Malattie Cardiovascolari Comprendono: cardiopatie ischemiche,(infarto=area di necrosi da mancate irrorazione sanguigna), ipertensione, mal. circolatorie dell’encefalo, aritmie, e altre mal. circolatorie. Dopo un forte incremento come causa di morte, dagli anni 70 in occidente sono in diminuzione. Diminuzione più forte nei paesi più “privilegiati”, mentre si nota aumenti nei paesi dell’Est Europa. Globalmente ancora in aumento.
Trends in Italia Diminuzione di incidenza e mortalità negli ultimi 25 anni. Da un tasso di 280 (nel 1980) a 140 (nel 2005) (per maschi) e da 100 a 50 (per femmine) Forte gradiente Nord-Sud con tassi di incidenza quasi doppi nel Nord, specialmente tra maschi nel passato.Ora i tassi sono molto simili
Forti differenze geografiche nel incidenza e mortalità Es. mortalità: Irlanda 406/100.000 Islanda 247 Olanda 214 Italia 130 Portogallo 104 Differenze attribuibili a fattori ambientali, alimentari e genetici.
Fattori di Rischio Età Sesso Genetici Ipertensione Colesterolemia (totale e LDC): Il HDC ha effetti protettivi Fumo Obesità Diabete Attività fisica Stress Fattori socioeconomici (nella sopravvivenza)
Alimentazione e MCV Rapporto osservato nel 1950: Protettiva la dieta ricca in pesce. Successivi studi tra Eskimesi e Giapponesi hanno confermato l’effetto. Si è cosi identificato il ruolo di acidi grassi monosaturi (OMEGA 3) nella dieta di pesce. Effetto dovuto alla riduzione della pressione, viscosità, vasocostrizione, e tendenza alla coagulazione del sangue.
Il ruolo del diabete mellito Alta concentrazione di glucosio (iperglicemia) e passaggio di questo alle urine (glicosuria) Varie sindromi: 15% giovanili, (insulinodipendente), 85% tra adulti (non-insulinodipendente), raro il diabete da malnutrizione e gestazionale. Fattori di rischio: ereditarietà e sovrapeso/obesità. Forti variazioni di prevalenza e incidenza es. Finlandia 29/100.000 giovani, Francia 4/100.000
Combinazione di fattori di rischio Il rischio individuale aumenta in rapporto alle presenza di più fattori di rischio. Tale aumento non è solo additivo, ma moltiplicativo. Il “Progetto Cuore” (Europeo), punta alla prevenzione, intervenendo sui fattori di rischio individuali. Punteggio individuale calcolabile sulla base di: sesso, età, fumo, pressione sistolica, colesterolemia totale, HDL (high density lipoproteins protettivo),diabete, eventuale trattamento antiipertensivo. Esperimenti di modifica dei fattori di rischio a livello di intere comunità (anche in Italia) hanno dato risultati positivi ma modesti effetti sull’incidenza.