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PubblicatoGianluigi Paoli Modificato 8 anni fa
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VI SCUOLA ESTIVA DI FISICA a LECCE 2 - 6 settembre 2013 ProgettoLaureeScientifiche Associazione per l’Insegnamento della Fisica http://www.dmf.unisalento.it/LaureeScientifiche/index.php?page=scuola Da un’idea e dalla dedizione di docenti membri della Sezione Salento dell’AIF e di un gruppo di fisici dell’UniSalento. Tratti costitutivi: fornire una proposta convincente nell’avvicinare i giovani allo studio della Fisica, senza porsi in alternativa al percorso scolastico, adotta la metodologia che “facendo si impara”, “facendo insieme” a chi ha interessi simili, si riesce meglio. Ne discende che per “capire”, gli allievi “risolvono” problemi, esercizi e misurazioni sperimentali. Idea La Scuola si propone inoltre come una palestra in vista delle Olimpiadi Italiane di Fisica (OLIFIS), che sono organizzate annualmente dall’AIF sotto l’egida del Ministero P.I. Partecipanti Gli allievi sono selezionati su segnalazioni delle scuole (tra il 3 o e il 5 o anno) che, preferibilmente, abbiano partecipato alle OLIFIS, ma non è una scuola di eccellenza. Le differenti età, la variegata provenienza scolastica, anche la diversa impostazione didattica dei singoli insegnanti genera una compagine disomogenea, unita solo dall’interesse per la disciplina. Gli studenti (tra i quali 14 ragazze) provenivano da 16 scuole diverse: Banzi (L. Sc.), De Giorgi (L. Sc.), Fermi (Itis ) e Palmieri (L. Cl.) di Lecce, Fermi (L. Sc.) e Giorgi (Itis) di Brindisi, Galilei di Manduria (L. Sc.), Galilei (L. Sc.) di Nardò, Ferraris di Taranto (L. Sc.), Mattei di Maglie (IISS), Moscati di Grottaglie (L. Sc.), Pepe di Ostuni (L. Sc.), Quinto Ennio (L. Sc.) di Gallipoli, Ribezzo (L. Sc.) di Francavilla, Vallone di Galatina (L. Sc.) e Vanini (L. Sc.) di Casarano. Metodi Non potendo portare “alla pari” esperien- ze tanto diverse, l’alternativa è data da i) addestramento all’autovalutazione, ii) somministrazione simultanea di più esercizi di diversa difficoltà tecnica su uno stesso argomento, iii) correzione completa di tutti gli esercizi proposti, iv) chiarimenti e spiegazioni specifiche di docenti/tutor nella fase di risoluzione, v) sessioni parallele su argomenti “più avanzati”. L’approccio alla risoluzione dei problemi è 1) lettura e comprensione del testo, 2) individuazione delle leggi da applicare, 3) risoluzione individuale, 4) partecipazione attiva alla correzione collettiva dello svolgimento di uno degli allievi, guidata da un docente. Particolare importanza è data alla fase sperimentale, svolte da gruppi binari. Essa è indirizzata alla determinazione di una legge peculiare di un assegnato sistema fisico, piuttosto che alla verifica di un principio noto altrimenti. I dati e le loro prime elaborazioni sono analizzati e discussi collettivamente, cogliendo lo spunto per chiarire e approfondire questioni metodologiche e teoriche. La risoluzione dei problemi è stata alternata da (poche) lezioni di inquadra- mento e soprattutto da seminari divulgativi, su temi di punta in Fisica fondamentale e applicata.
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