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PubblicatoCorrado Carrara Modificato 8 anni fa
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Qualità dell’aria indoor valutazione e misure di prevenzione
Convegno Tecnico “Qualità dell’aria: purificazione e pulizia impianti di canalizzazione” Napoli, 4 novembre 2009 Qualità dell’aria indoor valutazione e misure di prevenzione Dr. Chim. Salvatore Germano Resp. Settore rischi Chimici e Fisici in ambienti di lavoro - Dip. Prevenzione ASL NA1
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Gli ambienti indoor comprendono ambienti confinati di vita e di lavoro non industriali, inclusi i luoghi adibiti a dimora, svago e trasporto.
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Principali cause d’inquinamento dell’aria indoor
impianti di climatizzazione e di riscaldamento arredi materiali per le costruzioni prodotti per la pulizia e la manutenzione attrezzature e prodotti di consumo impiegati per lo svolgimento dell’attività lavorativa aria esterna persone
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Fattori determinanti per l’Indoor Air Quality
Popolazione a rischio Aumento del tempo di permanenza in ambienti indoor Presenza di soggetti ipersuscettibili
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Fattori determinanti per l’Indoor Air Quality
Costruzione degli edifici Nuovi criteri di progettazione e costruzione Nuovi materiali di costruzione, rivestimenti e arredi Isolamento termoacustico degli edifici Installazione di impianti di ventilazione forzata
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Fattori determinanti per l’Indoor Air Quality
Esercizio delle attività lavorative Necessità di risparmio energetico Diffusione di strumenti di lavoro con uso promiscuo dei locali Utilizzo di nuovi prodotti per la pulizia Inadeguata manutenzione degli impianti
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Parametri che influenzano la qualità dell’aria indoor
FISICI PARAMETRI MICROBIOLOGICI PARAMETRI CHIMICI
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Parametri fisici che influenzano la qualità dell’aria indoor
Ventilazione (Processo di scambio dell’aria interna contaminata con aria esterna pulita con lo scopo di rimuovere e/o diluire inquinanti e di regolare umidità e calore attraverso un appropriato numero di ricambi d’aria) Temperatura Umidità dell’aria Comfort termoigrometrico (Stato psicofisico in cui un soggetto esprime soddisfazione nei riguardi dell’ambiente termico, in termini sia del comfort globale sia di discomfort locale, relazionato alla disomogeneità delle variabili ambientali)
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Principali inquinanti dell’aria indoor
1/3 Inquinante Sorgenti di emissione Effetti sulla salute Anidride carbonica Respirazione e fonti di combustione Difficoltà di respirazione, mal di testa e nausea Monossido di carbonio Ossidazione incompleta di composti organici in processi di combustione (sistemi di riscaldamento, fumo di tabacco, e fonti outdoor come il traffico autoveicolare). Ipossia ed altri effetti dovuti della sua affinità per l’emoglobina, interferendo così con il trasporto dell’ossigeno e portando fino all’asfissia Particolato Fumo di sigaretta, fonti di combustione, impianto di ventilazione non in ottimo stato di manutenzione, attività degli occupanti Effetti correlati con l’inalazione delle sostanze adsorbite sulla sua superficie (composti organici volatili, idrocarburi policiclici aromatici, metalli), che facilmente possono penetrare nell’apparato respiratorio
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Principali inquinanti dell’aria indoor
2/3 Inquinante Sorgenti di emissione Effetti sulla salute Composti Organici Volatili (VOC) Fumo di sigaretta, prodotti di pulizia, disinfettanti, insetticidi, colle ed adesivi, emissioni dai materiali di costruzione e dagli arredi (mobili, moquettes, rivestimenti), sistemi di riscaldamento o errata collocazione delle prese d’aria in prossimità di zone altamente inquinante Effetti acuti e cronici: senso di fatica, mal di testa, vertigini, debolezza, irritazione cutanea, oculare e al tratto respiratorio, aritmia cardiaca Formaldeide Fumo di sigaretta, fonti di combustione, collanti per prodotti in legno (compensati e truciolati utilizzati per scaffali, arredi ed armadietti e pannelli di isolamento a base di schiume di urea-formaldeide). Effetti irritativi e sensibilizzanti: irritazione oculare, a naso e gola, starnuti e tosse, nausea e dispnea Ozono Strumenti elettrici come stampanti laser, fax, apparecchi che producono raggi UV, motori elettrici e filtri elettronici per pulire l’aria, male installati o senza adeguata manutenzione Aumento della reattività bronchiale, riduzione della funzione ventilatoria, aumento di infezioni batteriche e disturbi del sistema nervoso centrale
