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1 Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari 1 Slide a cura di Raffaella Di Napoli La presentazione.

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Presentazione sul tema: "1 Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari 1 Slide a cura di Raffaella Di Napoli La presentazione."— Transcript della presentazione:

1 1 Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari 1 Slide a cura di Raffaella Di Napoli dinapoli@inea.itdinapoli@inea.it La presentazione è stata realizzata con il contributo di ricercatori INEA e del Gruppo di lavoro della Task Force Leader della Rete Rurale Nazionale www.reterurale.it/leader Le strategie di sviluppo locale Leader in Calabria nella programmazione 2014-2020 Lamezia Terme - 13 marzo 2014

2 Proposte [COM(2011)615] (28.1) Lo sviluppo locale di tipo partecipativo, denominato sviluppo locale LEADER nell'ambito del FEASR, è… (28.1) Lo sviluppo locale di tipo partecipativo, denominato sviluppo locale LEADER nell'ambito del FEASR, è… Dalle proposte alle norme Reg. (UE) 1303/2013 (artt. 32-35) (32) Lo sviluppo locale di tipo partecipativo è sostenuto dal FEASR, denominato sviluppo locale LEADER, e può essere sostenuto dal FESR, dal FSE o dal FEAMP. (29.1.c) …con indicazione di target misurabili per le realizzazioni e i risultati. (33.1.c) …con indicazione di target misurabili per le realizzazioni e i risultati. In relazione ai risultati, i target possono essere espressi in termini qualitativi o quantitativi (33.1.c) …con indicazione di target misurabili per le realizzazioni e i risultati. In relazione ai risultati, i target possono essere espressi in termini qualitativi o quantitativi (29.2) Gli Stati membri definiscono i criteri per la selezione delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo. Le norme specifiche di ciascun Fondo possono stabilire criteri di selezione (33.2) Gli Stati membri definiscono i criteri per la selezione delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo. Inquadramento dello Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo Contenuti delle Strategie Selezione delle Strategie Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014

3 Proposte [COM(2011)615] Dalle proposte alle norme Reg. (UE) 1303/2013 (artt. 32-35) (29.3) Le strategie di sviluppo locale sono selezionate da un comitato istituito a tale scopo dalle autorità di gestione dei programmi. (29.3) Le strategie di sviluppo locale sono selezionate da un comitato istituito a tale scopo dalle autorità di gestione dei programmi. dalla autorità o dalle autorità di gestione responsabili e sono approvate dalla autorità o dalle autorità di gestione responsabili. (33.3) Le strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo sono selezionate da un comitato istituito a tale scopo dalla autorità o dalle autorità di gestione responsabili e sono approvate dalla autorità o dalle autorità di gestione responsabili. Responsabilità e tempi della selezione (29.4) La selezione e l'approvazione di tutte le strategie di sviluppo locale sono completate entro il 31 dicembre 2015. Il primo ciclo di selezione … entro due anni dalla data di approvazione dell'accordo di partenariato. 31dicembre 2017 (33.4) Il primo ciclo di selezione … è completato entro due anni dalla data di approvazione dell'accordo di partenariato. Gli Stati membri possono selezionare strategie aggiuntive di sviluppo locale di tipo partecipativo successivamente a tale data, ma non oltre il 31dicembre 2017 (29.5) La decisione dell'autorità di gestione che approva una strategia …definisce inoltre i ruoli delle autorità responsabili dell'esecuzione dei programmi in questione per tutti i compiti attuativi connessi alla strategia. responsabilità per i compiti di gestione e di controllo nell'ambito del programma o dei programmi... (33.5) La decisione che approva una strategia …definisce inoltre le responsabilità per i compiti di gestione e di controllo nell'ambito del programma o dei programmi... Compiti e ruoli Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014

4 Proposte [COM(2011)615] Dalle proposte alle norme Reg. (UE) 1303/2013 (artt. 32-35) (29.6) È conferito alla Commissione il potere di adottare atti delegati a norma dell'articolo 142 riguardanti la definizione del territorio e della popolazione interessati dalla strategia di cui al paragrafo 1, lettera a). (33.6) La popolazione del territorio … non è inferiore a 10 000 ab. né superiore a 150 000 abitanti. Tuttavia, in casi debitamente giustificati …, la Commissione può adottare o modificare tali limiti di popolazione nella sua decisione… di approvazione o modifica dell'accordo di partenariato… Territori e popolazione (30.3) a) rafforzare la capacità dei soggetti locali di elaborare e attuare interventi (34.3) a) rafforzare la capacità dei soggetti locali di elaborare e attuare operazioni, anche stimolandone le capacità di gestione dei progetti Compiti dei GAL -- (34.4) Fatto salvo il paragrafo 3, lettera b), i GAL possono essere beneficiari e attuare operazioni conformemente alla SSL. -- (34.5) Nel caso delle attività di cooperazione … i compiti di [selezione delle operazioni] possono essere svolti dall‘AdG. Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014

5 Proposte [COM(2011)615] (31): a) i costi del supporto preparatorio; b) l'esecuzione degli interventi nell'ambito della strategia di sviluppo locale; c) la preparazione e la realizzazione delle attività di cooperazione del gruppo di azione locale; d) i costi di gestione e di animazione della strategia di sviluppo locale … Dalle proposte alle norme Reg. (UE) 1303/2013 (artt. 32-35) (35) a) i costi del sostegno preparatorio consistente in sviluppo delle capacità, formazione e creazione di reti, nell'ottica di elaborare e attuare una SSL b) l'esecuzione delle operazioni nell'ambito della SSL; c) la preparazione e la realizzazione delle attività di cooperazione del GAL; d) i costi di esercizio connessi alla gestione dell'attuazione della SSL consistenti in costi operativi, costi per il personale, costi di formazione, costi relativi alle pubbliche relazioni, costi finanziari nonché costi connessi alla sorveglianza e alla valutazione …; e) l'animazione della SSL per agevolare gli scambi tra le parti interessate intesi a fornire informazioni e promuovere la strategia e per aiutare i potenziali beneficiari a sviluppare le operazioni e a preparare le domande. (35) a) i costi del sostegno preparatorio consistente in sviluppo delle capacità, formazione e creazione di reti, nell'ottica di elaborare e attuare una SSL b) l'esecuzione delle operazioni nell'ambito della SSL; c) la preparazione e la realizzazione delle attività di cooperazione del GAL; d) i costi di esercizio connessi alla gestione dell'attuazione della SSL consistenti in costi operativi, costi per il personale, costi di formazione, costi relativi alle pubbliche relazioni, costi finanziari nonché costi connessi alla sorveglianza e alla valutazione …; e) l'animazione della SSL per agevolare gli scambi tra le parti interessate intesi a fornire informazioni e promuovere la strategia e per aiutare i potenziali beneficiari a sviluppare le operazioni e a preparare le domande. Le misure Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014

