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AVVIAMENTO ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE Corso della Facoltà di Ingegneria e degli Ordini degli Ingegneri Palermo, Scuola Politecnica, 22.

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Presentazione sul tema: "AVVIAMENTO ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE Corso della Facoltà di Ingegneria e degli Ordini degli Ingegneri Palermo, Scuola Politecnica, 22."— Transcript della presentazione:

1 AVVIAMENTO ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE Corso della Facoltà di Ingegneria e degli Ordini degli Ingegneri Palermo, Scuola Politecnica, 22 maggio 2015 Il “Testo Unico delle Norme Ambientali”: contenuti, struttura e ruolo dei Tecnici Salvatore Nicosia Prof. Ing. Salvatore Nicosia DICAM - Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale e dei Materiali - Area Idraulica e Ambientale Viale delle Scienze, Ed. 8 (salvatore.nicosia@unipa.it)

2 Le norme tecniche: una guida, non un sostituto della competenza professionale Le Norme di legge prescrivono o dovrebbero prescrivere:  gli obiettivi generali (p.es. “il trasporto sicuro di certe merci”);  eventualmente, una progressione nel tempo degli obiettivi;  i criteri e i mezzi tecnici di verifica e di approvazione dell’ottemperanza alla Norma;  gli strumenti finanziari per costruire, gestire, smantellare le opere e gli impianti;  le sanzioni per le mancanze o le infrazioni (p.es., una certa agevolazione non sarà concessa; oppure, sarà applicata una tassazione più forte; o ancora, un’ammenda o una pena). Quello che le Leggi non dovrebbero prescrivere:  i mezzi tecnici precisi (p.es. le forme e dimensioni dei serbatoi, …). Mezzi tecnici, criteri di scelta e di progetto ….: meglio delegati a:  Norme di tipo regolamentare; Raccomandazioni di Enti / Comitati tecnici; Accordi di Categoria; stipulati sotto la sorveglianza dello Stato  garanzia della libera concorrenza e tutela dei cittadini.

3 Norme ambientali della Repubblica Italiana  Nel 2006 è promulgato il primo c.d. Testo Unico Ambientale: il D. Lgs. 3.4.06, n. 152 (“Norme In Materia Ambientale”) (*)  Nel Gennaio 2008 entra in vigore il D. Lgs. n. 4 ("Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D. Lgs. 3.4.06, n. 152 …“)  Segue il Decreto-legge 8.4.08, n. 59 (“Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari …”) e altri Decreti correttivi ed integrativi – ciascuno di pochi articoli - mirati a situazioni singole, talvolta di interesse del Paese, talaltra solo di alcune categorie. Fra i più recenti: il Decreto Ministero dell‘Ambiente 10 agosto 2012, n. 161 - Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo (16 articoli + 9 Allegati). (*) da non confondere col D. Lgs. 11 maggio 1999, n. 152, recante: "Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento … il trattamento delle acque reflue … la protezione delle acque dall'inquinamento”; oggi abrogato.

4 COMPETENZE E RESPONSABILITA’ DEI PROFESSIONISTI Norme ambientali della Repubblica Italiana: il c.d. Testo Unico è ampio ma non esaurisce l’argomento NORME TECNICHE DI SETTORE “GENERALI” (es.: il T.U. ambientale; le Norme sulle Acque potabili) NORME TECNICHE DI SETTORE “SPECIALI” (es.: Decreti su certi tipi di impianto) NORME CONCORRENTI (es.: legislazione urbanistica; sui LL.PP.; sulla sicurezza; sui trasporti; sulle Società …) ORDINAMENTI PROFESSIONALI DIFESA DELL’AMBIENTE

5 Struttura del Testo Unico (S.O. alla G.U. 14.4.06, S.G. - n. 88) PARTI (PRIMA  SESTA + ALLEGATI e NOTE) Sezioni (I, II, …) [non in tutte le PARTI] Titoli (I, II, …) Capi (I, II, …) Articoli (1  318) e Tabelle

