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PubblicatoNatalia Ferrari Modificato 8 anni fa
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1 Le tipologie di commercio all’ingrosso, al minuto e in aree pubbliche Le Dichiarazioni di Inizio Attività e le Registrazioni delle imprese alimentari - - Casalecchio di Reno 24 ottobre 2008 - Dr Guido Bichi - Az.U.S.L. n° 8 Arezzo
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2 ARGOMENTI Normativa sul commercio dal punto di vista: 1. Amministrativo (rilascio delle c.d. licenze) in sede fissa e ambulante 2. Sanitario (autorizzazioni e DIA)
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3 TIPI DI COMMERCIO D.Lgs. 31/03/1998 n.114 Riforma della disciplina del commercio Commercio all’ingrosso: Acquisto professionale di merci in conto proprio e rivendita ad altri commercianti, all’ingrosso o al dettaglio, ad altri utilizzatori professionali o in grande Commercio al dettaglio: Acquisto professionale di merci in conto proprio e rivendita direttamente al consumatore finale, su aree private in sede fissa o mediante altre forme di distribuzione
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4 TIPI DI ESERCIZIO COMMERCIALE TIPI DI ESERCIZIO COMMERCIALE (1°) di VICINATO Superficie di vendita < 250 mq (150 nei comuni con popolazione < 10 mila residenti) MEDIE strutture di vendita Superficie di vendita < 2.500 mq (1.500 nei comuni con popolazione < 10 mila residenti) GRANDI strutture di vendita Superficie di vendita superiore a quella precedente
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5 TIPI DI ESERCIZIO COMMERCIALE TIPI DI ESERCIZIO COMMERCIALE (2°) CENTRI COMMERCIALI Media o grande struttura di vendita con più esercizi commerciali inseriti in una struttura a destinazione specifica e usufruiscono di infrastrutture comuni e spazi di servizio gestiti unitariamente SUPERFICIE DI VENDITA L’area destinata alla vendita anche se occupata da banchi o scaffali (sono esclusi magazzini, depositi, lavorazione, uffici e servizi)
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6 FORME SPECIALI DI VENDITA A favore di dipendenti, soci, aderenti a circoli, nelle scuole, ospedali, nelle strutture militari, esclusivamente a favore di coloro che hanno titolo di accedervi Con apparecchi automatici per corrispondenza, televisione, altre forme di comunicazione Presso il domicilio del consumatore
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7 Il D.Lgs. 114/1998 non si applica: Art. 4, punto 2: d) ai produttori agricoli, singoli o associati, i quali esercitino attività di vendita di prodotti agricoli nei limiti di cui all’art. 2135 del codice civile mercati all’ingrosso alla legge 25 marzo 1959 n. 125 e successive modificazioni (mercati all’ingrosso) f) agli artigiani iscritti all’albo (L. 43/1995 legge quadro per l’artigianato), che vendono nei locali di produzione o in locali adiacenti g) ai pescatori e alle cooperative di pescatori, nonché ai cacciatori, singoli o associati che vendano al pubblico al dettaglio la cacciagione e i prodotti ittici provenienti esclusivamente dall’esercizio della loro attività
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8 MODALITA’ AUTORIZZATIVE ESERCIZI DI VICINATO Comunicazione al Comune (CIA ?) “differita” di 30 gg. MEDIE strutture di vendita Autorizzazione del Comune, con eventuale “silenzio assenso” entro 90 gg dalla domanda GRANDI strutture di vendita Autorizzazione del Comune, con “conferenza di servizi” indetta dal Comune entro 60 gg
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9 Requisiti per l’esercizio dell’attività commerciale Articolo 5, punto 1: settori ALIMENTARE e NON ALIMENTARE Articolo 5, punto 5: Corsi professionali settore alimentare con obbligo frequenza con esito positivo, su materie idonee a garantire l’apprendimento delle disposizioni relative alla salute, alla sicurezza e alla informazione del consumatore
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10 Commercio al dettaglio su aree pubbliche Si intende: la vendita di merci al dettaglio e la somministrazione di alimenti e bevande effettuate sulle aree pubbliche, demaniali o private di cui il Comune abbia disponibilità, attrezzate o meno, coperte o scoperte può essere svolto: 1) su posteggi dati in concessione per 10 anni (autorizzazione del Comune sede del posteggio); 2) su qualsiasi area purché in forma itinerante (autorizzazione del Comune della sede legale della ditta) Art. 28, punto 8: il commercio su aree pubbliche dei prodotti alimentari è soggetto alle norme comunitarie e nazionali che tutelano le esigenze igienico- sanitarie. Le modalità di vendita e i requisiti delle attrezzature sono stabiliti dal Ministero della sanità con apposita ordinanza 3 aprile 2002 “Requisiti-igienico sanitari per il commercio dei prodotti alimentari sulle aree pubbliche”) (O.M. 3 aprile 2002 “Requisiti-igienico sanitari per il commercio dei prodotti alimentari sulle aree pubbliche”)
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11 D.Lgs. 114/1998, Titolo IX: disciplina transitoria Articolo 25.1 i soggetti titolari di autorizzazione per l’esercizio dell’attività di vendita dei prodotti appartenenti alle tabelle merceologiche di cui all’allegato 5 DM 375/1988 hanno titolo a porre in vendita tutti i prodotti relativi al settore merceologico corrispondente, fatto salvo il rispetto dei requisiti igienico sanitari Vendita promiscua di: Alimenti igienicamente incompatibili
