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10/03/2016 – Roma ANALISI DEI MERCATI FINANZIARI SEMINARIO.

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Presentazione sul tema: "10/03/2016 – Roma ANALISI DEI MERCATI FINANZIARI SEMINARIO."— Transcript della presentazione:

1 10/03/2016 – Roma ANALISI DEI MERCATI FINANZIARI SEMINARIO

2 2 Contatti www.cminvesting.com info@cminvesting.com

3 3 Sommario 1. Introduzione ai mercati finanziari 2. Studiare i mercati finanziari 3. Panoramica indicatori analisi tecnica 4. Trading systems e Money Management 5. Il book ordini: operatività in real time

4 4 Sommario 1. Introduzione ai mercati finanziari 2. Studiare i mercati finanziari 3. Panoramica indicatori analisi tecnica 4. Trading systems e Money Management 5. Il book ordini: operatività in real time

5 5 Mercato finanziario Un mercato finanziario è un luogo non necessariamente fisico in cui vengono scambiati strumenti finanziari di varia natura a breve, medio o lungo termine.

6 6 Prodotti finanziari T.U.F. Art. 1 (…) 1. u) “Prodotti finanziari”: gli strumenti finanziari e ogni altra forma di investimento di natura finanziaria; non costituiscono prodotti finanziari i depositi bancari o postali non rappresentati da strumenti finanziari.

7 7 Strumenti finanziari T.U.F. (Testo Unico della Finanza) Art. 1 2. Per “strumenti finanziari” si intendono: a)valori mobiliari b)strumenti del mercato monetario c)quote di un organismo di investimento collettivo del risparmio E gli strumenti derivati.

8 8 Strumenti finanziari d)contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati (“future”), “swap”, accordi per scambi futuri di tassi di interesse e altri contratti derivati connessi a valori mobiliari, valute, tassi di interesse o rendimenti, o ad altri strumenti derivati, indici finanziari o misure finanziarie che possono essere regolati con consegna fisica del sottostante o attraverso il pagamento di differenziali in contanti e)contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati (“future”), “swap”, accordi per scambi futuri di tassi di interesse e altri contratti derivati connessi a merci il cui regolamento avviene attraverso il pagamento di differenziali in contanti o può avvenire in tal modo a discrezione di una delle parti, con esclusione dei casi in cui tale facoltà consegue a inadempimento o ad altro evento che determina la risoluzione del contratto f)contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati («future»), «swap», contratti a termine («forward») e altri contratti derivati connessi a merci il cui regolamento può avvenire attraverso la consegna fisica del sottostante e che sono negoziati su un mercato regolamentato e/o in un sistema multilaterale di negoziazione

9 9 Strumenti finanziari g)contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati (“future”), “swap”, contratti a termine (“forward”) e altri contratti derivati connessi a merci il cui regolamento può avvenire attraverso la consegna fisica del sottostante, diversi da quelli indicati alla lettera f), che non hanno scopi commerciali, e aventi le caratteristiche di altri strumenti finanziari derivati, considerando, tra l’altro, se sono compensati ed eseguiti attraverso stanze di compensazione riconosciute o se sono soggetti a regolari richiami di margini h)strumenti derivati per il trasferimento del rischio di credito i)contratti finanziari differenziali

10 10 Strumenti finanziari j)contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati (“future”), “swap”, contratti a termine sui tassi d’interesse e altri contratti derivati connessi a variabili climatiche, tariffe di trasporto, quote di emissione, tassi di inflazione o altre statistiche economiche ufficiali, il cui regolamento avviene attraverso il pagamento di differenziali in contanti o può avvenire in tal modo a discrezione di una delle parti, con esclusione dei casi in cui tale facoltà consegue a inadempimento o ad altro evento che determina la risoluzione del contratto, nonché altri contratti derivati connessi a beni, diritti, obblighi, indici e misure, diversi da quelli indicati alle lettere precedenti, aventi le caratteristiche di altri strumenti finanziari derivati, considerando, tra l’altro, se sono negoziati su un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione, se sono compensati ed eseguiti attraverso stanze di compensazione riconosciute o se sono soggetti a regolari richiami di margini

11 11 Strumenti finanziari 1.Azioni 2.Obbligazioni 3. ETF 4.Forex 5. Future 6. Opzioni

12 12 Sommario 1. Introduzione ai mercati finanziari 2. Studiare i mercati finanziari 3. Panoramica indicatori analisi tecnica 4. Trading systems e Money Management 5. Il book ordini: operatività in real time

