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Luca Risi Centro Servizi Ortopedici Milano L’importanza degli ausili nella SLA.

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Presentazione sul tema: "Luca Risi Centro Servizi Ortopedici Milano L’importanza degli ausili nella SLA."— Transcript della presentazione:

1 Luca Risi Centro Servizi Ortopedici Milano L’importanza degli ausili nella SLA

2 Ortesi Ortesi è un termine generico che può indicare qualsiasi presidio ancorato o applicato alla superficie esterna del corpo dispositivi esoscheletrici

3 ortesi Le ortesi sono apparecchi, standard o confezionati su misura, che hanno lo scopo di:  sostenere una parte del nostro corpo, sostituendosi alla debole forza muscolare di un determinato segmento corporeo.  recuperare una funzione corporea aumentando e migliorando la funzionalità e la biomeccanica di parti del corpo presenti ma deficitarie.

4 Differenziazione Ortesi Tutori Docce

5 Doccia Quando si parla di Doccia ci si riferisce ad un’ortesi che: “contenere passivamente”, deve “contenere passivamente”, ovvero porre in una determinata posizione la porzione corporea interessata da una deformità o da una lesione prevenire l’insorgenza delle stesse consolida i risultati terapeutici ottenuti  N.B. non consente carichi funzionali.

6 Differenziazione Tutore Quando si parla di Tutore ci si riferisce ad un’ortesi che: “contiene” la porzione corporea interessata dal danno, sopperisce alla mancanza funzionale sopperisce alla mancanza funzionale della stessa consolidare i risultati terapeutici ottenuti agevola l’esecuzione dei movimenti propri della stessa.  N.b. i materiali e le geometrie sono atti al carico della funzione supportata

7 Ausilio è “ qualsiasi prodotto, strumento, attrezzatura utilizzato da una persona disabile per prevenire, compensare, alleviare o eliminare una menomazione, disabilità o handicap”. (standard internazionale ISO 9999)‏ ovvero è uno STRUMENTO che “permette alle persone disabili (o a chi le assiste) di svolgere attività quotidiane che altrimenti non potrebbero svolgere o di farle in modo più sicuro, veloce e accettabile”

8 Ausilio Ha come obbiettivo il miglioramento dell’autonomia e della qualità di vita delle persone disabili e/o di coloro che le assistono. delle persone disabili e/o di coloro che le assistono., ovvero la valorizzazione delle risorse funzionali e intellettuali di una persona in funzione di una maggiore e migliore indipendenza.

9 sistema di postura Un sistema di postura è un’insieme di elementi che opportunamente assemblati sostengono e a volte contengono l’utente.

10 La scelta e l’utilizzo degli ausili e delle ortesi in pazienti affetti da SLA, come il progetto riabilitativo, può essere suddiviso in tre fasi diverse che coincidono con i diversi stadi clinici:

11 prima fase: paziente autosufficiente con deficit lievi (obbiettivo il mantenimento delle abilità motorie)prima fase: paziente autosufficiente con deficit lievi (obbiettivo il mantenimento delle abilità motorie) seconda fase: paziente con perdita di una funzione importante (cammino, uso delle braccia, fonazione)seconda fase: paziente con perdita di una funzione importante (cammino, uso delle braccia, fonazione) terza fase: completa dipendenzaterza fase: completa dipendenza Fasi

12 prima fase: deficit lievi, paziente autosufficiente prima fase: deficit lievi, paziente autosufficiente Fasi 1.Ortesi spinali 2.Ortesi per arto superiore 3.Ortesi per arto inferiore 4.Ausili per la deambulazione 5.Ausili per la vita quotidiana e l’igiene personale

13 mirano a mettere a riposo, correggere o sostenere il rachide; mirano a mettere a riposo, correggere o sostenere il rachide; esplicano i loro effetti sull’intero rachide o su di un suo tratto; esplicano i loro effetti sull’intero rachide o su di un suo tratto; limitano l'ampiezza dei movimenti; limitano l'ampiezza dei movimenti; permettono di ridurre le manifestazioni dolorose, conflitti meccanici e le reazioni infiammatorie secondarie. permettono di ridurre le manifestazioni dolorose, conflitti meccanici e le reazioni infiammatorie secondarie. Ortesi Spinali

14 Offre un sostegno per la testa in pazienti con un deficit muscolari importanti senza il quale si avrebbero episodi di iperestensione o iperflessione del tratto cervicale con conseguenti problematiche respiratorie. Inoltre avendo una struttura scheletrica elimina il senso di oppressione dato dai comuni collari e permette un facile accesso alla tracheo in caso di necessità.

