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PubblicatoDomenica Bossi Modificato 8 anni fa
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LA COMPETENZA FINANZIARIA POTENZIATA webinar 23 MARZO 2015
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Poiché il rimborso spese elettorali non è più in partite di giro si chiede l'allocazione contabile dell'entrata. In linea di principio sono classificate tra le “vendite di beni” o le “vendite di servizi” le entrate, per concorso e/o rimborso spese, derivanti da terzi, che beneficiano direttamente dei beni o dei servizi erogati dall’ente e che in tal modo contribuiscono in parte alla copertura dei costi sostenuti dall’ente per l’erogazione del bene o del servizio. Quando invece le entrate provengono da soggetti che non sono destinatari diretti o esclusivi del bene o del servizio erogato dall’ente (in assenza quindi di una controprestazione) sono classificate tra i trasferimenti. I trasferimenti correnti comprendono i trasferimenti erogati/ricevuti, non a fronte di controprestazioni, tra due soggetti. Sono trasferimenti correnti i lasciti e le donazioni vincolate al finanziamento di spese correnti. I trasferimenti correnti vanno registrati attenendosi alla regola per la quale il trasferimento è classificato in considerazione del soggetto dal quale l'ente ha effettivamente ricevuto il trasferimento, ovvero l'ultimo soggetto erogatore, senza tenere conto del primo soggetto che ha trasferito le risorse o la finalità delle stesse 2 Quesito n. 1 Ivana Rasi
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1) come si tratta l'impegno pluriennale? esempio un contratto che decorre dal 2015 al 2017? 2) Considerato che a norma art. 183 c.6 lett.a non è possibile assumere impegni di spesa corrente su esercizi successivi a quello in corso se non per spese connesse a contratti pluriennali o relativi a funzioni fondamentali, come si può procedere all'assunzione di impegni di spesa corrente la cui obbligazione risulti esigibile negli esercizi successivi non riconducibili a tali casistiche? Ad es. l'assunzione di impegno di spesa per il servizio di sgombero neve che si riferisce al periodo ottobre-aprile e che quindi per sua natura sarà esigibile in parte nell'anno n e in parte nell'anno n+1, se l'imputazione dovesse avvenire in base alla competenza potenziata sarebbe possibile imputare la spesa in parte all'anno n e in parte all'anno n+1, ma tale soluzione sembra non conciliarsi con il dettato dell'art. 183 In considerazione di quanto previsto dal principio applicato concernente la contabilità finanziaria al paragrafo 5.2, lett.b), per il quale l’imputazione dell’impegno avviene: … per la spesa relativa all'acquisto di beni e servizi: - nell'esercizio in cui risulta adempiuta completamente la prestazione da cui scaturisce l'obbligazione per la spesa corrente; - negli esercizi considerati nel bilancio di previsione, per la quota annuale della fornitura di beni e servizi nel caso di contratti di affitto e di somministrazione periodica ultrannuale; Pertanto per il servizio di sgombro neve, l'impegno è registrato nel 2014, a seguito della firma del contratto con il quale si affida il servizio, con imputazione all'esercizio 2014 della quota del servizio erogato nel 2014 e imputazione al 2015 della quota del servizio erogato nel 2015. Più in generale possiamo affermare che al momento della firma del contratto di fornitura continuative di servizi a cavallo tra due esercizi si impegna l’intera spesa imputando distintamente le relative quote di spesa. Ciascuna quota è coperta con le risorse proprie dell’esercizio e non richiede la costituzione del FPV 3 Quesiti n. 2/3 Ivana Rasi
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la trattenuta effettuata ai sensi dell'art. 4 comma 3 del DPR 207/2010 può rimanere a residuo passivo? L'art. 4, comma 3, del DPR 207/2010 dispone che sugli importi netti progressivi delle prestazioni la stazione appaltante deve operare una ritenuta dello 0,50 per cento, a garanzia dell'osservanza, da parte del datore di lavoro, della disciplina lavoristica e delle norme in materia di contribuzione previdenziale e assistenziale. La somma accantonata può essere svincolata solo in sede di liquidazione finale, dopo l'approvazione del certificato di collaudo o della verifica di conformità, una volta accertata la regolarità contributiva dell'esecutore/subappaltatore. Tali somme fanno parte del quadro economico dell’opera che sarà pertanto oggetto di reimputazione e troverà copertura con il fondo pluriennale vincolato. 4 Quesito n. 4 Ivana Rasi
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I residui attivi e passivi di mutui contratti con cc.dd.pp. relativi ad opere concluse i residui vanno eliminati con il riaccertamento straordinario e successivamente in caso di eventuale devoluzione si riscriveranno sia in entrata che in spesa ' i residui attivi da mutui per la parte ancora da erogare sono esigibili, e come tali rimangono sia nel rendiconto 2014 che nel riaccertamento straordinario. Il relativo residuo passivo viene cancellato, confluendo nelle quote vincolate del risultato di amministrazione. In caso di devoluzione del mutuo non ci sarà bisogno di effettuare un nuovo accertamento di entrata, in quanto è presente il residuo attivo acceso tra la riscossione crediti. La nuova opera sarà gestita attraverso l’applicazione dell’avanzo vincolato. 5 Quesito n. 5 Ivana Rasi
