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PSICOLOGIA SOCIALE Docenti: Ankica Anna Kosic Stefano Livi.

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1 PSICOLOGIA SOCIALE Docenti: Ankica Anna Kosic Stefano Livi

2 Libri di testo: Mannetti L. (2002). Psicologia Sociale. Carocci editore. Mannetti L. (2002). Strategie di Ricerca in Psicologia Sociale. Carocci editore. Capitoli: 1, 2, 3, 4. Speltini, G. e Palmonari, A. (2007). I gruppi sociali. Bologna: Il Mulino.

3 Letture e approfondimenti consigliati Manuali: Fiske, Gilbert, Lindzey (2010), Handbook of Social Psychology, (Vol. 2), 5th ed. New York: McGraw- Hill. Reis, Judd (2000). Handbook of research methods in social and personality psychology. Cambridge University Press  Manuali in italiano (1800 su Amazon?)

4 Ricevimento 4 Anna Kosic: Lunedì 11.00 – 13.00 Studio: Via dei Marsi, 78. 3° piano (anche cassetta postale), stanza 320 E-mail: Anna.Kosic@uniroma1.it Stefano Livi : Giovedì 14-16 Studio: Via dei Marsi, 78. 3° piano (anche cassetta postale), stanza 319 E-mail: stefano.livi@uniroma1.it

5 Il programma: Introduzione (Capitolo 1) Radici storiche Orientamenti storici Metodologia

6 Il programma: Processi e strategie con i quali diamo senso al mondo sociale (Capitolo 2) Le euristiche Processi automatici e processi controllati

7 Il programma: Personologia ingenua: come riusciamo a comprendere gli altri e i loro comportamenti (Capitolo 3) L’attribuzione causale La comunicazione (verbale e non-verbale)

8 Il programma: Il sé – conoscere noi stessi (Capitolo 4) I processi che guidano la percezione del Sé

9 Il programma: Gli atteggiamenti (Capitolo 5) La struttura degli atteggiamenti Persuasione Pregiudizio e stereotipi

10 Il programma: L’attrazione interpersonale L’altruismo L’aggressività

11 Il programma: Cultura Valori Immigrazione

12 Il programma: Influenza sociale Il conformismo (l'influenza della maggioranza) L'obbedienza L’influenza della minoranza

13 Il programma: I gruppi La leadership La presa di decisioni La cooperazione Conflitti

14 Piano del corso: Presentazioni, esercitazioni, ospiti Esame - 3 o 4 pre-accertamenti (esoneri) - domande a scelta multipla (circa 30) - Esame finale a fine corso 25 domande a scelta multipla + 5 domande aperte (valutazione da 0-5). Punti-esame aggiungibili: 1 punto o 1/2 (per questionario e/o esperimento) Tesine: fino a 2 punti Testi d’esame:  Libri  Slides

15 Pagina Facebook del corso 15

16 Capitolo 1 Che cos’è la psicologia sociale? 16

17 Che cos’è la psicologia sociale? La psicologia sociale è il ramo della psicologia che studia l’interazione tra le persone: manifestazioni, cause, conseguenze e processi psicologici coinvolti. Una definizione ampiamente diffusa e più tecnica è fornita da Gordon Allport: “La psicologia sociale è l’indagine scientifica di come pensieri, sentimenti e comportamenti degli individui siano influenzati dalla presenza oggettiva, immaginata o implicita degli altri” (Allport, 1954a, p. 5). 17

18 1.1 Che cos’è la psicologia sociale? È lo studio scientifico degli effetti dei processi sociali e cognitivi sul modo in cui gli individui percepiscono gli altri, li influenzano e si pongono in relazione con loro. - Il dibattito a riguardo la questione se la psicologia sociale dovesse essere una scienza dall’approccio “top-down”, focalizzata sul modo in cui i processi sociali influenzano la psicologia dell’individuo, oppure “bottom-up”, dove il centro di interesse è rappresentato da come la psicologia individuale influenza i fenomeni a livello sociale. 18

19 …degli effetti dei processi sociali e cognitivi… I PROCESSI SOCIALI sono i modi in cui nostri pensieri, sentimenti e azioni sono influenzati dagli input provenienti dalle persone e dai gruppi che ci circondano. I PROCESSI COGNITIVI sono i modi in cui ricordi, percezioni, pensieri, emozioni e motivazioni influenzano la nostra comprensione del mondo e guidano le nostre azioni. Sono intrecciati inestricabilmente La Psicologia Sociale: cos’è? È lo studio scientifico…

