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PubblicatoFiora Dionisia Micheli Modificato 8 anni fa
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Dott.ssa Sabrina Di Tullio
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“Insegnare e apprendere non sono sinonimi: possiamo insegnare – e insegnare bene – senza che gli studenti imparino”. (Bodner)
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atteggiamento verso la scuola motivazione rapporto con docenti/compagni attribuzione e impegno partecipazione/interesse concentrazione ansia scolastica autonomia autovalutazione sensibilita’ metacognitiva
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Diversi punti di vista ma… un pro-cedere comune: Dialogo Ascolto Osservazione Condivisione
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Non procedere in maniera casuale, ma partire dalle eccellenze; Educare ad un ordine procedurale; Agire con flessibilità. Attendersi progressi e regressi; Documentare. Predisporre il PDP ( Piano Didattico personalizzato) con la descrizione delle difficoltà e l’indicazione degli strumenti compensativi e dispensativi necessari. Cosa fare?
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Didattica cooperativa Didattica costruttivistica Didattica metacognitiva Didattica attiva Didattica inclusiva Vari tipi di didattica
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Le tecnologie nella didattica: La memoria umana procede per “associazioni”, cioè “link” fra elementi di informazione
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Schemi Rappresentazioni interne in grado di mediare tra la percezione reale e le aspettative del soggetto (Bartlett, 1932) Elementi di base della conoscenza (Rumelhart, 1980) Schemi - Carattere dinamico - Continuità fra ciò che si apprende e ciò che si è già appreso - Dimensione costruttiva
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The Dingos are wild dogs that live in Australia. They were brought there by the first people to live in Australia called Aborigens. Dingos are farly large dogs that have yellowishbrown fur. They rarely bark and mostly howl. If dingos are caught as puppies they make good pets. Dingos’ most important food is small kangaroo called wallaby, but they also kill sheep. Because of this, the Australian governement has spent a lot of money to catch and poison them.
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The Dangerous Dingos (schema verbale) D.Mugnaini
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The Dangerous Dingos (schema visivo) D.Mugnaini
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Quando l’aria in salita si raffredda, il vapore acqueo si condensa in gocce d’acqua e forma una nuvola. Testo e immagini integrate Testo e immagini separate
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Testo scritto e immagini Testo narrato in audio e immagini Quando l’aria in salita si raffredda, il vapore acqueo si condensa in gocce d’acqua e forma una nuvola. “Quando l’aria in salita si raffredda, il vapore acqueo si condensa in gocce d’acqua e forma una nuvola.”
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Gli ostacoli alla comprensione Densità informativa: - costruire un rapporto bilanciato tra le informazioni codificate in forma scritta e gli apparati di supporto (immagini …) - alleggerire il carico informativo: semplificazioni testuali. Introduzione di espedienti grafici: dimensione carattere, a capo, interlinea ….
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adattamento dei testi con strutture sintattica non troppo complesse, nel rispetto del tessuto narrativo periodi di lunghezza contenuta controllo lessicale, perché all'interno della stessa pagina non ci siano troppi termini 'difficili' abbattimento delle barriere tipografiche: carattere open-type (font originale biancoenero©) con lettere speculari differenziate, studiato per i dislessicifont originale biancoenero© paragrafi spaziati per rendere la pagina più leggera righe di lunghezza irregolare per seguire il ritmo della narrazione carta color crema che stanca meno la vista Bianco e nero edizioni
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Utilizzare un lettore esterno compagno/tutor) Utilizzare un lettore esterno (compagno/tutor) Incentivare l’uso dell’ mp3 per riascoltare/riascoltarsi Incentivare l’uso dell’ mp3 per riascoltare/riascoltarsi Incentivare all’uso di dizionari digitali, registrazioni Incentivare all’uso di dizionari digitali, registrazioni Ridurre i testi e operare con mediatori didattici Ridurre i testi e operare con mediatori didattici Privilegiare le verifiche orali e l’uso di mediatori anche durante le verifiche Privilegiare le verifiche orali e l’uso di mediatori anche durante le verifiche Favorire la registrazione delle lezioni predisponendo scalette degli argomenti Favorire la registrazione delle lezioni predisponendo scalette degli argomenti Importante è che l’allievo acceda all’ascolto del testo
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Favorire l’uso strategico dell’errore come compito di apprendimento e non di prestazione Favorire lavori di coppia, gruppo. I contributi dei compagni favoriscono le strategie di controllo e monitoraggio della comprensione, il coinvolgimento emotivo “Ciò che un ragazzo fa in collaborazione oggi, lo potrà fare da solo domani”
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Dott.ssa Sabrina Di Tullio Un’altra facilitazione sperimentata da Bereiter e Scardamalia, e poi ripresa nel programma metacognitivo di Harris e Graham (1996), consiste nell’invitare gli alunni a utilizzare nel corso dell’attività compositiva e a elaborato concluso una serie di foglietti sui quali sono stati scritti suggerimenti o“domande” da rivolgere al testo per monitorarlo, valutarne la coerenza, la chiarezza ed eventualmente modificarlo.
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Dott.ssa Sabrina Di Tullio “Ho ripetuto troppo questa parola, non è il caso di cercare dei sinonimi?” “Questo punto del testo è importante, ma scritto così il lettore lo capirà?” “Le parti del testo non sono ben collegate tra loro!” “L’ordine che ho seguito nella presentazione delle idee non è molto logico” “Mi serve una frase e/o una parola di collegamento!”
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Dott.ssa Sabrina Di Tullio visiva auditiva cenestesica
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Cosa deve FARE l‘insegnante L’insegnante deve: Accogliere realmente la “diversità”, studiarla, comunicare serenamente con il ragazzo e dimostrargli comprensione Parlare alla classe delle caratteristiche del problema Spiegare alla classe il perché del diverso trattamento che viene riservato in varie occasioni ai dislessici Utilizzare le risorse dei compagni di classe assegnando ad esempio un Tutor al bambino dislessico
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Leggere di più non migliora l’abilità di lettura Gli esercizi ripetitivi non provocano generalizzazione dell’apprendimento L’uso di un compenso/dispensa non riduce le possibilità di sviluppo della competenza La quantità di lavoro a casa deve essere compatibile con il livello raggiunto dal ragazzo
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Qualcosa è cambiato! Dott.ssa Sabrina Di Tullio
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Grazie per l’attenzione! www.centrocittadelsole.it scuolacittadelsole@virgilio.it
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