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ho a residuo somme attive e passive di mutui perché devono essere pagati gli espropri. Devo reimputarli? I residui attivi dei mutui non devono essere reimputati. Sono esigibili in quanto il principio espressamente ricollega l’esigibilità alla firma del contratto del mutuo. Nei casi in cui la Cassa Depositi e Prestiti (o altro istituto finanziatore), rende immediatamente disponibili le somme oggetto del finanziamento in un apposito conto intestato all'ente, le stesse si intendono immediatamente esigibili (e danno luogo a interessi attivi) e devono essere accertate e riscosse. Pertanto, anche in tali casi, l'entrata è interamente accertata e imputata nell'esercizio in cui le somme sono rese disponibili. A fronte dell'indicato accertamento, l'ente registra, tra le spese, l'impegno ed il pagamento riguardanti il versamento dei proventi del prestito al deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti. Il mandato emesso per la costituzione del deposito bancario è versato in quietanza di entrata nel bilancio dell'ente, consentendo la rilevazione contabile dell'incasso derivante dal prestito. A fronte dell'impegno per la costituzione del deposito bancario, si rileva, imputandolo sempre al medesimo esercizio, l'accertamento delle somme destinate ad essere prelevate dal conto di deposito., 6 Quesito n. 6 Ivana Rasi
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i residui passivi riaccertati ed eliminati, vanno a confluire nel fondo. In sede di gestione provvisoria del bilancio come si gestiscono i mandati di pagamenti effettuati sul fondo e pertanto sui capitoli, debbono rispettare sempre l'art.163 del TUEL nel senso del rispetto dei dodicesimi sullo stanziamento definitivo del 2014? Le verifiche riguardanti i dodicesimi sono svolte dal tesoriere facendo riferimento alla differenza tra gli stanziamenti di competenza e l'importo delle spese già impegnate e del fondo pluriennale vincolato, fermo restando le verifiche riguardanti la capienza complessiva degli stanziamenti di competenza, sulla base della differenza tra lo stanziamento di competenza complessivo e l'importo del fondo pluriennale vincolato. Il controllo è svolto dal Tesoriere operando una netta separazione fra la disponibilità: 1.dei dodicesimi mensili - fissa per ciascun mese salvo variazioni dovute ad aggiornamenti sulle somme già impegnate negli esercizi precedenti, determinata dall'importo dei singoli stanziamenti di bilancio al netto dell'importo accantonato al fondo pluriennale vincolato, e della quota parte non usufruita nei mesi antecedenti a quello in cui è effettuato il pagamento del mandato; 2.della disponibilità per mandati non frazionati. Ad esempio, nel caso in cui un programma preveda il seguente stanziamento: Previsione di competenza: 100 -di cui già impegnato10 -di cui fondo pl.vincolato30 nel corso dell'esercizio provvisorio il limite mensile ai mandati di competenza è pari a (100-10-30)/12=5, esclusi i mandati che l'ente segnala come esclusi dall'obbligo dei dodicesimi, fermo restando il limite complessivo ai mandati di competenza pari a 100- 30=70. Le somme impegnate nel corso degli esercizi precedenti entrano nel calcolo dei dodicesimi ma non sono soggette al controllo dei dodicesimi. 7 Quesito n. 7 Ivana Rasi
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I residui passivi per trasferimenti in c/capitale all'Unione di Comuni per opere pubbliche in corso di realizzazione, possono essere mantenuti o vanno reimputati o cosa c'è da fare? Se i trasferimenti saranno erogati solo dopo la rendicontazione delle spese sostenute, devono essere reimputati. In caso contrario sono lasciati a residui in quanto il diritto dell’ente beneficiario a vedersi erogare tali somme prescinde dalla realizzazione dell’opera. 8 Quesito n. 8 Ivana Rasi
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Posto che nel caso si paghi il trattamento accessorio e premiante prima del riaccertamento straordinario il pagamento vada imputato a competenza 2015 sembra, dalla lettura del punto 5.2 casistica 3 del principio contabile applicato, che tale circostanza, comportandola necessità di impegnare nuovamente la spesa a competenza 2015 non sia ininfluente rispetto al patto di stabilità come avverrebbe invece con l'utilizzo del fondo pluriennale vincolato dopo il riaccertamento, è così? Il pagamento del salario accessorio 2014 che avverrà nel 2015, comporterà sempre un mandato emesso in conto competenza sia che si paghi prima del riaccertamento straordinario sia che si paghi successivamente. E’ ovvio che incida sul patto di stabilità ma, come più volte osservato, gli enti dal 2015 applicheranno il principio di competenza finanziaria potenziata con l’imputazione degli impegni nell’esercizio in cui scadono, a cominciare dalla produttività del 2015 che sarà imputata nel 20216. 9 Quesito n. 9 Ivana Rasi
