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PubblicatoAlice Pizzi Modificato 8 anni fa
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE
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L’elemento di fabbrica di confine è costituito da tre elementi costruttivi: l’elemento costruttivo opaco; l’elemento costruttivo rivestimento; l’elemento costruttivo traslucido e/o trasparente. CHIUSURA D’AMBITO portantemuro Resiste ai carichi trasmessi dagli impalcati e li trasmette alla fondazione portatatamponatura È portata dalla struttura, in genere intelaiata In relazione al comportamento strutturale, si distingue:
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE L’elemento di fabbrica di confine è destinato a separare lo spazio interno da quello esterno, rispondendo ad esigenze: di sicurezza di benessere di abitabilità di composizione formale di economia In relazione ai materiali ed alle tecniche utilizzate, agli strati funzionali presenti, ciascuna esigenza può essere soddisfatta da uno strato singolo o dalla connessione funzionale di più strati.
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LA MURATURA PORTANTE In relazione alle tecniche esecutive, si individuano differenti tipologie: MURATURA IN PIETRA NATURALE A SECCO MURATURA IN PIETRA NATURALE LEGATA CON MALTA MURATURA IN PIETRA NATURALE A SACCO MURATURA CON ELEMENTI ARTIFICIALI MURATURA MISTA L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE
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LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN PIETRA NATURALE A SECCO Utilizza elementi lapidei di notevole pezzatura messi in opera senza l’uso di giunti di malta. Può dirsi struttura resistente “per gravità”. OPUS SILICEUM, detto anche opera poligonale, consiste nella sovrapposizione di massi in pietra non lavorati, anche di notevoli dimensioni, senza ausilio di leganti, grappe o perni. Veniva utilizzata per strutture importanti, come mura di terrazzamento e contenimento di terrapieni. I manieraII maniera III maniera IV maniera
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN PIETRA NATURALE A SECCO Utilizza elementi lapidei di notevole pezzatura messi in opera senza l’uso di giunti di malta. Può dirsi struttura resistente “per gravità”. OPUS QUADRATUM, prevede blocchi di pietra tagliati in forma parallelepipeda e disposti in filari orizzontali. Si distinguono differenti caratteristiche nell’opera quadrata della civiltà greca, etrusca e romana. maniera greca maniera etrusca maniera romana
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN PIETRA NATURALE LEGATA Prevede giunti di malta tra i conci, con la principale funzione di regolarizzazione dei piani di posa. L’uso della malta permette di utilizzare pietre anche irregolari e di dimensioni ridotte, per cui si ricorre spesso a pietrame di cava in diverse pezzature, la muratura si dice perciò mista. Roscigno Vecchia, esempio di muratura mista
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN PIETRA NATURALE A SACCO Questa tecnica risolve il problema della costruzione di murature di notevole spessore velocizzandone l’esecuzione. Prevede la realizzazione di due paramenti, identificabili come due opus romani, separati da un interstizio saturato dall’ opus caementicium. La sagomatura del profilo interno delle pietre dei paramenti deve garantire l’aderenza tra il lapideo ed il conglomerato. Opus caementiciumOpus incertum Opus reticulatum
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN ELEMENTI ARTIFICIALI L’apparecchio si compone di elementi laterizi o cementizi sovrapposti in filari regolari, con interposizione di giunti di malta aventi funzione di legante e livellante. Opus latericium (o testaceum) e tipi di laterizi prodotti in epoca romana MURATURA IN LATERIZIO, la regolarità e la ridotta dimensione degli elementi costituenti lasciano un’ampia libertà costruttiva a cui corrisponde una maggiore semplicità di posa in opera. La diffusione di strutture portanti in laterizio ha origine nelle zone geografiche con carenza di materiale lapideo, per poi caratterizzare la storia edilizia fino a quasi tutto il XIX secolo.
