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I Dauni tra il VII e VI secolo a.C..

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Presentazione sul tema: "I Dauni tra il VII e VI secolo a.C.."— Transcript della presentazione:

1 I Dauni tra il VII e VI secolo a.C.

2 I Dauni I Dauni, provenienti dall’Illiria e giunti sul territorio dell’odierna provincia di Foggia nell’Età del Ferro, hanno fondato numerosi villaggi, soprattutto lungo i corsi d’acqua e vicino al mare. Numerose tracce di villaggi dauni sono state trovate su Monte Saraceno, nella piana di Siponto, presso Ascoli Satriano, ma anche a Lucera, Arpi, Ordona e Troia. Uno dei siti dauni più importanti è Monte Saraceno, a pochi chilometri da Mattinata.

3 Qui sono state ritrovate tracce di un villaggio, di una necropoli e numerosi reperti archeologici,tra cui le stele daune.

4 Le stele daune Le stele, scoperte intorno agli anni ’60 da Silvio Ferri, sono lastre di pietra calcarea di forma rettangolare realizzate dai Dauni tra il VII e il VI sec. a. C. Molto probabilmente servivano ad indicare la presenza di una sepoltura, erano cioè dei segnacoli funerari. Le stele daune presentano incisioni su tutti i lati, tranne nella parte inferiore, elemento che fa pensare che venivano infilate perpendicolarmente nel terreno.

5 Le stele riproducono schematicamente figure umane maschili e femminili probabilmente appartenenti ad entità di rango.

6 L’incisione delle stele
Le stele con armi presentano la spada inguainata, un pettorale di forma rettangolare (cardiophilax), un grande scudo circolare. Sulle braccia probabilmente tatuaggi e, a volte, le mani e gli avambracci sono coperti da guanti. Le stele costituiscono un vero e proprio “documento” in quanto raccontano la vita dei Dauni, le attività che praticavano e i loro usi e costumi.

7 Infatti, compaiono incise scene di vita quotidiana come la pesca, la caccia, la tessitura al telaio verticale, l’attività metallurgica, ma anche sene rituali, animali reali e fantastici.

8 I dettagli Le stele erano completate da teste di forma ovale o sferica, a colte anche un copricapo. Alcune sono definite iconiche, cioè presentano i tratti anatomici eseguiti ad incisione (sopracciglia, occhi e bocca) ed a rilievo (naso ed orecchie). Possono presentare anche una frangetta o capelli raccolti a chignon o a treccia. Le altre teste sono definite aniconiche.

9 I colori Le stele presentano tracce di colore rosso, nero e giallo le cui tracce, però, si fondono con il colore caldo della pietra calcarea.

10 Dove sono conservate Oggi le stele sono conservate nella sala “ Marina Mazzei” (archeologa foggiana scomparsa nel 2004 che studiò la civiltà dei Dauni e direttrice del Museo Archeologico di Manfredonia) nel castello di Manfredonia, sede del Museo Archeologico Nazionale del Gargano.

11 Fine


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