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Profili di analisi e valutazione dell’attività di Fondartigianato alle soglie del decennale Roma, 14 novembre 2013 Giovanna Altieri Vice Presidente.

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1 Profili di analisi e valutazione dell’attività di Fondartigianato alle soglie del decennale Roma, 14 novembre 2013 Giovanna Altieri Vice Presidente

2 Primato del livello locale Fondartigianato: - è l’unico fondo interprofessionale radicato nel territorio attraverso articolazioni regionali strutturate; - forte potenzialità: obiettivi strategici legge istitutiva dei fondi interprofessionali,(art. 118 della legge 388/ 2000): la promozione dello sviluppo della formazione professionale continua, in un’ottica di competitività delle imprese e di garanzia di occupabilità dei lavoratori;

3 OBIETTIVI: Superare la crisi: stimolare le imprese all’innovazione, alla qualità del prodotto, valorizzare il capitale umano NODI DEL SISTEMA OFFERTA Gap: gli adulti italiani sono all’ultimo posto della graduatoria OCSE relativa alle competenze alfabetiche funzionali e al penultimo delle competenze matematiche funzionali. Gap nel sistema scolastico di base: il 45% degli italiani dai 25 -64 anni non ha un diploma di scuola secondaria superiore, contro il 25% medio europeo; adulti coinvolti in attività di lifelong learning : il 6,2% nel 2010, sceso al 5.7% nel 2011, (rapporto isfol sulla formazione continua). DOMANDA l’Italia perde proprio tra i gruppi professionali più qualificati, ma già molto prima dell’attuale crisi l’occupazione italiana cresceva molto meno nelle aree professionali più qualificate e relativamente di più tra i gruppi a minor livello di specializzazione;

4 4 Italia ed Eurozona. Occupati per professione (ISCO88). Variazioni % 2010 su 2004 Fonte: dati EUROSTAT (http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/employment_unemployment_lfs/data/database).

5 Eterogeneità e potenzialità del sistema Italia Crescita eterogeneità del sistema produttivo italiano, anche all’interno dei singoli comparti) La stagnazione della produttività avrebbe riguardato soprattutto le imprese più piccole; le sorti delle imprese si decidono nelle attività a monte e a valle; nei sistemi locali i vantaggi si creano modificando la struttura dei costi, piuttosto che nel ciclo della specializzazione flessibile (Favaretto, 2010); reti moltiplicatori cognitivi; ciò che conta non è essere grandi; (Rullani, 2008) la spiegazioni del ritardo italiano, centrato sulla specializzazione produttiva è meno cogente che in passato ( Banca d’Italia, 2009) Potenzialità innovative attraversano settori, dimensioni d’impresa, territori.

6 - IL MADE IN ITALY MANIFATTURIERO HA UN PESO SIGNIFICATIVO A LIVELLO MONDIALE: Tra ottobre 2008 e giugno 2012 il fatturato estero dell’industria italiana è cresciuto più di quello tedesco e francese (Eurostat). - L’ITALIA RESISTE NEL RANKING DEI PRIMATI DELL’EXPORT MANIFATTURIERO ED È TRA I GRANDI PAESI ESPORTATORI NETTI DI MANUFATTI: nel 2012 siamo stati tra i soli cinque paesi al mondo (con Cina, Germania, Giappone e Corea del Sud) ad avere un saldo commerciale con l’estero superiore ai 100 miliardi di dollari (per i manufatti non alimentari). - Su un totale di 5.117 prodotti (il massimo livello di disaggregazione statistica del commercio mondiale) nel 2011 l’Italia si è piazzata prima, seconda o terza al mondo per attivo commerciale con l’estero in ben 946 casi. © Fondazione Edison La tenuta del sistema Italia

7 Superare la crisi: stimolare le imprese all’innovazione, alla qualità del prodotto, valorizzare il capitale umano ASSI STRATEGICI Efficientamento e innovazione aziendale: importanza delle competenze interne; visione strategica di medio lungo periodo; Successo d’impresa: estetica, artigianalità, innovazione e funzionalità ( Rapporto Distretti) cultura d’impresa e rafforzamento delle competenze non sono temi astratti, serve un sistema formativo solido, rivolto sia alle competenze tecnico professionali che a quelle manageriali. MISSION : favorire il diffondersi di una cultura della formazione professionale all’interno delle imprese e nei territori :“l’effetto cumulativo delle prassi trasforma la società”

8 Il ruolo di Fondartigianato: alcuni numeri Dalla fine del 2004 ad oggi, attraverso Inviti a presentare Progetti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale - ha già messo a disposizione per attività di formazione continua 265.000.000 di euro. coinvolte oltre 20.650 imprese, 183.000 lavoratori; la percentuale dei contenuti professionalizzanti è ormai vicina al 60% del totale complessivo; finanziati più di 8.000 progetti per un totale di risorse pari a oltre 185.000.000 di euro, che sul complessivo disponibile raggiunge il 75% (94% sulle risorse messe a disposizione l ‘83,07% di imprese aderenti si colloca nella fascia tra 1 e 9 dipendenti con 171.000 aziende aderenti per circa 610.000 lavoratori dipendenti occupati, Fondartigianato rimane il primo fondo in termini di imprese aderenti ed il terzo in termini di addetti.

9 Il ruolo di Fondartigianato: la qualità dell’offerta formativa Dal primo Invito disponibile del novembre 2004, si è passati da una struttura di Inviti molto aperti sotto il profilo contenutistico a dispositivi mirati con finanziamento dedicato a singole linee di programmazione e intervento formativo, differenziando l’offerta formativa; si passa dai multiregionali alla micro impresa, dal voucher all’alta formazione. Si sono realizzati Inviti speciali; accordi con 4 regioni per favorire politiche integrate di formazione continua; La nuova offerta formativa: ( 50 milioni ) diversa architettura dell’offerta formativa del fondo: Regolamento generale: semplificazione, guida stabile nel tempo; Consolidamento delle linee innovative già sperimentate ( accordi quadro, voucher), allargamento platea beneficiari ( apprendisti, titolari d’impresa); Nuove linee (progetti formativi rivolti ad imprese di nuova adesione in regola nel sistema della bilateralità artigiana), risorse aggiuntive per promuovere nuove adesioni nei territori a minor tasso di adesioni. ( voucher per i servizi aggiuntivi (formativi e consulenziali)

10 Nuove sfide e obiettivi Risorse economiche che si riducono Crisi perdurante = fallimenti, chiusure d’impresa, disoccupazione; Storno risorse 0,30 verso ammortizzatori sociali (246 milioni nel 2013 complessivamente, circa 10 milioni Fondartigianato) Scarsa penetrazione in alcuni territori = la distribuzione delle aziende iscritte non è omogenea nel territorio ma risulta essere fortemente concentrata. In tre regioni ( Emilia Romagna, Lombardia e Veneto si concentrano il 56,1% delle imprese complessivamente aderenti, ed 62,1% dei dipendenti. Accresciuta competizione= portabilità

11 Grazie per la vostra attenzione giovanna.altieri@fondartigianato.it 11


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