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Scuola Media di Serravalle

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Presentazione sul tema: "Scuola Media di Serravalle"— Transcript della presentazione:

1 Scuola Media di Serravalle
Unità didattica ideata e realizzata da Marianne Gasperoni e Linda Rossi nell’ambito dell’attività per l’integrazione anno scolastico

2 IL CAFFÈ LA PAROLA "CAFFÈ" DERIVA DALL’ARABO QAHWA O KAHWA CHE SIGNIFICA VINO, AL QUALE IL CAFFÈ VENIVA ASSOCIATO PER IL SUO CARATTERISTICO COLORE SCURO.

3 STORIA DEL CAFFÈ IL CAFFÈ CRESCEVA ORIGINARIAMENTE ALLO STATO SELVATICO IN ABISSINIA E ARABIA; PRIMA DEL X SECOLO VENIVA MANGIATO COSÌ COM'ERA DALLE TRIBÙ NOMADI DI QUESTE ZONE CHE AVEVANO SCOPERTO LE SUE PROPRIETÀ STIMOLANTI. I FRUTTI MATURI VENIVANO PESTATI, MESCOLATI CON GRASSI ANIMALI E CONFORMATI IN PALLE ROTONDE CHE I NOMADI SI PORTAVANO DIETRO E CONSUMAVANO A INTERVALLI DURANTE I LORO LUNGHI VIAGGI. IN SEGUITO IL CAFFÈ COMINCIÒ AD ESSERE USATO SOTTO FORMA DI BEVANDA, BENCHÈ MOLTO DIFFERENTE DA QUELLA CHE CONOSCIAMO: LE BACCHE VENIVANO MESCOLATE CON ACQUA FREDDA E LASCIATE IN INFUSIONE PER QUALCHE TEMPO PRIMA DI BERE IL LIQUIDO.

4 LA MACINATURA DEI CHICCHI COMINCIÒ AD ESSERE PRATICATA MOLTO TEMPO DOPO E IL CAFFÈ NON DIVENNE UNA BEVANDA CALDA FINO AL 1000 D.C. QUANDO GLI ARABI SCOPRIRONO COME FAR BOLLIRE L'ACQUA. NEL 1500 IL SUO USO ERA DIFFUSO NEL MONDO ISLAMICO, POI ARRIVÒ IN EUROPA CON L’ESPANSIONE TURCA. LA PRIMA BOTTEGA DEL CAFFÈ VENNE APERTA A VENEZIA NEL SEICENTO.

5 LA PIANTA LA PIANTA DEL CAFFÈ È UN ALBERO SEMPREVERDE E APPARTIENE ALLA FAMIGLIA DELLE RUBIACEE. LA PIANTA PUÒ RAGGIUNGERE I 12 METRI IN ALTEZZA MA VIENE MANTENUTA PIÙ BASSA (CIRCA 3 METRI) PER FACILITARE LA RACCOLTA.

6 CRESCE IN TERRENI COLLINOSI (TRA I 200 E I 2000 METRI) E BEN IRRIGATI E NECESSITA DI MOLTE CURE IN QUANTO MOLTO DELICATA. LA COLTIVAZIONE DI QUESTE PIANTE AVVIENE NEI PAESI DAL CLIMA CALDO E SUBTROPICALE. I MAGGIORI PRODUTTORI SONO IL BRASILE E LA COLOMBIA CHE ESPORTANO RISPETTIVAMENTE VERSO L’EUROPA E GLI STATI UNITI D’AMERICA. ESISTONO CIRCA 60 SPECIE DI PIANTE DI CAFFÈ, MA LE PIÙ NOTE SONO LA COFFEA ARABICA, LA COFFEA ROBUSTA E LA LIBERICA.

7 I FIORI I FIORI SONO PICCOLI E BIANCHI ED EMANANO UN PROFUMO SIMILE A QUELLO DEL GELSOMINO. LA FIORITURA PUÒ AVVENIRE PIÙ VOLTE DURANTE L’ANNO A SECONDA DELL’ALTEZZA A CUI LA PIANTA È COLTIVATA.

8 I FRUTTI OGNI FIORE PRODUCE UN FRUTTO CHE MUTA COLORE, DAL VERDE AL ROSSO, E ASSOMIGLIA A CILIEGIE. MATURI NON MATURI

9 I SEMI ALL’INTERNO DEL FRUTTO VI SONO DUE SEMI PROTETTI DA UNA MEMBRANA. IL COLORE DEI SEMI CRUDI VARIA A SECONDA DELLA QUALITÀ E DEL LUOGO DEL RACCOLTO: PUÒ ANDARE DAL VERDASTRO AL MARRONCINO PASSANDO DA SFUMATURE COLOR GIALLO.