15 Hanno come obbiettivo: recuperare un’ azione antigravitaria compromessa recuperare un’ azione antigravitaria compromessa ridurre il dolore ridurre il dolore controllare il movimento (limitandolo o controllare il movimento (limitandolo o potenziandolo)‏ potenziandolo)‏ correggere e/o ridurre il peggioramento di una correggere e/o ridurre il peggioramento di una deformità. deformità. Ortesi per l’arto superiore

16 OmoTrain ® E’ un bendaggio attivo per il trattamento funzionale precoce dell'articolazione scapolo-omerale. Il tessuto a maglia di forma anatomica consente un’ottima adattabilità alla tipologia del corpo e ne assicura la massima vestibilità. Nel caso sia necessario è possibile applicare un inserto profilato in viscoelastico e posizionarlo quindi nel modo opportuno. Obbiettivi: - centrare l‘articolazione gleno-omerale.; - migliorare la guida articolare; - attivare durante il movimento mediante l‘inserto profilato un massaggio locale sulle parti molli della spalla. Ortesi per l’arto superiore

17 Permette il posizionamento ottimale e personalizzato di polso, mano, dita e pollice, evitando l’instaurarsi di contratture e deformità.

18 Ortesi per l’arto inferiore Hanno come obbiettivo: recuperare un’ azione antigravitaria compromessa recuperare un’ azione antigravitaria compromessa ridurre il dolore ridurre il dolore controllare il movimento (limitandolo o controllare il movimento (limitandolo o potenziandolo)‏ potenziandolo)‏ correggere e/o ridurre il peggioramento di una correggere e/o ridurre il peggioramento di una deformità. deformità.

19 È il tipo più comunemente utilizzato; è stata progettata per avere funzioni di “molla”, cioè accumulare energia per poi restituirla in seguito facilitando la fase di oscillazione del passo, in quanto: permette la dorsiflessione e resiste alla flessione plantare resiste all’equino e alla caduta del piede durante l’oscillazione, migliorando il preposizionamento del piede accresce la velocità e il livello funzionale del cammino Ortesi per l’arto inferiore

20 Sono finalizzati a facilitare la gestione dello spazio, delle attività domestiche e dell’igiene personale riducendo lo sforzo ed il tempo, riducendo lo sforzo ed il tempo, ed aumentando la sicurezza. Ausili per la vita quotidiana e l’igiene personale

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23 Sono ausili finalizzati a consentire o migliorare l’equilibrio statico l’equilibrio statico dei soggetti con impossibilità o difficoltà di deambulazione per ottenere forse uno sviluppo dinamico della funzione Ausili per la deambulazione

24 Sono indicati in tutti i casi in cui è necessario in cui è necessario migliorare e/o riattivare migliorare e/o riattivare la funzione deambulatoria e/o nei casi in cui il soggetto e/o nei casi in cui il soggetto non è in grado di sorreggersi non è in grado di sorreggersi con sufficiente sicurezza. con sufficiente sicurezza. Ausili per la deambulazione

25 Gli ausili per la deambulazione possono. Possono essere concepiti per: conferire un lieve miglioramento della stabilità con l'appoggio limitato ad una piccola area (bastoni, stampelle, tripodi e tetrapodi); conferire un lieve miglioramento della stabilità con l'appoggio limitato ad una piccola area (bastoni, stampelle, tripodi e tetrapodi); sopperire alla mancanza di equilibrio utilizzando una superficie di appoggio sufficientemente grande da permettere di effettuare spostamenti su ruote sfruttando la forza muscolare residua (deambulatori). sopperire alla mancanza di equilibrio utilizzando una superficie di appoggio sufficientemente grande da permettere di effettuare spostamenti su ruote sfruttando la forza muscolare residua (deambulatori). Ausili per la deambulazione

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28 seconda fase: perdita di una funzione seconda fase: perdita di una funzione importante (cammino, uso delle braccia, fonazione)‏ importante (cammino, uso delle braccia, fonazione)‏ Fasi 1. Ausili per la stabilizzazione 2. Ausili per gli spostamenti 3. Carrozzine

29 Consentono il raggiungimento e il mantenimento della posizione eretta Ausili per la stabilizzazione

30 E’ indicato quando si renda necessaria la ricerca attiva della posizione eretta quando il paziente non sia più in grado di mantenere questa posizione in modo autonomo, grazie all’ausilio di sostegni alle ginocchia, o presa pelvica e fermapiedi. Stabilizzatore per statica in postura eretta Ausili per la stabilizzazione

31 Sono indicati per agevolare i numerosi trasferimenti, in autonomia o assistiti, che si rendono necessari nella vita quotidiana. Sono strumenti utilizzati per sollevare soggetti che non sono in grado di mantenere in modo autonomo la stazione eretta. Il sistema di sostegno è costituito da imbracature che, a seconda della forma, consentono il trasferimento della persona in posizione seduta, semiseduta o sdraiata Ausili per i trasferimenti

