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PubblicatoLeo Parodi Modificato 8 anni fa
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V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, G. Venturini, E. Sgaramella Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - ASL di Milano C OMPORTAMENTI SICURI : formazione di salute e sicurezza sul lavoro nel laboratorio di falegnameria ASL Milano
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Rassegna Inform@zione 2014 V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, G. Venturini, E. Sgaramella Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro 2 Il punto di partenza L’offerta formativa dell’Istituto di Pena per Minori Cesare Beccaria comprende diversi laboratori professionalizzanti gestiti dall’ente formatore ENAIP. Tali laboratori rientrano nell’attività di vigilanza che il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (PSAL) dell’ASL di Milano effettua nell’ambito della Commissione Carceri. S ERVIZIO PSAL PRESSO IPM B ECCARIA : riscontrata carenza di formazione per i ragazzi che frequentano i laboratori professionali
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Rassegna Inform@zione 2014 V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, G. Venturini, E. Sgaramella Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro 3 In accordo con Direzione dell’IPM e ENAIP, il Servizio PSAL ha istituito un gruppo di lavoro multidisciplinare. O BIETTIVO : progettare un intervento formativo così da fornire all’Istituto gli strumenti per adempiere all’obbligo previsto dall’art. 37 del D.Lgs 81/08 Il punto di partenza
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Rassegna Inform@zione 2014 V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, G. Venturini, E. Sgaramella Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Rispetto dell’Accordo Stato Regioni ACSR n°211/2011 Specificità in funzione dell’utenza Inclusione degli aspetti di salute e sicurezza nella formazione professionale 4 Progettare l’intervento formativo COMPORTAMENTI SICURI garantendo Obiettivo
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Rassegna Inform@zione 2014 V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, G. Venturini, E. Sgaramella Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro 5 È stata data priorità d’intervento al laboratorio di falegnameria, caratterizzato da un elevato profilo di rischio Ambito d’intervento
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Rassegna Inform@zione 2014 V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, G. Venturini, E. Sgaramella Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro 6 Analisi dei bisogni Preliminarmente alla progettazione dell’intervento è stata svolta un’indagine mirata ad individuare le esigenze di tutti i soggetti coinvolti Direzione dell’Istituto È necessario prendere in considerazione particolari vincoli legati al contesto penitenziario? Esiste una specifica normativa di riferimento? ENAIP Il piano formativo affronta i temi di salute e sicurezza sul lavoro? Esistono interventi pregressi? Ospiti dell’IPM Qual è l’approccio verso i temi di salute e sicurezza sul lavoro? Quali sono le metodologie didattiche da preferire?
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Rassegna Inform@zione 2014 V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, G. Venturini, E. Sgaramella Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro 7 Analisi dei bisogni Tempi di permanenza molto variabili frequente turnover Giornate formative scandite dai tempi del contesto penitenziario Impossibilità di investimenti finanziari Necessità di adempiere all’obbligo formativo definito dall’art. 37 del D.Lgs 81/08 O RGANIZZAZIONE Cos’è emerso? Esigenze dell’ O RGANIZZAZIONE
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Rassegna Inform@zione 2014 V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, G. Venturini, E. Sgaramella Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro 8 Analisi dei bisogni Caratteristiche anagrafiche Età compresa tra 14 e 21 anni In prevalenza stranieri di seconda generazione (padronanza della lingua Italiana) Scarsa capacità di concentrazione Rifiuto per il sistema scolastico “tradizionale” Necessità di prediligere metodologie didattiche attive Bassa percezione del rischio Necessità di individuare metodologie didattiche esperienziali Propensione a trasgredire le norme imposte dagli adulti Cos’è emerso? Particolarità dei DESTINATARI
