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Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli VALUTAZIONE per…competenze… a cura della prof.ssa A. Orabona.

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1 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli VALUTAZIONE per…competenze… a cura della prof.ssa A. Orabona

2 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Dov’eravamo rimasti?

3 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli “È la bella competenza Come l’araba fenice Che vi sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa” Liberamente adattato da Metastasio

4 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli

5 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli “I sogni di oggi sono la realtà di domani” Robert Goddart

6 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli REGOLAMENTO AUTONOMIA SCOLASTICA Art.21 legge n.59/1997 Autonomia a tutte le istituzioni scolastiche e agli istituti educativi D.P.R. n.275/99 CAP. 1° SCOPO DELL’AUTONOMIA art.1-2: L’autonomia delle istituzioni scolastiche non è da intendersi come un FINE, ma quale MEZZO per garantire, attraverso “interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana”, il SUCCESSO FORMATIVO dei soggetti che ad esse si rivolgono. L’autonomia si applica, a partire dal 1/sett/2000 a tutte le istituzioni scolastiche statali e non.

7 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli CAP. 2° PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA art.3: Ogni istituzione predispone e adotta il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA. (P.O.F.) Questo PIANO, elaborato dal collegio docenti coerentemente con gli obiettivi generali ed educative dei diversi tipi di indirizzi di studio, è il DOCUMENTO FONDAMENTALE costitutivo dell’identità culturale ed organizzativa di ogni singola scuola ed ESPLICITA la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa. Questo PIANO è pubblico e viene consegnato agli alunni e alle famiglie all’atto della iscrizione.

8 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli L’autonomia scolastica costituisce la riforma delle riforme, la più importante riforma scolastica degli ultimi venti anni, perché disegna sul piano giuridico una scuola non più dipendente dal centralismo burocratico. Con la riforma del Titolo V della Costituzione l’autonomia scolastica ha addirittura assunto il rango costituzionale. 1) L’educazione per tutta la vita 2) L’autonomia scolastica (possibilità di tenere conto del contesto socio-culturale) 3) Il passaggio dalla scuola del programma alla scuola del curricolo.

9 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Art.4 AUTONOMIA DIDATTICA OBIETTIVO il SUCCESSO FORMATIVO (la promozione delle potenzialità di ciascuno) Le singole istituzioni REGOLANO POSSONO DISCIPLINARE ASSICURANO INDIVIDUANO CRITERI per tempi e svolgimento delle singole discipline il monte ore annuale di ciascuna disciplina la definizione di UNITA’d’INSEGNAMENTO non coincidente con l’UNITA’ ORARIA l’attivazione di Percorsi Didattici Individualizzati il coinvolgimento di alunni provenienti dalla stessa classe, da classi diverse e da diversi anni di corso l’aggregazione delle discipline in ambiti e aree modalità e criteri di VALUTAZIONE degli alunni i criteri per la VALUTAZIONE periodica del SERVIZIO offerto nella sua generalità il recupero dei DEBITI FORMATIVI – nuove norme il riconoscimento dei CREDITI FORMATIVI

10 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Art.5 AUTONOMIA ORGANIZZATIVA Le Istituzioni Scolastiche ADOTTANO ogni anno MODALITA’ ORGANIZZATIVA coerente con Gli obiettivi generali Il miglioramento dell’offerta formativa Adattamento del calendario scolastico – Orario complessivo del curricolo Orario destinato alle singole discipline ed attività Utilizzazione diversificata dei docenti in funzione di esigenze metodologiche ed organizzative

11 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Le Istituzioni Scolastiche Singolarmente e in rete CURANO Gli aspetti progettuali e valutativi La formazione e aggiornamento del personale scolastico L’innovazione metodologica e didattica Una più efficace diffusione delle informazioni, esperienze e materiale didattico L’integrazione tra le diverse articolazioni del sistema scolastico Art.6 AUTONOMIA DI RICERCA SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO