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN ELEMENTI ARTIFICIALI Cattedrale di S. Cecilia ad Albi in Francia (1282-1390) Palazzo Carignano, Guarino Guarini, Torino, 1579 Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna, prima metà del V secolo.
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA MISTA L’opus mixtum nasce dall’unione tra opus incertum e opus reticulatum. L’inserimento di fasce di mattoni prevede il rafforzamento della muratura ottenuta. Opus mixtum, prevede fasce orizzontali di mattoni o tegole, ed eventuali ammorsature laterali. Opus vittatum, costituito da fasce orizzontali di mattoni, alternate con parallelepipedi di tufo disposti sempre in fasce orizzontali.
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN ELEMENTI ARTIFICIALI La tipologia dei laterizi si è trasformata nel tempo, passando dal semplice mattone pieno ad elementi semipieni fino alla produzione moderna dei blocchi. MURATURA IN MATTONI, utilizza mattoni pieni per costruire cortine murarie resistenti nel proprio piano. Per ottenere l’ammorsamento tra murature adiacenti sono stati messi a punto diversi schemi costruttivi. Dal punto di vista cromatico distinguiamo: - albasi, mattoni poco cotti di colore giallo chiaro; - mezzani o forti, di cottura normale e colore rosso mattone; - ferraioli, troppo cotti e di colore scuro, parzialmente vetrificati.
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN ELEMENTI ARTIFICIALI MURATURA IN MATTONI testa o punta piatto o faccia di letto costa o fascia spessore I mattoni possono essere posati: - in foglio o di costa; - in spessore o di piatto.
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN ELEMENTI ARTIFICIALI MURATURA IN MATTONI Il muro in mattoni può essere costruito in molti modi diversi. Mentre un muro a una testa impone una tessitura a cortina, muri di spessore maggiore richiedono che le varie teste vengano “legate” fra loro: ogni regione d’Europa ha le sue specifiche tradizioni. TESSITURA A CORTINA, disposizione in spessore TESSITURA IN CHIAVE o DI PUNTA Particolare d’angolo
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN ELEMENTI ARTIFICIALI MURATURA IN MATTONI TESSITURA FIAMMINGA o OLANDESE TESSITURA GOTICA o POLACCA
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN ELEMENTI ARTIFICIALI MURATURA IN MATTONI TESSITURA A BLOCCO o INGLESE TESSITURA A CROCE
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN ELEMENTI ARTIFICIALI La tipologia dei laterizi si è trasformata nel tempo, passando dal semplice mattone pieno ad elementi semipieni fino alla produzione moderna dei blocchi. MURATURA IN BLOCCHI LATERIZI, la muratura portante in questo caso è monostrato. E’ realizzata con blocchi a tutto spessore di muro che realizzano diverse dimensioni in relazione alla direzione di posa del blocco. In relazione alla percentuale di foratura, i blocchi sono classificati in: - blocchi pieni, foratura ≤ 15% ; - blocchi semipieni, foratura 15 ÷ 45% ; - blocchi forati, foratura > 45 ÷ 55%.
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN ELEMENTI ARTIFICIALI MURATURA IN BLOCCHI LATERIZI La muratura in blocchi può essere di due tipi: - muratura ordinaria; - muratura armata.
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN ELEMENTI ARTIFICIALI MURATURA IN BLOCCHI CEMENTIZI Si utilizzano blocchi di cls vibrocompresso, forati o pieni, che possono essere lasciati anche a vista se dotati di caratteristiche di finitura e colorazione idonee. In relazione alla destinazione d’uso si individuano: - blocchi da intonaco, destinati ad essere rivestiti e perciò dotati di superfici scabre; - blocchi faccia a vista per interno; - blocchi faccia a vista per esterno.