10 LA RACCOLTA IL PROCEDIMENTO DI RACCOLTA PIÙ VELOCE È LO "STRIPPING": VENGONO RACCOLTI TUTTI I FRUTTI, COMPRESI QUELLI VERDI E QUINDI NON MATURI E QUELLI TROPPO MATURI. IL SISTEMA CHIAMATO "PICKING" ASSICURA UNA MAGGIORE QUALITÀ PERCHÈ LA RACCOLTA È EFFETTUATA A MANO E RIGUARDA I SOLI FRUTTI MATURI.

11 COLTI I FRUTTI SI PASSA AL PRIMO TRATTAMENTO CHE PUÒ ESSERE IN UMIDO O A SECCO.
OGGI IL TRATTAMENTO IN UMIDO GARANTISCE UN'ULTERIORE SELEZIONE DEI FRUTTI ED UNA MAGGIORE OMOGENEITÀ DEI CHICCHI. DOPO QUESTO TRATTAMENTO IL CAFFÈ È PRONTO PER LA TORREFAZIONE.

12 LA TORREFAZIONE LA TORREFAZIONE O TOSTATURA TRASFORMA IL CAFFÈ CRUDO NEL PRODOTTO FINALE PRONTO PER L’USO. PROVOCA UN AUMENTO DEL VOLUME E LA DIMINUZIONE DEL PESO PER LA PERDITA DI ACQUA. IL MASSIMO DELLA QUALITÀ AROMATICA SI HA, NATURALMENTE, COL CAFFÈ MACINATO AL MOMENTO DELL'USO.

13 DALL'ASPETTO E DAL SAPORE SI PUÒ RICONOSCERE UN OTTIMO ESPRESSO: PER DEFINIRLO TALE OCCORRE CHE LA CREMA SIA BRUNO-ROSSICCIA CON STRIATURE, IL CORPO DENSO ED IL SAPORE PERSISTENTE. PER RICONOSCERE UN BUON ESPRESSO ANCHE AL BAR BASTA DEDICARE UN ATTIMO DI ATTENZIONE ALL'ESAME DELLA "TAZZINA": LA CREMA DEVE AVER UN BEL COLORE NOCCIOLA, ESSERE PARTICOLAR-MENTE DENSA, TANTO CHE LO STRATO DI ZUCCHERO DEVE SCENDERVI LENTAMENTE E LA CREMA RICOMPORSI SUBITO DOPO AVERLO MESCOLATO.

14 IN BOCCA, POI, CON L'ASSOCIAZIONE DELLE SENSAZIONI OLFATTIVE CON QUELLE DEL PALATO, I PROFESSIONISTI ED I VERI AMANTI DEL CAFFÈ RICONOSCONO QUELLO CHE VIENE COMUNEMENTE DEFINITO IL "FLAVOUR", CIOÈ LA RICCHEZZA E LA CORPOSITÀ DEL GUSTO. ESSERE IN GRADO DI RICONOSCERE UN BUON ESPRESSO FACILITA PERSINO LA PREPARAZIONE DEL CAFFÈ CASALINGO, ANCHE SE I RISULTATI SARANNO CHIARAMENTE DIVERSI POICHÈ DIVERSE E MENO SOFISTICATE SONO LE MACCHINE UTILIZZATE PER LA PREPARAZIONE.

15 BERE IL CAFFÈ FA BENE O MALE?
MOLTE RICERCHE SONO STATE FATTE PER DARE UNA RISPOSTA A QUESTA DOMANDA. IN GENERE LA SOSTANZA ACCUSATA COME DANNOSA È LA CAFFEINA CIOÈ IL COMPONENTE FARMACOLOGICAMENTE ATTIVO CON AZIONE STIMOLANTE A LIVELLO DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE. LA CAFFEINA È APPREZZATA NEI MOMENTI DI STANCHEZZA, PORTA AD UNA MIGLIORE CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO, DI ASSOCIAZIONE DI IDEE E DI MEMORIZZAZIONE. IN ALCUNI CASI È CONSIGLIATO L’USO DEL DECAFFEINATO IN CHI SOFFRE DI ULCERE E IN CHI HA GRAVI PROBLEMI CARDIOLOGICI. GENERALMENTE IN CONDIZIONI DI NORMALITÀ IL CAFFÈ RAPPRESENTA UN PIACERE ED È ASSOCIATO ALLA POSSIBILITÀ DI FARE QUATTRO CHIACCHERE O DI FARE UNA VELOCE PAUSA SUL LAVORO.


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