12 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Art.7 RETI DI SCUOLE L’ACCORDO può avere ad oggetto attività didattiche, di ricerca e di sperimentazione attività di formazione e aggiornamento del personale scolastico attività amministrativa e contabile acquisto di beni e servizi scambio temporaneo di docenti organizzazione di Laboratori Territoriali per: - attività didattica e sperimentazione - una più efficace circolazione delle INFORMAZIONI - la FORMAZIONE del personale scolastico - l’ORIENTAMENTO scolastico e professionale altre attività coerenti con le finalità dell’offerta formativa L’ACCORDO Dovrà stabilire LE SCUOLE Singolarmente e in rete POSSONO STIPULARE CONVENZIONI POSSONO ADERIRE a Consorzi Pubblici Privati Allo scopo di acquisire beni E servizi ritenuti utili

13 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Art. 8-9-10 DEFINIZIONE DEI CURRICOLI - LIVELLO CENTRALE IL M.P.I. definisce le DISCIPLINE e ATTIVITA’ fondamentali e obbligatorie e il relativo monte ore annuale l’ORARIO OBBLIGATORIO ANNUALE COMPLESSIVO dei curricoli comprendente: a) la QUOTA NAZIONALE OBBLIGATORIA b) la QUOTA OBBLIGATORIA RISERVATA alle singole istituzioni i limiti della FLESSIBILITA’ TEMPORALE per realizzare compensazioni tra discipline e attività della QUOTA NAZIONALE gli STANDARD metodi e scadenze per le RILEVAZIONI PERIODICHE LIVELLO DECENTRATO OGNI ISTITUZIONE SCOLASTICA compone il CURRICOLO OBBLIGATORIO o QUADRO UNITARIO discipline FONDAMENTALI stabilite a livello nazionale (QUOTA-NAZIONALE) discipline e attività liberamente scelte (ambito QUOTA RISERVATA) INTEGRAZIONE tra le due quote (nazionale e riservata) modalità di attuazione della FLESSIBILITA’ TEMPORALE AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA in favore di: - propri alunni - popolazione giovanile - adulti

14 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli G L O S S A R I O ACCORDO DI RETE è un accordo stipulato tra istituzioni scolastiche per facilitare il Raggiungimento di obiettivi comuni ed è depositato presso le rispettive segreterie. Tale accordo è approvato dal Cons. dell’Istituzione. La parte didattica e/o di ricerca è approvata anche dal Coll. Doc. In tale accordo si dovranno precisare i poteri, le competenze e a durata dell’organo di gestione. CURRICOLO OBBLIGATORIO quadro unitario è il piano di studi predisposto dalle singole istituzioni scolastiche. Questo curricolo indicherà, nel rispetto delle quote orarie (nazionale e riservata), le discipline e attività definite a livello nazionale, quelle individuate dalle singole istituzioni e i margini di flessibilità (in pratica i Programmi in vigore saranno progressivamente sostituiti dai Curricoli). DISCIPLINE della quota nazionale sono le discipline che compongono un Piano di Studi e sono definite a livello nazionale nell’ambito della quota oraria nazionale obbligatoria. DISCIPLINE della quota riservata sono quelle discipline o attività che vengono direttamente scelte dalle singole istituzioni nell’ambito della quota oraria ad esse riservata.

15 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli FLESSIBILITÀ TEMPORALE Ogni singola istituzione scolastica PUÒ, autonomamente, modificare (secondo una percentuale stabilita a livello nazionale) il monte-ore annuale delle discipline, attraverso un’operazione di decremento/incremento tra le stesse ore delle discipline. ORARIO OBBLIGATORIO DI CIASCUN CIRCOLO E’ l’insieme della quota oraria obbligatoria nazionale e della quota oraria obbligatoria riservata a ciascuna situazione. ORGANO DI GESTIONE È l’organismo a cui le istituzioni scolastiche collegate in rete affidano la gestione delle risorse finanziarie e professionali per il raggiungimento delle finalità del progetto. PIANO OFFERTA FORMATIVA È il documento fondamentale elaborato da ciascuna istituzione scolastica. Contiene la progettazione disciplinare, educativa ed organizzativa. E’ elaborato dal Coll. Doc., nel rispetto delle competenze, ed è adottato dal Cons. dell’Istituzione.