20 Psicologia sociale Doise (1982) ha individuato quattro diversi livelli in cui lo studio della psicologia si colloca a seconda della natura delle variabili coinvolte nella ricerca: il livello intraindividuale il livello intragruppo il livello intergruppo il livello collettivo

21 Psicologia sociale Il livello intraindividuale: Studia le modalità con cui l’individuo analizza la realtà e costruisce un’immagine del mondo sociale che lo Circonda. - Il livello intragruppo: Analizza le dinamiche interpersonali tra più soggetti che fanno parte di un medesimo gruppo (es. processi di conformismo, devianza, comunicazione e leadership). - Il livello intergruppo: Studia le relazioni esistenti tra gruppi sociali differenti. - Il livello collettivo: Prende in considerazione i processi sociali legati al contesto culturale e storico in cui gli individui si trovano ad operare.

22 Che cosa studiano gli psicologi sociali? La gamma dei temi è enorme: conformismo, potere, persuasione, obbedienza, pregiudizio, discriminazione, stereotipi, razzismo, i gruppi e le relazioni tra i gruppi, negoziazione, cooperazione, competizione, conflitti, violenza, comportamento della folla, processi decisionali, leadership, comunicazione, attrazione, amicizia, altruismo, etc. etc.. Psicologia sociale – Teorie e applicazioni22

23 Applicazioni della Psicologia Sociale  Salute. Comprensione dell’influenza di caratteristiche psicosociali su comportamenti preventivi (AIDS, alcolismo).  Marketing e Pubblicità e Persuasione. Aspetti sociali del comportamento economico (c. d’acquisto, efficacia di campagne pubblicitarie).  Scuola: Interventi per intervenire su emarginati e bullismo  Politica. Aspetti psicosociali delle campagne elettorali. - Propaganda  Giurisprudenza. Comportamento di decisione delle giurie  Integrazione immigrati: il pregiudizio, le relazioni razziali e i conflitti di valore.  Studio della comunicazione virtuale, social network.

24 La psicologia sociale e altre discipline 24

25 Esempio Da che cosa è scatenata la violenza etnica? Uno storico o un sociologo documenterebbe gli eventi che hanno innescato un particolare conflitto; Uno psicologo sociale si chiederebbe se all’ostilità tra i gruppi contribuiscano i modi in cui le persone categorizzano gli individui in gruppo, gli stereotipi sulla base dei quali si giudicano gli altri o alcune motivazioni personali…;

26 La psicologia sociale è una scienza Scienza: Metodo di studio della natura che include la raccolta di dati per verificare le ipotesi. Teoria: Insieme di concetti e principi correlati che spiegano un fenomeno. Ipotesi: Previsioni verificabili empiricamente sui rapporti di relazione e di causa-effetto. 26

27 Verifica delle ipotesi  Metodo scientifico: un vantaggio fondamentale del metodo scientifico consiste nella possibilità che più ricercatori possono verificare gli effetti osservati.  Esistono due ampie tipologie di metodi: sperimentale e non sperimentale.  La scelta di un metodo appropriato è influenzata da fattori che hanno a che fare con la natura dell’ipotesi indagata, le risorse disponibili per effettuare la ricerca (per esempio, tempo, denaro, partecipanti) e le basi etiche su cui il metodo si fonda. 27

28 Esperimenti Metodo sperimentale: Manipolazione intenzionale di una o più variabili indipendenti per misurare gli effetti su una o più variabili dipendenti.  La sperimentazione è il più importante metodo di ricerca della psicologia sociale. Nuove tecniche: Neuroscienza sociale

29 Altri metodi di ricerca  Quando la sperimentazione è impossibile o inappropriata, gli psicologi sociali possono scegliere tra una serie di metodi non sperimentali.  In generale, i metodi non sperimentali includono l’esame della correlazione tra variabili che misuriamo. Correlazione: Misuriamo quanto i cambiamenti in una variabile corrispondono a quelli in un’altra variabile, senza che però sia possibile stabilire quale delle due variabili abbia causato il cambiamento. Un metodo non sperimentale è l’inchiesta: il metodo in cui un campione rappresentativo di persone risponde a domande sui propri atteggiamenti o/e comportamenti. 29

30 Altri metodi di ricerca (cont.)  Analisi del discorso Analisi del discorso: Insieme di metodi usati per analizzare un testo, in particolare il linguaggio, in modo da comprenderne i significati e le connotazioni.  Richiede grandi abilità ed esperienza e tende alla soggettività.  Condotta in modo appropriato può dimostrarsi molto efficace per rilevare atteggiamenti e sentimenti che le persone sono di solito attente a nascondere.