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L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTANTE - MURATURA IN ELEMENTI ARTIFICIALI MURATURA IN BLOCCHI CEMENTIZI In relazione alla forma si individuano: - blocchi da intonaco, destinati ad essere rivestiti e perciò dotati di superfici scabre; - blocchi normali, di forma generalmente parallelepipeda (a); - blocchi speciali, per la realizzazione di soluzioni particolari (b); - blocchi cassero, per essere riempiti in opera con cls eventualmente armato (c); - blocchi mazzetta, per vani di serramenti. a)b) c)
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LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE La tamponatura è l’elemento costruttivo non portante che separa l’ambiente confinato con l’ambiente naturale esterno. In relazione ad alcune delle sue proprietà di massa, è possibile classificare tale elemento costruttivo in: - tamponature pesanti; - tamponature leggere. Inoltre, in relazione al sistema costruttivo, possono classificarsi: - tamponature realizzate in opera; - tamponature prefabbricate. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE
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LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE PESANTI PARETE IN LATERIZI, sono usati laterizi pieni, semipieni, forati, blocchi di laterizio che non hanno funzione portante e devono perciò essere abbastanza leggeri da non gravare sulle strutture. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE Parete a singola fodera formata da laterizi forati, giunti di malta e strato di intonaco di finitura. Parete a doppia fodera senza e con interposizione dello strato di isolamento termico.
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PARETE IN LATERIZI, sono usati laterizi pieni, semipieni, forati, blocchi di laterizio che non hanno funzione portante e devono perciò essere abbastanza leggeri da non gravare sulle strutture. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE Realizzazione di un angolo e di un innesto a T fra pareti in forati. Innesto a T tramite staffa metallica adattabile LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE PESANTI
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PARETE IN LATERIZI Le pareti esterne in laterizi forati possono dare luogo a ponti termici in corrispondenza dei nodi con le strutture in c.a. Per ridurre tali ponti termici, ed evitare infiltrazioni d’acqua, si riveste il nodo tramite tavelle forate in laterizio sul lato esterno; sul lato interno è possibile incrementare l’inerzia termica con la posa in opera di un isolante. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE SUGHERO TAVELLA
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LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE PESANTI PARETE IN BLOCCHI DI CLS AUTOCLAVATO Il cls autoclavato, o cls cellulare, è un materiale molto leggero formato da una miscela di acqua, sabbia silicea finissima, calce e alluminio. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE 1)Il materiale, miscelato con acqua, è colato nelle forme, dove la polvere di alluminio reagisce con l’idrossido di calcio e produce idrogeno; si sviluppa all’interno della massa della schiuma che raddoppia il volume della miscela; 2)l'idrogeno viene rilasciato nell'atmosfera e sostituito da aria; 3)Il materiale viene estratto dalle forme e tagliato in blocchi o pannelli; 4)Viene chiuso in un‘autoclave per 12 ore e lasciato maturare a vapore; 5)Quando la temperatura raggiunge i 190 °C e la pressione da 8 a 12 bar, la sabbia di quarzo reagisce con l'idrossido di calcio e forma calcio silicato idrato, che fornisce al materiale le sue caratteristiche meccaniche.
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LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE PESANTI PARETE IN BLOCCHI DI CLS AUTOCLAVATO - ISOLAMENTO TERMICO, le pareti in cls autoclavato non necessitano di isolamento termico in quanto il prodotto vede già in sé stesso caratteristiche di protezione elevate; - ISOLAMENTO ACUSTICO, queste pareti, inoltre, presentano un isolamento acustico superiore rispetto a muri di altro materiale; - RESISTENZA MECCANICA: elevata L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE
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LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE PESANTI PARETE IN BLOCCHI DI CLS AUTOCLAVATO Le tamponature in cls cellulare sono realizzate in maniera analoga a quelle in blocchi di laterizio, tuttavia le caratteristiche del materiale rende necessari alcuni accorgimenti. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE Irrigidimenti orizzontali Irrigidimenti verticali
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LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE PARETE IN PANNELLI METALLICI GRECATI Sono realizzate soprattutto nell’ambito industriale, prevedono l’utilizzo di pannelli metallici coibentati (pannelli sandwich), la cui stratigrafia determina le prestazioni igrotermiche e acustiche dell’elemento costruttivo. I pannelli possono essere: -fissati meccanicamente ai traversi metallici; - fissati direttamente alla struttura dell’edificio. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE fissaggio con viti autofilettanti in vista e con viti nascoste nei giunti.