16 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli PIANO DI STUDI È definito a livello nazionale. Comprende le discipline e il quadro orario, articolate per grado, tipo ed indirizzo d’istruzione. Ciascun Piano di Studi dovrebbe contenere la percentuale di Flessibilità Temporale. QUOTA ORARIA NAZIONALE È il quadro orario annuale predeterminato a livello nazionale, per ciascun grado, tipo o indirizzo di studi. Questa quota oraria comprenderà le discipline ed attività definite a livello nazionale. QUOTA ORARIA RISERVATA È il quadro orario riservato obbligatoriamente ad ogni singola istituzione. In questa quota ciascuna scuola potrà liberamente individuare quelle discipline ed attività che andranno ad integrare quelle stabilite a livello nazionale.

17 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli STANDARD E’ la soglia di accettabilità (il livello medio/minimo), riferita: · all’insieme degli apprendimenti · alla funzionalità ed efficacia del servizio, nella sua generalità, erogato da un’istituzione scolastica. SUCCESSO FORMATIVO E’ riferito alle potenzialità di ciascun alunno. Ogni istituzione attiverà dei percorsi formativi funzionali all’ampliamento degli apprendimenti e alla crescita educativa di tutti gli alunni, nel rispetto e riconoscimento delle diversità e dei ritmi d’apprendimento di ciascuno. UNITÀ DI INSEGNAMENTO E’ il tempo dedicato ad una lezione. Non coincide necessariamente con l’unità oraria.

18 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Strumento fondamentale delle diverse dimensioni dell’Autonomia è il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) Documento della identità culturale delle singole scuole, che esplicita la lo progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa. IL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA Il P.O.F. è coerente con Obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studio determinati a livello nazionale riflette le esigenze della realtà locale e del suo contesto culturale, economico e sociale tiene conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa

19 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli P.O.F. L’elaborazione deve essere preceduta da due tipi di riflessione: La prima riguarda il campo della progettazione, intesa come assunzione di responsabilità da parte dell’istituzione scolastica a farsi carico di un orientamento strategico innovativo attraverso: - l’elaborazione della sua missione - la decisioni in merito al modo di essere e di funzionare della scuola - le finalità delle attività poste in essere - il campo di intervento dell’istituto -le prospettive di sviluppo; La seconda riguarda il campo della organizzazione-gestione delle risorse umane, senza il contributo delle quali nessun discorso di innovazione può trasformarsi in innovatività (processo organizzativo che produce miglioramento continuo). il P.O.F. e’ quindi : un atto di politica scolastica locale un atto di responsabilità “contrattuale” Infatti il P.O.F è uno strumento di contrattualità formativa dentro e fuori la scuola, con l’utenza e il territorio. Contrattualità reciproca e finalizzata all’assunzione di responsabilità da parte di tutte le componenti: dirigenti, docenti, alunni, personale ATA, O.O.C.C (organi collegiali), genitori, enti e associazioni.

20 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli FASI DI PROGETTAZIONE DEL P.O.F. I Consigli di classe predispongono la programmazione annuale specificando gli obiettivi in termini di padronanze, di competenze e di abilità. I singoli insegnanti, a loro volta, sviluppano i Progetti Didattici disciplinari (o, in gruppo, trasversali) secondo tale modalità: a) si individuano i saperi e le competenze negli allievi b) si selezionano i concetti specifici (modelli epistemologici) della disciplina che meglio rispondono all’ampliamento della mappatura delle conoscenze negli allievi c) si selezionano metodi e tecniche, strumenti e linguaggi, funzionali allo stile cognitivo degli allievi, suddividendoli in gruppi omogenei/eterogenei secondo le competenze da sviluppare d) si pianifica l’intervento formativo lungo un percorso principale alla cui conclusione deve essere indirizzato tutto il gruppo e) si prevedono per lo stesso compito molteplici situazioni formative sulla base dei diversi modelli cognitivi in modo da garantire a tutti un apprendimento personalizzato f) si predispongono percorsi didattici individualizzati per gli allievi in situazione di handicap o con gravi svantaggi nell’apprendimento.