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10 Quesito n. 10 Ivana Rasi
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E’ necessario in sede di approvazione del bilancio, stanziare le quote della produttività ed indennità di risultato dell’anno in corso come quote F.P.V. di spesa e di entrata del bilancio successivo? oppure è meglio attendere l’adozione di atti che quantificano e vincolano tali somme, soprattutto per la produttività ? Lo stanziamento in sede di predisposizione del bilancio di previsione va sicuramente previsto, la cui quantificazione avverrà sulla base delle informazioni in possesso dell’ente. Solo in sede di approvazione della contrattazione decentrata andrà registrato l’impegno imputando all’anno successivo a quello di riferimento del salario accessorio, la cui copertura sarà appunto garantita dal fondo pluriennale vincolato iscritto in entrata, esattamente pari al fondo pluriennale stanziato tra le spese del bilancio dell’esercizio precedente per il medesimo titolo di spesa. 11 Quesito n. 11 Ivana Rasi
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i contributi sul salario accessorio sono reimputati al 2015 con la creazione del fondo pluriennale vincolato? Anche la contribuzione del salario accessorio segue lo stesso trattamento contabile del salario accessorio stesso. Pertanto tali poste, che si riferiscono al salario accessorio del 2014, andranno reimputate al 2015, e troveranno copertura con il fondo pluriennale vincolato iscritto in entrata. 12 Quesito n. 12 Ivana Rasi
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in caso di FES deliberato dall'Ente, ma in assenza della sottoscrizione del CDI, le somme possono essere reimputate o DEVONO finire in avanzo vincolato ? Le somme riconfluiscono nell’avanzo vincolato in quanto non vi è obbligazione giuridica perfezionata. 13 Quesito n. 13 Ivana Rasi
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il problema della competenza potenziata come si sposa con i fondi del piano di zona (spesa di Ambito dei Servizi Sociale). Fino ad oggi il Settore impegna a residuo del 2010 in quanto i fondi erano stati fissati per il periodo 2010/2015 Si tratta di trasferimenti correnti che finanziano spese vincolate a specifiche finalità. Se a fine anno non è stata perfezionata l’obbligazione passiva connessa con la destinazione vincolata dei fondi, le somme acquisite dall’ente riconfluiscono nel’avanzo vincolato. Se all’impegno della spesa, pur corrispondendo il perfezionamento dell’obbligazione, non è seguita l’esigibilità della stessa, a fine anno le somme saranno oggetto di reimputazione. 14 Quesito n. 14 Ivana Rasi
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devo necessariamente farlo confluire nell'avanzo vincolato l'impegno a residuo passivo al titolo III rimborso quote di capitale? No. Se all’impegno della spesa, pur corrispondendo il perfezionamento dell’obbligazione, questa non risulta scaduta, le somme saranno oggetto di reimputazione. 15 Quesito n. 15 Ivana Rasi
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Il punto 5.4 dell'allegato 4/2 al d. lgs. n. 118/2011 stabilisce che "il fondo pluriennale vincolato è formato solo da entrate correnti vincolate e da entrate destinate al finanziamento di investimenti, accertate e imputate agli esercizi precedenti a quelli di imputazione delle relative spese". Specifica, poi, che "Prescinde dalla natura vincolata o destinata delle entrate che lo alimentano, il fondo pluriennale vincolato costituito: a) in occasione del riaccertamento ordinario dei residui al fine di consentire la reimputazione di un impegno che, a seguito di eventi verificatisi successivamente alla registrazione, risulta non più esigibile nell’esercizio cui il rendiconto si riferisce; b) in occasione del riaccertamento straordinario dei residui, effettuata per adeguare lo stock dei residui attivi e passivi degli esercizi precedenti alla nuova configurazione del principio contabile generale della competenza finanziaria". Cosa comporta tale specificazione? In sede previsionale/gestionale il fondo pluriennale vincolato si forma solo ed esclusivamente a seguito di entrate VINCOLATE accertate che finanziano spese la cui esigibilità si manifesta in esercizi successivi. Solo in questo caso, durante la gestione, si forma il fondo. Pertanto l’imputazione di spese esigibili in esercizi successivi troverà copertura nell’ambito delle risorse di quegli esercizi se tali spese non sono finanziate da entrate vincolate accertate in esercizi precedenti a seguito delle quali si è costituito il fondo pluriennale vincolato. In sede di riaccertamento, sia straordinario, che ordinario, la reimputazione prescinde dalla natura delle entrate che finanzia la spesa: quindi possono essere reimputate anche spese non finanziate da entrate vincolate. 16 Il fondo pluriennale vincolato Ivana Rasi
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