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I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO: dal riconoscimento all’intervento didattico-pedagogico Percorso Formativo A.S: 2012/2013 Relatori: funzioni strumentali.

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Presentazione sul tema: "I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO: dal riconoscimento all’intervento didattico-pedagogico Percorso Formativo A.S: 2012/2013 Relatori: funzioni strumentali."— Transcript della presentazione:

1 I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO: dal riconoscimento all’intervento didattico-pedagogico Percorso Formativo A.S: 2012/2013 Relatori: funzioni strumentali incaricate (Proff.sse Ferrari Letizia, Caroppo Cristina) (Proff.sse Ferrari Letizia, Caroppo Cristina) ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “P. GOBETTI”

2 DISLESSIA evolutiva: è un disturbo che si manifesta nell’apprendimento della lingua scritta e riguarda la capacità di leggere. DISGRAFIA: disturbo della scrittura, di tipo grafo motorio, che riguarda l’aspetto esecutivo di questa funzione. DISORTOGRAFIA: disturbo della scrittura che si riferisce all’incapacità del bambino di tradurre correttamente i suoni che compongono una parola in simboli grafici, e di utilizzare le regole ortografiche. Riguarda l’aspetto costruttivo della funzione. DISCALCULIA specifica comprensione delle abilità aritmetiche nelle procedure del calcolo e del sistema dei numeri. D isturbi S pecifici dell’ A pprendimento

3 Per la diagnosi dei DSA devono esservi queste condizioni: QUOZIENTE INTELLETTIVO (QI) NELLA NORMA ASSENZA DI DIFETTI A CARICO DEL SISTEMA VISIVO ED UDITIVO (PATOLOGIE) ASSENZA DI DEFICIT NEUROLOGICI ASSENZA DI DISTURBI AFFETTIVI OPPORTUNITA’ SCOLASTICHE NORMALI CADUTA SIGNIFICATIVA NELLE ABILITA’ SCOLASTICHE (-2 Deviazioni Standard) nella LETTURA, SCRITTURA e CALCOLO

4 Conseguenze psicologiche BASSA AUTOSTIMA INSICUREZZA, IMPOTENZA, PASSIVITA’, RIFIUTO, DISINVESTIMENTO, SCARSA TOLLERANZA, AGGRESSIVITA’, CHIUSURA IN SE STESSI, INFERIORIZZAZIONE NEL CONFRONTO SOCIALE, INSODDISFACENTE INTERAZIONE CON I COETANEI, RIFIUTO DEI COMPAGNI, AUTOISOLAMENTO, BUGIE, PAURE, STANCHEZZA, SOMATIZZAZIONI, TRASCURATEZZA VERSO SE STESSO O VERSO I PROPRI OGGETTI, MANCANZA DI FUTURIBILITA’

5 SEGNALI PREDITTIVI nella scuola Primaria/Secondaria SEGNALI GENERALI: Inadeguata padronanza fonologica Difficoltà: ad imparare l’ordine alfabetico ad usare il vocabolario ad imparare le tabelline a memorizzare le procedure specifiche delle operazioni aritmetiche ad imparare i termini specifici delle discipline a ricordare gli elementi temporali e spaziali (elementi geografici, le epoche storiche, le date degli eventi, uso della linea del tempo, difficoltà a orientarsi su carte geografiche, giorni della settimana, i mesi, date di compleanno) di attenzione ad organizzare il proprio tempo (giornata, tempo per i compiti) a leggere l’orologio

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7 Il RAGAZZO Non sa Non vuole Non può

8 Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) Difficoltà Specifica di Apprendimento (DSA) Bisogno Specifico di Apprendimento (BSA) CAMBIAMO IL FOCUS…

9 DISTURBO SPECIFICO della LETTURA

10 Tratto da “Il mago delle formiche giganti. La dislessia a scuola, tutti uguali e tutti diversi”. AID, Ed Libri Liberi, Firenze 2002.