13 13 Tipologie di mercati I mercati finanziari si possono distinguere: COMMODITY MARKETS STOCK MARKETS CURRENCY MARKETS BOND MARKETS

14 14 Tipologie di operatori Speculatori Hedgers

15 15 Tipologie di tecniche 2 - Analisi Fondamentale 3 - Analisi Intermarket 1 - Analisi Tecnica

16 L’analisi fondamentale è volta a determinare il Fair Value. 16 2 - Analisi Fondamentale  Se Prezzo attuale > FV: sopravalutazione  Se Prezzo attuale < FV: sottovalutazione

17 L’analisi intermarket è volta a studiare le relazioni presenti tra i vari mercati. 17 3 - Analisi Intermarket Si fonda sulla premessa che tutti i mercati sono collegati tra loro e si influenzano a vicenda

18 L’analisi tecnica è lo studio del movimento del mercato, o market action, tramite l’uso sistematico di grafici, allo scopo di prevedere la tendenza futura dei prezzi. (John J. Murphy “Analisi tecnica dei mercati finanziari”) 18 Cos’è l’Analisi Tecnica?

19 19 Analisi Tecnica “studio” Obiettivo ANALITICO “prevedere” Obiettivo PREVISIVO Rivolto alla comprensione delle quotazioni dei mercati (market action) Rivolto alla previsione delle future tendenze dei mercati

20 20 Analisi Tecnica Per predire l’andamento futuro dei mercati, l’analisi tecnica impiega unicamente:  Movimento dei prezzi E altre grandezze correlate alle quotazioni:  Volumi  Open interest Si usa il passato per cercare di predire il futuro Market action Price action

21 L’arte dell’analisi tecnica riguarda lo studio dell’azione del mercato e l’identificazione dei punti di svolta. L’analisi tecnica si occupa di probabilità, non di certezze. (Martin J. Pring “Analisi tecnica dei mercati finanziari”) 21 Cos’è l’Analisi Tecnica?

22 22 Analisi Tecnica Analisi Tecnica = Arte Dal latino ars-artis con cui l’arte significava abilità materiale o spirituale mirata a progettare o a costruire qualcosa. L’arte è la manifestazione delle capacità espressive e creative ed in particolare di quella capacità di inventare che è propria dell’uomo. Soggettività Probabilità Significato:

23 23 Analisi Tecnica “studio” Obiettivo ANALITICO “punti di svolta” Obiettivo PREVISIVO Rivolto alla comprensione delle quotazioni dei mercati Rivolto all’identificazione delle tendenze dei prezzi e delle loro inversioni

24 24 Presupposti L’analisi tecnica si fonda su 3 ipotesi: 1. Il mercato sconta tutto 2. I prezzi si muovono in un trend 3. La storia si ripete

25 25 1. Il mercato sconta tutto Per l’analisi tecnica nei prezzi sono già incorporati: “Passato”  Tutti quei fattori di tipo fondamentale, politico, psicologico, monetario ed economico, che ne hanno determinato l’andamento  Tutte le aspettative degli operatori circa il futuro del titolo oggetto di studio o dell’economia “Futuro”

26 “Il prezzo non indica quanto valgono i titoli, ma quanto la gente pensa che valgano” (Garfield A. Drew “New methods for profit in the stock market”) 26 Prezzi Paura Conoscenze Speranze Ottimismo Avidità Prezzi

27 27 Prezzi Obiettivo: capire la direzione del mercato senza dover ricorrere all’analisi delle motivazioni esterne ai prezzi L’analisi tecnica si sintetizza nello studio dei prezzi

28 28 Prezzi Cosa fa muovere i prezzi? OFFERTA (venditori) DOMANDA (compratori)

29 29 Prezzi L’incrocio tra domanda e offerta porta alla formazione di un certo prezzo per una certa quantità Il movimento dei prezzi riflette i cambiamenti quantitativi della domanda e dell’offerta

30 30 Prezzi  Prezzi in aumento: DOMANDA > OFFERTA  Prezzi in discesa: OFFERTA > DOMANDA

31 31 2. I prezzi si muovono in un trend Cos’è un trend? = Tendenza Orientamento di una serie di valori a crescere, a diminuire o a non subire significative variazioni nell’arco di un determinato periodo di tempo I prezzi non si muovono in modo totalmente casuale, ma seguono dei trend

32 32 Trend Trend laterale Trend ribassista Trend rialzista

33 33 Trend  Lo scopo dell’analisi tecnica è quello di identificare un trend fin dai suoi primi movimenti, per investire nella sua direzione  “Trend is your friend” Un trend è destinato a proseguire fino a quando non mostra chiari segni d’inversione

34 34 3. La storia si ripete In determinati momenti del mercato la storia si ripete, generando dal punto di vista grafico delle configurazioni tipiche dette pattern. I pattern sono dei modelli: se individuati correttamente possono fornire maggiori probabilità ed indicazioni per comprendere l’evoluzione futura delle quotazioni.

