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PubblicatoGina Carrara Modificato 8 anni fa
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La Cooperazione Toscana Capitalizzare e Innovare per Crescere I servizi pubblici locali Andrea Sbandati Confservizi Cispel Toscana 1 dicembre 2015
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L’attività internazionale di Confservizi Toscana Prevista dallo Statuto della Associazione Supporto alla internazionalizzazione delle imprese associate e condivisione delle competenze in progetti di cooperazione, assistenza tecnica, gemellaggio, ricerca ed innovazione Accordo quadro con la Presidenza della Giunta regionale Rapporti con gli uffici di Bruxelles e con la associazione europea (CEEP).
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I settori Servizio idrico e depurazione Gestione dei rifiuti e riciclaggio Trasporto pubblico locale e mobilità sostenibile Energia, efficienza energetica e fonti rinnovabili Servizi culturali e turismo Edilizia residenziale pubblica
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Le tipologie di interventi Supporto alla pianificazione di settore Assistenza tecnica e formazione Sviluppo di progetti specifici Trasferimento di strumentazione Regolazione locale, processi di integrazione Innovazione e ricerca
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Gli strumenti Fondi ad erogazione diretta europei (prevalentemente Twinning) Fondi strutturali (Interreg) Finanziamenti regionali Alcuni finanziamenti statali Fondi di altri enti di finanziamento (WRF)
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La domanda Grande attenzione nei Paesi in via di sviluppo ai temi dell’acqua, dei rifiuti, dell’energia, della mobilità, della casa, del turismo culturale. Servizi pubblici locali come infrastrutture di base dei Paesi in via di sviluppo, base per la competitività. Italia e Toscana partner con una buona reputazione, competenza tecnica e capacità di integrazione con le dinamiche locali «Modello Toscano» dei SPL interessa (regolazione, spa miste, gestori di ambito).
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La strategia Potenziare la presenza del «sistema Toscano» a livello internazionale. Utilizzare meglio i finanziamenti UE ad erogazione diretta in Toscana. Utilizzare appieno e direttamente le competenze tecniche ed economiche del sistema SPL Toscano (Ato, gestori, Regione) nei progetti di cooperazione assistenza tecnica e gemellaggio. Promuovere gradualmente i reali processi di internazionalizzazione delle aziende (dopo le gare). Formare la classe dirigente locale.
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Alcuni esempi Palestina (servizio idrico, gestione rifiuti) Israele (piano dei trasporti) Sudafrica (riciclaggio e job creation) Giordania (turismo e beni culturali) Marocco (potenziamento rete idrica) Tunisia (gestione dei rifiuti) Kenia (servizio idrico) Azerbaigian (turismo e beni culturali) Armenia (trasporto locale)
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Criticità Capacità di fare sistema (aziende, comuni, regolatori locali, arpat, regione) Mancanza di forza diplomatica nei paesi Scarsa presenza nei tavoli tematici a Bruxelles Limitato orientamento delle imprese SPL verso l’estero per adesso. Utilizzo disperso delle risorse Mancanza di strumenti di capacity building.
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