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Principali inquinanti dell’aria indoor
3/3 Inquinante Sorgenti di emissione Effetti sulla salute Agenti biologici (acari, funghi, muffe e batteri) Fonti outdoor, lavoratori, polveri depositate sulle superfici e moquettes, componenti del sistema di ventilazione, (umidificatori, condotte d’aria in cui possono essersi stratificati polveri e detriti, torri di raffreddamento, prese d’aria prossime a possibili sorgenti di contaminazione, come acqua stagnante) Infezioni, ipersensibilità, effetti tossici e danni a carico soprattutto del sistema respiratorio, anche con sintomi non specifici Radon Dal suolo sottostante l’edificio e dai materiali da costruzione, il Radon viene spinto verso l’esterno (dalla differenza di pressione o per diffusione) e penetra negli edifici tramite le fessure presenti nelle fondamenta, concentrandosi nell’aria interna Gas radioattivo classificato come cancerogeno dalla IARC (International Agency for Research on Cancer)
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Principali patologie connesse con una cattiva qualità dell’aria degli ambienti indoor
Malattie associate agli edifici (Building Related Illnesses - BRI) Sindrome dell’edificio malato (Sick Building Syndrome - SBS)
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Malattie associate agli edifici (Building Related Illnesses - BRI)
sintomi o affezioni, che si manifestano in uno o più occupanti di un edificio, attribuibili ad un agente causale noto (es. amianto, radon, formaldeide, fibre minerali e specifici agenti biologici), generalmente correlato con una cattiva manutenzione dell’impianto di ventilazione e condizionamento dell’aria ed altre cause. malattie infettive (legionellosi, febbre di Pontiac, aspergillosi, affezioni simil-influenzali, tubercolosi) malattie immunologiche (polmonite da ipersensibilità, febbre da umidificatori) malattie allergiche (dermatiti, riniti, asma, orticaria da contatto, edema della glottide) malattie irritative (dermatiti, irritazione delle vie aeree) ed intossicazioni
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Sindrome dell’edificio malato (Sick Building Syndrome - SBS)
sindrome che colpisce la maggioranza degli occupanti in un edificio e che si manifesta con sintomi aspecifici ma ripetitivi e che non riconosce un agente causale specifico: sintomi irritativi (riguardano occhi, cute e mucose delle prime vie aeree) sintomi generali (cefalea, difficoltà di concentrazione, sonnolenza e talora nausea) Tali sintomi si manifestano dopo qualche ora dall’inizio del lavoro e generalmente tendono a regredire completamente entro 2-3 giorni dall’abbandono del luogo di lavoro. Gli studi effettuati hanno permesso di verificare che fattori come una manutenzione non ottimale degli impianti di condizionamento e ventilazione ed una bassa umidità dell’aria contribuiscono all’insorgere di questa sindrome.
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Multiple Chemical Sensitivity (M.C.S.)
sindrome cronica da ipersensibilità a molteplici sostanze chimiche in dosi molto basse, caratterizzata da sintomi ricorrenti a diversi organi e apparati, in particolare al sistema nervoso centrale: difficoltà di concentrazione problemi di memoria insonnia cefalea irritabilità tensione nervosa depressione ansia tremore vertigini disturbi dell’equilibrio parestesie sintomi irritativi (congestione nasale, secchezza della gola, tosse secca, bruciore oculare)
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LEGISLAZIONE E VALORI LIMITE
Nel caso degli ambienti indoor risultano tuttora assenti valori limite per i vari inquinanti finalizzati alla tutela della salute dei lavoratori. In Italia solo da pochi anni sono state emanate, a cura del Ministero della Sanità, le “Linee-guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati” ed i “Requisiti igienici per le operazioni di manutenzione degli impianti di climatizzazione”.