6 Il cosiddetto Testo Unico Ambientale: indice (1)  PARTE PRIMA - DISPOSIZIONI COMUNI  PARTE SECONDA - PROCEDURE PER LA VAS, PER LA VIA E PER L’AUTOR. AMB. INTEGRATA (AIA) Titolo I - Norme generali Titolo II - Valutazione ambientale strategica – VAS Capo I - Disposizioni comuni in materia di VAS Capo II - Disposizioni … per la VAS in sede statale Capo III – Disposizioni …per la VAS … regionale … provinciale Titolo III - Valutazione di impatto ambientale - VIA Capo I - Disposizioni comuni in materia di VIA Capo II - Disposizioni … per la VIA in sede statale Capo III - Disposizioni … per la VIA … regionale o provinciale Titolo IV - Disposizioni transitorie e finali

7 Il Testo Unico (2)  PARTE TERZA - NORME IN MATERIA DI DIFESA DEL SUOLO E LOTTA ALLA DESERTIFICAZIONE, DI TUTELA DELLE ACQUE DALL’INQUINAMENTO E DI GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE Sezione I - Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione Titolo I - Principi generali e competenze Capo I - Principi generali Capo II - Competenze Titolo II - I distretti idrografici, gli strumenti, gli interventi Capo I - I distretti idrografici Capo II - Gli strumenti Capo III - Gli interventi (  segue)

8 Il Testo Unico (3) (segue  ) PARTE TERZA - … TUTELA DELLE ACQUE DALL’INQUINAMENTO E GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE (…) Sezione II - Tutela delle acque dall’inquinamento (…) Titolo II - Obiettivi di qualità Capo I - Obiettivo di qualità ambientale e obiettivo di qualità per specifica destinazione Capo II - Acque a specifica destinazione (  segue)

9 Il Testo Unico (4) (segue  ) PARTE TERZA - TUTELA DELLE ACQUE DALL’INQUINAMENTO E GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE (…) Sezione II - Tutela delle acque dall’inquinamento (…) Titolo III - Tutela dei corpi idrici e disciplina degli scarichi Capo I - Aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di risanamento Capo II - Tutela quantitativa della risorsa e risparmio idrico Capo III - Tutela qualitativa della risorsa: disciplina degli scarichi Capo IV - Ulteriori misure per la tutela dei corpi idrici Titolo IV - Strumenti di tutela Capo I - Piani di gestione e piani di tutela delle acque Capo II - Autorizzazione agli scarichi Capo III - Controllo degli scarichi (  segue)

10 Il Testo Unico (5) (segue  ) PARTE TERZA - TUTELA DELLE ACQUE … E GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE (…) Sezione II - Tutela delle acque dall’inquinamento (…) Titolo V - Sanzioni Capo I - Sanzioni amministrative Capo II - Sanzioni penali Sezione III - Gestione delle risorse idriche Titolo I - Principi generali e competenze Titolo II - Servizio idrico integrato Titolo III - Vigilanza, controlli e partecipazione Titolo IV - Usi produttivi delle risorse idriche Sezione IV - Disposizioni transitorie e finali (Art. 176)

11 Il Testo Unico (6)  PARTE QUARTA - GESTIONE DEI RIFIUTI E BONIFICA DEI SITI INQUINATI Titolo I - Gestione dei rifiuti Capo I - Disposizioni generali Capo II – Competenze Capo III - Servizio di gestione integrata dei rifiuti Capo IV - Autorizzazioni e iscrizioni Capo V - Procedure semplificate Titolo II - Gestione degli imballaggi Titolo III - Gestione di particolari categorie di rifiuti Titolo IV - Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani Titolo V - Bonifica di siti contaminati Titolo VI - Sistema sanzionatorio e disposizioni transitorie e finali Capo I – Sanzioni Capo II - Disposizioni transitorie e finali (Art. 266)

12 Il Testo Unico (7)  PARTE QUINTA - TUTELA DELL’ARIA E RIDUZIONE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA Titolo I - Prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera di impianti e attività Titolo II - Impianti termici civili Titolo III – Combustibili (Art. 298)  PARTE SESTA - NORME IN MATERIA DI TUTELA RISARCITORIA CONTRO I DANNI ALL’AMBIENTE Titolo I - Ambito di applicazione Titolo II - Prevenzione e ripristino ambientale Titolo III - Risarcimento del danno ambientale Art. 318 - Norme transitorie e finali (Art. 318)  ALLEGATI  NOTE

13 L’Autorizzazione Ambientale Integrata (AIA) (1)  “Prevenzione e controllo integrati dell’inquinamento” e “Autorizzazione Ambientale Integrata” entrano nella normativa italiana col D. Lgs. 18.2.05, n. 59 – Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento.  Per i rifiuti il D. Lgs. 59/05 si concreta nel Decreto Ministero dell'Ambiente 29.1.07 – Emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili in materia di gestione dei rifiuti, per le attività elencate nell‘Allegato I del D. Lgs. 18.2.05, n. 59.