31 Altri metodi di ricerca (cont.)  Le ricerche sul campo sono soggette alle tendenze sistematiche dell’osservatore e alle distorsioni dovute alla involontaria influenza del ricercatore sui partecipanti monitorati.

32 Radici storiche L’interesse per natura sociale dell’uomo è certamente antico e già molti secoli prima della nascita della psicologia sociale molti autori (filosofi, storici, politici) se ne sono occupati di argomenti di interesse di psicologia sociale. Le radici di Psicologia sociale sono nella filosofia (Platone, Aristotele, Hobbes, Comte, Hegel, Tarde e molti altri).

33 Radici storiche  Primissimi esordi: gruppo di studiosi tedeschi influenzati dal filosofo Hegel, che si diedero il nome di demopsicologi.  A differenza della psicologia generale la demopsicologia si occupava della mente collettiva, concetto interpretato come: modalità di pensiero sociale interna al singolo individuo

34 Radici storiche  Il primo esperimento di psicologia sociale viene spesso identificato nello studio di Norman Triplett (1898) sul maggior impegno della gente nello svolgimento di un compito se svolto in presenza di altre persone presenti come spettatori o rivali. 1890: James propose diverse teorie per spiegare alcuni processi psicologico sociali, incluso il concetto di “identità sociale”. 1895: LeBon pubblica “Le Psychologie des Foules” (deindividuazione). 34

35 Studio scientifico dei gruppi tra il 1890 e il 1960 35 1897: Durkheim analizza l’impatto dei gruppi sul comportamento sociale degli individui (ed in particolare dai gruppi primari), col classico studio sul suicidio, che spiega come un’azione individuale può essere spiegata da forze sociali. 1898: Triplett pubblica il primo studio di laboratorio sulla facilitazione sociale (bicicletta)  1908: Pubblicati i due primi volumi dal titolo “Psicologia sociale” uno ad opera di uno psicologo, William McDougall (“psicologia sociale psicologica” ), e l’altro di un sociologo, Edward E. Ross (psicologia sociale sociologica”).  1920: Elton Mayo ad Hawthorne; dimostrazione di come i processi di gruppo influenzano la produttività. 1934: Moreno presenta la sociometria 1936: Sherif: Primi studi sulle norme sociali. 1937: Lewin, Lippitt, e White studiano gli stili di leadership.

36 Studio scientifico della P.S. 1890 e il 1960 36 Svolta della II Guerra Mondiale. 1943: Whyte usa l’osservazione partecipante per studiare le gang urbane (“Street corner society)”. 1943: Newcomb esamina l’impatto della pressione sociale sugli atteggiamenti tra gli studenti del Bennington College. 1946: Bales comincia a lavorare sull’ “Interaction Process Analysis”. 1952: Esperimenti di Asch sulla pressione normativa 1954: Pubblicazione dell’analisi di Allport su stereotipi e pregiudizi. In Italia…

37 Radici storiche (contesto USA) contesto nord americano -subito dopo la prima guerra mondiale interesse per i fenomeni politici in Europa (comunismo in Russia, il nazismo e il fascismo) ma anche per problemi del contesto nord americano (morale delle truppe militari, i conflitti razziali).

38 Europa  1966: si costituisce l’Associazione Europea di Psicologia Sociale Sperimentale, che agisce come meccanismo organizzativo finalizzato a promuovere la psicologia sociale in Europa.  A partire dai primi anni Settanta, la psicologia sociale europea ha conosciuto una rinascita forte e continuativa.  La storia della psicologia sociale europea è stata influenzata in particolare da due figure: Henri Tajfel e Serge Moscovici. 38

39 Nuove tendenze della psicologia sociale  Continuo sviluppo della ricerca sul comportamento intergruppo. Speciale interesse per pregiudizio, estremismo, terrorismo, conflitti.  Psicologia politica (il voto, la persuasione)  39

40 Principali riviste Internazionali  Journal of Personality and Social Psychology  Personality and Social Psychology Bulletin  Journal of Social Psychology  Group Dynamics: Theory, Research and Practic  Personality and Social Psychology Review o  Social Psychological and Personality Science  Current Research in Social Psychology (online: http://www.uiowa.edu/~grpproc/crisp/crisp.html) http://www.uiowa.edu/~grpproc/crisp/crisp.html  European Journal of Social Psychology  European Journal of Experimental Social Psychology  British Journal of Social Psychology  Group Processes and Intergroup Relations  Italia  Giornale di Psicologia  Psicologia Sociale Psicologia sociale – Teorie e applicazioni40

