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FEBBRE POSTOPERATORIA
Precoce (entro le prime 48 ore dall’intervento) Trauma chirurgico Atelectasia polmonare Dopo la terza giornata postoperatoria Polmonite IVU Infezione di accesso vascolare Tardiva (verso la quinta giornata postoperatoria) Infezione di ferita Deiscenza anastomotica Ascesso profondo
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CRITERI CHE FANNO SOSPETTARE UNA
FEBBRE POSTOPERATORIA DI ORIGINE INFETTIVA Trauma preoperatorio Classe ASA 2 o superiore Esordio della febbre dopo la 2° giornata postoperatoria Esordio della febbre con temperatura >38.6°C Leucocitosi postoperatoria > /mmc Azotemia postoperatoria >15 mg/dl
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Altre cause di febbre postoperatoria tardiva:
la trombosi venosa profonda le allergie a farmaci ed emoderivati le raccolte ascessuali profonde, non ben drenate (in torace o in addome) il versamento pleurico (non infetto) MEZZI DIAGNOSTICI Anamnesi ed esame obiettivo Imaging (radiografia del torace, TC) Emocoltura in 3 tempi Altri esami colturali (urine, ecc.)
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Prelievo di campioni di sangue che vengono incubati in
EMOCOLTURA Prelievo di campioni di sangue che vengono incubati in terreni particolari per la coltura di eventuali batteri o miceti Il sangue è sterile, normalmente In alcune situazioni patologiche i batteri riescono a raggiungere il sangue e a diffondersi nell’organismo Per avere le migliori possibilità di successo nell’isolare batteri che si sospetta sia nel torrente ematico occorre eseguire l’emocoltura con tecnica sterile rigorosa in 3 tempi cioè ogni 30 min da 3 accessi venosi differenti, pungendo ex novo Non usare accessi venosi preesistenti!
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