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Rassegna Inform@zione 2014 V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, G. Venturini, E. Sgaramella Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro 9 Progettazione Sulla base dell’analisi dei bisogni sono stati definiti struttura, contenuti e metodologie didattiche dell’evento formativo Corso modulare (12 unità) Durata complessiva del corso di circa 24 ore Durata di ciascun modulo inferiore alle 3 ore Contenuti Definiti dall’Accordo Stato Regioni 221/11 Metodologie didattiche interattive ed esperienziali Esercitazioni Video e filmati autoprodotti Elaborati grafici e materiale didattico appositamente realizzato
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Rassegna Inform@zione 2014 V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, G. Venturini, E. Sgaramella Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro 10 Il percorso formativo 12 Unità didattiche ContenutiDocenti 4 Concetti base di sicurezza sul lavoro Operatori ASL RSPP 1 Rischi per la salute in falegnameriaOperatori ASL 7 Attrezzature di lavoro laboratorioEducatori ENAIP
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11 Rassegna Inform@zione 2014 Il percorso formativo Unità didattica 1: Parole della sicurezza Introduzione struttura, motivazioni ed obiettivi Le figure della prevenzione: datore di lavoro e lavoratore Salute, malattia, infortunio, malattia professionale
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12 Rassegna Inform@zione 2014 Il percorso formativo Unità didattica 2: Parole della sicurezza Pericolo, rischio, danno Dispositivi di protezione collettiva ed individuale
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Rassegna Inform@zione 2014 Il percorso formativo Unità didattica 3: Rischi per la salute in falegnameria Polveri, movimentazione manuale dei carichi, rischio chimico, rischio rumore L’organigramma della prevenzione aziendale: parola all’RSPP 13
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Rassegna Inform@zione 2014 Il percorso formativo Unità didattica 4: Le figure della prevenzione L’organigramma della prevenzione aziendale Lavoratore, datore di lavoro, preposto, RSPP, Medico competente, RLS Gli organi di vigilanza, controllo e assistenza 14
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Rassegna Inform@zione 2014 Il percorso formativo Unità didattica 5 Rischio elettrico Lavoratore, datore di lavoro, preposto, RSPP, Medico competente, RLS Segnaletica di sicurezza Gestione delle emergenze e accenni di primo soccorso 15
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16 Rassegna Inform@zione 2014 Il percorso formativo Unità didattiche 6-12: Attrezature di lavoro Sega a nastro, sega circolare, pialla a filo, pialla a spessore, levigatrice, troncatrice, trapano a colonna -attrezzi manuali - traforo
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Rassegna Inform@zione 2014 V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, G. Venturini, E. Sgaramella Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro 17 Il sistema valutativo La valutazione consente di rimodulare il percorso formativo in funzione di quanto emerso in fase d’erogazione. Comprende due diversi aspetti, indagati con gli strumenti specifici di seguito elencati. Qualità dell’evento formativo Questionario di gradimento (fase non ancora messa in atto) Apprendimento e modifica dei comportamenti Esercitazioni effettuate in aula Feedback raccolti nel corso dell’intervento formativo Scheda di verifica elaborata per ciascuna attrezzatura di lavoro Progettazione, realizzazione e uso di un gioco formativo
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18 Rassegna Inform@zione 2014 Scheda di verifica
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Gioco formativo Rassegna Inform@zione 2014 Per introdurre un sistema valutativo che si allontanasse dai classici schemi scolastici è stato chiesto ai ragazzi realizzare e utilizzare un gioco da tavolo, così da verificare gli aspetti di seguito elencati. Attuazione delle corrette procedure di lavoro Fase di realizzazione del gioco Conoscenze acquisite Fase di utilizzo del gioco
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Rassegna Inform@zione 2014 V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, G. Venturini, E. Sgaramella Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro 20 Gruppo di lavoro ASL Milano – Servizio PSAL: V. Cassinelli, E. D’Agostino, N. Piuselli, E. Sgaramella, G. Venturini Enaip Lombardia: F. Bruno, M. Busnelli, F. Chinellato, R. La Tassa, G. Messina, S. Vaccaro Comune di Milano: M. Sala CTP - Istituto Cavalieri: S. Tolio
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