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Università degli studi di Napoli “Federico II” Facoltà di Architettura - Corso di laurea in Scienze dell’Architettura Laboratorio di sintesi finale in.

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Presentazione sul tema: "Università degli studi di Napoli “Federico II” Facoltà di Architettura - Corso di laurea in Scienze dell’Architettura Laboratorio di sintesi finale in."— Transcript della presentazione:

1 Università degli studi di Napoli “Federico II” Facoltà di Architettura - Corso di laurea in Scienze dell’Architettura Laboratorio di sintesi finale in Tecnologia dell’Architettura Anno accademico 2011-2012 Presentazione tema d’anno

2 OBIETTIVI Il concorso http://www.unipr.it/node/428140 Il Concorso è aperto alle idee di opere di edilizia residenziale (da 2 a 6 alloggi) di nuova realizzazione e/o agli interventi di riqualificazione di edifici esistenti, che rivestano un significato concreto in termini di sostenibilità, con particolare riferimento alla cosiddetta “casa a bolletta zero” in termini sia di utilizzo di fonti energetiche rinnovabili ed innovative, sia di applicazione di tecnologie costruttive dell’involucro che prevedano l’utilizzo di risorse, materiali e tecnologie reperibili nel nostro territorio. Il concorso nasce dalla volontà di premiare le architetture residenziali progettate in modo che sappiano rapportarsi in maniera equilibrata con l'ambiente, che siano pensate per le necessità dell'uomo e che siano in grado di soddisfare i bisogni delle nostre generazioni senza limitare, con il consumo indiscriminato di risorse e l'inquinamento prodotto, quelli delle generazioni future. scadenza Gli elaborati dovranno pervenire, in un plico chiuso e protetto, alla Presidenza della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Parma (Viale G. P. Usberti 69A, 43124 Parma) entro il 10/09/2012.

3 Area di intervento Castelnuovo Cilento (SA) programma pilota per ogni provincia della Regione finalizzato al perseguimento della qualità progettuale, energetica ed ambientale negli interventi di Edilizia Residenziale Pubblica. A tal proposito ha determinato l’esecuzione di n° 5 progetti pilota (uno per ogni IACP della Regione) Testi estratti dalla relazione tecnica preliminare al progetto

4 Area di intervento area ricadente nel Piano di Zona della Frazione Velina alla località “Tempone Chiarasso”, non sottoposta ad alcun vincolo ed esterna alla perimetrazione del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Le aree oggetto del programma costruttivo sono facilmente accessibili e dotate di buona viabilità oltre che essere ben servite stante la vicinanza della strada ferrata e della strada principale di percorrenza data dalla SS 19 per le Calabrie Asse ferroviario Area di intervento Testi estratti dalla relazione tecnica preliminare al progetto Assi viari

5 Contesto edilizio Testi estratti dalla relazione tecnica preliminare al progetto Il comune di Castelnuovo Cilento è su una collina, in posizione baricentrica rispetto all'intero territorio comunale, dalla quale si domina con lo sguardo la valle dell'Alento fino alla costa ed offre dalla collina di San Leonardo la vista dell’azzurro del Mar Tirreno e del Lago della Fornace. Questo borgo sorge intorno ad un imponente Castello del XIII° sec., tra anguste stradine in pietra. Elemento importante nell’analisi di carattere architettonico - paesaggistico è sicuramente l’assetto rurale del territorio che si contrappone ad aree ad alta concentrazione edilizia ed alla specificità orografica del territorio collinare su cui si arrocca il capoluogo del Comune di Castenuovo Cilento. località Tempone Chiarasso è a valle del centro storico del comune. Area di intervento

6 Masterplan Alla luce delle analisi preliminari e del contesto territoriale, si è pensato di realizzare un complesso edilizio che conservasse il principio delle “case sparse” di diversa tipologia ed altezze sistemate secondo il naturale pendio del profilo morfologico del lotto d’intervento. Con riguardo allo strumento urbanistico vigente, il suolo ricade in zona PEEP (piano per l’edilizia economica e popolare) zona omogenea C1 comparto 2 per il quale vale la seguente disciplina urbanistica: - densità residenziale territoriale 1,00 mq/mq - indice fondiario1,50 mc/mq - lunghezza massima dei prospetti : 50,00 m. - numero massimo dei piani 2 P + PR - distanza dai confini 5,00 m – H/2 - distanza dalle strade 5,00 m (per strade con larghezza da 7,00 – 7,50 m) 5,00 m (per strade con larghezza < 7,00 m) 7,50 m (per strade con larghezza da 7,00 – 15,00 m) 10,00 m (per strade con larghezza > 15,00 m) - distanza tra fabbricati 10,00 – H fabb. - parcheggio di lotto1 mq / 20 mc - indice di piantumazione 150 piante / ha

7 Edificio polifunzionale Bar/ristoro Parcheggi Edifici residenziali con tetto a falda Edificio residenziale con tetto verde Piazza Masterplan Tratturo esistente

8 Principi progettuali Rispetto del naturale pendio del profilo morfologico del lotto d’intervento Massimizzazione delle aree verdi ed utilizzo della vegetazione a scopi bioclimatici Gli edifici sono collegati tra loro con pergolati e da camminamenti che nel disegnare le aree a verde consentono all’accesso agli edifici una passeggiata nel parco Recupero delle acque piovane e Pavimentazione permeabile la progettazione architettonica è frutto dell'analisi dei dati climatici della zona I manufatti sono orientati in maniera da ottimizzare il microclima interno in funzione dell’eclittica solare, così da conseguire il benessere ambientale all'interno degli edifici con un ricorso minimo ad impianti di raffrescamento o di riscaldamento che facciano uso di fonti energetiche tradizionali. per il periodo estivo, tende a ridurre gli apporti solari ed a promuovere misure di dispersione del calore ubicando gli ambienti in modo da favorire la ventilazione naturale; per converso per il periodo invernale si sono adottate strategie di controllo climatico che favoriscono i guadagni solari e limitano le dispersioni di calore. gli edifici, che saranno realizzati in muratura portante riducendo l’utilizzo del calcestruzzo al minimo indispensabile, mantengono linee architettoniche semplici, e sono stati concepiti ad altezza variabile da uno a tre piani per differenziarli tra loro (principio della riconoscibilità) Testi estratti dalla relazione tecnica preliminare al progetto


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