21 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli

22 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli CARATTERISTICHE DELLA NUOVA CULTURA Dalla logica della progettazione in parallelo Alla logica della concertazioneconcertazione Dalla considerazione dell’Ente Locale fornitore di servizi Alla considerazione dell’Ente Locale partner progettuale Dalla rivendicazione delle differenze Alla valorizzazione delle congruenze Dai rapporti informaliAi rapporti formalizzati Dalla struttura a castelloAlla struttura di rete Dalla logica autarchicaAlla logica associativa Dalla chiusuraAll’apertura Dalla staticitàAl dinamismo Dalla deresponsabilizzazioneAlla responsabilità

23 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli RIFLESSIONI La scuola ha compreso veramente ciò che l’autonomia permette? Ha utilizzato, finalizzato, dato un senso alla flessibilità? Dal tempo settimanale rigido al monte ore annuale? E’ passata dalla centralità della classe alla centralità dell’alunno? Dall’attenzione all’organizzazione dell’insegnamento all’attenzione dell’apprendimento? Dal giudizio alla valutazione formativa? Dai contenuti disciplinari alle competenze? Dal programma alla progettazione curricolare? Dall’esecutività alla progettualità? Dalla dipendenza all’autonomia? Ha avviato il dibattito sul curricolo, che è il nucleo centrale del POF, il percorso che la scuola, con tutte le agenzie del territorio struttura affinché l’alunno abbia diritto alla cittadinanza?

24 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Definizioni del Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli (EQF) : Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono insiemi di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti. Competenze: indicano la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

25 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli I principali elementi della strategia europea 8 LIVELLI COMUNI DI RIFERIMENTO Livelli Principi comuni Strumenti EQF

26 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli “Imparare è un’esperienza, tutto il resto sono informazioni“ (A. Einstein)

27 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Stralci «valutazione» DALLE INDICAZIONI NAZIONALI DEL PRIMO CICLO 2012

28 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Finalità generali: Scuola, Costituzione, Europa La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione. (il punto di partenza di questa affermazione è nella Strategia di Lisbona del 2001)

29 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli L’ordinamento scolastico tutela la libertà di insegnamento (articolo 33) ed è centrato sull’autonomia funzionale delle scuole (articolo 117).

30 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Le scuole sono chiamate a elaborare il proprio curricolo esercitando così una parte decisiva dell’autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di accesso all’istruzione ed un servizio di qualità, lo Stato stabilisce le norme generali cui devono attenersi tutte le scuole, siano esse statali o paritarie. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti; le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità del servizio; i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso.

31 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Con le Indicazioni nazionali s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica ( decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010 ).

32 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze- chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006 i ) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale.

33 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Queste sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato. L’impegno a far conseguire tali competenze a tutti i cittadini europei di qualsiasi età, indipendentemente dalle caratteristiche proprie di ogni sistema scolastico nazionale, non implica da parte degli Stati aderenti all’Unione europea l’adozione di ordinamenti e curricoli scolastici conformi ad uno stesso modello. Al contrario, la diversità di obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento, così come le differenze storiche e culturali di ogni paese, pur orientati verso le stesse competenze generali, favoriscono l’espressione di una pluralità di modi di sviluppare e realizzare tali competenze. Tale processo non si esaurisce al termine del primo ciclo di istruzione, ma prosegue con l’estensione dell’obbligo di istruzione nel ciclo secondario e oltre, in una prospettiva di educazione permanente, per tutto l’arco della vita.

34 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Nell’ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi e nell’attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei, le Indicazioni nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze-chiave europee.

35 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO: Dalle Indicazioni al curricolo Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale.

36 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.

37 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche.

38 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO: Aree disciplinari e discipline Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare.

39 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l’una dall’altra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento. Ogni persona, a scuola come nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle discipline, elaborandole con un’attività continua e autonoma.

40 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Oggi, inoltre, le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da un’intrinseca complessità e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni. Nelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento. Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola.

41 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Un ruolo strategico essenziale svolge l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua italiana che non è responsabilità del solo insegnante di italiano ma è compito condiviso da tutti gli insegnanti, ciascuno per la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione scritta ed orale.