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Metodo per la valutazione della qualità dell’aria in ambienti indoor
F A S E 4 C R T M N I P L O G Z , D B H V 3 U 2 1 Q '
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Acquisizione dati sull’edificio
Fasi della valutazione della qualità dell’aria all’interno di un edificio Fase 1 Acquisizione dati sull’edificio 1. Caratteristiche dell’edificio Localizzazione geografica e natura del suolo Mappa e destinazione d’uso degli ambienti interni Materiali di costruzione dell’edificio 2. Censimento delle potenziali fonti di inquinamento indoor Materiali ed arredi (rivestimenti, moquette, mobili, ecc..) Impianti (termoventilazione, condizionamento, ecc..) Attività lavorative svolte Ambiente esterno 3. Procedure di gestione Pulizia Manutenzione degli impianti
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Rilievo della situazione in loco
Fasi della valutazione della qualità dell’aria all’interno di un edificio Fase 2 Rilievo della situazione in loco 1. Sopralluoghi Verificare l’affidabilità e la completezza delle informazioni raccolte nella fase 1 Integrare le informazioni ottenute con i risultati di ispezioni visive (ambienti, attrezzature arredi, impianti, ecc) 2. Informazioni dirette Somministrazione di questionari sulla percezione soggettiva del comfort dei lavoratori
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Indagine strumentale ambientale
Fasi della valutazione della qualità dell’aria all’interno di un edificio Fase 3 Indagine strumentale ambientale Misura di parametri di routine Parametri microclimatici: indici di comfort termico Anidride carbonica (CO2): indicatore indiretto di ventilazione ed affollamento Monossido di carbonio (CO): indice delle emissioni da sorgenti di combustione Particolato (PM10 e PM2.5): indice di inquinamento particellare e di efficienza dei sistemi di filtrazione dell’aria (se presenti) Contaminanti microbiologici: indice di contaminazione globale da microrganismi
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Indagini ambientali specialistiche
Fasi della valutazione della qualità dell’aria all’interno di un edificio Fase 4 Indagini ambientali specialistiche Misure di approfondimento Composti organici volatili Formaldeide: indicatore di rilascio da arredi e rivestimenti Studio dettagliato della circolazione dell’aria (metodo dei gas traccianti, misura diretta dei ricambi d'aria, ecc. ) Controllo di particolari sorgenti . Singoli contaminanti microbiologici (terreni selettivi e tipizzazione con test biochimici e morfologici) Allergeni (metodi immunologici) Radioattività: indice della contaminazione da Radon
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Misure tecniche per la prevenzione e/o risoluzione di problemi indoor (1/2)
Applicazione della normativa vigente. Riduzione delle sorgenti, aumento della ventilazione. Eliminazione della reimmissione di inquinanti. Adeguata filtrazione. Manutenzione regolare. Settimanale pulizia umida. Riduzione e/o eliminazione di tappeti e moquette. Riparare perdite, asciugare parti in muratura, eliminare materiali danneggiati. Eliminare tappeti e moquette. Eliminare umidificatori. Migliorare condizionatori d'aria, sistemi di raccolta delle perdite, biocidi con attenzione. Installazione di termostati con regolazione individuale. Deumidificazione delle aree problematiche. Uso di finestre apribili. Miglioramento delle modalità di circolazione dell'aria. Miglioramento dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria. Ridurre umidità in estate e in inverno. Pulire i serbatoi d'acqua almeno settimanalmente. Isolare condutture. Contaminanti o sorgenti Misure primarie Misure secondarie Alta temperatura Alta umidità Ventilazione Polvere Funghi e muffe
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Misure tecniche per la prevenzione e/o risoluzione di problemi indoor (2/2)
Similmente ai funghi per i serbatoi d'acqua. Serbatoi d'acqua calda a 60°C. Eliminazione delle sorgenti ed incremento della ventilazione. Sigillare e pressurizzare correttamente locali, posti in prossimità di garage e di traffico veicolare Collocazione in locali appositi. Aumentare la ventilazione; mantenere una differente pressurizzazione intorno al seminterrato. Ridurre parti in plastica ed in gomma nell'installazione di docce. Rinnovamento dei materiali da costruzione e di arredamento. Eliminare le emissioni da forni. Collocazione lontana dalle persone. Chiudere le fessure del seminterrato; creare una pressione negativa all'esterno del seminterrato. Batteri Contaminanti o sorgenti Misure primarie Misure secondarie VOC Prodotti di combustione Fotocopiatrici, stampanti laser Radon
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Possibile protocollo operativo per la sorveglianza igienico-sanitaria
degli edifici, relativamente alla qualità dell'aria negli ambienti indoor SORVEGLIANZA AMBIENTALE Monitoraggio ambientale (inquinanti chimici, fisici e biologici, parametri microclimatici, ventilazione e ricambio dell'aria) SORVEGLIANZA SANITARIA Questionario per la valutazione soggettiva del "comfort" Registrazione delle cause di assenza per malattia (rilievo dei fenomeni "sentinella") Visita medica preventiva e periodica (finalizzata anche alla promozione della salute) Inventario delle potenziali sorgenti di inquinamento indoor
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