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12 Reg. CE 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari art. 6, punto 2: Registrazione Ogni OSA notifica all‘opportuna Autorità Competente secondo le modalità prescritte dalla stessa, ciascuno stabilimento che esegua una qualsiasi delle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti ai fini della Registrazione del suddetto stabilimento Gli OSA fanno altresì in modo che l’A.C. disponga costantemente di informazioni aggiornate sugli stabilimenti di qualsivoglia cambiamento significativo di attività di ogni chiusura di stabilimenti esistenti
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13 Accordo Stato Regioni “Linee guida applicative Reg. CE 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari” (n.2470 del 09/02/2006) Autorità Competente: Comune Approvazione modulistica omogenea: Regione 1) DIA semplice: attività non soggette ad autorizzazione sanitaria (L. 283/1962 o altre normative) 2) DIA differita (45 gg.): attività non soggette ad autorizzazione sanitaria (L. 283/1962 o altre normative) - allegate planimetria e relazione tecnica locali: obbligatorie - sopralluogo ASL di verifica preliminare: non necessario - false dichiarazioni: denuncia ai sensi del DPR 445/2000 (Testo unico un materia di documentazione amministrativa, art. 76)
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14 Legge 7-8-1990 n. 241 Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi art. 19: Dichiarazione di Inizio Attività 1. Ogni atto di autorizzazione, licenza… per l'esercizio di attività imprenditoriale, commerciale o artigianale il cui rilascio dipenda esclusivamente dall'accertamento dei requisiti e presupposti di legge… ivi compresi gli atti concernenti … alla tutela della salute … nonché degli atti imposti dalla normativa comunitaria… è sostituito da una dichiarazione dell'interessato corredata, anche per mezzo di autocertificazioni, delle certificazioni e delle attestazioni normativamente richieste… La DIA sostituisce l’autorizzazione sanitaria Con la DIA i requisiti di legge sono autocertificati dall’OSA
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15 DEFINIZIONE DI AUTORIZZAZIONE Manifestazione di volontà della Pubblica Amministrazione con la quale essa rimuove un ostacolo alla libera attività dei cittadini Si realizza mediante il rilascio di un Atto Amministrativo a tutela dell’interesse pubblico
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16 : ogni entità oggetto di diritti, ogni entità in grado di soddisfare un bisogno, Bene: ogni entità oggetto di diritti, ogni entità in grado di soddisfare un bisogno, : uno stato d’insoddisfazione accompagnato o generato dalla consapevolezza dell’esistenza di beni o servizi in grado di eliminare o attenuare un tale stato Bisogno: uno stato d’insoddisfazione accompagnato o generato dalla consapevolezza dell’esistenza di beni o servizi in grado di eliminare o attenuare un tale stato : il desiderio manifesto o meno di soddisfare il bisogno Interesse: il desiderio manifesto o meno di soddisfare il bisogno INTERESSE : se la sua mancata soddisfazione non pregiudica gli interessi di altri Privato: se la sua mancata soddisfazione non pregiudica gli interessi di altri : se la sua mancata soddisfazione si ripercuote anche sugli interessi di altri Generale: se la sua mancata soddisfazione si ripercuote anche sugli interessi di altri : interesse generale la cui rilevanza sociale è tale per cui la P.A. decide di farsi carico della tutela della sua soddisfazione. Pubblico: interesse generale la cui rilevanza sociale è tale per cui la P.A. decide di farsi carico della tutela della sua soddisfazione.
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17 Attività di POLIZIA ogni pubblica attività, per mezzo della quale, attraverso il controllo della amministrazione pubblica sulla libera iniziativa dei privati, si tende a conseguire la tutela d’interessi generali. A seconda dei diversi interessi: P. Giudiziaria, amministrazione della giustizia P. Giudiziaria, amministrazione della giustizia P. di Sicurezza, la sicurezza ed incolumità pubblica P. di Sicurezza, la sicurezza ed incolumità pubblica P. Amministrativa, con i suoi settori d’interesse pubblico: tributaria, valutaria, postale, stradale, ferroviaria, forestale, municipale, sanitaria (mortuaria, veterinaria, etc.) P. Amministrativa, con i suoi settori d’interesse pubblico: tributaria, valutaria, postale, stradale, ferroviaria, forestale, municipale, sanitaria (mortuaria, veterinaria, etc.)
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18 (senza i quali è nullo): Elementi essenziali dell’atto Amministrativo (senza i quali è nullo): agente: autorità che emana l’atto destinatario: chi deve attenersi alla prescrizione volontà: di emanare l’atto oggetto: contenuto dell’atto forma: scritta (essenziale) perché previsto dalla legge Componenti dell’atto amministrativo: intestazione (riferimento all’autorità che emana l’atto) preambolo: norme di riferimento motivazione: visto, considerato, sentito, su richiesta di, etc. dispositivo: ordina, dichiara, certifica, autorizza etc. luogo e data: dell’emanazione sottoscrizione: dal soggetto “competente”
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