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PARETE IN PANNELLI METALLICI GRECATI L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE Dettagli di raccordo: Raccordo superiore Dettagli di raccordo: Raccordo verticale Dettagli di raccordo: Raccordo parete-copertura
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PARETE IN PANNELLI DI CLS PREFABBRICATI I pannelli prefabbricati in cls possono essere classificati in base alla stratigrafia in: - monolitici, sono pannelli composti da una sola lastra in c.a. ordinario con spessore minimo di 8 cm; - alleggeriti, sono costituiti da due lastre esterne in cls collegate tra loro da nervature o connessioni puntuali, ed interposto strato di alleggerimento; - sandwich, sono composti da un insieme di almeno tre strati con funzioni diverse. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE
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PARETE IN PANNELLI DI CLS PREFABBRICATI La soluzione adottata in corrispondenza degli angoli determina la specializzazione dei pezzi o l’introduzione di soluzioni extrasistema. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE
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PARETE IN PANNELLI DI CLS PREFABBRICATI Il pannello prefabbricato può essere concepito, in relazione alla soluzione finale, come: - pannello a lastra, in genere rettangolare; - pannello a geometria libera. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE Pannelli bidimensionali Componenti a geometria libera
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PARETE IN PANNELLI DI GRFC Il G.R.F.C. (Glass Fibre Reinforced Concrete) è un conglomerato costituito da cemento Portland, cristalli di quarzo e fibre di vetro, additivi chimici specifici ed ossidi. I pannelli sono realizzati tramite un processo di stampaggio che permette di ottenere risultati scenografici, e assolvono alla sola funzione estetica. E’ necessaria la presenza di una parete interna indipendente che garantisca l’isolamento termico ed acustico. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE
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Questo tipo di tamponamento comprende l'insieme delle soluzioni usualmente riferite alla categoria più generica delle facciate continue (curtain wall). Può effettuarsi la seguente classificazione: - Facciata continua a montanti e traversi; - Facciata continua strutturale; - Facciata continua a fissaggi puntuali; - Facciata a doppia pelle. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE TRASPARENTI Beijing Silver Tower
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Il pannello trasparente (VISUAL) Per l'importanza che le vetrate hanno in questo tipo di tamponamento, nelle curtain wall si ricorre a vetri speciali, con cui è possibile il controllo solare e termico, che possono dirsi: -Rivestiti, vetri in lastra su cui è applicato un deposito di metalli, ossidi, nitruri, ecc, per modificare una o più proprietà ; -Stratificati, ottenuti combinando in vario modo strati di vetro, film sottili di polivinilbutirrale (PVB) di separazione separatori; -Isolanti, le vetrate isolanti sono costituite da più lastre di vetro separate da intercapedini chiuse ermeticamente. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE TRASPARENTI
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FACCIATA CONTINUA A MONTANTI E TRAVERSI È costituita da pannelli trasparenti ed opachi sorretti da un sistema di supporto ad elementi verticali (montanti) ed orizzontali (traversi). Ogni singolo pannello è fissato in maniera indipendente. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE TRASPARENTI 525 Borden Avenue, NY, Gilman Architects, 2009.
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FACCIATA CONTINUA A MONTANTI E TRAVERSI La struttura che garantisce l’autoportanza della facciata è un sistema di montanti e traversi. Il sistema della sottostruttura possiede al suo interno un ordine gerarchico in rapporto all’importanza che l’elemento assume nella statica del sistema. In figura b) è mostrato un esempio di una porzione di sottostruttura con la relativa gerarchia. Generalmente il materiale impiegato è l’alluminio. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE TRASPARENTI a) b)
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FACCIATA CONTINUA STRUTTURALE È costituita da vetrate incollate al sistema di supporto tramite siliconi strutturali, oltre che per mezzo di fissaggi meccanici. Le vetrate utilizzate hanno specifiche caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni meccaniche e termiche. Questo sistema permette la realizzazione di facciate trasparenti in cui l'unico elemento opaco è la guarnizione tra le vetrate. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE TRASPARENTI Al Dar Headquarters, Abu Dabad, Emirati Arabi, 2010.