42 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Traguardi per lo sviluppo delle competenze Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati.

43 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Obiettivi di apprendimento Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado. Per garantire una più efficace progressione degli apprendimenti nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, lingua inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza classe.

44 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Valutazione Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.

45 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne. Il sistema nazionale di valutazione ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione. L’Istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni, promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove.

46 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli La promozione, insieme, di autovalutazione e valutazione costituisce la condizione decisiva per il miglioramento delle scuole e del sistema di istruzione poiché unisce il rigore delle procedure di verifica con la riflessione dei docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa scuola o operanti in rete con docenti di altre scuole. Nell’aderire a tale prospettiva, le scuole, al contempo, esercitano la loro autonomia partecipando alla riflessione e alla ricerca nazionale sui contenuti delle Indicazioni entro un processo condiviso che potrà continuare nel tempo, secondo le modalità previste al momento della loro emanazione, nella prospettiva del confronto anche con le scuole e i sistemi di istruzione europei.

47 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Certificazione delle competenze La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione. Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini. Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.

48 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli L’ambiente di apprendimento L’osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l’originalità, l’unicità, le potenzialità attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e rassicurazione. La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo. L’attività di valutazione nella scuola dell’infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità. Analogamente, per l’istituzione scolastica, le pratiche dell’autovalutazione, della valutazione esterna, della rendicontazione sociale, sono volte al miglioramento continuo della qualità educativa.

49 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli  individuare le competenze (in termini di risultati finali attesi)  declinarle in indicatori generali  individuare abilità (espresse in performance verificabili), conoscenze, contenuti che sostanziano le competenze  definire livelli di padronanza (es. parziale, basilare, buono, eccellente …) strutturando “rubriche” utili per la valutazione  strutturare percorsi didattici (es. unità di apprendimento) disciplinari e interdisciplinari centrati sulle competenze  prevedere attività che permettano all’allievo di esercitare le competenze in contesti significativi, per risolvere problemi  prevedere diversi livelli di valutazione: delle conoscenze, delle abilità, delle competenze

50 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli50 “Se si cambiano solo i programmi che figurano nei documenti, senza scalfire quelli che sono nelle teste, l’approccio per competenze non ha nessun futuro” P. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma, 2003

51 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli 51 ISTRUZIONE SERVIZI AL LAVORO COMPETENZE CONTESTI FORMALI COMPETENZE CONTESTI NON FORMALI E INFORMALI SERVIZI alla FORMAZION E UNA VISIONE D’INSIEME

52 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli 52 lo scenario EUROPASS – procedure e strumenti per la trasparenzadelle qualifiche edelle competenze (Decisione 15/12/2004) Key competencies (raccomandazione 18/12/2006) European Framework of Qualifications basate sui learning outcomes – EQF (raccomandazione EQF 23/4/2008) European Credit Transfer System for Vocational Education and Training - ECVET (raccomandazione 18/9/2009) Principi per la qualità nell’istruzione e nela formazione (EQARF – june 2009) ESCO European Skills, Competencies and Occupations taxonomy (Comunicazione 18/12/2008) Linee guida per la validazione dell’apprendimento formale, non- formale, e informale(Guidelines Cedefop - july 2009)

53 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli 53 Europass Tra il 2005 e il 2010, il ricorso ad Europass è stato di 10 millioni di CVs completati online dal sito del Cedefop: 7 millioni in più del target previsto nel 2005 in 3 millioni! Diffusione, rivolto a tutti i tipi di mobilità e / o transizioni anche se è considerato più rilevante per una mobilità internazionale rispetto ad altri tipi di mobilità geografica e professionale Elevato livello di soddisfazione da parte degli utenti; permette una comunicazione più chiara delle competenze individuali e facilita il confronto dei candidati sia per esigenze formative che occupazionali Coerente e compatibile (mainstream UE e oltre) Collegamenti con altri strumenti e altre iniziative di trasparenza Coinvolgimento delle aziende Sostenibile!!

