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CONFARTIGIANATO Imprese Terni Federalismo e Impresa: quale sviluppo economico nell’Italia delle Regioni Federalismo e Impresa Terni, 14 luglio 2010 Luca.

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1 CONFARTIGIANATO Imprese Terni Federalismo e Impresa: quale sviluppo economico nell’Italia delle Regioni Federalismo e Impresa Terni, 14 luglio 2010 Luca Bianchi - Vice Direttore SVIMEZ Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno

2 Federalismo e Impresa Tasso di variazione del PIL nel periodo 2001-2008 Fonte: Elaborazioni SVIMEZ sui dati ISTAT - EUROSTAT

3 Andamento del PIL nella crisi

4 Evoluzione della composizione percentuale delle Entrate delle Regioni a Statuto Ordinario dal 1990 al 2006 Federalismo e Impresa  ENTRATE VINCOLATE: trasferimenti e investimenti vincolati, comprese le assegnazioni per funzioni derivate.  TRIBUTI PROPRI: concessioni statali, concessioni regionali, tasse automobilistiche, addizionale gas metano, occupazione suolo pubblico, tributo speciale deposito rifiuti, imposta regionale attività produttive, addizionale IRPEF, addizionale consumo energia elettrica, etc.  TRIBUTI DEVOLUTI: accisa sulla benzina, tassa sulle concessioni governative, devoluzione tasse automobilistiche, compartecipazione Iva, imposte di bollo ipotecarie, imposte di fabbricazione, imposte sui redditi, etc.

5 Composizione % delle Entrate delle Regioni a Statuto Ordinario (media anni 1990-1995) Fonte: Elaborazioni SVIMEZ sui dati ISSiRFA (Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie) Federalismo e Impresa

6 Composizione % delle Entrate delle Regioni a Statuto Ordinario (media anni 1996-2000) Il D.Lgs n. 446/1997 modifica il sistema vigente fino a quel periodo, sopprimendo contributi sanitari e attribuendo in sostituzione alle Regioni due nuove imposte: IRAP e Addizionale Regionale all’IRPEF. Con questa normativa, sono state trasformate in entrate tributarie circa la metà delle entrate dei primi quattro titoli di bilancio delle Regioni a Statuto Ordinario. Fonte: Elaborazioni SVIMEZ sui dati ISSiRFA Federalismo e Impresa

7 Composizione % delle Entrate delle Regioni a Statuto Ordinario (media anni 2001-2006) Il D.Lgs. 56/2000 completa il processo di graduale sostituzione dei trasferimenti erariali. In tale ambito, si ricorda il contributo statale alla spesa sanitaria corrente, le somme dovute alle Regioni in materia di trasporto pubblico, quelle per il finanziamento delle ulteriori funzioni attribuite, trasferite o conferite in attuazione della legge n. 59/1977 (c.d. Legge Bassanini) Fonte: Elaborazioni SVIMEZ sui dati ISSiRFA Federalismo e Impresa

8 Relazione tra trasferimenti vincolati e incremento PIL (anni 1990-2006) Fonte: Elaborazioni SVIMEZ sui dati ISTAT e ISSiRFA Federalismo e Impresa

9 Relazione tra tributi propri e incremento PIL (anni 1990-2006) Fonte: Elaborazioni SVIMEZ sui dati ISTAT e ISSiRFA Federalismo e Impresa

10 All’aumento della pressione tributaria autonoma ha corrisposto, nel periodo 1990/2006, una diminuzione del tasso di crescita del PIL. Questo fenomeno è imputabile all’evoluzione molto sostenuta dell’autonomia tributaria degli enti locali che non è stata accompagnata dalla contemporanea riduzione delle entrate erariali, ma di converso, ha prodotto un aumento della pressione fiscale complessiva (autonoma ed erariale) che ha influenzato negativamente la crescita del PIL. Il periodo considerato è caratterizzato anche da una significativa crescita dei tributi devoluti che hanno sostituito la maggior parte dei trasferimenti vincolati erogati dallo Stato. Federalismo e Impresa

11 Fonte: Banca d’Italia

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13 13 I divari nelle basi imponibili determinano ingenti flussi di risorse  la spesa pubblica è sostanzialmente proporzionale alla popolazione, le entrate riflettono i redditi e le basi imponibili che nel Mezzogiorno sono molto inferiori  l’afflusso netto verso il Sud di risorse intermediate dall’operatore pubblico è pari a circa il 16% del prodotto del Mezzogiorno, il 4% di quello nazionale (in bianco le regioni che ricevono risorse)

14 Il decentramento fiscale caratterizzato da un’ampia autonomia di entrate senza vincoli e condizioni, conduce ad una concentrazioni di risorse in pochi territori ed amplia le disparità fiscali tra i Governi sub-nazionali. Popolazioni relativamente “piccole” riducono in misura più che proporzionale la base imponibile. I divari tra Regioni, nel periodo esaminato, peggiorano nel tempo. Federalismo e Impresa

15 Differenziali PIL pro capite regionale Fonte: Elaborazioni SVIMEZ sui dati ISTAT Federalismo e Impresa

16 In quest’ottica, i soli trasferimenti perequativi, intesi come strumento utile a ridurre le disparità tra cittadini che si trovano nelle stesse condizioni ma in Regioni diverse (perequazione orizzontale) non implica una riduzione dei divari interregionali del PIL. Il minore sviluppo di una regione è imputabile alla presenza, nel territorio, di scarse opportunità economiche, di infrastrutture inadeguate, dall’assenza di economie di aggregazione. Il perseguimento di tali obiettivi richiede misure “nazionali” e “regionali” (tipo trasferimenti condizionati incentivanti), che sono più adeguate per la soluzione dei problemi legati alle diseconomie esterne. Federalismo e Impresa

17 Indicatori di performance del settore pubblico

18 Indice Doing Business sulla facilità di fare impresa. (Posizionamento su 180 paesi)

19 Indicatori di efficienza negli uffici (1) 2008 per Ripartizione geografica (valori percentuali)

20 Durata media dei procedimenti di cognizione ordinaria in primo grado Anno 2007

21 Qualità delle infrastrutture di rete (2007) Gas 5% Elettricità 21% MezzogiornoCentro-NordUmbria Acqua 4% Gas 9% Elettricità 9% Acqua 1,6% Gas 6% Elettricità 9% Acqua 2% Gas: % utenti insoddisfatti Acqua: % famiglie che denunciano irregolarità Elettricità: frequenza interruzione servizio

22 OPERE PUBBLICHE : PROGETTAZIONE E AGGIUDICAZIONE OPERE Approvazione e aggiudicazione Progettazione 1000 gg 380 gg 525 gg 204 gg Sicilia Lombardia Sicilia Lombardia Umbria 680 gg 290 gg Umbria QUASI TRE ANNI PER APRIRE I CANTIERI

23 Percentuale raccolta differenziata (2008) 15% 23% Mezzogiorno Centro Umbria 29% 45% Nord

24 Bambini (0-3 anni) presi in carico dai servizi per l’infanzia 4,3% Mezzogiorno Centro-NordCentro 15% 16% Umbria 14%

25 Effetti della manovra di Finanza Pubblica sulle Regioni Fonte: da “Affari e Finanza” del 21 giugno 2010 Federalismo e Impresa


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