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FACCIATA CONTINUA A FISSAGGIO PUNTUALE È costituita da sole vetrate fissate al sistema di supporto mediante vincoli puntuali. Il tipo di fissaggio differenzia i diversi sistemi realizzabili: - fissaggio sui 4 angoli della vetrata; - fissaggio su 4 punti dei bordi della vetrata; - fissaggio su 4 punti della superficie vetrata, unico caso in cui la vetrata viene forata, prende il nome di facciata sospesa. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE TRASPARENTI
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FACCIATA CONTINUA A FISSAGGIO PUNTUALE L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE TRASPARENTI Serre de La Villette, Paris
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FACCIATA A DOPPIA PELLE I sistemi a doppia pelle in vetro sono costituiti da due superfici di vetrate separate da un’ampia intercapedine (20÷100 cm) e vincolate alla struttura mediante un telaio di supporto. Nello spazio tra le due pelli transita l'aria proveniente dall'ambiente esterno e/o interno, come nel caso delle pareti ventilate/ventilanti.La ventilazione può essere naturale o forzata, e procedere verso l'esterno, verso l'interno, o in entrambe le direzioni. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE TRASPARENTI The Helicon, Londra
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FACCIATA A DOPPIA PELLE In base alle caratteristiche di controllo e alle relazioni tra ambiente esterno, intercapedini e ambienti interni si realizzano diversi sistemi: - facciata a tutta superficie; - facciata a canali; - facciata a singoli elementi. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE LA MURATURA PORTATA - TAMPONATURE LEGGERE TRASPARENTI Riverside One Offices, Dublino. In questo caso la ventilazione, innescata per effetto camino, coinvolge cinque piani dell’edificio; delle serrande alla base ed in cima alla facciata vengono aperte e chiuse in base alla temperatura rilevata nell’intercapedine in modo da ottimizzare lo smaltimento del calore così come l’isolamento termico.
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ISOLAMENTO TERMICO DELLE PARETI Rispetto alla posizione dello strato isolante si distinguono: - pareti isolate esternamente, isolamento a cappotto; - pareti isolate in intercapedine; - pareti isolate internamente. Isolamento a cappotto Nel sistema a cappotto l’isolante, costituito da lastre di isolante o intonaco a base di polistirolo, è posto esternamente allo strato di supporto ed è protetto da un intonaco sottile armato o, meno spesso, da un rivestimento aderente. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE pannello polistirene ancoraggi rete in fibra finitura
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ISOLAMENTO TERMICO DELLE PARETI Isolamento a cappotto Vantaggi: - continuità dell’isolamento termico; - correzione totale dei ponti termici; - maggior confort termico invernale ed estivo dovuto alla maggior inerzia termica delle pareti. Svantaggi: - non realizzabile su edifici di rilievo storico-artistico; - nel caso di edifici esistenti è necessario l’impiego di impalcature. L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE Particolare copertura e sottofinestra
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ISOLAMENTO TERMICO DELLE PARETI L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE Isolamento in intercapedine Può essere realizzato tramite l’utilizzo di lastre di isolante di spessore tra i 30 ed i 100mm, oppure con materiale sfuso, iniettato nella parete attraverso fori realizzati nella sua parte più alta.
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ISOLAMENTO TERMICO DELLE PARETI L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE Isolamento in intercapedine VANTAGGI: - semplicità di posa e basso costo di installazione; - possibilità di utilizzo per edifici esistenti. SVANTAGGI - esaltazione dei ponti termici; - scarsa economia nel caso di intercapedini dall’elevato spessore.