54 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli 54 ECVET Dedicato agli individui, in una prospettiva di apprendimento permanente Basato sui learning outcomes raggiunti in tutti i contesti di apprendimento Centrato sulle qualifiche (come combinazione di unità di apprendimento – L.O.) Pienamente coerente con il quadro europeo delle qualifiche Focalizzato su tutti i tipi di mobilità: geografica, da un contesto di apprendimento all'altro, da un sistema di qualificazione / quadro ad un altro Diverso, ma comparabile, compatibile e complementare con l'ECTS utilizzato nel settore dell'istruzione superiore È il garante per la validazione e il riconoscimento delle competenze (sociale / istituzionale)

55 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli 55 LEARNING UNITS / OUTCOMES Key principles  LEVELLI  Focus sulle unità di apprendimento, espresso in livelli (tassonomia), quali “mattoni” per costruire le qualifiche Attenzione alle competenze come il risultato di una complessa integrazione tra percorsi di apprendimento formali, non formali e informali Messa a fuoco sui risultati di apprendimento (dichiarazioni di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di fare come il risultato di un processo di apprendimento) vs ruolo centrale dei processi di apprendimento / curricula Le nuove strategie : Europa 2020. Concetti chiave

56 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli 56 Europa 2020 Promuove il concetto e il “sistema” delle competenze  “new skills for new jobs” Favorisce la mobilità e la trasparenza Favorisce l’empowerment dei cittadini integrando e valorizzando gli strumenti esistenti: –gli strumenti dell'UE per la trasparenza e la trasferibilità delle qualifiche, –la valutazione di qualsiasi forma di apprendimento, –sviluppando Europass  stiamo andando verso lo European Skills Passport?

57 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli 57 Perchè evidenziare le competenze ? Crescente importanza di fornire la prova sui risultati dell'apprendimento acquisito al di fuori sistema educativo Supporto all’auto-consapevolezza delle proprie capacità Utile per facilitare la mobilità e rilevanti per le persone che sono interessati a lavorare o studiare all'estero Aiuta le persone a prendere coscienza della loro forza e di debolezza e di scoprire prospettive di sviluppo Permettono una comunicazione più chiara delle competenze e delle abilità individuali

58 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Verso un sistema europeo delle qualificazioni e dei crediti

59 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli La mobilità dei cittadini nell’ambito dello spazio economico europeo Le politiche di sviluppo dello spazio economico europeo, basate sul principio cardine della libera circolazione delle merci, dei servizi, dei capitali e delle persone, si sono concentrate, negli ultimi anni, sul diritto fondamentale della mobilità dei lavoratori. La mobilità è vista simultaneamente come opportunità di sviluppo professionale e culturale dei singoli cittadini e come strumento di adattamento del mercato del lavoro

60 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli In questo contesto si sperimenta il tema della trasparenza: Dei certificati Dei sistemi di qualificazione Delle modalità di rappresentazione delle singole qualificazioni e delle relative competenze

61 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Trasparenza, portabilità e riconoscimento delle qualificazioni Il tema della trasparenza dei certificati, dei sistemi e delle singole qualificazioni e competenze ha un impatto diretto e significativo: Sul funzionamento del mercato del lavoro Sui sistemi di approfondimento Sui singoli cittadini, studenti e lavoratori

62 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Trasparenza, portabilità e riconoscimento delle qualificazioni: mercato del lavoro Gli impatti più significativi sul funzionamento del mercato del lavoro possono essere così sintetizzati: “Misurare” le competenze effettivamente possedute dalla forza lavoro Migliorare la corrispondenza tra le competenze offerte dai lavoratori e le competenze richieste dalle imprese Semplificare i processi di scambio e trasferimento delle competenze tra aziende e tra i settori Governare più efficacemente la mobilità professionale e geografica, anche al fine di contrastare fenomeni di distorsione nel rapporto tra competenze e filiere/settori produttivi Contrastare le dinamiche di contrazione della forza lavoro favorendo politiche di invecchiamento attivo Favorire l’ingresso dei giovani al mercato del lavoro creando un valore di mercato alle competenze, alle abilità e alle conoscenze acquisite in contesti prevalentemente formali