6 Proposte [COM(2011)627/3] (43): Il sostegno di cui all'articolo 31, lettera a), del regolamento (UE) n. [QSC/2012] comprende: (a) un “kit di avviamento LEADER” consistente in attività di potenziamento delle capacità per i gruppi che non hanno attuato LEADER nel periodo di programmazione 2007-2013, nonché un sostegno ai progetti pilota su piccola scala; (b) potenziamento delle capacità, formazione e creazione di reti in vista dell'elaborazione e dell'attuazione di strategie di sviluppo locale. 2. La Commissione ha il potere di adottare atti delegati a norma dell'articolo 90 per definire le spese ammissibili delle azioni di cui al paragrafo 1. Reg. (UE) 1305/2013 (artt. 42-44) (43) Il sostegno allo sviluppo locale nell'ambito di LEADER può comprendere anche un "kit di avviamento LEADER“ per le comunità locali che non hanno attuato LEADER nel periodo di programmazione 2007-2013. Il "kit di avviamento LEADER“ comporta il sostegno al potenziamento delle capacità e ai progetti pilota su piccola scala. Il sostegno a titolo del kit di avviamento LEADER non è subordinato alla presentazione di una strategia di sviluppo locale nell'ambito di LEADER. (43) Il sostegno allo sviluppo locale nell'ambito di LEADER può comprendere anche un "kit di avviamento LEADER“ per le comunità locali che non hanno attuato LEADER nel periodo di programmazione 2007-2013. Il "kit di avviamento LEADER“ comporta il sostegno al potenziamento delle capacità e ai progetti pilota su piccola scala. Il sostegno a titolo del kit di avviamento LEADER non è subordinato alla presentazione di una strategia di sviluppo locale nell'ambito di LEADER. Le misure: il sostegno preparatorio Dalle proposte alle norme Le misure: costi di gestione e animazione (45): (descrizione…) Non presente Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014

7 Il Leader nel PSR Aree Leader 2014-2020 Obiettivi, Priorità, focus area e temi per il Leader 2014-2020 Misure e interventi per il Leader 2014-2020, demarcazione rispetto alle misure del PSR e a quelle degli altri Fondi e programmi nazionali/regionali Gestione di Leader: compiti e funzioni delle AdG, degli OP e dei GAL Costi di gestione e animazione Tipologie di intervento finanziate nell’ambito delle SSL e intensità di aiuto Supporto preparatorio Procedure e criteri di selezione dei GAL e delle SSL Piano di valutazione Leader Aree Leader 2014-2020 Obiettivi, Priorità, focus area e temi per il Leader 2014-2020 Misure e interventi per il Leader 2014-2020, demarcazione rispetto alle misure del PSR e a quelle degli altri Fondi e programmi nazionali/regionali Gestione di Leader: compiti e funzioni delle AdG, degli OP e dei GAL Costi di gestione e animazione Tipologie di intervento finanziate nell’ambito delle SSL e intensità di aiuto Supporto preparatorio Procedure e criteri di selezione dei GAL e delle SSL Piano di valutazione Leader Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014 Scheda di misura per sviluppo locale – misura 19. Viene fortemente rafforzato il processo di delega ai GAL

8 Il Leader nel PSR Programmazione strategica  Leader è programmato nell’ambito della Priorità 6 (focus area b);  Nel PSR vanno indicate altre focus area alle quali Leader potrebbe potenzialmente contribuire;  Le SSL selezionate dovranno contribuire alle focus area individuate  Leader è programmato nell’ambito della Priorità 6 (focus area b);  Nel PSR vanno indicate altre focus area alle quali Leader potrebbe potenzialmente contribuire;  Le SSL selezionate dovranno contribuire alle focus area individuate  Leader deve essere programmato come misura separata e diviso in sottomisure corrispondenti ai suoi elementi obbligatori  Si raccomanda di non legare strettamente le attività svolte nell’ambito di Leader alle misure standard definite nel Programma;  Leader deve essere programmato come misura separata e diviso in sottomisure corrispondenti ai suoi elementi obbligatori  Si raccomanda di non legare strettamente le attività svolte nell’ambito di Leader alle misure standard definite nel Programma; Struttura e contenuti Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014 Scheda di misura per sviluppo locale – misura 19. La scheda si articola in 4 sotto-misure 1. Supporto preparatorio; 2. Attuazione degli interventi nell'ambito della strategia; 3. Preparazione e attuazione delle attività di cooperazione del gruppo di azione locale; 4. Costi di gestione e animazione. La scheda si articola in 4 sotto-misure 1. Supporto preparatorio; 2. Attuazione degli interventi nell'ambito della strategia; 3. Preparazione e attuazione delle attività di cooperazione del gruppo di azione locale; 4. Costi di gestione e animazione.

9 Il Leader nel PSR 1. A REE L EADER 2014-2020 Nel PSR dovrà essere specificato il numero indicativo previsto di gruppi di azione locale e la percentuale prevista di territori rurali interessati da strategie di sviluppo locale. Inoltre, se non previsto nell'Accordo di Partenariato, si dovrà giustificare la selezione di zone non ricomprese nei limiti di cui all’articolo 33(6) del Regolamento comune (10.000 -150.000 abitanti). Nel PSR dovrà essere specificato il numero indicativo previsto di gruppi di azione locale e la percentuale prevista di territori rurali interessati da strategie di sviluppo locale. Inoltre, se non previsto nell'Accordo di Partenariato, si dovrà giustificare la selezione di zone non ricomprese nei limiti di cui all’articolo 33(6) del Regolamento comune (10.000 -150.000 abitanti). Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Quale dimensione e quali aree (oltre a quelle C e D e/o sono già interessate dall’Asse IV dei PSR 2007-2013)? Come assicurare una adeguata concentrazione delle risorse a livello territoriale? (es. budget minimo/massimo per PSL? budget minimo/massimo per abitante? Oppure?) Quale dimensione e quali aree (oltre a quelle C e D e/o sono già interessate dall’Asse IV dei PSR 2007-2013)? Come assicurare una adeguata concentrazione delle risorse a livello territoriale? (es. budget minimo/massimo per PSL? budget minimo/massimo per abitante? Oppure?) Sulla base delle priorità degli OT dell'UE per il CLLD nell'ambito del FEASR, nel PSR dovranno essere specificate le focus area alle quali LEADER potrebbe contribuire (oltre all'area 6b nell'ambito della quale LEADER verrà programmato). Gli SM (nell’AP) devono individuare dei "temi LEADER" non necessariamente essere collegati ad una sola focus area ma piuttosto degli argomenti orizzontali, che aiutano a integrare meglio le priorità dell'UE scelte nei PSR con le strategie di sviluppo locale. L’obiettivo è favorire l’elaborazione di strategie locali più specifiche di quelle passate, per rafforzare la concentrazione finanziaria e le esperienze maturate in tema di progettazione locale su obiettivi realistici e suscettibili di reale impatto locale Sulla base delle priorità degli OT dell'UE per il CLLD nell'ambito del FEASR, nel PSR dovranno essere specificate le focus area alle quali LEADER potrebbe contribuire (oltre all'area 6b nell'ambito della quale LEADER verrà programmato). Gli SM (nell’AP) devono individuare dei "temi LEADER" non necessariamente essere collegati ad una sola focus area ma piuttosto degli argomenti orizzontali, che aiutano a integrare meglio le priorità dell'UE scelte nei PSR con le strategie di sviluppo locale. L’obiettivo è favorire l’elaborazione di strategie locali più specifiche di quelle passate, per rafforzare la concentrazione finanziaria e le esperienze maturate in tema di progettazione locale su obiettivi realistici e suscettibili di reale impatto locale Strategie di sviluppo locale plurifondo o monofondo? Per quali OT il CLLD/Leader è considerato strategico? In relazione al FEASR, quali priorità e focus sono ritenute strategiche per il Leader 2014- 2020? Strategie di sviluppo locale plurifondo o monofondo? Per quali OT il CLLD/Leader è considerato strategico? In relazione al FEASR, quali priorità e focus sono ritenute strategiche per il Leader 2014- 2020? 2. O BIETTIVI,P RIORITÀ, FOCUS AREA E TEMI PER IL LEADER 2014-2020