35 35 3. La storia si ripete Esempi di pattern:  Testa e spalle  Doppio massimo  Spike  Flag  Engulfing  Harami  Piercing line  Frattali

36 36 3. La storia si ripete “Margin Call” Regia di Jeffrey C. Candor (2011)

37 37 Grafici La costruzione di un grafico prevede l’esistenza di un piano cartesiano, con due assi che rappresentano il tempo in ascissa (asse “x”) e il prezzo in ordinata (asse “y”) Asse y = PREZZI Asse x = TEMPO

38 38 Time frame La prima decisione riguarda la compressione temporale (time frame) ovvero l’intervallo di tempo tra una rilevazione di prezzo e la successiva  Tick by tick  1 minuto  3 minuti  5 minuti  15 minuti  30 minuti  1 ora  1 giorno  1 settimana  1 mese “intraday”“multiday”

39 39 Grafico Volume scambiato Grafico dei prezzi

40 40 Tipologie di grafici  Lineare  A barre  A candele  Candle-Volume  Equivolume  Heikin Ashi  Three Line Break  Point & Figure  Kagi  Renko

41 41 Grafico lineare

42 42 Grafico a barre

43 43 Le Barre

44 44 Grafico a candele

45 45 Le Candele

46 1. Grafici 2. Livelli statici e dinamici (trendline) 3. Indicatori ed oscillatori 4. Money management Cosa mettere nella cassetta degli attrezzi? 46 Strumenti di analisi tecnica

47 47 Supporto Il supporto è un particolare livello di prezzo attorno al quale le correnti di domanda sono in grado di arrestare la flessione dei corsi, per un determinato arco di tempo.

48 48 Supporto Un livello di supporto sul quale si arresta la discesa dei prezzi fornisce un potenziale segnale di acquisto, in quanto indica una maggiore presenza di compratori, rispetto ai venditori a quel determinato livello di prezzo. Tuttavia la decisa rottura al ribasso di un livello di supporto rappresenta un segnale di vendita, indicando una presunta incapacità dei compratori nel fronteggiare la forza predominante dei venditori.

49 49 Supporto

50 50 Resistenza La resistenza riflette un particolare livello di prezzo attorno al quale le correnti di offerta hanno la capacità di arrestare l'ascesa dei corsi, per un determinato arco di tempo.

51 51 Resistenza Un livello di resistenza sul quale si arresta la salita dei prezzi fornisce un potenziale segnale di vendita, in quanto indica una maggiore presenza di venditori, rispetto ai compratori a quel determinato livello di prezzo. Tuttavia la decisa rottura al rialzo di un livello di resistenza rappresenta un segnale di acquisto, indicando una presunta incapacità dei venditori nel fronteggiare la forza predominante dei compratori.

52 52 Resistenza

53 53 Regole Sono concetti soggettivi Principi:  A quel determinato livello di prezzo i volumi sono molto alti  Aumenta il numero di volte in cui vengono toccati senza essere violati  Sono dei massimi o minimi relativi del mercato  Sono dei massimi o minimi assoluti del mercato  Sono delle cifre tonde (es. 6500, 40000) OBIETTIVO: aumentare l’affidabilità di supporti e resistenza

54 54 Regole Principio di intercambiabilità (change of polarity principle ) Un livello di supporto (resistenza) definitivamente violato dai prezzi assume automaticamente il ruolo di resistenza (supporto)

55 55 Regole Supporti e resitenze possono essere: 1. STATICI – non si modificano al passare del tempo 2. DINAMICI – si modificano al passare del tempo

56 56 Trendline Una trendline (o linea di tendenza) è una linea retta tra due punti di massimo o due punti di minimo Trendline ribassista Trendline rialzista  Condizione necessaria e sufficiente: 2 punti  Serve per rendere evidente il trend del mercato  E’ un livello dinamico

57 57 Trendline

58 58 Sommario 1. Introduzione ai mercati finanziari 2. Studiare i mercati finanziari 3. Panoramica indicatori analisi tecnica 4. Trading systems e Money Management 5. Il book ordini: operatività in real time