14 La AIA (2) Art. 1 - Oggetto e campo di applicazione 1.… la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento proveniente dalle attività di cui all'ALLEGATO I (1); … misure intese ad evitare oppure … ridurre le emissioni delle suddette attività nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti e per conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente nel suo complesso. (  ) (1) 1. Attività energetiche; 2. Produzione e trasformazione dei metalli; 3. Industria dei prodotti minerali; 4. Industria chimica; 5. Gestione dei rifiuti; 6. Altre attività (…).

15 La AIA (3) Art. 5 - Procedura ai fini del rilascio dell'A.I.A. il tipo e l'entità delle emissioni in ogni settore ambientale, nonchè un'identificazione degli effetti significativi sull'ambiente; la tecnologia utilizzata e le altre tecniche in uso per prevenire le emissioni dall'impianto oppure per ridurle; le misure di prevenzione e di recupero dei rifiuti prodotti dall'impianto; le misure previste per controllare le emissioni nell'ambiente; le eventuali principali alternative prese in esame dal gestore (…)

16 Norme tecniche di settore “speciali”: tutela e trattamento delle acque  La tutela delle acque è sviluppata nel “Testo Unico” 152/06 in un minuzioso articolato:  3 Sezioni,  5 Titoli,  101 articoli da 76 – 176) e in Allegati con tabelle, fino a dare prescrizioni operative.

17 Norme tecniche di settore “speciali”: trattamento dei rifiuti  La disciplina della gestione dei rifiuti è in parte contenuta nel “T.U.” e in parte in Norme tecniche di settore “speciali”: specialmente per l’incenerimento per la discarica.  Il D. 152/06 dà soprattutto definizioni e fissa obiettivi. Es.: ART. 178 (finalità). 1.La gestione dei rifiuti … attività di pubblico interesse ed e' disciplinata … assicurare un'elevata protezione dell'ambiente e controlli efficaci …. 2. I rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute … e senza usare procedimenti o metodi … pregiudizio all'ambiente …: a)b) c) … senza determinare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, … la fauna e la flora; … inconvenienti da rumori o odori; … danneggiare il paesaggio … 3. La gestione dei rifiuti e' effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti … produzione, distribuzione, utilizzo e consumo di beni …

18 Norme tecniche di settore “speciali”: l’incenerimento dei rifiuti e in generale trattamenti termici ai fini dello smaltimento (1) D.Lgs. 11.5.05, n. 133 - Attuazione della Direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti (G.U. n. 163 del 15.7.05).  Art. 2- Definizioni. (…) o) operatore: il gestore o il proprietario, intendendosi come gestore qualsiasi persona fisica o giuridica che detiene o gestisce l'impianto; (…)  Art. 7- Procedure di ricezione dei rifiuti 1. Il gestore … deve adottare tutte le precauzioni necessarie riguardo alla consegna e alla ricezione dei rifiuti per evitare o limitare per quanto praticabile gli effetti negativi sull'ambiente, in particolare l'inquinamento dell'aria, del suolo, delle acque superficiali e sotterranee, nonchè odori e rumore e i rischi diretti per la salute umana. Tali misure devono soddisfare almeno le prescrizioni di cui ai commi 3, 4 e 5. (  segue)

