12. Le equazioni di Maxwell

Presentazione sul tema: "12. Le equazioni di Maxwell"— Transcript della presentazione:

1 12. Le equazioni di Maxwell
Elettromagnetismo 12. Le equazioni di Maxwell

2 1. La corrente indotta Il campo elettrostatico è generato dalle cariche elettriche, mentre Il campo elettrico che causa una corrente indotta, detto campo elettrico indotto, è generato da un campo magnetico che varia nel tempo Circuitazione del campo elettrico indotto (legge di Faraday-Neumann) Il campo elettrostatico è conservativo, mentre Il campo elettrico indotto non è conservativo

3 2. La corrente di spostamento
Un campo elettrico variabile (corrente di spostamento) genera un campo magnetico La legge di Ampère deve diventa (legge di Ampère-Maxwell) Quindi, Il campo magnetico statico è generato dalle correnti elettriche, Il campo magnetico indotto è generato da campi elettrici variabili

4 2. Le equazioni di Maxwell
Il campo elettrostatico e il campo magnetico statico sono casi particolari del campo elettromagnetico e si ottengono se si hanno, rispettivamente, cariche ferme e correnti continue

5 3. Le onde elettromagnetiche
Dalle equazioni di Maxwell deriva che, se in una regione di spazio si determina un campo elettrico variabile nel tempo, questo produce un campo magnetico anch’esso variabile nel tempo che, a sua volta, genera un nuovo campo elettrico variabile nel tempo e così via: nasce una perturbazione elettromagnetica che si propaga nello spazio. Con l’onda si ha anche propagazione di energia Si possono propagare sia in un mezzo che nel vuoto Velocità di propagazione: velocità della luce nel vuoto La luce è un’onda elettromagnetica (Maxwell): unificazione dei fenomeni elettromagnetici e di quelli luminosi

6 5. L’energia del campo magnetico
Sono onde trasversali: il campo elettrico e il campo magnetico sono ortogonali tra loro e perpendicolari alla direzione di propagazione Emissione: si usa un conduttore rettilineo (antenna) collegato a un circuito oscillante, in grado di accelerare le cariche elettriche. E’ una scoperta di Guglielmo Marconi. Ricezione: si usa ancora un’antenna collegata a un circuito oscillante; facendo variare opportunamente capacità C e induttanza L, si fa in modo che la frequenza del circuito ricevente sia uguale a quella dell’onda (risonanza o sintonia). Funzionamento radio e TV