La follia ha una storia... Claudio Becce Classe 5^AET.

Presentazione sul tema: "La follia ha una storia... Claudio Becce Classe 5^AET."— Transcript della presentazione:

1 La follia ha una storia... Claudio Becce Classe 5^AET

2 La follia dal medioevo al romanticismo...
Nel romanticismo…(Passione amorosa, Genio, Perturbante) In conclusione nel romanticismo... Pirandello e la follia... Il treno ha fischiato Enrico IV Cosi è (se vi pare)

3 Dal medioevo al romanticismo...

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9 Luigi Pirandello nasce nel 1867 a Girgenti (che poi diventerà Agrigento nel 1927), cresce durante il periodo verista su cui si baserà solo inizialmente… La forma rappresenta la realtà fissata per sempre, tanto che quando interviene l’accidente che libera il personaggio, tutti pensano che la diversità di comportamento sia dovuta all’improvvisa alienazione mentale(disturbo mentale) del personaggio… …a-normalità, cioè uscire dalle norme che regolano i comportamenti della massa. Solo la follia o la a-normalità assoluta è incomprensibile per la società, permette al personaggio il contatto vero con la natura (quel mondo esterno alle vicende umane, nel quale si può trovare la pace dello spi

10 La vita straziante di Belluca
La sua espressionedopo che il treno ha fischiato La reazione di Pirandello alla notizia.

11 Cosa è accaduto quella notte a Belluca...
Finale

12 Enrico IV (1922) secondo atto
La a-normalità diventa sistema di vita. Ultima parte: aggredisce le loro facili certezze sul senso della realtà.

13 Cosi è (se vi pare) Scena quinta
Quest’altra opera rappresenta la follia di Pirandello in secondo luogo: mettere in dubbio,sino a dissolvere, la nozione di realtà: chi è il vero folle? Cosi è (se vi pare) Scena quinta L’arrivo in paese di una nuova famiglia suscita una morbosa curiosità: il signor Ponza, impiegato in prefettura, tiene con sé la moglie, ma non permette alla suocera, la signora Frola, di vederla. Quest’ultima è vicina di casa del consigliere Agazzi, capoufficio di Ponza: egli e la sua famiglia sono risentiti perché hanno cercato di fare una visita di cortesia alla nuova arrivata, ma sono stati respinti da Ponza. Solo in un secondo momento, esitante e timorosa, la signora Frola si è presentata: il genero, afflitto da una morbosa gelosia, le impedisce di vedere la figlia; ma, poiché è buono e malato, ella non gliene vuole. La notizia della pazzia di Frola viene accolta con perplessità: davvero la donna, con il suo atteggiamento pacato e il suo ragionare cauto è folle? Nella scena seguente...

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