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PubblicatoCarla Santoro Modificato 10 anni fa
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Rosarno Rosarno Rosarno è un comune italiano della provincia di Reggio Calabria. Negli anni nella zona lavoravano molte raccoglitrici di olive, che si batterono per ottenere condizioni di vita migliori.
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Con l'apertura delle frontiere, la città di Rosarno ha iniziato ad ospitare i primi immigrati di provenienza centrafricana che lavoravano come braccianti a basso costo per l'agricoltura. Nel erano circa 1500 gli extracomunitari impiegati nella raccolta stagionale nella piana di Rosarno.
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La maggior parte di essi alloggia in stabilimenti industriali o agricoli abbandonati senza acqua, luce, gas, beni o servizi di alcun genere. La Caritas fornisce pasti, coperte e sacchi a pelo. .
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Arance insanguinate Arance insanguinate è un dossier stilato nel 2010.
Esso è anche un modo per definire e denunciare come vengono trattati gli immigrati sfruttati negli aranceti della piana di Gioia-Tauro. Essi nel 2010, dopo lunghi maltrattamenti, si sono ribellati e la loro causa è stata portata anche a Roma, dove migliaia di manifestanti si sono recati in Piazza Navona portando delle «arance insanguinate».
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Uomini e caporali «Uomini e caporali» è un libro inchiesta scritto da Alessandro Leogrande nel quale si racconta con attenzione e sentimento la vita dei “nuovi schiavi delle campagne del sud” cioè di tutti quei polacchi che tra il 2004 ed il 2007 sono stati liberati dalla schiavitù nelle campagne del Tavoliere. Ciò è stato possibile grazie all’indagine «Terra Promessa», contro il caporalato. Lo scrittore racconta la vicenda ripercorrendone i tratti salienti e approfondendo l’ argomento con interviste ai protagonisti. Secondo lo scrittore i caporali sono violenti, senza scrupoli, pronti a picchiare fino a uccidere gli immigrati e rappresentano una nuova mafia che crea traffici internazionali perché vede nella riduzione a schiavitù la fonte di guadagni. Per farli lavorare di più anche con il caldo torrido estivo viene data loro da bere acqua con dentro anfetamine. Molte vittime sono state seppellite “senza nome”, altre sono state lasciate sui bordi delle strade simulando incidenti stradali. Tutto questo è andato avanti fino a quando due giovanissimi studenti polacchi hanno deciso di denunciare la situazione.
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Gsdfghfg Oggi gli immigrati vengono pagati circa € 20 al giorno per dodici ore di lavoro. Si svegliano molto presto e vengono portati su pick up alle piantagioni spesso sotto il sole. Molti di loro non hanno neppure i soldi per mangiare tre volte al giorno. I loro datori di lavoro affittano mano d’opera.
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A causa del ferimento di due extracomunitari con un'arma ad aria compressa e pallini da caccia, da parte di persone non identificate, è scoppiata una violenta rivolta a cui hanno partecipato più di 1000 immigrati. Di questo fatto hanno parlato tutti i quotidiani. Il Corriere della Sera riportava queste parole: «Centinaia di auto distrutte, cassonetti ribaltati, ringhiere di abitazioni danneggiate. Scene di guerriglia urbana a Rosarno, nella Piana di Gioia Tauro, per la rivolta di alcune centinaia di lavoratori extracomunitari impegnati in agricoltura e accampati in condizioni inumane in una vecchia fabbrica in disuso e in un'altra struttura abbandonata».
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