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PubblicatoErminia Guglielmi Modificato 10 anni fa
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La Catumeo Manilo productions, presenta
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Una notte da incubo
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Una notte da incubo Passai una notte terribile. In certi momenti il mio polso batteva così forte che sentivo palpitare ogni arteria, in altri momenti mi accasciavo a terra per il languore e per lestrema debolezza. Sentivo una presenza nei paraggi, avevo limpressione che qualcuno mi stesse osservando; cercai in tutti i modi di arrivare alla porta, che era la mia unica speranza di uscita, da quel posto lugubre e tenebroso. Mi incamminai in un vicolo cieco inciampando su qualcosa di ignoto a causa del buio. Intravidi la luce dal buco della serratura e mi sentii risollevato.
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Una notte da incubo Ed ecco che trovai la maniglia della porta, però solo allora mi accorsi che la serratura era chiusa dallesterno; in quel momento sollevai il capo e diedi un sospiro d inquietudine e avvertii una presenza sopra di me. Cercai in tutti i modi di trovare linterruttore della luce ma invano perché loscurità mi ostacolava. Pensai: << Dannato il momento in cui mi rinchiusi in questo vano che mi soffoca come una gabbia di matti!>>
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Una notte da incubo Percepii un rumore netto e scrosciante e presagii che era un rametto e subito pensai che ci fosse una finestra dalla quale sarei potuto filtrare, per poi essere libero da quella camera maledetta. Appoggiai lorecchio sulla parete per udire meglio il picchiettio del ramo individuando la posizione della finestra; quando finalmente la trovai, cercai di aprirla, ma la maniglia si ruppe: era arrugginita!
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Una notte da incubo Allora afferrai la prima cosa che mi capitò fra le mani, ma mi accorsi che era un peluche, rovistai in terra, presi qualcosa di ignoto che però era solido e compatto. Quindi lo scagliai contro la finestra che si frantumò in mille pezzi. Feci un sospiro di sollievo, e la prima cosa che praticai fu gettarmi fuori dalla finestra, che per fortuna si trovava a pochi centimetri da terra.
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Però le difficoltà non finirono lì, perché un rottweiler mi sopraggiunse alle spalle e caddi per terra, credo svenuto. Ma proprio quando quei randagi si stavano dimenando con violenza e aggressività su di me, rendendo a brandelli i miei vestiari, mi ritrovai nel mio letto, con il mio cagnolino Bobby, che mi annusava la faccia. Ero molto risollevato al pensiero che fosse stato tutto un brutto incubo, anzi una notte da incubo e ringraziai Bobby con 5 biscotti extra per avermi svegliato da quel brutto sogno.
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Questo racconto è stato R ealizzato da: Caterino Maria, Cotugno Domenico, De Meo Paolo, della classe 2ªB Scuola Media statale Nicolò Perotto Manfredonia A.S. 2011/2012.
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