41 Principali orientamenti teorici: Il comportamentismo Il cognitivismo L’interazionismo simbolico

42 Principali orientamenti teorici Il Comportamentismo ha dominato la psicologia americana durante la prima metà del 900 e si è sviluppato a partire dalle ricerche sull’apprendimento negli animali. L’assunzione di base = rifiuto di prendere in considerazione fenomeni non osservabili (“mentali” o “soggettivi”)

43 Condizionamento classico Pavlov (1927) cane saliva naturalmente alla vista del cibo presentando ripetutamente il cibo assieme ad un altro stimolo (campanello) si crea una associazione fra cibo e campanello cane saliva quando sente il campanello anche se non è presente il cibo

44 Condizionamento operante Skinner (1938) piccione in una gabbia: tutte le volte che becca (risposta) un punto preciso della gabbia riceve un chicco di grano (stimolo). lo stimolo (chicco) ha valore positivo = il rinforzo positivo il comportamento iniziale diventa più frequente

45 Condizionamento operante (Skinner, 1938) Viceversa, se il comportamento fosse seguito da un rinforzo negativo (ad es. punizione), il comportamento dovrebbe tendere a scomparire.

46 Estensioni al comportamento umano ( Watson 1924; Skinner, 1938): il comportamento umano può essere influenzato dai premi e dalle punizioni. non c’è alcun bisogno di analizzare pensieri, emozioni, conoscenze (processi non direttamente osservabili).

47 Condizionamento operante Risposta spontanea della persona Conse- guenze positive Conse- guenze negative + + = = R più frequente R meno frequente

48 Bandura, 1977: l’apprendimento può avvenire semplicemente sulla base dell’osservazione dei rinforzi ricevuti da altri (apprendimento da un modello, imitazione). Inoltre…

49 Apprendimento da un modello (Bandura) Altro aggressivo premio Bambino Che osserva Comportam. aggressivo

50 Neocomportamentismo Comportamento umano è troppo complesso per Il “neocomportamentismo ” SR ROS

51 Cognitivismo O OR S Ruolo attivo e costruttivo dell’organismo conoscente Un approccio in base al quale la persona viene considerata come un individuo attivo in grado di elaborare le informazioni provenienti dall’ambiente in modo da orientare il proprio comportamento.

52 Principali orientamenti teorici La psicologia della Gestalt I Gestaltisti ritenevano che la percezione di oggetti significativi fosse il risultato della creazione da parte dei soggetti di configurazioni significative a partire da un insieme di stimoli elementari. Secondo i Gestaltisti, il processo percettivo non è un mero rispecchiamento degli stimoli esterni, ma piuttosto un processo costruttivo di imposizione di schemi mentali sulla realtà esterna.

53 Un esempio fondamentale di questo approccio è rappresentato dalla teoria del campo di Kurt Lewin (1951). Secondo tale teoria, il campo psicologico di una persona dipende dall’interpretazione soggettiva che la persona costruisce rispetto al proprio ambiente sociale, considerando la configurazione dei fattori inerenti la persona stessa e la situazione in cui si trova ad agire La psicologia della Gestalt

54 Lewin ha esteso questo punto di vista in psicologia sociale: Non conta la realtà esterna ma il modo in cui il soggetto percepisce tale realtà campo psicologico P Ambiente + + _ _ Campopsicologico

55 Il Cognitivismo Sociale Il cognitivismo sociale (Social Cognition) rappresenta un’evoluzione ulteriore del neocomportamentismo. E’ stato influenzato dagli studi cognitivisti basati sull’intelligenza artificiale. Il cognitivismo sociale focalizza attenzione sui processi mentali individuali, basandosi essenzialmente sulla metafora dell’uomo come elaboratore di informazioni ovvero su come l’individuo ricorda, seleziona e manipola le informazioni.

