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PubblicatoAndrea Viola Modificato 8 anni fa
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I media interattivi
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Laurillard: 5 tipi di media Narrativi stampa tv, cassette audio, video,dvd Ascoltare vedere, apprendere InterattiviIpertesto multimedia risorse web esplorare ComunicativiConferenze mediate dal computer… discutere AdattiviSimulazioni, ambienti virtuali, tutoriali sperimentare ProduttiviMicromondi..esprimere
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Media interattivi La presentazione e’: trasmessa da un ambiente aperto sotto il controllo dell’utente. Sono definiti interattivi perché l’utente puo’ navigare come vuole selezionare il materiale che vuole nella sequenza che decide....entro percorsi possibili
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Anche le problematiche sono comuni Frammentazione Difficolta’ di navigazione Carico cognitivo
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L’ipertesto programma software che consente di immagazzinare, organizzare e consultare documenti. E’ costituito da un certo numero di documenti (testi, diagrammi, figure, ecc.) collegati da rimandi che permettono di passare ad altri argomenti, di consultare note o tabelle.
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Multimedia e web ipertesto combinato con dei media audio- visivi (animazioni, registrazioni audio, simulazioni) si parla di multimedia consultabili anche a distanza se ospitate da un calcolatore di rete. Il web e’ un insieme di siti organizzato come uno spazio entro il quale gli utenti possono muoversi
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Ipertesto L'ipertesto e' un programma che consente di immagazzinare, organizzare e consultare documenti. http://it.wikipedia.org/wiki/Ipertesto
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Nodi e link Un ipertesto e' costituito da un certo numero di nodi, connessi in rete da dei link. Un nodo e' uno spazio di lavoro in cui possono essere inseriti testi grafici e immagini.
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link I nodi sono collegati da link, che possono essere di diversi tipi: interni: nodi appartenenti alla stessa rete esterni: uniscono reti differenti referenziali uniscono due punti del testo in modo casuale organizzativi uniscono due punti del testo in modo gerarchico Consentono il rinvio esplicativo da una parola ad un testo, l'accesso a note o tabelle che consentano l'approfondimento, o il passaggio ad altri argomenti che abbiano rapporti con quello che si sta esaminando
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Secondo la classificazione di Johassen tre tipi di struttura ipertestuale: Ipertesto destrutturato A moduli Gerarchico
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Ipertesto destrutturato tutti i nodi sono collegati, ogni nodo può rappresentare l’accesso alla rete, e’ assente qualsiasi rapporto di inclusione-sovraordinazione gerarchica tra i nodi, anche se l’accesso può venire guidato da un indice dei soggetti o da una lista dei contenuti (anche sotto forma di un menu o una mappa). www.hyperdictionary.comwww.hyperdictionary.com
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Ipertesto a moduli – i nodi sono raggruppati in sotto- insiemi. Da un insieme si può passare agli altri. L’ipertesto controlla l’accesso a ciascuna sezione del sistema, valorizzando la struttura dei contenuti trattati e prevedendo una sequenza rispondente ai processi cognitivi che si vuole attivare negli utenti. (scienze della terra)
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Ipertesto gerarchico – i contenuti sono presentati gerarchicamente. L’accesso alla gerarchia avviene attraverso nodo introduttivo. www.atm.ch.cam.ac.uk /tour/index.htmlwww.atm.ch.cam.ac.uk /tour/index.html
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Consultazione personalizzata Vantaggioso per il lettore esperto (riempio le lacune) Trovo informazioni non prevedibili Indago un argomento sotto molteplici prospettive In molte forme (non solo testo..)
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Rivoltella: la lettura ipertestuale produce il recupero di una logica cognitiva che secoli di scrittura avevano finito per renderci estranea, sebbene ci sia confacente. Il nostro approccio al testo e’ strutturato in percorsi di lettura che procedono per: anticipazioni (abbiamo bisogno di passare all’ultima pagina), recuperi retrospettivi (torniamo a rileggere su pagine già lette), approfondimenti fuori contesto.