19 L’incenerimento dei rifiuti (2) (segue  ) 2. Prima della accettazione dei rifiuti nell'impianto …, il gestore deve almeno determinare la massa di ciascuna categoria di rifiuti, possibilmente in base al codice … europeo dei rifiuti (CER). 3. … deve acquisire informazioni sui rifiuti al fine di verificare, …, l'osservanza dei requisiti previsti [prescritti] … autorizzazione. 4. … il gestore deve inoltre acquisire le informazioni sui rifiuti che comprendano almeno i seguenti elementi: a) lo stato fisico e, ove possibile, la composizione chimica dei rifiuti, il relativo codice e tutte le informazioni necessarie per valutare l'idoneità del previsto processo di incenerimento …; b) le caratteristiche di pericolosità dei rifiuti, le sostanze con le quali non possono essere mescolati e le precauzioni da adottare nella manipolazione …. (  segue)

20 L’incenerimento dei rifiuti (3) (segue  ) 5. Prima dell'accettazione di rifiuti pericolosi … il gestore deve inoltre applicare almeno le seguenti procedure di ricezione: a) … verificata la documentazione prescritta … dal Regolamento (CE) n. 1774/2002 …, sorveglianza ed al controllo delle spedizioni di rifiuti nella Comunità Europea, … e dai regolamenti sul trasporto di merci pericolose; b) ad esclusione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo e di eventuali altri rifiuti individuati …, devono essere prelevati campioni rappresentativi. Questa operazione va effettuata … prima del conferimento nell'impianto, per verificarne mediante controlli la conformità all'autorizzazione …, e per consentire alle autorità competenti di identificare la natura dei rifiuti trattati. Art. 8- Condizioni di esercizio degli impianti … (…) 12. La gestione operativa degli impianti di incenerimento e di co- incenerimento deve essere affidata a persone fisiche tecnicamente competenti.

21 L’incenerimento dei rifiuti (4) (segue  ) Art. 8- Condizioni di esercizio degli impianti … (…) Art. 9 - Valori limite di emissione nell'atmosfera 1.Gli impianti … sono progettati, costruiti, equipaggiati e gestiti in modo che non vengano superati nell'effluente gassoso i valori limite di emissione indicati dall'allegato 1, paragrafo A. (…) 4. I risultati delle misurazioni effettuate per verificare l'osservanza dei valori limite di emissione di cui al comma 1, sono normalizzati alle condizioni descritte nell'Allegato 1, paragrafo B. Art. 10 - Scarico di acque reflue provenienti dalla depurazione degli effluenti gassosi degli impianti di incenerimento 1. Fatto salvo quanto previsto dal Decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, le acque reflue provenienti dalla depurazione degli effluenti gassosi … un impianto di incenerimento … sono soggette all'autorizzazione rilasciata dall'autorità competente …

22 Norme tecniche con struttura e terminologia simili valgono per la discarica di rifiuti. D. Lgs. 13.1.03, n. 36 - Attuazione della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti (*)  Art. 6 - Rifiuti non ammessi in discarica.  Art. 11 - Procedure di ammissione.  ALLEGATO 2 - PIANI DI GESTIONE … SORVEGLIANZA E CONTROLLO…: 5. Piano di sorveglianza e controllo.  5. Piano di sorveglianza e controllo … deve essere costituito da un documento unitario, comprendente le fasi di realizzazione, gestione e post-chiusura, relativo a tutti i fattori ambientali da controllare, i parametri ed i sistemi di prelevamento, trasporto e misura dei campioni, … ed i sistemi di restituzione dei dati. Il Piano è finalizzato a garantire che: a) tutte le sezioni impiantistiche assolvano alle funzioni per le quali sono progettate in tutte le condizioni operative previste; (  segue) (*) più: D.M. 27.9.10 “Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica”.

23 La discarica di rifiuti (2) (segue  ) b) vengano adottati tutti gli accorgimenti per ridurre i rischi per l'ambiente ed i disagi per la popolazione; c) d) e) venga assicurato un tempestivo intervento in caso di imprevisti; l'addestramento costante del personale impiegato nella gestione; l'accesso ai principali dati di funzionamento nonch é ai risultati delle campagne di monitoraggio. Il controllo e la sorveglianza devono essere condotti avvalendosi di personale e laboratori qualificati ed indipendenti … su: acque sotterranee; percolato; acque di drenaggio superficiale; gas di discarica; qualit à dell'aria; parametri meteo-climatici; stato del corpo della discarica. D. Intermin. 3.8.05 - Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica (G.U. n. 201 del 30.8.05).  Art. 3 - Verifica di conformità.  Art. 4 - Verifica in loco.  Art. 5 - Impianti di discarica per rifiuti inerti.  Art. 6 - Impianti di discarica per rifiuti non pericolosi.  Art. 8 - Impianti di discarica per rifiuti pericolosi.

