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IDRODINAMICA OCULARE.

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Presentazione sul tema: "IDRODINAMICA OCULARE."— Transcript della presentazione:

1 IDRODINAMICA OCULARE

2 Richiamo anatomo-funzionale
zona di produzione dell’acqueo (processi ciliari) zona di circolazione e scorrimento (camere posteriore ed anteriore) zona di deflusso (via trabecolare ed uveo-sclerale)

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5 IL GLAUCOMA

6 DEFINIZIONE Malattia degenerativa della testa del nervo ottico generalmente secondaria ad aumento della pressione intraoculare caratterizzata da escavazione della papilla ottica con atrofia delle fibre nervose e difetti caratteristici del campo visivo

7 IOP DIFETTI DEL CAMPO VISIVO ALTERAZIONI DELLA PAPILLA

8 IOP dati epidemiologici
IOP media: mm/Hg ± 2,5 %

9 PAPILLA NORMALE

10 Il termine Glaucoma definisce genericamente molti stati di malattia
CLASSIFICAZIONE Il termine Glaucoma definisce genericamente molti stati di malattia Glaucoma Congenito Glaucoma Primario: ad angolo aperto (cronico semplice) ad angolo stretto da chiusura d’angolo Glaucoma Secondario: Pigmentario Pseudo-esfoliativo Da cortisone Neovascolare Post-emorragico Post-uveitico Post-operatorio … …

11 Glaucoma: che cosa succede?
O scarso apporto ematico a questo livello O blocco a questo livello Danno al nervo ottico che appare escavato

12 PATOGENESI TEORIA VASCOLARE L’aumento della IOP interferisce con l’apporto ematico al livello del nervo ottico ma solo in caso di IOP particolarmente elevata o quando altri fattori interferiscono con l’autoregolazione locale (iper-ipotensione, viscosita’ ematica, fumo)

13 PATOGENESI TEORIA MECCANICA L’insulto fisico provocato dai valori pressori oculari aumentati e’ responsabile diretto del danneggiamento tissutale indipendentemente da una componente vasogenica

14 CLINICA Diverse condizioni oculari possono condurre allo specifico quadro patologico anatomo-funzionale tipico del glaucoma L’esame clinico è quindi fondamentale per poter riconoscere i segni caratteristici del danno glaucomatoso e per riconoscere il particolare meccanismo che lo ha generato

15 CLINICA Fattori di rischio Anamnesi IOP Tonometria Angolo camerulare
Gonioscopia Esame segm. Ant. Biomicroscopia Anatomia Nervo ottico Oftalmoscopia Funzione Nervo Ottico Esame del campo visivo Esami elettrofunzionali

16 IOP COME FATTORE DI RISCHIO E NON COME REQUISITO DIAGNOSTICO
TONOMETRIA IOP COME FATTORE DI RISCHIO E NON COME REQUISITO DIAGNOSTICO < 21 mmHg Normale > 21 mmHg Glaucoma

17 TONOMETRI P = F / A Tonometro di Goldmann Legge di Imbert-Fick
Area applanata Pressione Forza

18 TONOMETRO DI GOLDMANN

19 FONTI DI ERRORE DEL TONOMETRO DI GOLDMANN
Metodo (eccesso di fluoresceina, prolungato contatto) Taratura dello strumento Spessore corneale

20 Una cornea più spessa o più sottile rispetto alla media può alterare l’attendibilità della misurazione Cornea + spessa Sovrastima della IOP Cornea + sottile Sottostima della IOP Spessore corneale 900m IOP manometrica: 11mmHg IOP Goldmann: mmHg

21 CURVA TONOMETRICA

22 GONIOSCOPIA Aperto Stretto Chiuso Pigmentato Neovasi Mater. Pseudoesf.
Sangue ….

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24 OFTALMOSCOPIA Asimmetria OD-OS Pallore Escavazione (C/D,R/D)
Cup verticale Vasi circumlineari Emorragia