10 Il Leader nel PSR M ISURE E INTERVENTI PER IL L EADER 2014-2020 La CE raccomanda di non legare strettamente le attività svolte nell'ambito del CLLD/LEADER alle misure standard. I singoli interventi sono ammissibili se contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della SSL e corrispondono agli obiettivi e alle priorità indicate per il CLLD/LEADER nell'AP e nei Programmi regionali Nei PSR, per descrivere i meccanismi di coordinamento e complementarità: un menu di temi indicativi …..; valore aggiunto il valore aggiunto degli interventi LEADER rispetto a quelli standard ("top-down") attuati nell'ambito di altre misure. Il valore aggiunto può essere ottenuto attraverso condizioni di ammissibilità specifiche come ad es.: progetti di piccola scala, progetti integrati complessi, progetti innovativi/sperimentali, progetti su scala locale, ecc.. Altro: specificare le tipologie di progetto di cui possono essere beneficiari i GAL i criteri di selezione dei beneficiari delle SSL sono indivudati dai GAL sulla base di principi definiti nei PSR La CE raccomanda di non legare strettamente le attività svolte nell'ambito del CLLD/LEADER alle misure standard. I singoli interventi sono ammissibili se contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della SSL e corrispondono agli obiettivi e alle priorità indicate per il CLLD/LEADER nell'AP e nei Programmi regionali Nei PSR, per descrivere i meccanismi di coordinamento e complementarità: un menu di temi indicativi …..; valore aggiunto il valore aggiunto degli interventi LEADER rispetto a quelli standard ("top-down") attuati nell'ambito di altre misure. Il valore aggiunto può essere ottenuto attraverso condizioni di ammissibilità specifiche come ad es.: progetti di piccola scala, progetti integrati complessi, progetti innovativi/sperimentali, progetti su scala locale, ecc.. Altro: specificare le tipologie di progetto di cui possono essere beneficiari i GAL i criteri di selezione dei beneficiari delle SSL sono indivudati dai GAL sulla base di principi definiti nei PSR Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014 Come definire il valore aggiunto delle strategie di sviluppo locale? Come definire il valore aggiunto delle strategie di sviluppo locale?

11 11 I PSL: IL QUADRO LOGICO DELLA PROGRAMMAZIONE Individuano i "temi catalizzatori" rispetto agli ambiti tematici proposti Individuano le misure/azioni più idonee per la realizzazione della strategia Individuano i "temi catalizzatori" rispetto agli ambiti tematici proposti Individuano le misure/azioni più idonee per la realizzazione della strategia GAL Definiscono gli ambiti tematici Risultati attesi Definiscono gli ambiti tematici Risultati attesi S TATO M EMBRO (A D G) Definisce il quadro generale (OT, elenco focus area, elenco misure) CE 1.Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri); 2.Sviluppo della filiera dell’ energia rinnovabile (produzione e risparmio energia); 3.Turismo sostenibile; 4.Cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale) 5.Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio; 6.Accesso ai servizi pubblici essenziali; 7.Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali; 8.Legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale ; 9.Riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità; 10.Valorizzazione delle produzioni ittiche, delle tradizioni della pesca e della filiera corta; 11.Diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca 1.Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri); 2.Sviluppo della filiera dell’ energia rinnovabile (produzione e risparmio energia); 3.Turismo sostenibile; 4.Cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale) 5.Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio; 6.Accesso ai servizi pubblici essenziali; 7.Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali; 8.Legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale ; 9.Riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità; 10.Valorizzazione delle produzioni ittiche, delle tradizioni della pesca e della filiera corta; 11.Diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca

12 Il Leader nel PSR Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014 Nel PSR dovrà essere descritta la ripartizione dei compiti tra Autorità di Gestione / Organismo Pagatore/ Gruppi di Azione Locale per quanto riguarda l'attuazione di LEADER, compresa una descrizione dei circuiti finanziari, nella misura in cui essa non è definita dall'AP- LA GESTIONE DI L EADER : COMPITI E FUNZIONI DELLE A D G, DEGLI OP E DEI GAL Quali compiti dovrebbero essere svolti dai GAL e per quale ragione? quali compiti dovrebbero essere svolti dall’AdG e dall’OP? Come ridefinire i circuiti procedurali e amministrativi? Quali compiti dovrebbero essere svolti dai GAL e per quale ragione? quali compiti dovrebbero essere svolti dall’AdG e dall’OP? Come ridefinire i circuiti procedurali e amministrativi? In relazione anche ai compiti e funzioni assegnati ai GAL, l’AG dovrebbe indicare qual è la quota massima effettiva per il finanziamento dei costi di gestione e di animazione autorizzati nell'ambito del programma. In ogni caso il sostegno per i costi di gestione e l'animazione non deve superare il 25% della spesa pubblica totale sostenute nell'ambito della SSL. I costi di gestione si riferiscono ai costi legati alla gestione della attuazione della strategia consistenti in costi operativi, spese per il personale, i costi di formazione, i costi legati alla comunicazione, costi finanziari, nonché i costi legati al monitoraggio e alla valutazione della strategia di cui alla lettera (g) dell'art. 34 (3) Reg. (UE) 1303/2013. I costi di animazione della strategia sono volti a facilitare lo scambio tra le parti interessate, per fornire informazioni e per promuovere la strategia e sostenere i potenziali beneficiari a sviluppare interventi e preparare le istanze. C OSTI DI ANIMAZIONE E GESTIONE Alla luce dei compiti dei GAL, come definire quota massima effettiva per il finanziamento dei costi di gestione e di animazione?

13 13 Fasi / attività Abruzzo Basilicata Bolzano Calabria Campania Emilia R. Friuli V.G. Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trento Umbria Valle d'Aosta Veneto Elaborare una procedura di selezione trasparente e non discriminatoria Elaborare i criteri di selezione degli interventi Preparare e pubblicare gli inviti a presentare proposte Ricevere le domande di sostegno Valutare le domande di sostegno Selezionare gli interventi e fissare l'importo del sostegno Se pertinente, presentare le proposte all'organismo responsabile della verifica finale dell'ammissibilità prima dell'approvazione Verificare l'attuazione della strategia di sviluppo locale e degli interventi Condurre attività di valutazione specifiche legate alla strategia Ulteriori funzioni delegate dall'AdG e/o dall'OP

14 Il Leader nel PSR TIPOLOGIE DI INTERVENTO FINANZIATE NELL ’ AMBITO DELLE SSL E INTENSITÀ DI AIUTO Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014 I GAL LEADER dovrebbero avere la possibilità di proporre un’intensità di aiuto per i singoli tipi di interventi finanziati nell'ambito della loro SSL, sulla base del ruolo strategico che questi interventi possono giocare e nei limiti delle aliquote d' intensità di aiuto previste dal quadro giuridico. Nel fissare l'intensità di aiuto, i GAL devono tener conto di criteri quali: l'interesse collettivo, il beneficiario collettivo, l'accesso pubblico ai risultati dell'intervento, le caratteristiche innovative del progetto a livello locale, e il budget a disposizione. Di conseguenza, le operazioni finanziate nel quadro di LEADER potrebbero avere maggiore intensità di interventi analoghi supportati tramite altre misure dello sviluppo rurale. La CE suggerisce la possibilità di erogare anticipi per gli interventi Leader, oltre quanto definito dalla Regolamentazione. Inoltre, per agevolare l'attuazione dei progetti e per contribuire ad evitare errori viene data la possibilità di utilizzare opzioni di costo semplificate (sistemi forfettari e in un'unica soluzione) da applicare ad esempio nel contesto di piccoli progetti e costi di gestione e animazione Come definire i criteri quali: interesse collettivo beneficiario collettivo accesso pubblico ai risultati dell'intervento caratteristiche innovative del progetto a livello locale Come favorire il co-finanziamento da parte dell'investitore pubblico o privato alla gestione del GAL? Per quale tipologia di intervento dovrebbero essere pagati pagare anticipi? Per quali tipologie di intervento dovrebbero essere prevista la possibilità di utilizzare opzioni di costo semplificate? Come definire i criteri quali: interesse collettivo beneficiario collettivo accesso pubblico ai risultati dell'intervento caratteristiche innovative del progetto a livello locale Come favorire il co-finanziamento da parte dell'investitore pubblico o privato alla gestione del GAL? Per quale tipologia di intervento dovrebbero essere pagati pagare anticipi? Per quali tipologie di intervento dovrebbero essere prevista la possibilità di utilizzare opzioni di costo semplificate?

