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PubblicatoValeria Vanni Modificato 8 anni fa
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Il seguente “Rapporto” è stato richiesto a tutti gli stati da ILO (International Labour Organization) nell’ambito della convenzione generale sulla sicurezza e la salute sul luogo di lavoro Ogni stato ha utilizzato gli stessi parametri per definire le condizioni di disagio al lavoro 15 settembre 2010 Il disagio nelle relazioni lavorative Anni 2008-2009 15 settembre 2010
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Il disagio nelle relazioni lavorative comprende: -IL COMPORTAMENTO VESSATORIO: si riferisce alla percezione da parte delle persone di aver subito un comportamento con un inequivocabile intento persecutorio o discriminatorio, ripetuto nel tempo, con una frequenza superiore o uguale a più volte al mese, e di durata sufficientemente lunga (superiore almeno ai sei mesi). L’autore dei comportamenti può essere sia un datore di lavoro che un collega o un sottoposto; - IL DEMANSIONAMENTO, il quale si verifica quando, ad esempio, il lavoratore è privata all’improvviso del personale che aveva sempre gestito e di ruoli per lei importanti, come quelli di gestione o di coordinamento di attività, quando viene spostata a fare cose non di sua competenza o, addirittura, privata di qualsiasi compito svolto in precedenza.
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LA RILEVAZIONE persone con un’età compresa tra 15 e 70 anni. sono state effettuate 60.000 interviste con stima di risultato per 29 milioni 128 mila lavoratori Destinatari sono persone che, nel corso della vita lavorativa, hanno avuto superiori o colleghi o hanno lavorato con persone di grado inferiore Esperienza riferita a : - l’intero arco della vita lavorativa - gli ultimi tre anni - gli ultimi 12 mesi
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PRINCIPALI RISULTATI il 9 % (2 milioni 633mila) degli intervistati dichiara di aver sofferto, nel corso della vita, di condizioni di disagio quali vessazioni o demansionamento o privazione dei compiti. GENERE A subire di più sono le donne, con il 9,9% nel corso della vita
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ATTACCHI ALLA SFERA DELLA COMUNICAZIONE Critiche prive di motivo e/o incolpati di qualunque errore o problema80,1% Scenate e/o sfuriate62,7% Minacce verbali e/o scritte16,1% ATTACCHI ALLA QUALITÀ DELLA SITUAZIONE PROFESSIONALE Messo a lavorare in condizioni estremamente disagevoli/senza gli strumenti necessari per il proprio lavoro 37,0% Affidamento temporaneo di mansioni inferiori/superiori per umiliare o mettere in difficoltà 32,4% Impedimento nell’ottenere incentivi/promozioni/riconoscimenti assegnati ad altri colleghi 29,7% Controlli o sanzioni disciplinari immotivati11,0% PRINCIPALI CONDIZIONI DI DISAGIO AL LAVORO
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ATTACCHI ALL’IMMAGINE SOCIALE Umiliato, preso a parolacce35,2% Calunniato, deriso, oggetto di scherzi pesanti38,7% Fatto offese/offerte sessuali inopportune07,1% Attaccato per le proprie opinioni politiche/religiose18,1% ATTACCHI ALLA RELAZIONE SOCIALE Impedimento ad incontrare, parlare con i colleghi21,7% Privazione della parola26,6% Esclusione da occasioni di incontro, cene sociali, riunioni di lavoro27,1% ATTACCHI ALLA SALUTE E ALTRO Aggressioni2,2% Altro0,5%
