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PubblicatoVito Adamo Modificato 8 anni fa
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Principi generali
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Qualsiasi sostanza che somministrata in un organismo vivente provoca una o più modificazioni funzionali Che cosa è un farmaco Per farmaco si intende “ una sostanza o prodotto utilizzato per modificare o esaminare funzioni fisiologiche o stati patologici a beneficio del paziente”
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Efficacia Prevenzione di una malattia Cura di una malattia Controllo dei sintomi Sicurezza Rapporto efficacia – dose – effetti collaterali Corretto impiego Dosi – tempi - modalità di somministrazione
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Sostanza dotata di attività farmacologica, responsabili dell’effetto terapeutico del farmaco Sostanze inerti dal punto di vista farmacologico aggiunte al principio attivo necessarie per ottenere una determinata formulazione farmaceutica che ne permette la somministrazione ai pazienti nel modo più siuro e idoneo. Funzioni tecniche: Edulcoranti Conservanti Protezione Biodisponibilità
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Nome del farmaco Quantità di principio attivo Forma farmaceutica Nome del principio attivo Ditta farmaceutica
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Nome del farmaco Quantità di principio attivo Forma farmaceutica Nome del principio attivo Ditta farmaceutica
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Nome del farmaco Quantità di principio attivo Forma farmaceutica Nome del principio attivo Ditta farmaceutica
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Via orale ◦ Compresse (semplici non rivestite, effervescenti, rivestite, masticabili, sublinguali) ◦ Capsule ◦ Polvere ◦ Sciroppo ◦ Gocce Via topica ◦ Crema ◦ Pomata ◦ Unguento ◦ Gel ◦ Pasta
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La crema ha consistenza molle, e si spalma velocemente, la pomata ha un assorbimento molto più lento. Di solito le pomate vengono utilizzate per scopi curativi (dolori, abrasioni, tagli, ecc) perchè permettono alla sostanza di penetrare nello strato sottocutaneo, e in più sono emolienti e protettive perchè ricco di sostanze grasse (lanolina, vaselina, cera, ecc). L’unguento differisce dalla pomata perchè oltre alle sostanze grasse contiene anche sostanze resinose (cera d’api). L’unguento è preferibile nel trattamento delle dermatosi secche e squamose perché la base resinosa permette alla sostanza curativa di penetrare in profondità. Infine il gel è la sostanza più acquosa tra le quattro (dopo viene la crema, poi la pomata infine l’unguento), e quindi viene utilizzata quando si suda troppo in sostituzione della crema.
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Via inalatoria ◦ Fiale per aerosol ◦ Spray Via parenterale ◦ Fiale per somministrazione ev – im - sc
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Via oftalmica ◦ Collirio ◦ Pomate ◦ Unguenti Via rettale ◦ Supposte ◦ Schiuma ◦ Crema Via vaginale ◦ Ovuli ◦ Crema
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Classe A ◦ A carico del SSN ◦ ritenuti indispensabili alla cura ◦ Ticket per confezione o per ricetta ◦ Prescrizione con ricetta regionale Classe C C ◦ A carico del cittadino ◦ Non essenziali alla cura/ efficacia non adeguata al costo ◦ Ricetta bianca C bis (OTC e SOP) ◦ A carico del cittadino ◦ Accesso alla pubblicità e al pubblico ◦ Farmaci senza obbligo di ricetta. No ricetta bianca Classe H ◦ Nelle strutture ospedaliere, non disponibili in farmacia
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Farmaci OTC (over the counter o farmaci da banco) ◦ Automedicazione per disturbi di lieve entità ◦ Autorizzata la pubblicità Farmaci SOP (senza obbligo di prescrizione) ◦ Consigliati dal farmacista ◦ Non autorizzata la pubblicità
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Uguale principio attivo Diversi eccipienti, quindi possibile diversa biodisponibilità Prezzo inferiore (circa 20%) Efficacia… variabilità individuale!
