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PubblicatoValerio Di Giacomo Modificato 8 anni fa
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La Misericordia e le sue Opere 11 Novembre 2015 Primo incontro di formazione Caritas Relatore: don Luigi Redaelli
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Inginocchiati davanti agli uomini
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Due ragazzi sorreggono un angelo ferito L’Angelo ferito olio su tela di Hugo Simberg (Finlandia) 1903 circa
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Angelo candore afflizione prostrazione ala ferita tracce di sangue testa fasciata mani aggrappate mazzetto di fiori MESSAGGIO ideale scalfito? sogno tradito? aspirazione irrealizzata? perdita dell’innocenza? GUARITORE FERITO?
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Primo Ragazzo aria grave nero postura rigida concentrato sul cammino MESSAGGIO solo i GIOVANI credono e difendono gli ideali i sogni gli angeli? sono loro i “buoni samaritani” di oggi?
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Secondo ragazzo sguardo serio verso lo spettatore quasi accusatorio ammonimento MESSAGGIO non si può restare INDIFFERENTI INVITO all'ascolto e alla compassione COINVOLTI a dare significato ai gesti di aiuto
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Opere di misericordia corporali e spirituali Visione degli anni del pontificato di Giovanni XXIII: −Concilio Vaticano II −Carità −Pace Monumento a papa Giovanni XXIII di Emilio Greco – Basilica Vaticana
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Giovanni XXIII non solitario volto affabile: indole buona umanissima proferisce una parola alle sofferenze: richiamo, perdono, conforto, rigenerazione, salvezza fare dimesso e gioviale MESSAGGIO “Amò e fu amato: multiforme amore apostolico”
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Convocazione inattesa del Concilio Vaticano II genio pastorale che lo rende amico degli uomini coscienza e volontà del cammino di Chiesa più sciolto e più rapido MESSAGGIO “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi soprattutto di coloro che soffrono sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo” (Concilio Vaticano II, GS 1)
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gruppi umani diversi e compositi tutti attraversati dal dolore scena plurima e confusa: vita bisognosa di conforto e di soccorso presenza curiosa del cane
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scena duplice: terra/cielo angeli agili e potenti mondo spirituale amore di Dio passivo e attivo grazia e mistero MESSAGGIO opere di misericordia spirituali e corporali strettamente connesse
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LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE Consigliare i dubbiosi Insegnare agli ignoranti Ammonire i peccatori Consolare gli afflitti Perdonare le offese Sopportare pazientemente le persone moleste Pregare Dio per i vivi e per i morti
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LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE Dar da mangiare agli affamati Dar da bere agli assetati Vestire gli ignudi Alloggiare i pellegrini Visitare gli infermi Visitare i carcerati Seppellire i morti
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… nuova Formulazione Ti vengo a trovare Condivido con te Ti ascolto Fai parte di questa comunità Prego per te Parlo bene di te Faccio con te un pezzo di strada + Joachim Wanke 2007
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“In questo Anno Santo, potremo fare l’esperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera drammatica… È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale.” (papa Francesco, Misericordiae vultus 15)
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Dio cinto di un asciugatoio ai piedi dell’uomo Lavanda dei piedi affresco di Giotto – 1303-1305 – cappella degli Scrovegni Padova
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Gesù " Vi ho dato l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi" posture dei corpi sguardi vicinanze/ distanze soprattutto i gesti "spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo".
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Discepoli volti: solennità del momento disorientati o assenti ministranti impassibili
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Gesù e Pietro sguardo intenso mano che ammonisce "a lasciarsi amare" Pietro mano sulla testa si lascia coinvolgere totalmente testa cuore e corpo nel destino di Gesù! testamento spirituale di Gesù la logica di amore e di servizio: "sarete BEATI se li metterete in pratica"
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Se dovessi scegliere una reliquia della tua Passione, prenderei proprio quel catino colmo d'acqua sporca. Girare il mondo con quel recipiente e ad ogni piede cingermi dell'asciugatoio e curvarmi giù in basso, non alzando mai la testa oltre il polpaccio per non distinguere i nemici dagli amici, e lavare i piedi del vagabondo, dell'ateo, del drogato, del carcerato, dell'omicida, di chi non mi saluta più, di quel compagno per cui non prego mai, in silenzio finché tutti abbiano capito nel mio il tuo amore.
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