15 Il Leader nel PSR I L P IANO DI VALUTAZIONE L EADER Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014 I PSR dovranno essere accompagnati da un piano di valutazione. La regolamentazione coinvolge i GAL nel processo di valutazione. Cosa dovrebbero fare I GAL? Raccolta dati (e quali)? Autovalutazione? Come definire il processo di valutazione? Soprattutto, cosa valutare nel caso di Leader? Cosa dovrebbero fare I GAL? Raccolta dati (e quali)? Autovalutazione? Come definire il processo di valutazione? Soprattutto, cosa valutare nel caso di Leader? I L S UPPORTO PREPARATORIO La CE propone una misura specifica per il supporto preparatorio che consiste volto a favorire l’avviamento di Leader e a rafforzare le capacità, e il networking per l'elaborazione e l'attuazione di strategie di sviluppo locale. L’Adg dovrà definire le azioni/attività/strumenti per il supporto preparatorio e, oltre le comunità locali che non hanno attuato LEADER nel periodo di programmazione 2007-2013, può definire altre tipologie di beneficiari (e relative condizioni di ammissibilità). ….evitare il rischio di sovra-compensazione o doppio finanziamento delle spese in caso di GAL che beneficiano di un sostegno nell'ambito di un programma 2007-2013 e nel supporto preparatorio relativo al periodo 2014-2020 Quali azioni/attività/strumenti di supporto per i GAL/nuovi territori potrebbero essere messe in campo dalla Regione e dalla RRN per favorire: la definizione delle zone interessate dalle SSL? l’attivazione di nuovi partenariati e/o l’ampliamentodi quelli esistenti? l’elaborazione di SSL finalizzate su obiettivi realistici, precisi ambiti tematici e concentrate finanziariamente? la definizione di tipologie di intervento capaci di esprimere il valore aggiunto di LEADER? una efficiente e efficace gestione e animazione locale da parte delle strutture tecniche dei GAL? Quali azioni/attività/strumenti di supporto per i GAL/nuovi territori potrebbero essere messe in campo dalla Regione e dalla RRN per favorire: la definizione delle zone interessate dalle SSL? l’attivazione di nuovi partenariati e/o l’ampliamentodi quelli esistenti? l’elaborazione di SSL finalizzate su obiettivi realistici, precisi ambiti tematici e concentrate finanziariamente? la definizione di tipologie di intervento capaci di esprimere il valore aggiunto di LEADER? una efficiente e efficace gestione e animazione locale da parte delle strutture tecniche dei GAL? C ALENDARIO, PROCEDURE E MODALITA ’ DI SELEZIONE ….

16 Il Leader nel PSR Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014 G RAZIE PER L ’ ATTENZIONE

17 Schede di (sotto)misura Tipo d'intervento (i) kit avviamento (i) kit avviamento LEADER (facoltativo) (ii) Rafforzamento delle capacità, formazione e networking per l'elaborazione e l'attuazione di strategie di sviluppo locale Spese ammissibili(i) creazione di partenariati pubblico-privati; azioni di formazione per attori locali; studi del territorio interessato; azioni relative alle relazioni pubbliche per quanto riguarda le attività di sviluppo locale; costi amministrativi connessi al coordinamento dell'attuazione di schemi di progetti pilota; sviluppo e attuazione di programmi di progetti pilota (ii) azioni di formazione per gli attori locali, studi sulla zona interessata (inclusi studi di fattibilità per alcuni dei progetti che saranno previsti nella SSL); i costi relativi alla progettazione della SSL, comprese le spese di consulenza e costi per le azioni relative alla consultazione delle parti interessate ai fini della redazione della strategia; spese amministrative (costi operativi e di personale) di un'organizzazione che presenta domanda per il supporto preparatorio durante la fase di preparazione (futuri GAL; GAL esistenti, se si esclude qualsiasi doppio finanziamento); sostegno a piccoli progetti pilota Beneficiari(i) Le comunità locali che non hanno attuato LEADER nel periodo di programmazione 2007-2013 (ii) Devono essere definiti dall'AG (Autorità di Gestione) Condizioni di ammissibilità (i) Devono essere definite dall'AG (ii) Devono essere definite dall'AG Principi relativi alla definizione dei criteri di selezione (i) Devono essere definiti dall'AG (ii) Devono essere definiti dall'AG Collegamenti ad altre legislazioni Particolare attenzione deve essere prestata per evitare il rischio di sovracompensazione o doppio finanziamento delle spese in caso di GAL che beneficiano di un sostegno nell'ambito di un programma 2007-2013 e nel supporto preparatorio relativo al periodo 2014-2020. Regole generali del Reg. FEASR; Norme sull'ammissibilità delle spese previste dal art. 65-71 del Regolamento (UE) 1303/2013 Intensità dell'aiutoFino al 100% Sostegno preparatorio Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014

18 Schede di (sotto)misura Attuazione degli interventi nell’ambito della strategia Tipo d'intervento Attuazione degli interventi nell'ambito dello sviluppo locale di tipo partecipativo Spese ammissibili Le AG sono invitate a indicare chiaramente il valore aggiunto degli interventi LEADER rispetto a quelli standard ("top- down"). Questo valore aggiunto può essere ottenuto attraverso condizioni di ammissibilità specifiche come ad esempio: progetti di piccola scala, progetti integrati complessi, progetti innovativi / sperimentali, progetti su scala locale, progetti di cooperazione. Deve inoltre essere chiaramente indicato per quali tipi di progetti i GAL possono essere beneficiari. Al fine di consentire la massima flessibilità per ricevere una varietà di progetti locali, l'AG potrebbe considerare di indicare ciò che non è ammissibile invece di cercare di definire ex-ante i costi ammissibili, che è come un dato di fatto difficile da prevedere nel quadro di LEADER. Costi di investimento ammissibili secondo l'art. 45 Reg. 1305/2013 Contributi in natura (art. 61(3) Reg. 1305/2013) Qualsiasi intervento in linea con le regole generali del FEASR, le priorità per CLLD/Leader e la SSL Beneficiari Attori locali, GAL Condizioni di ammissibilità Gli interventi devono essere in linea con le priorità individuate per CLLD nell’AP e Reg. FEASR e contribuire agli obiettivi delle SSL Principi relativi alla definizione dei criteri di selezione Devono essere definiti nella SSL dal GAL. N.B. il sistema di selezione dei progetti di cui alla SSL è approvato dall'AG attraverso la selezione di una determinata strategia. Non è quindi soggetto a ulteriori approvazioni da / consultazione con, rispettivamente l'AG e il Comitato di Sorveglianza. La selezione dei progetti dei GAL si basa sulla valutazione documentata che dimostra la solidità e la correttezza della decisione in termini di criteri coerenti e pertinenti. La selezione si basa su dati coerenti e rilevanti e il processo reso pubblico (per esempio attraverso la pubblicazione verbali delle riunioni). Collegamenti ad altre legislazioni Regole Generali FEASR; Regole sull'ammissibilità delle spese (art. 65-71 del Reg. (UE) 1303/2013) Intensità dell'aiuto Fino al 100% a seconda del regime di aiuti di Stato applicabile Si raccomanda un co-finanziamento da parte dell'investitore pubblico o privato I GAL LEADER dovrebbero avere la possibilità di proporre un’intensità di aiuto per i singoli tipi di interventi finanziati nell'ambito della loro SSL, sulla base del ruolo strategico che questi interventi possono giocare e nei limiti delle aliquote d' intensità di aiuto previste dal quadro giuridico. Nel fissare l'intensità di aiuto, i GAL devono tener conto di criteri quali: l'interesse collettivo, il beneficiario collettivo, l'accesso pubblico ai risultati dell'intervento, le caratteristiche innovative del progetto a livello locale, e il budget a disposizione. Di conseguenza, le operazioni finanziate nel quadro di LEADER potrebbero avere maggiore intensità di interventi analoghi supportati tramite altre misure dello sviluppo rurale. Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014

