistema integrato di Progetti di Eccellenza Per una nuova offerta turistica italiana Sostenibile & Competitiva Firenze.
Presentazione della Rete Rurale Nazionale Task Force Leader La Dimora dei Cavalieri - Vaglio di Basilicata (PZ) Laboratorio LEADER 21 giugno M. Assunta.
1 Start up dei Gal L’approccio Leader In Italia Confronti regionali ed avanzamento La Dimora dei Cavalieri – Vaglio (PZ)
02/06/2016 Catania 1 Evento di Lancio del Programma e presentazione primo bando Auditorium Monastero dei Benedettini Catania 25 gennaio 2010 Presidenza.
. Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale Autodiagnosi del processo di predisposizione del piano 2° parte: Processo di predisposizione del piano.
Il POR FESR dell’Emilia-Romagna ASSE 5 Paola Castellini.
PSR SICILIA Animazione, attivazione e coinvolgimento del Partenariato per l’elaborazione della Strategia Comune di Sviluppo del Territorio.
Prospettiva di genere:integrare la dimensione di pari opportunità tra donne e uomini nei progetti che beneficiano di finanziamenti europei. La metodologia.
IL DOCUMENTO STRATEGICO PRELIMINARE DELLA VALLE D’AOSTA Nadia Savoini - Luigi Malfa Aosta, 20 marzo 2006.
Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016 POR FESR Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016.
COOPERAZIONE TERRITORIALE Programma Operativo COOPERAZIONE INTERREGIONALE Regione Toscana -Settore Attività Internazionali.
Elaborare una strategia di sviluppo locale con il Metodo Leader Regione Toscana Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale 30 giugno (Firenze Fiera - Piazza.
Il Monitoraggio delle azioni di mobilità: finalità e strumenti La gestione delle azioni di mobilità Leonardo da Vinci Seminario Progetti Approvati Annualità.
Forum partenariale Aosta, 4 febbraio L’integrazione tra gli interventi 1.La valutazione dei dispositivi d’integrazione 2.L’attuazione dei “progetti.
Transcript della presentazione:

Ambiti possibili di progettazione integrata Antonio Di Stefano Potenza – 21 aprile 2006

Obiettivi di GRIP_IT promozione dellapproccio integrato nella realizzazione di progetti per i fondi strutturali sviluppo di strumenti innovativi per i progetti integrati da svilupparsi nella programmazione

La progettazione integrata in pillole Insieme di azioni intersettoriali, strettamente coerenti e collegate tra di loro, che convergono verso il conseguimento di un comune obiettivo di sviluppo; Veicolo per ottimizzare le risorse mobilitabili sul territorio a valere su più misure di un programma o su misure di più programmi; Idea-forzaIdea-forza come riferimento ordinatore dellazione ed elemento caratterizzante singolarmente ogni singolo PI, in quanto: –scaturisce dallanalisi delle peculiarità del contesto –mette in evidenza le nuove possibilità di sviluppo –costituisce un elemento di identificazione dellarea di intervento –garantisce la sostenibilità territoriale, socioeconomica e la connessione con altre azioni di programmazione in atto

I settori di intervento Lavviso per la candidatura di progetti prevede i seguenti settori per lo sviluppo di proposte e lo scambio di esperienze: Sviluppo del turismo integrato sostenibile; Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale; Infrastrutture regionali per il trasporto sostenibile; Distretti produttivi ed economici per lo sviluppo sostenibile; Promozione di un utilizzo sostenibile delle aree e delle risorse rurali; Strumenti di marketing per la promozione di sistemi produttivi integrati (marchi garantiti di origine territoriale, ecc.); Altre aree di intervento in cui lapproccio integrato è necessario per le condizioni strutturali e la specifica organizzazione dei sistemi socio-economici locali.

Obiettivi dellavviso Obiettivo delle attività è lo sviluppo di approcci innovativi in tutti gli aspetti del ciclo di progettazione e nel sistema istituzionale integrato: Metodologie per i flussi finanziari dei progetti integrati; Progettazione integrata; Promozione della partnership per lintegrazione; Analisi di fattibilità dei progetti integrati; Institution building (definizione di assetti istituzionali innovativi) per la governace dei progetti integrati; Definizione di strutture e procedure per la partnership dei progetti integrati; Ruolo dei beneficiari finali, relazioni con le autorità del Programma; Integrazione delle operazioni finanziate da più di un fondo o un programma UE. Altri aspetti procedurali, istituzionali e finanziari che si dimostrino rilevanti quali strumenti o vincoli nei progetti integrati

Attività eligibili 1.Gestione dei sub-progetti 2.Working groups interregionali 3.Studi di fattibilità, analisi economica. 4.Seminari e conferenze 5.Conferenze internazionali 6.Visite-studio 7.Pubblicazioni cartacee ed elettroniche 8.Investimenti in piccole attrezzature 9.Preparazione dei subprogetti (massimo euro per attività svolte prima della scadenza dellinvito, rimborsabili solo per i progetti selezionati).

Esempio: PI sulla costruzione di un distretto turistico locale Idea di base: Valorizzare e porre a sistema le risorse ambientali e storico-culturali del territorio puntando su nuovi modelli di fruizione dello stesso al fine di offrire uno specifico prodotto di turismo rurale e culturale.

Esempio: PI sulla costruzione di un distretto turistico locale – linee di intervento Identificazione degli elementi territoriali sia a matrice culturale che ambientale che connotano il distretto Definizione di una rete possibile di connessioni territoriali tra i beni di maggiore capacità attrattiva; Predisposizione di un piano di azione che preveda la messa a sistema di possibili interventi infrastrutturali Programmazione di azioni di incentivazione economica attraverso la predisposizione di schemi di aiuto a favore dellimprese del turismo e dei servizi annessi; Previsione di azioni di sostegno formativo (disoccupati, occupati, formazione, ecc) attraverso uno schema di intervento coerente con la finalità di sviluppare sistemi di gestione territoriale delle risorse culturali ed ambientali; Definizione di una strategia di comunicazione dellofferta turistica;

Esempio: PI sulla costruzione di un distretto turistico locale – linee di processo Elaborazione di un modello di governance del processo Sviluppo di un modello partecipativo in grado di mobilitare linsieme delle energie locali favorendo partnership tra soggetti pubblici e privati; Definizione di un sistema di gestione del progetto (sistemi di controllo e monitoraggio, valutazione delle operazioni previste, ecc); Definizione di schemi di flussi finanziari e soluzioni procedurali per la gestione del PI Verifica della sostenibilità dellapproccio integrato nellambito della programmazione e delle conseguenti modalità applicative.

Come facilitare la costruzione dei partenariati:

Il database delle proposte

Elementi per la pubblicazione della proposta di progetto su Dati anagrafici del proponente e persona di contatto Denominazione progetto Tema di interesse Descrizione generale della proposta Obiettivi Attività Risultati attesi Durata in mesi Budget proposto

Proposte in rete