59 Le Medie Mobili sono sicuramente l’indicatore più utilizzato al mondo per i seguenti motivi: 1. Semplicità di calcolo 2. Diffusione 3. Smoothing delle serie di prezzo 59 Le Medie Mobili

60 ► Simple Moving Average, SMA Detta anche aritmetica, rimane quella più usata dagli analisti e di più facile calcolo. Vengono presi i dati di un determinato periodo e ne viene calcolata la media sommandoli fra loro e dividendo per il numero totale di valori. ► Weighted Moving Average, WMA Rispetto alla media mobile semplice quella ponderata inverte prima, poiché è molto più reattiva agli eventi recenti e allo stesso tempo tende a smorzare le oscillazioni passate. Il calcolo della media mobile ponderata prevede che ogni quotazione venga moltiplicata per un peso derivante dalla posizione di ciascuno dei valori presi in esame. ► Exponential Moving Average, EMA Ottenuta prendendo in considerazione tutti gli elementi della serie ma con un peso esponenzialmente decrescente. Il peso dei primi dati della serie sarà minore col passar del tempo fino a diventare infinitesimale, ma rientrerà sempre nel calcolo. In sostanza, tutta la storia del titolo è tenuta in considerazione. Il concetto sottostante alla costruzione della media esponenziale è probabilmente più sofisticato e razionale, ma ciò non implica che questo tipo di media sia necessariamente più efficace nell'applicazione pratica. 60 Le Medie Mobili

61 61 Confronto SMA-WMA-EMA

62 Le strategie operative suggerite dall’impiego di medie mobili possono derivare: Dall’interazione tra medie mobili ed il movimento dei prezzi di mercato Si assumono posizioni lunghe (ovvero al rialzo) se il movimento dei prezzi taglia dal basso verso l’alto la media mobile e si liquidano tali posizioni lunghe per assumere posizioni corte (ovvero al ribasso) se il movimento dei prezzi taglia dall’alto verso il basso la media mobile Dalla sola interazione fra le medie mobili. Si prendono posizioni lunghe se una media mobile di breve periodo taglia dal basso verso l'alto una media mobile di più lungo periodo e viceversa si prendono posizioni corte se una media mobile di breve periodo taglia dall'alto verso il basso una media mobile di più lungo periodo 62 Operare con le Medie Mobili

63 63 Medie Mobili a 20-50-200 giorni

64 64 Pregi e difetti Medie Mobili L’incrocio della media mobile veloce con la media mobile lenta segnala i cambi di tendenza Genera ottimi segnali durante le fasi di alta volatilità Genera falsi segnali durante le fasi di lateralità

65 ► E’ un indicatore ideato da Larry Williams, trader capace nel 1987 durante la World Cup Championship of Futures Trading di arrivare a guadagnare oltre un milione di dollari partendo con soli 10.000$ e realizzando uno storico ritorno sull'investimento del 10.900%. ► Pubblicato nel 1999 nel libro “Long-Term Secrets to Short-Term Trading” 65 Williams’ %R

66 Il Williams’ Percent Range (%R) è un indicatore che rientra nella categoria degli oscillatori. Il valore di n fissato da Williams è n=14. Il Williams’ %R per costruzione oscilla quindi tra 0% e -100. IPERVENDUTO: l’oscillatore è tra - 80% e -100% IPERCOMPRATO: l’oscillatore è tra 0% e -20% 66 Williams’ %R

67 67 Williams’ %R

68 La lettura generale, come per tutti gli oscillatori che segnalano zone di ipercomprato e ipervenduto, è quella per cui il segnale si genera quando l’indicatore si trova in queste zone estreme di ipercomprato o ipervenduto ed inizia ad uscire da tali zone. Si attiva quindi un primo campanello di allarme ma occorre sempre aspettare che tale movimento dell'indicatore sia seguito da un movimento concorde del prezzo che confermi che si sta verificando un'inversione nel trend di fondo. Una lettura di valori estremi infatti potrebbe suggerire che il movimento dei prezzi è troppo esteso o si è verificato in un tempo troppo ristretto rispetto alla sua entità ed perciò è possibile una correzione. 68 Operare con il Williams’ %R

69 69 Pregi e difetti Williams’ %R Il suo ideatore ha accumulato con esso una fortuna. Genera ottimi segnali durante le fasi di forte trend. Genera falsi segnali durante le fasi di lateralità

70 70 Sommario 1. Introduzione ai mercati finanziari 2. Studiare i mercati finanziari 3. Panoramica indicatori analisi tecnica 4. Trading systems e Money Management 5. Il book ordini: operatività in real time

71  E’ una modalità di trading basata su un insieme di regole che definiscono completamente la vita di un trade.  Entry, exit, stop loss, position sizing sono chiaramente predefinite.  Un sistema meccanico non lascia spazio a decisioni discrezionali.  Le regole sono sviluppate tramite una ricerca rigorosa e attraverso test su dati storici.  Ogni trade ha un esito casuale.  Backtesting estensivi possono dimostrare un ritorno positivo sul lungo termine. Cos’è il Trading Meccanico?