19 Schede di (sotto)misura Preparazione e attuazione delle attività di cooperazione del GAL Tipo d'interventoPreparazione e attuazione delle attività di cooperazione del gruppo di azione locale Spese ammissibili(i) I costi di preparazione tecnica per il progetto di cooperazione interterritoriale e transnazionale (ii) Costi dei progetti di cooperazione all'interno di uno Stato membro (interterritoriale cooperazione) o progetti di cooperazione tra territori di più Stati membri o con territori di paesi terzi (cooperazione transnazionale) BeneficiariGAL, attori locali Condizioni di ammissibilità(i) I GAL devono prevedere l'attuazione di un progetto concreto (ii) Devono essere stabilite nella SSL Nel caso in cui i progetti vengano selezionati da un'AG, quest'ultima rende pubblico un elenco dei costi ammissibili. Principi relativi alla definizione dei criteri di selezione (i) Devono essere stabiliti dall'AG (ii) Devono essere stabiliti nella SSL. N.B. il sistema di selezione dei progetti di cui alla SSL è approvato dall'AG attraverso la selezione di una determinata strategia. Non è quindi soggetto a ulteriori approvazioni da / consultazione con, rispettivamente l'AG e il Comitato di Monitoraggio. Nel caso in cui progetti di cooperazione sono selezionati da un'AG, quest'ultima stabilisce procedure pubbliche per la selezione dei progetti di cooperazione. Collegamenti ad altre legislazioni Regole Generali del Reg. FEASR; Regole sull'ammissibilità delle spese di cui all' art. 65-71 del Regolamento (UE) 1303/2013 Regolamento CTE Intensità dell'aiutoFino al 100% dei costi a seconda del regime di aiuti di Stato applicabile Si raccomanda un co-finanziamento da parte dell'investitore pubblico o privato Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014

20 Schede di (sotto)misura Costi di gestione e animazione Tipo d'intervento- Costi di gestione - Animazione Spese ammissibiliI costi di gestione: i costi legati alla gestione della attuazione della strategia consistenti in costi operativi, spese per il personale, i costi di formazione, i costi legati alla comunicazione, costi finanziari, nonché i costi legati al monitoraggio e alla valutazione della strategia di cui alla lettera (g) dell'art. 34 (3) Regolamento 1303/2013 Animazione: Costi di animazione della strategia, al fine di facilitare lo scambio tra le parti interessate, per fornire informazioni e per promuovere la strategia e sostenere i potenziali beneficiari a sviluppare interventi e preparare le istanze BeneficiariI costi di gestione: GAL o le strutture (legali) chiaramente autorizzate a svolgere i compiti di gestione del GAL Animazione: GAL o le strutture chiaramente responsabili per le attività di animazione Condizioni d’ammissibilità n.a. Principi relativi alla definizione dei criteri di selezione n.a. Collegamenti ad alter legislazioni Regole Generali del Reg. FEASR; Regole sull'ammissibilità delle spese di cui all'art. 65-71 del Regolamento (UE) 1303/2013 Intensità dell’aiutoFino al 100% dei costi Il sostegno per i costi di gestione e l'animazione non deve superare il 25% della spesa pubblica totale sostenute nell'ambito della SSL. Entro questo limite, l’AG dovrebbe indicare qual è la quota massima effettiva per il finanziamento dei costi di gestione e di animazione autorizzati nell'ambito del programma. Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari Lamezia Terme 13 marzo 2014

21 Grazie per l’attenzione! d.

22 Diversità di espressione di Leader … Compiti e funzioni Compiti e funzioni attribuiti ai Gal La definizione dei territori è vincolata dall’AdG? Sono posti vincoli alla costituzione ed alla forma del partenariato? Le misure attivabili nell’ambito dell’Asse 4 consentono ai GAL di elaborare Piani caratterizzati da innovatività ed originalità? Le modalità di attuazione dell’Asse 4 consentono ai Gal di selezionare in piena autonomia proposte progettuali coerenti con i rispettivi PAL? Ai Gal è assicurato un adeguato sostegno per le attività di animazione? Il quadro di regole è definito con chiarezza in tempi adeguati? In che misura i Gal intervengono in fase di controllo delle domande di aiuto? … e in fase di controllo delle domande di pagamento? In che misura i Gal intervengono nelle attività di monitoraggio? Ai Gal è assicurato un adeguato sostegno per le spese di funzionamento? autonomia decisionale Spazio offerto ai Gal per esercitare la propria autonomia decisionale

23 Diversità di espressione di Leader… Spazi per l’esercizio dell’autonomia decisionale (1/3) La scelta dei territori I Regolamenti fissano solo alcune indicazioni generali. In 10 PSR la definizione delle aree è stata soggetta a vincoli: rispetto di limiti amministrativi e/o altre perimetrazioni (es: “regioni storiche”, “sistemi territoriali di sviluppo”, aree Leader +, ecc.) o preventiva individuazione da parte della Regione al momento della stesura del PSR I Partenariati In 4 PSR è prevista obbligatoriamente la presenza di determinate categorie di soggetti nel Partenariato. In altri 7 casi la loro presenza è fortemente premiata in sede di selezione In 14 PSR le AdG hanno richiesto ai Partenariati l’assunzione di Personalità Giuridica. In alcuni casi (7) è stata indicata anche la forma giuridica da assumere

24 Spazi per l’esercizio dell’autonomia decisionale (2/3) Le misure attivabili Regolamento (CE) 1698/05: Art. 63 a): Il sostegno è concesso per… l'attuazione delle strategie di sviluppo locali di cui all'articolo 62 (…), ai fini del raggiungimento degli obiettivi di uno o più dei tre altri assi definiti nelle sezioni 1, 2 e 3; Art. 64: Se le operazioni realizzate nel quadro della strategia locale corrispondono alle misure definite nel presente regolamento per gli altri assi, si applicano le relative condizioni. nella pratica… Solo in 11 PSR i Gal possono realizzare Azioni specifiche (“tipicamente Leader”), diverse da quelle previste nel Regolamento; In 6 casi i PSL attivano solo l’Asse 3, ed in altri 6 casi l’Asse 3 è prevalente; In un caso i PSL attivano solo Azioni specifiche