24 Definizioni ricorrenti nelle Norme ambientali Soggetto proponente Curatore del progetto / studio Detentore / Gestore dell’impianto Persona fisica tecnicamente competente Personale addetto [che deve avere una adeguata formazione professionale e tecnica]. Personale qualificato ed indipendente Personale addestrato In tema di VIA, VAS ecc. il Curatore del progetto / studio potrebbe essere un Agronomo, un Architetto Urbanista, un Geologo, un Ingegnere, un Naturalista, ecc. Per le operazioni di campionamento ed analisi dei rifiuti, dei terreni, delle acque ecc. sembrano competenti diverse figure professionali: Chimici per primi ma – si sostiene - non esclusivamente.

25 L’Albo nazionale dei Gestori (1) In tema di rifiuti nell’identificazione della figura professionale Curatore del progetto / studio Detentore / Gestore dell’impianto Persona fisica tecnicamente competente, ecc. ci soccorrono le Norme sull’Albo Nazionale delle Imprese che effettuano la gestione dei rifiuti.  Decreto 28 aprile 1998, n. 406 (Gazzetta Ufficiale n. 276 del 25/11/1998) - Regolamento … attuazione di Direttive dell'Unione Europea, … disciplina dell'Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti. Articolo 8 (Attività di gestione dei rifiuti per le quali è richiesta l'iscrizione all'Albo) (  segue)

26 L’Albo nazionale dei Gestori (2) (segue  ) 1.L'iscrizione all'Albo è richiesta per le seguenti attività di gestione dei rifiuti (a - h) : Raccolta e trasporto di rifiuti …; Gestione di impianti … inclusi recupero, discarica e termo-distruzione … ; I ntermediazione e commercio di rifiuti …; Bonifica di siti. Articolo 11 (Requisiti di idoneità tecnica e di capacità finanziaria) 1. I requisiti di idoneità tecnica … consistono: a) nella qualificazione professionale dei responsabili tecnici, risultante da idoneo titolo di studio, dall'esperienza maturata in settori di attività per i quali è richiesta l'iscrizione, o conseguita tramite la partecipazione ad appositi corsi di formazione; (…)

27 Incastro con le Norme sull’ordinamento professionale (1) D.P.R. 5 giugno 2001, n. 328 (S.O. n. 212/L alla G.U. n. 190 del 17 agosto 2001) - Modifiche ed integrazioni della disciplina dei requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative prove per l'esercizio di talune professioni, nonchè della disciplina dei relativi ordinamenti. (…) CAPO IX - PROFESSIONE DI INGEGNERE Art. 45 (Sezioni e titoli professionali) (…) 1.Le attività professionali che formano oggetto della professione di ingegnere sono così ripartite …: a)per il settore “Ingegneria civile e ambientale": la pianificazione, la progettazione, lo sviluppo, la direzione lavori, la stima, il collaudo, la gestione, la valutazione di impatto ambientale di … opere per la difesa del suolo e per il disinquinamento e la depurazione…; (  segue)

28 Norme sull’ordinamento professionale (2) b) per il settore “ Ingegneria industriale": la pianificazione, la progettazione, lo sviluppo, la direzione lavori, la stima, il collaudo, la gestione, la valutazione di impatto ambientale di macchine, impianti industriali, di impianti per la produzione, trasformazione e la distribuzione dell'energia, di sistemi e processi industriali e tecnologici, di apparati e di strumentazioni per la diagnostica e per la terapia medico-chirurgica; c) per il settore "ingegneria dell'informazione": la pianificazione, la progettazione, lo sviluppo, la direzione lavori, la stima, il collaudo e la gestione di impianti e sistemi elettronici, di automazione e di generazione, trasmissione ed elaborazione delle informazioni.

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30 Dedicato alla luminosa memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo Falcone, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani (Capaci, sabato 23 maggio 1992) e al dolore dei loro cari


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