72  Mantiene a distanza le emozioni.  Non c’è da discutere sul segnale.  I trading system possono essere valutati sulle probabilità.  Le performance attese (profitti, drawdowns, win/loss ratio) sono conosciute. Benefici del Trading Meccanico

73  Alcuni dei migliori trade sono quelli in cui le personali emozioni direbbero di non entrare  Permette di andare contro il sentire comune.  È simile a stare in un casino ma dalla parte del proprietario e non del giocatore perchè sa come portare le probabilità a suo favore.  Porta un po’ di certezza in un ambiente altamente incerto. Benefici del Trading Meccanico

74 Gross Profit: è la somma di tutti i profitti. Gross Loss: è la somma di tutte le perdite. Total Net Profit: è la differenza tra Gross Profit e Gross Loss. Se la differenza è positiva allora il trading system ha generato un profitto, in caso contrario una perdita. Profit Factor: è il rapporto in valore assoluto tra Gross Profit e Gross Loss. Questo rapporto esprime il rischio associato ad un determinato ammontare di profitto. Deve essere almeno maggiori di 1. E’ da preferire un valore elevato poiché significa che ad un aumento del rischio corrisponde un aumento più che proporzionale del profitto. Number of Winning Trades: è il numero di trade a profitto. Number of Losing Trades: è il numero di trade in perdita. Total Number of Trades: è il numero totale di trade. 74 Valutare un Trading systems

75 Average Winning Trade: è la media del profitto generato dai trade positivi. Average Losing Trade: è la media della perdita generata dai trade negativi. Max Drawdown: è il massimo valore di declino dell’equity line (linea dei profitti).. Percent of Time in the Market: è la percentuale di tempo con posizioni aperte. Un valore elevato di questa percentuale corrisponde ad un maggior rischio. 75 Valutare un Trading systems

76  Impostiamo ora un trading system che utilizza il crossover dal basso verso l’alto di una media mobile veloce e una media mobile più lenta come segnale di entrata e l’indicatore %R come segnale di uscita.  I parametri selezionati sono i seguenti: Media mobile semplice a 5 giorni Media mobile semplice a 10 giorni Williams’ %R a 14 giorni  Il trading system segue le seguenti regole: Ingresso Long quando la media mobile semplice a 5 giorni taglia dal basso verso l'alto la media mobile semplice a 10 giorni Chiusura della posizione quando l’indicatore Williams’ %R esce dalla zona di ipercomprato (-80). 76 Un esempio di Trading systems

77 77 Un esempio di Trading systems

78 IndicatoriRisultati Gross Profit5.264 $ Gross Loss-2.558 $ Total Net Profit2.706 $ Profit Factor2,06 Number of Winning Trades52 Number of Losing Trades34 Total Number of Trades91 Average Winning Trade101 $ Average Losing Trade-75 $ Max Drawdown- 717 $ Percent of Time in the Market33 % 78 Valutazione del Trading systems

79 79 L’Equity Line

80 80 Un software all’opera: Pro Real Time

81 81 Money management È una tecnica di gestione del denaro mirata alla massimizzazione dei profitti e alla riduzione potenziale delle perdite. Risk management Analizza il rischio legato alla posizione. Position sizing Individua il capitale da investire in ogni singola operazione e tra i vari asset di portafoglio. Mi dice “quanto usare” e non “come usare” È l’elemento fondamentale per raggiungere il successo.

82 82 Sommario 1. Introduzione ai mercati finanziari 2. Studiare i mercati finanziari 3. Panoramica indicatori analisi tecnica 4. Trading systems e Money Management 5. Il book ordini: operatività in real time

83 83 Un esempio di piattaforma

84 84 “Dovete imparare le regole del gioco. E poi giocare meglio di chiunque altro.” (Albert Einstein)

85 85 Contatti www.cminvesting.com info@cminvesting.com

86 86 Bibliografia “Analisi tecnica dei mercati finanziari” John J. Murphy

87 87 Bibliografia “Intermarket analysis” John J. Murphy “New concepts in technical trading systems” J. Welles Wilder Jr.


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