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PRINCIIO ATTIVO ECCIPIENTINOME COMMERCIALE PREZZOEFFICACIASICUREZZAQUALITA’ SPECIALITA’ MEDICINALE originalediversidi fantasiastabilito con il Ministero della Salute uguale … variabilità individuale uguale FARMACO EQUIVALENTE O GENERICO ugualediversidel principio attivo, seguito dal nome della ditta produttrice uguale o inferiore del 20% uguale … variabilità individuale uguale Differenza a carico del cittadino
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In luogo fresco e asciutto, a temperatura ambiente ◦ Non in bagno e in cucina; non in auto; non esposto direttamente alla luce del sole e al calore; non sottoporre il F a sbalzi repentini di temperatura ◦ Consultare il foglietto illustrativo Custodire il F nella confezione originale con il foglietto illustrativo ◦ Non travasare i F in contenitori diversi Annotare sulla confezione il nome di chi assume il F e il motivo
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Smaltire i F scaduti negli appositi contenitori Qualsiasi alterazione di un F (anche non scaduto!!) deve essere considerata anomala Controllare la data di scadenza di un F prima di assumerlo ◦ La validità di un F è subordinata alla sua corretta conservazione
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FORMA FARMACEUTICAVALIDITA’ SALVO DIVERSA INDICAZIONE Colliri in flaconcino15 – 20 giorni Colliri monodoseFino a scadenza indicata sulla confezione Compresse in blisterFino a scadenza indicata sulla confezione Compresse in flacone4 – 6 mesi Fiala endovenaPochi minuti Fiala intramuscoloPochi minuti Flaconcini per aerosolFino a scadenza indicata sula confezione Gocce1 – 2 mesi Gocce per naso15 – 20 giorni
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FORMA FARMACEUTICAVALIDITA’ SALVO DIVERSA INDICAZIONE Polveri da sciogliere5 giorni dalla preparazione Granulati in barattolo1 – 2 mesi Granulati in bustaFino a scadenza indicata sulla confezione Pomate in tubo2 – 3 mesi Pomate oftalmiche15 giorni Pomate in vasetto5 – 7 giorni sciroppi1 – 2 mesi Siringhe predosatePochi minuti dall’apertura Spray per nasoFino a scadenza indicata sulla confezione Cerotti transdermiciFino a scadenza indicata sulla confezione
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Tenere sempre i F fuori dalla portata dei bambini e delle persone psichicamente labili Non assumere i F in presenza di bambini perché potrebbero volervi emulare Attenzione alle POLITERAPIE: Si sfrutta il sinergismo tra agenti terapeutici, possibilità di ridurre le dosi dei singoli farmaci con diminuzione dell'incidenza degli effetti indesiderati di ognuno, ma maggiore difficoltà nell'individuazione dell'effetto terapeutico desiderato e di eventuali reazioni indesiderate dovute ad interazioni. Usare la più bassa dose efficace per il più breve tempo possibile (ad eccezione degli antibiotici)
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L'accoppiata alcol-farmaci è imprevedibile e pericolosa L’alcol interferisce con il metabolismo di alcuni farmaci ritardandone gli effetti o aumentando gli effetti collaterali, e allo stesso modo alcuni farmaci possono rallentare l’eliminazione dei metaboliti tossici dell’alcol.
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LA FARMACOCINETICA… …studio i movimenti del farmaco nell’organismo
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Studio delle trasformazioni che il farmaco subisce all’interno dell’organismo 4 Fasi: ◦ ASSORBIMENTO ◦ DISTRIBUZIONE ◦ METABOLISMO ◦ ESCREZIONE ◦ Avvengono contemporaneamente e sono in equilibrio
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Processo per mezzo del quale il F passa dal sito di somministrazione al sangue F F F F F F
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Flusso sanguigno nel sito di assorbimento Superficie totale disponibile per l’assorbimento Tempo di contatto con la superficie di assorbimento
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La via di somministrazione modula la velocità e l’entità dell’assorbimento ed è quindi importante conoscere le diverse VIE DI SOMMINISTRAZIONE
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Per os – via orale Il farmaco viene deglutito Per via sublinguale Il farmaco viene depositato sotto la lingua Per via rettale Il farmaco viene introdotto nel retto
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Via intramuscolare Nella massa muscolare Via sottocutanea Nel tessuto adiposo sottocutaneo Via endovenosa Nel circolo sanguigno venoso Via intradermica Nello strato del derma Iniezioni di soluzioni acquose/oleose a diverse profondità
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Via inalatoria Farmaco introdotto nelle vie aeree Via topica Farmaco applicato direttamente sulla cute o sulle mucose Effetto locale Es. Via oftalmica/congiuntivale Via vaginale Via transdermica Farmaco rilasciato da un cerotto applicato sulla cute Lento rilascio, lento assorbimento
