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LA DISLESSIA Sportello didattico Polo 3 Cividate Borno Servizio NPIA Dott.ssa Federica Serioli e Dott.ssa Linda Giacomella.

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1 LA DISLESSIA Sportello didattico Polo 3 Cividate Borno Servizio NPIA Dott.ssa Federica Serioli e Dott.ssa Linda Giacomella

2 Rinfreschiamoci la memoria….. Cosa è la DISLESSIA: In parole semplici…… Un dislessico è una persona che ha avuto più difficoltà degli altri ad imparare a leggere e scrivere e che può continuare a presentare difficoltà anche in età adulta.

3 Tecnicamente….. La dislessia è un disturbo dell’apprendimento di origine neurobiologica. Il soggetto mostra difficoltà nella lettura accurata, nello scorrevole riconoscimento delle parole, nel compitare e nel decodificare le parole scritte. Queste difficoltà derivano da un deficit della competenza fonologica del linguaggio che non è prognosticabile dalla capacità cognitiva del soggetto e dall’insegnamento avuto durante gli anni di scuola.

4 Cosa succede nella testa del ragazzo dislessico…… Recenti studi effettuati con risonanza magnetica hanno evidenziato che nel dislessico si attivano poco le parti del cervello deputate alla lettura cioè le parti occipito-temporale e pareto-temporale. Mentre si attiva maggiormente la parte anteriore cioè le aree di Broca che sono meno adatte alla decifrazione dei grafemi corrispondenti ai fonemi della propria lingua.

5 Ma cosa serve per leggere? 1. Consapevolezza fonologica: capacità di percepire i diversi suoni (fonemi) della lingua parlata. Dà al lettore la possibilità di usare questa capacità per decifrare le lettere delle parole 2. Fonetica della lingua: corrispondenza suono-segno. 3. Fluidità: abilità di decifrare rapidamente e automaticamente, senza sforzo e quasi inconsapevolmente.

6 Quali le conseguenze secondarie?  Difficoltà nella comprensione del testo  Riduzione del vocabolario  Scarse conoscenze di cultura generale

7 Un passo indietro…… Quali erano i profili WISC-III di un ragazzino dislessico….. Profilo ACID: - ragionamento aritmetico - cifrario - informazioni - memoria di cifre Profilo SCAD: - ricerca di simboli - memoria di cifre - ragionamento aritmetico - cifrario

8 IL CASO…….. - Luca - Nato nel 2000 - Frequenta la classe prima della scuola secondaria di primo grado - Sorella minore con DSA

9 Storia clinica….(1) - Giunge al Servizio nel giugno 2007 all’età di 7 anni e 5 mesi; - L’accesso è per difficoltà nella gestione all’interno dell’ambito famigliare, fuori è un “santo”; - Escluso disturbo comportamentale, probabile difficoltà negli apprendimenti;

10 Storia clinica….(2) - In seconda infanzia valutato da una logopedista per alcune difficoltà; - Familiarità positiva in linea paterna; - Si decide di intraprendere l’iter valutativo: cognitivo apprendimenti.

11 1° Valutazione Agosto 2007 Valutazione cognitiva Wisc-III QIT: 84 QIV: 88 QIP: 84

12 Valutazione apprendimenti Settembre 2007 Lettura: Velocità: Richiesta d’Attenzione Correttezza: Richiesta d’Attenzione Comprensione: sufficiente

13 Controllo apprendimenti Aprile 2008 Lettura: Velocità:prestazione sufficiente Correttezza:prestazione sufficiente

14 In conclusione…. - No DSA

15 Settembre 2010 - Invio segnalazione scolastica per richiesta di valutazione per sospetto DSA; - Visita Npi:si decide per una rivalutazione per DSA.

16 2° Valutazione Gennaio 2011 Valutazione cognitiva Wisc-III QIT: 102 QIV: 96 QIP: 106

17 Profilo…..

18 Valutazione apprendimenti Gennaio 2011 Lettura: Velocità:Richiesta Intervento Immediato Correttezza: Prestazione sufficiente Comprensione: sufficiente (7/10) Scrittura: >15° centile Calcolo: QC 74, QN 94, QCN 82

19 In conclusione…. - Disturbo specifico della lettura - No difficoltà ortografiche - Lievi difficoltà nell’ambito del calcolo, ma non vi è la presenza di una discalculia

20 Quali possono essere i punti di forza di un ragazzo con questo profilo e queste caratteristiche???

21  Memoria di Lavoro Visiva  Favorire l'utilizzo di schemi e mappe concettuali costruite insieme all'insegnante e non pre-confezionate  Concedere l'utilizzo di tali mappe durante le esposizioni orali  Lasciare a disposizione il brano di comprensione durante tutto il tempo del compito  Utilizzare riferimenti a maggior impatto visivo (colori- frecce-immagini)

22 Ma quali difficoltà un ragazzo con questo profilo e queste caratteristiche può incontrare nel suo percorso di apprendimento???

23 Difficoltà nella gestione e nell’organizzazione delle pagine e dello studio, in particolare nelle materie quali storia, geografia, scienze, antologia, epica... tutta la parte teorica scritta nei libri di tutte le materie

24 Quali soluzioni? - Interrogazioni programmate; - Evitare un sovraccarico di informazioni durante la spiegazione (evitare la spiegazione di un capitolo in un unica lezione); - Chiedere a Luca particolare attenzione durante la spiegazione; - Utilizzo e creazione di mappe/schemi - (sia a casa che a scuola); - Ripetizione ad alta voce di ciò che è stato studiato; - Utilizzare, durante l’interrogazione domande strutturate ed organizzate con un filo logico ben preciso.

25 2. Difficoltà nelle prove di comprensione e/o nella suddivisione in sequenze in brani particolarmente lunghi e complessi (es. brani di antologia).

26 Quali soluzioni? - Se il brano proposto è particolarmente lungo suddividerlo in più parti e inserire al termine di queste le domande relative. - Evitare di richiedere la suddivisione in sequenze perché Luca sarà più concentrato sul contenuto globale per cui potrebbe non cogliere alcune sfumature; - Non ritirare il brano, ma lasciarlo sempre a disposizione del ragazzo; - Concedere più tempo se necessario; - Favorire l’utilizzo del dizionario.

27 3. Difficoltà nell’apprendimento delle lingue straniere.

28 Quali soluzioni? - Seguire un programma strutturato che introduca i patterns con una organizzazione che affronti i vari elementi dal più semplice al più complesso; - Fare in modo che ogni nuovo pattern della lettura sia appreso fino all’automatizzazione; - Ogni pattern deve essere affrontato sia in lettura che in scrittura nella stessa lezione; - Fare ripassi sui patterns già appresi per migliorare l’automatizzazione; - Utilizzare le pre-verifiche per permettere al ragazzo di trovarsi di fronte, durante la verifica, materiale già conosciuto.

29 4. Possibili difficoltà nella costruzione di frasi nella produzione scritta e scarsa produzione.

30 Quali soluzioni? - Utilizzo di mappe, create per ogni genere letterario, per aiutare il ragazzo a mantenere un filo conduttore e per evitare che “esca” dalla traccia data; - Per favorire “l’ampliamento”del testo dare una volta al mese un tema da svolgere, chiedendo al ragazzo di dividerlo in paragrafi, in modo tale che l’insegnante possa suggerire o fare osservazioni; successivamente il ragazzo dovrà riscriverlo ricopiando anche quello che è stato inserito dall’insegnante.


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