11 DIFFICOLTA’ NELLA LETTURA  VELOCITA’ : lentezza, incertezza, esitazioni, molte ripetizioni di sillabe o parole)  ERRORI - confondono forme orientate in modo diverso p-q, b-d, u-n -invertono le lettere: leva-vela -indovinano le parole che non riescono a leggere -sostituiscono con parole simili -saltano le lettere -confondono forme simili: e-a, m-n, r-z -confondono fonemi simili -difficoltà a leggere gruppi consonantici e dittonghi -difficoltà a fondere le lettere

12 -compiono errori di accento -non rispettano la punteggiatura -commettono errori dovuti all’influsso del dialetto IN GENERALE….. Tengono il dito su ogni parola che leggono Appaiono tesi mentre leggono Non riescono a stare seduti mentre leggono Si distraggono facilmente Muovono la testa mentre leggono Tengono il libro troppo vicino/lontano Leggono a voce bassa, senza intenzione, senza piacere

13 Comprensione -…. Leggono bene, ma non capiscono…. -… Leggono male e non capiscono…. -…. Leggono male ma capiscono…. ?

14 INTERVENTO DIDATTICO: Area Lettura STRUMENTI COMPENSATIVI Righello, cartolina, cartolina tagliata, finestra

15 -Ingrandimento carattere: A A -Lettore -Registratore -Programmi Software: C.A.R.L.O (Anastis), Alfa Reader (Erickson), Leggi per me (free)…

16 CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE Dei DISTURBI SPECIFICI DI SCRITTURA

17 Cosa serve per compiere un’analisi acustica corretta? Isolare la singola parola Analisi dei singoli fonemi

18 DIFFICOLTA’ NELLA SCRITTURA Impugnatura scorretta Molta pressione Errori : Confondono fonemi simili Doppie, Errori ortografici Segmentazione errata Lenti nella copiatura alla lavagna Grafia inadeguata Spazio grafico non organizzato Difficoltà nell’organizzazione del pensiero scritto

19 La SCRITTURA Viene valutata attraverso i parametri di VELOCITA’ esecutiva CORRETTEZZA ortografica

20 CHECK LIST di osservazione della SCRITTURA Velocità: -.. Sono lenti nella scrittura autonoma -.. Sono lenti nella scrittura sotto dettatura -.. Sono lenti nella copiatura alla lavagna

21 Correttezza: - Confondono fonemi simili - Non rimangono nelle righe o nei quadretti - Non rispettano i margini - Alternano diversi caratteri - Variano la direzione - Non hanno acquisito lo stampatello maiuscolo o lo stampatello minuscolo - Non hanno acquisito il corsivi - Compiono errori ortografici - Compiono errori lessicali - Compiono errori fonologici - Non sono in grado di distinguere parole omofone non – omografe

22 - Saltano parti di parole - Saltano delle parole - Ripetono sillabe - Ripetono parole - Segmentazione errata - Scrivono lettere a specchio - Invertono le lettere all’interno della stessa parola - Invertono le sillabe all’interno della stessa parola - Ricalcano le lettere già scritte - Coloritura non adeguata - Omettono la punteggiatura

23 DISORTOGRAFIA LESSICALE:c’è - ce cuoco -quoco l’ago -lago all’albergo -allabergo FONOLOGICO: colomba -colonba dado - dato afa - ava strigliare -striglare mela -lame MORFOLOGICO: andare -andava mela -mele

24 1^ elementare

25 2^elementare

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27 3^ elementare

28 IL CALCOLO

29 IL SISTEMA 1) Sistema di comprensione 3) Sistema di produzione INPUT OUTPUT Trasformazione del nr in rappresentazione quantitativa Fornisce le risposte numeriche 2) Sistema del calcolo opera attraverso SEGNI X,+, - FATTI ARITMETICI Tabelline, operazioni PROCEDURE DI CALCOLO Scomposizioni, incolonnamento Scrittura del numero in: CODICE ARABICO 4 CODICE GRAFEMICO quattro PRODUZIONE ORALE dei nr in codice fonologico Dico il 4

30 Ricapitolando…… Il Sistema di comprensione trasforma la struttura superficiale dei numeri (diversa a seconda del codice, verbale o arabo) in una rappresentazione astratta di quantità Il Sistema del calcolo assume questa rappresentazione come input per manipolarla grazie a : segni delle operazioni, fatti numerici e le procedure di calcolo Il Sistema di produzione rappresenta l’output ovvero le risposte numeriche Questi sistemi usano il Codice UDITIVO (fonologico) e Codice VISIVO (arabico e grafemico)

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37 IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

38 PDP: OBBLIGATORIO E COLLETTIVO, DEVE ESSERE INTESO COME UNO STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE DIDATTICA E METODOLOGICA, PER UN’AZIONE INTENZIONALE E SISTEMATICA FINALIZZATA AL SUCCESSO FORMATIVO. COSA DEVE INDICARE?  STRUMENTI COMPENSATIVI;  MISURE DISPENSATIVE;  MODALITA’ DI VERIFICA;  MODALITA’ DI VALUTAZIONE. La scuola deve dimostrare di aver messo in atto tutte le misure necessarie previste dalle normative vigenti per questi studenti.