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Processo per mezzo del qual il F passa dal sangue al sito d’azione, ossia la cellula F F F F
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Flusso ematico e irrorazione degli organi Permeabilità capillare Caratteristiche fisico-chimiche del farmaco Tendenza di legame del farmaco alle proteine plasmatiche
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Processo di trasformazione metabolica che rende il F più idrosolubile e quindi facilmente eliminabile. I processi di biotrasformazione avvengono principalmente nel fegato
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METABOLITI ATTIVI METABOLITI INATTIVI + IDROSOLUBILI O CONIUGATI EFFETTI COLLATERALI ELIMINAZIONE FARMACO
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Processo di allontanamento del F e dei suoi metaboliti dall’organismo, fino alla sua completa espulsione F F F F AMBIENTE CIRCOLAZIONE
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IDROSOLUBILI CICLO ENTERO- EPATICO
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LA FARMACODINAMICA… …studio dei meccanismi di azione del farmaco
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Se la modificazione indotta dal farmaco è positiva per la salute si parla di MEDICAMENTO, se è dannosa si parla di TOSSICO
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CURATIVA SINTOMATICA PROFILATTICA DIAGNOSTICA
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Farmaci con Meccanismo ASPECIFICO INTERAZIONE FARMACO-ORGANISMO Proprietà fisico- chimiche OSMOTICI: richiamano acqua all'interno di un determinato settore, come per esempio alcuni diuretici e/o purganti. Il mannitolo è uno zucchero che non viene metabolizzato e se viene somministrato per via orale come purgante richiama acqua all'interno dell'intestino. La stessa sostanza può essere utilizzata anche come diuretico, data la sua capacità di richiamare acqua nei tubuli renali; in questo caso, però, la sostanza dev'essere somministrata per via endovenosa; ACIDIEBASI: antiacidi come il bicarbonato di sodio, carbonato di magnesio e di alluminio (MAALOX®); OSSIDANTI-RIDUCENTI: molti disinfettanti e il blu di metilene, un colorante utilizzato in caso di intossicazione da determinate sostanze che richiedono l'azione di un agente riducente; ADSORBENTI: carbone attivato per adsorbire i gas intestinali DISINFETTANTI
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I recettori sono macromolecole cellulari di natura proteica che, essendo deputate al riconoscimento di sostanze chimiche ENDOGENE ed alla generazione di risposte biologiche, possono interagire con un farmaco e dare inizio ad una catena di eventi biochimici con conseguenti effetti farmacologici. Farmaci con Meccanismo SPECIFICO Legame con bersagli specifici (RECETTORI)
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I recettori determinano le relazioni tra DOSE di farmaco ed effetto farmacologico I recettori sono responsabili della SELETTIVITA’ dell’azione farmacologica (effetto SPECIFICO) INTERAZIONE FARMACO-RECETTORE
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PROPRIETA’ del FARMACO e localizzazione dei RECETTORI
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Farmaco AGONISTA: un Farmaco che si lega ad un recettore in modo da generare una risposta biologica simile a quella del ligando endogeno Farmaco AGONISTA INVERSO: un Farmaco che si lega ad un recettore in modo da generare una risposta biologica opposta a quella del ligando endogeno Farmaco ANTAGONISTA: un farmaco che, pur legandosi ad un recettore è incapace di produrre una risposta biologica (non hanno attività intrinseca), ma inibisce (parzialmente o completamente) l’effetto di un agonista che agisca attraverso lo stesso recettore.
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La REVERSIBILITA’ del legame è fondamentale per assicurare il ripristino della normalità e per rendere libero il recettore, in grado così di rispondere di nuovo al ligando endogeno (condizioni fisiologica) Legami IRREVERSIBILI sono tipici di sostanze tossiche (gas nervino, arsenico)
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Se abbiamo capito come funzionano: Quando uso un farmaco AGONISTA? Quando invece un ANTAGONISTA?
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I recettori determinano le relazioni tra DOSE di farmaco ed effetto farmacologico Accanto ai recettori possono essere bersagli SPECIFICI dei farmaci, PROTEINE FUNZIONALI (enzimi, trasportatori, canali di membrana)
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FINESTRA TERAPEUTICA
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Si definisce INDICE TERAPEUTICO (ID) di un farmaco il rapporto tra dose tossica 50% (TD50 ) e dose efficace 50% (ED50). Fornisce un’idea del margine di sicurezza di un farmaco, sottolineando l’importanza delle dosi tossiche ed efficaci.