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Vannevar Bush nel 1945. Bush voleva creare un sistema di immagazzinamento e recupero delle informazioni che rispecchiasse il modo associativo in cui noi recuperiamo le informazioni, che servisse per pensare. Doveva essere il mezzo attraverso il quale il soggetto organizzava le informazioni in modo che gli fosse piu’ facile recuperarle.
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Laurillard: negli ipermedia attuali noi non creiamo i link, seguiamo quelli che altri hanno creato per noi. Ma vedi i blog: http://www.edidablog.it/nuke/ http://www.descrittiva.it/calip/0506
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Non c’è discorsivita’: il sistema non puo’ rispondere alle domande dell’utente, non puo’ venire interrogato, non c’è una rielaborazione del sapere in conseguenza della performance dell’utente.
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Il controllo dell’utente gli crea l’aspettativa di dover fare qualcosa ogni pochi secondi, e quindi non si elaborano video-clip o testi lunghi. Quando si deve presentare una spiegazione complessa ci vuole un media narrativo. Le caratteristiche di presentazione di un ipermedia sono adatte allo studente che ha in mente lo scopo con cui cerca il materiale (ha in mente una propria narrativa)
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Interazione iterativa? Quando l’ambiente è completamente aperto (non da’ un goal o una sequenza) non c’è adattivita’ o riflessione se studente ha uno scopo in mente puo’ vedere se ha raggiunto quello che voleva.
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Enhanced hypermedia Occorre cioe’ un aiuto, Ci vuole insomma liberta’ nell’esplorare il materiale, ma anche una guida. http://routes.open.ac.uk/
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Frammentazione Il testo viene frammentato e i legami sono di tipo associativo. la conoscenza accademica è complessa, non è facile esprimerla attraverso soli nessi associativi. gli ipertesti non possono rimpiazzare i libri di testo.
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Laurillard: l’ipertesto, in quanto biblioteca ben connessa e sotto il controllo dell’utente, e’ uno strumento utile per immagazzinare e recuperare le informazioni. La forza dell’ipertesto è nel range di materiali che ci da’, libri, figure, grafici, materiale audio e video
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Laurillard : a scuola e’ importante ricavare informazioni, ma e’ soprattutto importante selezionarle, trasformarle. L’ipertesto può causare disorientamento, uno “sfarfallamento” disordinato basato su associazioni di basso livello, poco strutturate, e quindi portare ad un accumulo di dati inutile in quanto non guidato da un piano preciso.
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Salomon: ci aspettiamo che gli studenti si costruiscano delle reti cognitive basate su connessioni logiche: di causa ed effetto, sequenze temporali, correlazioni, parte-tutto. Le connessioni che vengono costruite nei programmi ipertestuali sono poco logiche, sono basate su associazioni casuali, sulla fascinazione visuale. c’e’ troppo, troppe fonti, troppe informazioni, troppi collegamenti
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Salmeron, L. Kintsch, W. Canas, J. (2006). The role of metacomprehension on the selection of reading strategies in hypertext. Con quale strategia si decide un ordine di lettura nell’ipertesto? 3 strategie: 1. coerenza (collegamento semantico con il nodo precedente) 2. interesse (verso l’argomento) 3 posizione nello schermo (il primo a sinistra)
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Dipende da: Abilita’ di metacomprensione? Conoscenze precedenti? 82 studenti (scarse/buone conoscenze precedenti + buoni/scarsi skill metacomprensione).
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Risultati: Novizi con buone abilita’ metacompr. Selezionano mediante criterio di coerenza Novizi con scarse abilita’ metacompr. Selezionano seguendo l’interesse o aprendo il primo nodo. E’ rilevante perche’ la strategia di ricerca della coerenza porta più facilmente a capire di più.
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E Antinucci?..... link.link
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RISORSE WEB Con il web i collegamenti sono senza vincoli. Per l’esperto che conosce bene un campo non sara’ un problema trovare le informazioni. Ma chi non è esperto? Ci vogliono delle porte, come il servizio ROUTES delle open university, che’ da’ un database delle risorse internet per supportare gli studenti http://routes.open.ac.uk
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TELEVISIONE INTERATTIVA Televisione più internet: un matrimonio difficile: il primo è passivo, il secondo attivo e interattivo..
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