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ISOLAMENTO TERMICO DELLE PARETI L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE Isolamento in intercapedine Raccordo in corrispondenza degli infissi Raccordo in copertura
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ISOLAMENTO TERMICO DELLE PARETI L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE Isolamento interno Prevede il semplice montaggio di un pannello isolante sulla superficie interna della muratura perimetrale. Tale pannello può essere rivestito o meno a seconda della destinazione d’uso dell’ambiente da isolare. VANTAGGI: - semplicità di posa e basso costo di installazione; - possibilità di utilizzo per edifici esistenti. SVANTAGGI - esaltazione dei ponti termici; - riduzione del volume interno utile; - perdita di inerzia termica delle pareti. 1.Cls 2.Imprimitura bituminosa 3.Pannello isolante 4.Pannello in cartongesso 5.Stuccatura 6.Pittura
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ISOLAMENTO TERMICO DELLE PARETI L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE Isolamento interno - Si applica la malta collante sulla superficie, spess. circa 8 mm; - Si applica il pannello sulla parete; - Dopo la presa della malta, si eliminano con la carteggiatrice eventuali sporgenze; - Si realizza uno strato di intonaco di rinforzo; - Si posa la rete di armatura; - Infine si leviga la superficie.
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ISOLAMENTO TERMICO DELLE PARETI L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE La parete ventilata, è una parete di facciata il cui rivestimento esterno è costituito da lastre di varia natura distanziate dal supporto e connesso allo stesso meccanicamente. Nell’intercapedine creata (di circa 5 cm) si forma un flusso d’aria ascendente, azionato dal gradiente termico, dovuto alla differenza di temperatura tra l’ambiente esterno e quello interno all’intercapedine. Questo fenomeno viene detto effetto camino. La presenza di questo moto convettivo permette di controllare le condizioni di temperatura e umidità relativa con vantaggi per lo strato isolante. Alla base e alla sommita dell’intercapedine è posta una griglia che permette la circolazione dell’aria e evita l’intrusione di animali.
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ISOLAMENTO TERMICO DELLE PARETI L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE La parete ventilata
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ISOLAMENTO TERMICO DELLE PARETI L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE La parete ventilante, è una soluzione in cui l’aria, attraversando la parete, mette in comunicazione l’ambiente interno con quello esterno. La chiusura partecipa attivamente al ricambio dell’aria interna, contribuendo al risparmio energetico ed aumentando il comfort igrotermico. Vi sono due alternative: - la parete ad isolamento dinamico, parietodinamica (flusso d’aria parallello alla parete) o permeodinamica (flusso d’aria perpendicolare alla parete); - la parete di Trombe, dal nome del suo Inventore Felix Trombe.
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ISOLAMENTO TERMICO DELLE PARETI L’ELEMENTO DI FABBRICA DI CONFINE La parete di Trombe è costituita da una parete massiccia, in laterizio, pietra o calcestruzzo, che costituisce la massa termica di accumulo del calore. La parete di accumulo è dotata di aperture verso l'ambiente interno, mentre la superficie esterna viene trattata con vernici scure. Alla muratura viene accostata una lastra a doppio vetro, a distanza di 5-10 cm, che presenta delle fessure per l'aerazione nella parte alta e nella parte bassa. La struttura così realizzata fa sì che la radiazione solare venga intrappolata, per effetto serra, dietro l'elemento vetrato e venga quindi trasformata in calore che si accumula in parte nel muro e in parte nell'aria dell'intercapedine. L'aria calda, che si trova all'interno dell'intercapedine, tende a salire ed entra quindi nell'ambiente interno attraverso le aperture della parte superiore della parete. Contemporaneamente l'intercapedine aspira, dai fori posti in basso, l'aria fredda dell'ambiente interno, che è stata sospinta verso il basso dal flusso caldo in entrata.
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