25 25 Rafforzamento delle capacità Approvazione Matrice di “Leaderabilità”: l’attitudine del quadro regolativo di integrare i principi di Leader nel PSR è analizzata su due dimensioni: a - Autonomia decisionale b - Autonomia funzionale … diversi “approcci” Leader in Italia DOSSIER TF LEADER La valutazione dell’approccio Leader nei programmi di sviluppo rurale 2007-2013: un contributo metodologico LSC – TF LEADER – ELARD Extended Report on the Implementation of Leader Approach

26 26 I PSL: IL QUADRO LOGICO DELLA PROGRAMMAZIONE Individuano i "temi catalizzatori" rispetto agli ambiti tematici proposti Individuano le misure/azioni più idonee per la realizzazione della strategia Individuano i "temi catalizzatori" rispetto agli ambiti tematici proposti Individuano le misure/azioni più idonee per la realizzazione della strategia GAL Definiscono gli ambiti tematici Risultati attesi Definiscono gli ambiti tematici Risultati attesi S TATO M EMBRO (A D G) Definisce, priorità e misure/investimenti ammissibili CE 1.Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri); 2.Sviluppo della filiera dell’ energia rinnovabile (produzione e risparmio energia); 3.Turismo sostenibile; 4.Cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale) 5.Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio; 6.Accesso ai servizi pubblici essenziali; 7.Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali; 8.Legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale ; 9.Riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità; 10.Valorizzazione delle produzioni ittiche, delle tradizioni della pesca e della filiera corta; 11.Diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca 12. Mi sembra che gli ambiti tematici vengano declinati a volte in relazione agli obiettivi che perseguono e a volte ai settori/strumenti utilizzabili. Così come Ad esempio : valorizzazione filiere (settore/strumento) – inclusione sociale (obiettivo). In alcuni casi sembrano titoli di Assi/misure. 13.A tal proposito allego due slide che riassumono le “idee” e le proposte. di GAL e referenti regionali Asse IV- LEADER, raccolte negli ultimi due mesi in occasione di incontri nazionali e regionali. Spero possano essere utili. 1.Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri); 2.Sviluppo della filiera dell’ energia rinnovabile (produzione e risparmio energia); 3.Turismo sostenibile; 4.Cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale) 5.Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio; 6.Accesso ai servizi pubblici essenziali; 7.Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali; 8.Legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale ; 9.Riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità; 10.Valorizzazione delle produzioni ittiche, delle tradizioni della pesca e della filiera corta; 11.Diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca 12. Mi sembra che gli ambiti tematici vengano declinati a volte in relazione agli obiettivi che perseguono e a volte ai settori/strumenti utilizzabili. Così come Ad esempio : valorizzazione filiere (settore/strumento) – inclusione sociale (obiettivo). In alcuni casi sembrano titoli di Assi/misure. 13.A tal proposito allego due slide che riassumono le “idee” e le proposte. di GAL e referenti regionali Asse IV- LEADER, raccolte negli ultimi due mesi in occasione di incontri nazionali e regionali. Spero possano essere utili. Doc «Orientamenti»

27 27 I PSL: IL QUADRO LOGICO DELLA PROGRAMMAZIONE Rafforzare il tessuto imprenditoriale e artigianale locale e le economie di scala Rafforzare la capacità di servizio ricreativo, culturale, sociale, ambientale delle PMI Resilienza economica congiuntura economica Indicatori: n. posti lavoro creati; «g» del PIL e del reddito locale; n. Imprese create Resilienza economica congiuntura economica Indicatori: n. posti lavoro creati; «g» del PIL e del reddito locale; n. Imprese create Riqualificazione e creazione di beni e servizi di interesse collettivo Migliorare l’erogazione e l’accesso ai servizi Residenzialità disagio culturale e marginalità sociale Indicatori : % spopolamento; «g» Utenti servizi; Beni recuperatiResidenzialità disagio culturale e marginalità sociale Indicatori : % spopolamento; «g» Utenti servizi; Beni recuperati Migliorare l’attrattività locale Migliorare l’uso e la gestione delle risorse ambientali e energetiche Gestione attiva depauperamento delle risorse Indicatori: % presenze; riduzione CO2 Gestione attiva depauperamento delle risorse Indicatori: % presenze; riduzione CO2 Favorire la partecipazione attiva e processi di aggregazione fra gli attori locali Promuovere la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche Cittadinanza finalizzazione (collettiva) e uso risorse pubbliche Indicatori: capacità di network; trasparenzaCittadinanza finalizzazione (collettiva) e uso risorse pubbliche Indicatori: capacità di network; trasparenza Servizi di informazione e orientamento e formazione

28 28 Sintesi risultati gruppo di lavoro - Il contributo di Leader nel mobilitare il potenziale endogeno: quali priorità nella programmazione 2014-2020 (Seminario “Il LEADER nei Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020” - 18-19 aprile; 22-23 maggio INEA –Roma)) Milano 13 giugno Regione Lombardia Temi Linee strategiche-esempi Resilienza  incrementare la qualità delle produzioni, favorire la diffusione dell’innovazione, migliorare l’organizzazione e rafforzare la capacità di commercializzazione delle imprese medie-piccole e artigianali e delle filiere locali;  rafforzare la capacità di servizio in termini ricreativi, culturali - didattici, sociali, ambientali delle imprese medie- piccole;  rafforzare le economie di scala attraverso aggregazioni di operatori, servizi e il riuso/recupero/valorizzazione degli spazi e del saper fare locale; Residenzialità  migliorare i servizi di informazione e orientamento, la modulazione della formazione professionale in collegamento con i fabbisogni delle imprese locali;  favorire la diffusione di nuove forme di gestione pubblico/private e la sperimentazione di servizi modulabili sulla domanda locale;  recupero/valorizzazione degli spazi e dei beni architettonici per la residenzialità, l’erogazione di servizi e la realizzazione di attività di supporto, informazione, formazione e di iniziative culturali;  migliorare i servizi di informazione e orientamento per prevenire l’illegalità Gestione attiva  rafforzare l’offerta turistica sostenibile basata sulla valorizzazione delle produzioni locali, del paesaggio, dei beni storico-culturali-artistici ambientali  migliorare la produzione, la gestione e l’uso delle risorse energetiche favorendo la creazione di servizi smaltimento/produzione collettivi, la ristrutturazione/ adeguamento delle imprese-edifici pubblici e privati, l’informazione e la formazione Cittadinanza  favorire processi di co-progettazione in tutte le fasi di elaborazione e attuazione delle strategie di sviluppo locale;  rafforzare i processi di aggregazione e concertazione fra le istituzioni locali e fra queste e gli attori privati;  incrementare i livelli di cittadinanza rafforzando l’apertura e la trasparenza dei processi decisionali nell’uso e i risultati del sostegno pubblico;  promuovere la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche

29 29 CLLD Q UALE RUOLO PER I GAL? Q UALE RUOLO PER I GAL? Q UALI FUNZIONI E COMPITI ? Q UALI STRUTTURE E COMPETENZE ? Q UALI PARTENARIATI ? Q UALI RISORSE PER LA GESTIONE DEL GAL E L ’ ANIMAZIONE ? Q UALE RUOLO PER I GAL? Q UALE RUOLO PER I GAL? Q UALI FUNZIONI E COMPITI ? Q UALI STRUTTURE E COMPETENZE ? Q UALI PARTENARIATI ? Q UALI RISORSE PER LA GESTIONE DEL GAL E L ’ ANIMAZIONE ?