39 Come ogni programmazione educativa, il piano didattico personalizzato per un allievo con DSA deve contenere, essenzialmente, i seguenti punti: ANALISI DELLA SITUAZIONE DELL’ALUNNO L’analisi della situazione dell’alunno deve riportare le indicazioni fornite da chi ha redatto la segnalazione, quelle pervenute dalla famiglia e i risultati del lavoro di osservazione condotto a scuola. Deve rilevare le specifiche difficoltà che l’allievo presenta ed anche i suoi punti di forza e le potenzialità residue, su cui edificare l’azione didattica. b) LIVELLO DEGLI APPRENDIMENTI Nelle diverse materie vanno individuati gli effettivi livelli di apprendimento, che devono essere rilevati con le modalità più idonee a valorizzare le effettive competenze dell’allievo superando le sue specifiche difficoltà.

40 OBIETTIVI E CONTENUTI D’APPRENDIMENTO PER L’ANNO SCOLASTICO Per ciascuna materia vanno individuate le abilità e le conoscenze fondamentali che l’allievo deve acquisire, affinché sia mantenuta la validità effettiva del corso di studi ma al contempo assicurando un volume di lavoro compatibile con le specifiche modalità di funzionamento di un allievo con DSA. METODOLOGIE – MISURE COMPENSATIVE E DISPENSATIVE Per ciascuna materia è necessario individuare le metodologie più adatte ad assicurare l’apprendimento dell’allievo, in relazione alle sue specifiche condizioni. Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuati gli strumenti compensativi e dispensativi necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento.

41 Tra questi, nella scuola secondaria, vanno individuati con particolare cura gli strumenti compensativi e dispensativi che sarà possibile assicurare anche in sede di Esame di Stato. Preliminarmente all’Esame di Stato, della scuola secondaria di II grado, tali strumenti vanno indicati nel Documento del 15 maggio (Nota MPI n.1787/05 - MPI maggio 2007) in cui il Consiglio di Classe dovrà esattamente indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti per le prove d’esame.

42 MODALITA’ DI VERIFICA, VALUTAZIONE FORMATIVA E VALUTAZIONE FINALE In ottempranza a quanto indicato nelle precedenti parti del piano personalizzato, andranno specificate le modalità attraverso le quali si intende valutare i livelli di apprendimento nelle diverse discipline o ambiti di studio. Dovrà essere, ad esempio, esplicitamente esclusa la valutazione della correttezza ortografica e sintattica per gli allievi disgrafici o disortografici etc. Per ogni disciplina andranno pertanto individuate le modalità che consentano di appurare l’effettivo livello di apprendimento.

43 ASSEGNAZIONE DEI COMPITI A CASA E RAPPORTI CON LA FAMIGLIA Nella programmazione personalizzata dovranno essere indicate le modalità di accordo tra i vari docenti e con la famiglia in ordine all’assegnazione dei compiti a casa: - come vengono assegnati (con fotocopie, con nastri registrati,...); - in quale quantità vengono assegnati (tenere conto che i ragazzi con DSA sono lenti e fanno molta più fatica degli altri, quindi occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni apprendimento); - con quali scadenze vengono assegnati, evitando sovrapposizioni e sovraccarichi; - con quali modalità possono essere realizzati, se quelle consuete risultano impossibili o difficoltose.

44 Firma del PDP e legge sulla privacy Il PDP richiede la firma della famiglia, che, con l’apposizione della firma diviene consapevole che autorizza il Consiglio di Classe ad utilizzare tutti gli strumenti indicati per il raggiungimento del successo scolastico dell’alunno. A seconda della gravità del problema, il trattamento differenziato sarà più o meno evidente, ma comunque non totalmente occultabile. Se la famiglia non desidera che siano adottati strumenti compensativi e misure dispensative, lo deve dichiarare ed essere consapevole delle conseguenze. Rifiutando l’adozione di quanto indicato nel PDP per il successo scolastico dell’alunno, si assume anche la responsabilità di un suo eventuale insuccesso. La diagnosi di DSA rientra nei dati sensibili, quindi, senza l’autorizzazione della famiglia, non si può rendere noto ad altri questa condizione, a meno che non sia lo stesso alunno a farlo. E’ necessario altresì informare tutti i docenti del Consiglio di Classe della situazione, perché agiscano adeguatamente, vincolati all’obbligo della riservatezza.


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