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I DESTINATARI DELLE CONDIZIONI DI DISAGIO NELLE RELAZIONI DIRIGENTI 1,9 % IMPRENDITORI 0,1 % LIBERI PROFESSIONISTI 2,1 % QUADRI 5,8 % IMPIEGATI49,5 % OPERAI34,0 % LAVORATORI IN PROPRIO E COADIUVANTI 6,5 % PRINCIPALI RISULTATI
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TIPOLOGIA DI AZIENDA / ATTIVITA’ ECONOMICA IN CUI AVVENGONO VESSAZIONI, DEMANSIONAMENTO O PRIVAZIONE DEI COMPITI NELL’ULTIMO ANNO Agricoltura, caccia, pesca 0,5 % Estrazione energia 0,9 % Industria ed attività manufatturiere18,5 % Costruzioni 4,1 % Commercio all’ingrosso ed al dettaglio13,5 % Alberghi e ristoranti 6,1% Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 4,8% INTERMEDIAZIONI MONETARIE E FINANZIARIE (BANCHE, ASSICURAZIONI, ECC.) 4,0% Attività immobiliari, noleggio, informatica ed altre attività professionali ed imprenditoriali 6,0% Pubblica amministrazione e difesa 8,3% Istruzione 5,5% Sanità ed altri servizi sociali 9,0% Ricerca 0,5% Altri servizi18,1%
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QUALI SONO LE PRINCIPALI CAUSE LEGATE AL LAVORO Rinnovo aziendale, volontà dell’azienda/ente di svecchiare l’organico, non era adeguato al nuovo stile della nuova dirigenza 22,3 % Riduzione del personale 10,7 % Non era allineato con le modalità di lavoro dell’azienda/ ente/capo (es. non faceva straordinari…..) 7,1 % Perché vi era un’alta competitività 9,2 % Perché la sua situazione lavorativa era precaria 7,3 % Perché lo stile di lavoro del capo era piuttosto autoritario/ incapace di gestire il gruppo/ mi ha usato come capro espiatorio 19,3% Erano gelosi del suo lavoro, delle sue capacità, del suo rapporto con i capi 15,3% Perché avevano paura che facesse carriera 5,4% Sovraccarico di lavoro 0,4% …….
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QUALI SONO LE CAUSE LEGATE ALLA PERSONA Per motivi religiosi1,5 % Per motivi politici6,7 % Perché aveva un’età differente (anziano/giovane)5,4 % Perché uomo/donna3,3 % Perché omosessuale0,3 % Perché straniero1,0 % Per antipatia/invidia della sua vita privata16,0 % Per diversità di carattere, cattiveria, divertimento28,9 % Maternità 0,7 % No, nessuna causa è legata alla sfera personale41 %
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CONSEGUENZE CONSEGUENZE PER LA SALUTE FISICA TOT Emicranie\ mal di testa6,5 % Palpitazioni e tachicardia\disturbi al cuore4,8 % Gastrite, colite spastica, disturbi intestinali8,0 % CONSEGUENZE PER LA SALUTE MENTALE TOT Confusione/disorientamento/problemi di memoria e di concentrazione 2,2 % Apatia e scarsa iniziativa 3,6 % Annebbiamento della vista, capogiri, svenimenti 0,2 % Ansia, assenza di respiro14,4 % Tensione nervosa\rabbia21,4 % Depressione\la vita perde di senso\pensieri di suicidio\pianti improvvisi 8,0 % Incubi ricorrenti\insonnia 3,0 %
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CONSEGUENZE NELLE RELAZIONI IN FAMIGLIA E SOCIALI TOT Intrattabilità in famiglia\ litigi frequenti a causa del suo nervosismo 9,1 % Minor tempo dedicato ai figli e\o al partner 1,6 % Colleghi\amici non sopportano più il suo umore depresso 0,9 % Il partner\amici lo considerano un fallito 0,2 % Altro 0,7 % No 52,9% CONSEGUENZE SUL MODO DI LAVORARE TOT Non sono motivato\ non ho voglia di lavorare\ investo meno nel lavoro20,5 % Voglio cambiare lavoro \ voglio andarmene15,7 % Adesso ho un lavoro che non mi piace \ è meno interessante 4,0 % Altro 0,9 % No 57,1% CONSEGUENZE
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