56 In Shakespeare, Amleto dice a Rosencrantz “Bene per te non è così; poiché non c’è niente che è buono o cattivo, ma è il pensiero che lo rende tale”. Cognitivismo

57 I faseII fase Orientamento cognitivo Fattori dinamici Lewin, Heider, Asch Influenza Gestalt Social cognition Processi cognitivi “freddi”

58 I fase New look in percezione di Bruner Heider equilibrio cognitivo Festinger dissonanza cognitiva motivazione Processi cognitivi

59 Cognitivismo Modello di individuo come ricercatore di coerenza (Anni ’ 50 - ’ 60) Lo stato di incoerenza fra credenze o sentimenti è di per s é motivante al ripristino della coerenza tramite cambiamento dell ’ atteggiamento in questione. Modelli della coerenza cognitiva di Festinger (1957) e Heider (1958)

60 Cognitivismo A partire dagli anni ’70 si afferma una nuova prospettiva che propone una concezione dell’individuo inteso non più come ricercatore di coerenza, ma come uno scienziato ingenuo.

61 Cognitivismo Modello di individuo come scienziato ingenuo (anni ’70) Come uno scienziato, l’individuo, dotato di capacità logico - razionali, raccoglie i dati necessari alla conoscenza di un certo oggetto e giunge a conclusioni logiche. Studi sui processi attribuzionali: l’individuo, motivato a spiegare le cause di un evento sociale per prevedere e controllare la realtà, se libero da pressioni temporali valuta con cura l’evidenza derivante da fattori situazionali e da fattori personali. Esempio: la persona X si è comportata in modo aggressivo perché la situazione induceva questo tipo di comportamento, o perché “è” una persona aggressiva.

62 Cognitivismo Modello di individuo come economizzatore di risorse (Taylor, 1981) Successivamente, ci si è resi conto che l’individuo, avendo a disposizione limitate risorse cognitive, deve ricorrere a delle strategie di elaborazione delle informazioni, le cosiddette euristiche, che gli consentono di risparmiare tempo e sforzi e, contemporaneamente, di ottenere delle informazioni sufficientemente attendibili su quanto sta accadendo attorno a lui

63 condotta sociale è influenzata dalle interpretazioni soggettive Sostenere che la condotta sociale è influenzata dalle interpretazioni soggettive degli eventi (Lewin e Heider)= prospettiva fenomenologica in netta contrapposizione con prospettiva comportamentista. Cognitivismo

64 Uomo =elaboratore di informazioni II fase: Cognitivismo contemporaneo focalizza attenzione sui processi cognitivi individuali

65 Cognitivismo contemporaneo Uomo =elaboratore di informazioni Si ipotizza processi cognitivi razionali processi cognitivi razionali “freddi” = non influenzati da motivazioni

66 Principali orientamenti teorici L’interazionismo Simbolico  I.S. cerca di risolvere il paradosso della relazione tra individuo e società:  da un lato: solo gli individui agiscono, e, quindi, la società, la cultura, i gruppi, le istituzioni, dipendono dalle azioni individuali.  dall’altro lato: gli individui possono agire solo in una società che fornisce gli “strumenti”per la condotta (linguaggio, cultura, struttura sociale, gruppi).

67 Principali orientamenti teorici L’interazionismo Simbolico Il comportamento dipende dalla creazione e dal mantenimento del significato Pur non negando il ruolo dei fattori personali e culturali, danno maggiore importanza al fatto che la condotta prende forma mentre gli individui interagiscono. (carattere emergente della condotta umana) La società e la cultura forniscono uno schema alla condotta umana, ma sono anche il prodotto di tale condotta. superamento della contrapposizione tra realismo e nominalismo: formazione della società e sviluppo dell’identità personale sono due facce di uno stesso processo che si verifica nell’interazione quotidiana

68 Psicologia Sociale in Italia fino agli anni 70 Manuali di psicologia sociale in italiano  Friedmann (1951). Introduzione alla psicologia sociale  Asch (1955). Psicologia Sociale. Primi libri di psicologia sociale di autori italiani  Sarfatti (1911). Note di Psicologia Sociale e inter-individuale.  Reale (1923). Le aristocrazie: linee di psicologia sociale.  Orano (1938). Psicologia Sociale.  Miotto (1939). Psicologia del comportamento sociale.  Ancona (1952). La psicologia sociale negli Stati Uniti d’America  Kanizsa (1956). Recenti ricerche in psicologia sociale  De Grada (1972). Introduzione alla Psicologia Sociale. Rivista di Psicologia Sociale (1954-1973) Libri di metodologia della ricerca psico-sociale di autori italiani  De Grada (1972). Appunti di metodologia della ricerca psicologico sociale.

69 Psicologia Sociale in Italia Prime cattedre di Psicologia Sociale 1969  Roma (De Grada); 1969  Trieste (Bozzi)


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