25 CAMPO VISIVO L’esame del CV saggia lo stato funzionale e quindi la presenza o meno di una normale sensibilità retinica Il glaucoma produce delle alterazioni caratteristiche ma non patognomoniche del campo visivo

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27 CV NORMALE

28 DEFICIT GENERALIZZATO

29 DEFICIT LOCALIZZATO

30 FATTORI DI RISCHIO Demografici Genetici Oculari Sistemici Età Sesso
Razza Pressione intraoculare Sistemici Papilla Diabete Miopia Ipertensione sistemica Ipermetropia

31 Prevalenza 4 –10 volte maggiore
ETA’ Tutti gli studi di popolazione indicano nell’età un importante fattore di rischio > 40 anni Prevalenza 4 –10 volte maggiore

32 SESSO Risultati contrastanti emergono dai diversi trials
Non sembra essere un importante fattore di rischio per il POAG

33 RAZZA E’ stato ampiamente dimostrato che la razza nera è maggiormente a rischio (africani, afro-americani, afro-caraibici) Prevalenza diversa a seconda delle popolazioni esaminate. Esiste anche una correlazione positiva tra colore della pelle e valori di IOP.

34 IOP Gli studi clinici hanno dimostrato che la IOP non è un requisito indispensabile per la diagnosi (definizione) di POAG ma rappresenta il principale fattore di rischio

35 Genetica Esiste sicuramente un aumentato rischio di POAG in soggetti con familiari affetti dalla malattia Nel genoma umano sono stati identificati 9 loci associati al glaucoma e sono stati clonati 3 geni responsabili di diff. forme di malattia (Sarfarari, Hum Mol Genet, 1997)

36 Per un’aumentata vulnerabilità della papilla?
LA MIOPIA E’ STATA SEMPRE CONSIDERATA UN IMPORTANTE FATTORE DI RISCHIO PER IL POAG Per un’aumentata IOP? Per un’aumentata vulnerabilità della papilla?

37 PARACHIRURGICA (LASER)
TERAPIA MEDICA PARACHIRURGICA (LASER) CHIRURGICA

38 TERAPIA MEDICA Attualmente i farmaci disponibili per il trattamento del glaucoma agiscono fondamentalmente sulla IOP La produzione di UA Il deflusso di UA

39 Neuroprotezione Azione vascolare
POSSIBILITA’ FUTURE Neuroprotezione Azione vascolare

40 LASER TRABECULOPLASTICA
TERAPIA LASER TRABECULOPLASTICA

41 CHIRURGICA (TRABECULOTOMIA)
TERAPIA CHIRURGICA (TRABECULOTOMIA)

42 Glaucoma ad angolo chiuso
Ostruzione al deflusso dell’acqueo secondaria alla chiusura dell’angolo da parte dell’iride periferica Occhi anatomicamente predisposti Spesso bilaterale Femmine: maschi 4:1

43 Glaucoma ad angolo chiuso
Ereditarietà Fattori anatomici predisponenti: Dimensioni del cristallino Ridotto diametro corneale CA di profondità ridotta

44 Glaucoma ad angolo chiuso
Classificazione Latente Intermittente (subacuto) Acuto

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46 Attacco acuto di glaucoma
Emergenza Acuto o graduale Occhio rosso Dolore (nausea, vomito) Visione offuscata Passaggio luce-buio CA di profondità ridotta, media-midriasi Contatto iride-lente Iride spinta in avanti Bulbo di consistenza “lignea”

47 Attacco acuto di glaucoma
Terapia Medica (riduzione della secrezione di acqueo) Acetazolamide mg ev Acetazolamide os 250 mg x4/die Timololo 0.5% 1 gtt Steroidi topici (q min per 4 dosi) Se IOP non decresce: Mannitolo 1-2 g/kg al 20% ev in minuti Chirurgica (facomorfico) Iridotomia laser o iridectomia periferica


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