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34 Permettono gli spostamenti, autonomi e non, quando la deambulazione è gravemente compromessa o non risulta possibile; o anche solo per il mantenimento dei rapporti sociali. In altre parole, servono a compensare le disabilità di locomozione sulle brevi distanze delle persone con perdita completa o grave deficit del cammino. Carrozzine

35 Tuttavia non esiste un livello assoluto di compromissione della capacità di camminare al di là del quale è necessario l’uso della carrozzina, e al di sotto del quale può essere evitato. Ogni persona ha invece un suo limite soggettivo superato il quale il solo cammino non basta più, ragione per cui: - le preferenze personali dei pazienti sono il fattore più rilevante; - nessun operatore ha diritto di decidere quanta fatica una persona debba fare o quanto dolore possa sopportare; Carrozzine

36 L’obbiettivo di una carrozzina è quello di potenziare le capacità di locomozione su brevi distanze qualora il cammino non sia sufficiente a soddisfare le esigenze individuali Pertanto la carrozzina deve: adeguarsi all’evoluzione della patologia adeguarsi all’evoluzione della patologia aumentare comfort e sicurezza aumentare comfort e sicurezza migliorare le funzioni vitali migliorare le funzioni vitali migliorare abilità visive, percettive e cognitive migliorare abilità visive, percettive e cognitive ottimizzare le capacità residue ottimizzare le capacità residue Carrozzine

37 L’obbiettivo di una carrozzina è quello di potenziare le capacità di locomozione su brevi distanze qualora il cammino non sia sufficiente a soddisfare le esigenze individuali Pertanto la carrozzina deve: prevenire danni cutanei prevenire danni cutanei mantenere una postura simmetrica mantenere una postura simmetrica prevenire la formazione di deformità muscolo/scheletriche prevenire la formazione di deformità muscolo/scheletriche garantire una buona stabilità garantire una buona stabilità Carrozzine

38 Carrozzine Apparentemente sono tutte uguali, in realtà non è così dato che ogni utilizzatore è diverso Per scegliere una carrozzina bisogna tener conto: delle capacità motorie del paziente delle capacità motorie del paziente delle dimensione e della conformazione fisica delle dimensione e della conformazione fisica del paziente del paziente dell’ambiente d’utilizzo dell’ambiente d’utilizzo

39 Carrozzine

40 terza fase: completa dipendenza terza fase: completa dipendenza Fasi 1. Sistemi di postura 2. Ausili per la comunicazione

41 Sono un un’insieme di elementi che opportunamente assemblati sostengono e a volte contengono l’utente, applicandosi o a carrozzine pieghevoli o a basi predisposte caratterizzate da sistemi basculanti Sistemi di postura

42 Da un punto di vista biomeccanico può essere considerato un sistema finalizzato a mantenere una postura “ideale” attraverso la produzione di forze in grado di annullare gli effetti di forze disequilibranti e deformanti. sostituiendosi all’azione dei muscoli deficitari, sostituiendosi all’azione dei muscoli deficitari, opponendosi all’azione disequilibrante e deformante dei muscoli, opponendosi all’azione disequilibrante e deformante dei muscoli, mantenendo l’allineamento “ideale” dei vari segmenti corporei mantenendo l’allineamento “ideale” dei vari segmenti corporei riducendo i carichi muscolo-articolari, riducendo i carichi muscolo-articolari, previenendo, entro certi limiti, lo sviluppo o l’aggravamento di retrazioni e deformità. previenendo, entro certi limiti, lo sviluppo o l’aggravamento di retrazioni e deformità. Sistemi di postura

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44 Basculamento - Reclinazione per prevenire le piaghe da decubito. E’ indicata in tutti quei casi in cui il soggetto ha una scarsissima mobilità del tronco e degli arti superiori e necessita di una continua diversificazione della posizione anche per prevenire le piaghe da decubito. L’interazione tra reclinazione dello schienale e basculamento dell’intero sistema posturale tronco/bacino consente di realizzare infinite variabili dell’assetto posturale complessivo, ricercando il miglior assetto posturale per ciascuna funzione o attività e variando all’infinito i punti di massima compressione

45 Attenzione!!!! mediante un’attenta e completa valutazione multidisciplinare La scelta e l’adozione di un ausilio deve partire dall’analisi delle esigenze individuali del paziente mediante un’attenta e completa valutazione multidisciplinare TECNICO ORTOPEDICO PAZIENTE Medico FISIOTERAPISTA INFERMIERA PSICOLOGA LOGOPEDISTA

46 Grazie per l’attenzione !


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