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La finestra terapeutica è l’intervallo di [C] nel quale si ottiene un buon risultato terapeutico senza che si manifestino effetti collaterali CpCp
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In vitroIn vivo Fase IVFase IIIFase IFase II FarmacovigilanzaStudio di efficacia Fase clinica Sintesi Forma farmaceutica Farmacologia Tollerabilità nei volontari sani: -Dose massima tollerata -Fenomeni secondari - Farmacocinetic a Prime ricerche nei pazienti. Scelta dosi efficaci Ricerche allargate in molti centri al fine di confermare efficacia e tollerabilità e stabilire il profilo terapeutico: -Posologia -Indicazioni -Controindicazioni -Fenomeni secondari -Precauzioni -Interazioni -Determinazione del valore terapeutico rispetto ad altri farmaci Autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) da parte delle autorità regolatorie Fase sperimentale IL VIAGGIO DEL FARMACO VERSO LA COMMERCIALIZZAZIONE (durata 1 anno) (durata 2-3 anni) (durata 2-4 anni)
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TERATOGENICITA’ capacità di un F di determinare lo sviluppo anomalo dell’embrione durante la gravidanza, provocando malformazioni congenite
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FINESTRA TERAPEUTICA RECUPERIAMO ALCUNI CONCETTI
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INDICAZIONI il F viene assunto con l’obiettivo di ottenere uno specifico effetto terapeutico CONTROINDICAZIONI condizioni che impediscono l’assunzione del F temporaneamente o in modo permanente in quel paziente in quanto il farmaco può risultare pericoloso ALCUNE DEFINIZIONI
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POSOLOGIA determinazione delle modalità di assunzione, delle dosi e dei tempi di somministrazione di un F Le “6” G Giusto paziente Giusto farmaco Giusta ora Giusta dose Giusta via di somministrazione Giusta registrazione
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EFFETTI COLLATERALI ed EFFETTI AVVERSI (ADR) Effetti indesiderati, ossia manifestazioni cliniche/di laboratorio associate alla somministrazione del F Effetti indesiderati minori o COLLATERALI Effetti indesiderati maggiori o AVVERSI
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Aumentata sensibilità al F da parte del paziente Mancata selettività del F Sovradosaggio Dose terapeutica Dose tossica Concentrazione minima efficace Concentrazione tossica Finestra terapeutica EFFETTI COLLATERALI-CAUSE
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TOLLERANZA bisogno di aumentare progressivamente la dose di un F per ottenere l’effetto terapeutico ottenuto originariamente con dosi minori DIPENDENZA FISICA stato di adattamento fisiologico ad una sostanza che si manifesta con una sindrome da sospensione (astinenza) quando la somministrazione del F viene interrotta DIPENDENZA PSICOLOGICA si associa a sensazioni di soddisfazione e al desiderio di ripetere l’esperienza della sostanza o di evitarne il disagio di non averla; ne può conseguire craving (desiderio intenso) e uso di tipo compulsivo.
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REAZIONI ALLERGICHE reazioni immunitarie inappropriate o eccessive, non prevedibili conseguenti alla somministrazione del F Non assumere più quel dato F !!! Esempi di reazioni allergiche: Febbre Reazioni cutanee Anemia emolitica Artrite Nefrite Neuropatia Reazione anafilattica
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Genetica Interazione tra F Effetto placebo FATTORI CHE INFLUENZANO LA RISPOSTA AD UN FARMACO
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BIOTECNOLOGIA : tecnologie del DNA ricombinante per uso terapeutico, diagnostico e sperimentale FARMACOGENETICA: influenza genetica, cioè di un singolo o più geni, nella risposta ai farmaci FARMACOGENOMICA: utilizzo di informazioni genetiche per guidare la scelta di una terapia farmacologica ad hoc FARMACOEPIDEMIOLOGIA: effetti dei farmaci sulla popolazione FARMACOECONOMIA: quantifica in termini economici i costi e i benefici dei farmaci utilizzati in terapia
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Agopuntura Osteopatia Naturopatia Erbalismo Idroterapia Omeopatia …..e altro ancora Malattie orfani di farmaci: rare o diffuse solo nei paesi sottosviluppati Scarsa resa economica
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1° CASO Siamo in una situazione di emergenza e dobbiamo iniettare grossi volumi di farmaco quale via di somministrazione utilizziamo?
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2° CASO Il soggetto presenta un’infiammazione a livello della congiuntiva dell’occhio, attraverso quale via somministrerò il farmaco?
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3° CASO Quale è la via più economica comoda e sicura per somministrare un farmaco?
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ALCUNI MECCANISMI D’AZIONE DEI FARMACI I sartani sono ANTAGONISTI del recettore AT1, ovvero, bloccano l’attivazione dei recettori AT1 dell’angiotensina II. Questo provoca vasodilatazione e altre risposte che portano all’abbassamento della pressione sanguigna Le sostanze oppioidi agiscono come AGONISTI su recettori specifici a livello del midollo spinale e del tronco cerebrale, questi recettori sono responsabili degli effetti analgesici ma anche di quelli collaterali (depressione respiratoria, prurito, vomito..) Il paracetamolo e l’acido salicilico (FANS) legano una proteina funzionale la ciclossigenasi (COX-1 o COX-2) Il Tiocolchicoside (miorilassante) lega come antagonista i recettori GABA e di glicina a livello sopra-spinale
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