63 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Trasparenza, portabilità e riconoscimento delle qualificazioni: i sistemi di apprendimento Al fine di garantire trasparenza, portabilità e riconoscimento delle qualificazioni, i sistemi di apprendimento (principali “produttori” delle qualificazioni) sono impegnati in una profonda riforma che vede l’adozione a regime di strumenti nuovi quali: Sviluppare sistemi di analisi dei fabbisogni incentrati sull’unità minima di informazione costituita dalle competenze Individuare un quadro comune si skills e competenze funzionale all’occupabilità e alla cittadinanza attiva Investire in metodi e pedagogie innovative, più coerenti con lo sviluppo di competenze Ottimizzare la qualità dei sistemi di apprendimento Sviluppare un qualification frameworks a livello europeo attraverso cui comparare i frameworks nazionali Rappresentare le qualificazioni secondo l’approccio del learning outcomes Sviluppare sistemi per il trasferimento dei crediti inter-sistema e in relazione al mondo del lavoro Riconoscere gli apprendimenti non formali e informali

64 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Trasparenza, portabilità e riconoscimento delle qualificazioni: i singoli cittadini studenti e lavoratori Anche dal punto di vista dei singoli cittadini è possibile connotare alcuni impatti significativi: Migliorare l’occupabilità, contando su qualificazioni più coerenti e leggibili con i fabbisogni del mercato del lavoro Incrementare le opportunità di crescita professionale, sia in termini di avanzamento di carriera che in termini retributivi Favorire gli investimenti personali in formazione, attraverso strumenti di personalizzazione più coerenti con le esigenze dei singoli cittadini, con particolare riferimento alla popolazione adulta Incrementare la motivazione all’apprendimento e migliorare i livelli di autostima

65 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli ECVET nel processo europeo per la trasparenza, la portabilità e il riconoscimento delle qualificazioni La strategia europea di sviluppo della mobilità è stata resa operativa attraverso un processoche ha inizio nei primi anni duemila. Nel 2003 un Gruppo di Coordinamento della Commissione dettava alcune importanti linee di lavoro: Migliorare la trasparenza e la portabilità delle certificazioni (Decisione Europass, 2004) Generare un single framework europeo a cui referenziare le qualificazioni (Raccomandazione EQF, 2008) Sviluppare un sistema di crediti europeo per il sistema VET (Raccomandazione ECVET, 2009) Definire criteri comuni per il miglioramento della qualità dell’offerta (Raccomandazione EQARF, 2009) Valorizzare gli apprendimenti informali e non formali (proposta di Raccomandazione del Consiglio europeo, sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale, 5 settembre 2012)

66 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli ECVET nel processo tecnico di riforma dei sistemi di apprendimento Nel processo di riforma dei sistemi di apprendimento si sono nel tempo consolidati alcuni principi e alcune soluzioni tecniche come: Centralità del concetto di competenza Descrizioni delle qualificazioni in termini di learning outcome Rappresentazione in Unit delle qualificazioni e dei relativi learning outcome Indicazioni per la valutazione e, inversamente, assenza di criteri riferiti alla formazione Pluralità e pari dignità dei contesti di apprendimento Certificabilità delle qualificazioni e/o delle singole Unità che le compongono Indicazione di punti di credito per ciascuna Unità quale frazione di una qualifica più ampia Trasparenza delle certificazioni

67 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Vantaggi e campi di applicazione Dispositivo centrato sul profilo professionale dell’utenza – efficace argomentazione delle competenze possedute in assenza di altri elementi curriculari Acquisizione di metodologie trasferibili e replicabili in altri settori professionali Ulteriori applicazioni delle metodologie nei servizi di selezione, di sostegno alla ricerca di un impiego, di individuazione di elementi su cui basare attività di riqualificazione o di perfezionamento professionale o di avvio di attività autonome Forte interazione con le competenze agite indipendentemente dalla volontà del soggetto E’ richiesto una sviluppo di competenze negli operatori dei servizi per l’impiego e dei servizi alla formazione, con particolare riferimento alle funzioni di certificazione e accompagnamento alla validazione

68 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli “Chiave della felicità è lo scoprire che cosa uno è adatto a fare e dargli l’opportunità di farlo” (Dewey)


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