30 30 I GAL: ORGANIZZAZIONE In tutti i casi I GAL hanno una forma giuridica Il 75% dei GAL attuali ha già gestito Leader nelle fasi precedenti fasi programmazione Staff dei GAL: 5 persone Partenariati aggregazioni che combinano insieme, oltre a attori di natura pubblica e privata, portatori di interessi economici e di interessi sociali. Propone le strategie, le attività da fare, approva il PSL e eventuali modifiche, ecc Struttura tecnica Composta da un consiglio di amministrazione e da uno staff tecnico che svolge tutte le attività di animazione territoriale, gestione del PSL, segretariato della partnership, accompagnamento dei beneficiari

31 31 Capacity building Bringing together local actors Territory analysis Identifying existing activities/ini tiatives Creation of a partnership Preparation of a local developmen t strategy ……. Tecnical support to local beneficiaries monitoring and evaluation of project selection of beneficiaries of LDP publication of public announcements implementation of actions start of operations by the LAG Il processo di programmazione di Leader Prima di essere selezionati… Una volta selezionati…

32 32 Le competenze del GAL

33 33 Funzione del GAL più generalista, più legata alle competenze sociali e motivazionali aree più dinamiche aree rurali più marginali … “manager dello sviluppo” “animatore territoriale”... Funzione del GAL più specialistica, più legata a competenze tecniche di contenuto e non di processo Quadro Regolativo Competenza del GAL - Relazionale intesa come capacità di mobilitare il territorio attraverso attività di comunicazione e animazione locale Competenza del GAL – Attuativa intesa come capacità di gestione tecnica- amministrativa-finanziaria per dare esecuzione alle disposizioni procedurali determinate dalla normativa comunitaria e nazionale/regionale Il ruolo e i compiti dei GAL

34 34 Compiti definiti dal quadro regolativo regionaleCompiti dei GAL 2007-20132014-2020 Elaborazione PSL Impostazione generale del programma delle attività e budget -Si Rafforzare la capacità dei soggetti locali di elaborare ed attuare interventi - Si Possibilità di scegliere l’area di intervento 11 In 10 PSR la definizione delle aree è stata vincolata ad altre perimetrazioni e/o le zone sono state preventivamente individuate dalla Regioni Possibilità di scegliere la composizione del partenariato 10 In 4 PSR era prevista obbligatoriamente la presenza di determinate categorie di soggetti; in altri 7 veniva premiata fortemente la presenza di alcuni soggetti Possibilità di scegliere le misure/azioni del PSL 2 (Friuli solo azioni specifiche Leader; la Liguria le articola attorno a dei temi catalizzatori/filiere tematiche) Attuazione del PSL Coordinamento delle attività di animazione e comunicazione del Piano 21 In alcune Regioni il cronogramma delle attività è stato subordinato alla predisposizione dei bandi da parte delle Regioni Elaborazione dei Bandi dei GAL 11 Si Scelta criteri di selezione dei beneficiari dei PSL 10 Si Rafforzare la capacità dei soggetti locali di elaborare ed attuare interventi Si Selezione, formazione e approv. Graduatorie beneficiari 8 Ricezione delle domande di aiuto 7 Approvaz. Graduatorie e formazione elenchi benef. Si SI Ricezione e approvazione delle domande di pagamento 2 Ricezione 13 Controlli amminis. e tecnici 3 Controlli in Loco Attività di monitoraggio e valutazioni 21 Monitoraggio 1 Valutazione Si Compiti dei GAL

35 35 Fasi / attività Abruzzo Basilicata Bolzano Calabria Campania Emilia R. Friuli V.G. Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trento Umbria Valle d'Aosta Veneto Elaborare una procedura di selezione trasparente e non discriminatoria Elaborare i criteri di selezione degli interventi Preparare e pubblicare gli inviti a presentare proposte Ricevere le domande di sostegno Valutare le domande di sostegno Selezionare gli interventi e fissare l'importo del sostegno Se pertinente, presentare le proposte all'organismo responsabile della verifica finale dell'ammissibilità prima dell'approvazione Verificare l'attuazione della strategia di sviluppo locale e degli interventi Condurre attività di valutazione specifiche legate alla strategia Ulteriori funzioni delegate dall'AdG e/o dall'OP

36 36 Compiti definiti dal quadro regolativo regionale Funzione del GAL in relazione all’autonomia nello svolgimento dei compiti Verso Ag. di Sviluppo Centro di gestione tecnica Centro di competenza tematica Centro di diffusione info Elaborazione PSL Impostazione generale del programma delle attività e budget ******* Possibilità di scegliere l’area di intervento ******* Possibilità di scegliere la composizione del partenariato **** * Possibilità di scegliere le misure/azioni del PSL **** * Attuazione del PSL Coordinamento delle attività di comunicazione del Piano ***** *** Elaborazione dei Bandi dei GAL *** *** Scelta criteri di selezione dei beneficiari dei PSL ********* Selezione, formazione e approv. Graduatorie beneficiari *** *** Animazione ed assistenza tecnica all’attuazione delle azioni ***** *** Ricezione e approvazione delle domande di pagamento *** *** Il ruolo e i compiti dei GAL

37 37 a Da cosa dipende il buon funzionamento di un GAL partenariato Organo decisionale (rappresentatività-funzionamento ) Modalità di gestione (meccanismi di animazione, consultazione, informazione, impegni dei partner, ecc.) Composizione (tipologia di attori pubblici e privati) Contesto territoriale (dinamiche socio-economiche; “spirito” della società locale, atteggiamento culturale degli operatori economici locali e delle istituzioni locali, dinamica del sistema politico locale prevalente) Ruolo del PSL (es. innovazione; integrazione) Ruolo assegnato ai GAL (agenzia di sviluppo…) Risultati attesi Sviluppo locale – governance

38 38 PARTENARIATI L EADER A LIVELLO LOCALE Contributo (… oltre l’elaborazione e gestione del PSL). I partenariati Leader contribuiscono in maniera significativa a rafforzare il CAPITALE SOCIALE a livello territoriale … il capitale sociale è da intendersi quale «[…] insieme delle risorse attuali e potenziali legate al possesso di una rete stabile di relazioni più o meno istituzionalizzate di conoscenza e riconoscenza reciproca – in altre parole di partecipazione a gruppi – che fornisce ad ogni membro l’appoggio di un capitale collettivamente posseduto» Bourdieu (1986). Bourdieu (1986) Risultati (Rafforza la fiducia fra gli attori locali) facilitano la conoscenza e la reciprocità fra gli attori locali, consolidandone le relazioni e migliorando la trasmissione di informazioni circa il comportamento di chi gestisce risorse pubbliche (riduzione dell’opportunismo e della creazione di coalizioni collusive); favoriscono la crescita di competenze diffuse e la creazione di relazioni fra soggetti mette in atto un processo culturale "capacitante", - coinvolgendo gli attori locali su nuove prospettive, motivandoli a investire, acquisire competenze e “creare” soluzioni innovative per perseguire i propri obiettivi e sostenendo il networking e la creazione di reti fra gli attori locali; aumentano l’impegno civico - favorendo il confronto fra attori locali portatori di interessi (economici e non) diversificati e sostenendo la realizzazione di azioni di valorizzazione delle risorse locali. Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA

39 39 PARTENARIATI PUBBLICO PRIVATI – COMPOSIZIONE N GALPrivatiPubbliciTotaleDim. Media Asse IV1926.0922.9929.08447 Leader plus1321.6562.0913.87929 Leader II2032.0731.6333.90919 Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA

40 40 PARTENARIATI PUBBLICO PRIVATI - COMPOSIZIONE Osservando la tipologia di attori coinvolti nei partenariati dei GAL, troviamo aggregazioni che combinano insieme, oltre a attori di natura pubblica e privata, I partenariati dei GAL sono quindi, una forma associativa “nuova” dove, oltre a ridisegnarsi il sistema delle relazioni si ridisegna e/o costruisce a livello locale, si ridefiniscono le motivazioni che portano ad associarsi strutturandole in idee di sviluppo condivise e impegni reciproci.. associazioni “Putnamiane” (connotate dagli scopi sociali che si prefiggono come ad es. ”: le associazioni culturali, artistiche, musicali, giovanili, sportive, di volontariato, in difesa di diritti civili, ecc) associazioni “Osloniane” (connotate dall’intento di tutelare gli interessi particolaristici degli associati come ad esempio partiti, sindacati, associazioni di categoria)”. Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA

41 41 I GAL: PARTENRSHIP

42 42 PARTENARIATI PUBBLICO PRIVATI – COMPOSIZIONE Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA

43 43 PARTENARIATI PUBBLICO PRIVATI – COMPOSIZIONE Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA

44 44 Forme giuridiche dei GAL – ASSE IV M ECCANISMI DI GESTIONE … Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA

45 45 O RGANO DECISIONALE : RAPPRESENTATIVITÀ N. GALn. componenti pubblicon. Componenti privatoTot 66216368590 Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA

46 46 a Da cosa dipende il buon funzionamento di un GAL – Struttura tecnica Competenze e sistema delle relazioni fra tutti gli attori coinvolti (verticali-orizzontali ) Organizzazione del GAL (meccanismi di animazione, di gestione,, ecc.) Staff del GAL (tipologia di attori pubblici e privati) Contesto procedurale (declinazione operativa dei principi di metodo; dotazione di risorse; fluidità dei circuiti amministrativi-finanziari, ecc.) Ruolo del PSL (es. innovazione; integrazione) Ruolo assegnato ai GAL (agenzia di sviluppo…) Risultati attesi Sviluppo locale – governance

47 47 CompitiAttivitàFigura GALn. Risorse umane GAL (media) Tempo lavoro (media n. mesi) % GAL che ricorrono a collab. occasionali Coordinamento del Piano CP17,3 Segreteria RS0,57 Sfera relazionale Attività di animazione, comunicazione e diffusione di informazioni sul GAL e sul PSL Attività di animazione agli attori locali e ai beneficiari dei bandi Sensibilizzazione, comunicazione, informazione Animazione per la progettazione locale Attività di accompagnamento ai beneficiari Staff Animazione 1,27 35 22 12 Sfera applicativa Gestione tecnica amministrativa del Piano Monitoraggio e valutazione Elaborazione dei bandi e criteri di selezione dei beneficiari Selezione e controlli dei progetti e formazione delle graduatorie Controlli amministrativi e tecnici e in loco sui progetti Supporto tecnico ai beneficiari Rendicontazione Monitoraggio e valutazione Staff tecnico amm. 2,36 18 45 22 36* 0 4 N. GAL intervistati 67 (18 Regioni); totale personale dei GAL intervistati 345 (escluse consulenze occasionali); tempo medio lavoro per risorsa umana (n.mesi) GAL 5,5 Il ruolo e i compiti dei GAL

48 48 Compiti definiti dal quadro regolativo Attività Compiti (criticità rilevate) - GAL Attività di animazione, comunicazione e diffusione di informazioni sul GAL e sul PSL Sensibilizzazione, comunicazione, informazione  modalità "troppo tradizionale" di diffusione delle informazioni e incontri sul territorio  bassa attenzione da parte dei media locali sulle attività dei GAL  difficoltà nel coinvolgimento dei potenziali beneficiari (nuovi GAL)  fattore "tempo. E' trascorso troppo tempo dalla stesura dei PSL alla effettiva predisposizione dei bandi Rafforzare la capacità dei soggetti locali di elaborare ed attuare interventi Attività di accompagnamento ai beneficiari  la mole di documentazione che viene richiesta per la presentazione della domanda di aiuto, spesso scoraggia il potenziale beneficiario al punto tale di rinunciare a presentare la domanda  una certa delusione dei potenziali beneficiari sulla esigua dotazione finanziaria dei bandi Animazione

49 49 Elaborazione dei Bandi dei GAL  i formati dei bandi regionali spesso risultano rigidi, complicati e in taluni casi non adeguati  difficoltà di tipo economico – finanziario (limitata autonomia finanziaria del GAL)  la struttura del GAL non ha l’esperienza necessaria a predisporre i bandi  normativa di riferimento molto complessa e necessità di avere delle conoscenze tecniche e normative in molti settori economici (agricoltura, turismo, servizi sociali, ecc.) e riguardanti soggetti di ogni natura (enti pubblici, associazioni, imprese, persone fisiche, ecc.). Scelta criteri di selezione dei beneficiari  fattore "tempo". Lungo periodo intercorso tra la definizione dei criteri in sede di predisposizione del PSL e l’effettiva trasposizione degli stessi all’interno dei bandi  rigidità nelle procedure per modificare i criteri di selezione e per adattare gli stessi alle condizioni locali  tempi e mancanza di supporto tecnico da parte delle AdG. Mancanza di un sistema informatico adatto alle esigenze Controlli amministrativi e tecnici e in loco  difficoltà nel conoscere tutte le normative e particolarità dei vari settori  ritardi da parte del beneficiario nella chiusura dei progetti e nella integrazione della documentazione  difficoltà nel visionare i documenti richiesti ai beneficiari Selezione, formazione e approv. graduatorie  funzionamento ed implementazione del sistema informativo  scarsa qualità dei progetti Supporto tecnico ai beneficiari  scollamento tra il GAL e i beneficiari (Ad es. nei casi in cui l’attività di animazione del territorio e predisposizione dei bandi è di competenza del GAL, mentre la presentazione delle domande di aiuto, la valutazione delle stesse mediante l’istruttoria e la formazione delle graduatorie è di competenza dell'OP)  insufficiente preparazione tecnica del personale per dare supporto ai beneficiari Rendicontazione  procedura di controllo regionale troppo lunga  assenza di tempi certi nella chiusura dei controlli  assenza di un interlocutore capace di prendere decisioni certe e definite  assenza di confronto tra istruttori e GAL nella fase di controllo documentale  utilizzo di analoga procedura di controllo tra progetti integrati (GAL) e singolo intervento (Asse 1, 2, 3, del PSR) Gestione del Piano

50 50 Monitoraggio  mancanza, ad oggi, di indicatori codificati, e troppo generici, poco applicati alle specifiche misure  difficoltà di reperimento delle informazioni relative ai progetti in corso di esecuzione in quanto non a diretta disposizione del GAL Valutazione  mancanza, ad oggi, di indicatori codificati, e troppo generici, poco applicati alle specifiche misure  la valutazione del GAL è affidata a delle società incaricate dall’AdG. Spesso faticano ad entrare nelle specificità del Metodo LEADER Monitoraggio e valutazione

51 51 Leader: dove trovare informazioni www.reterurale.it/leader http://geogal.inea.it

52 52 Grazie per l’attenzione


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