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PubblicatoRita Ferrante Modificato 8 anni fa
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I COSTI DELL’ENERGIA PER LE IMPRESE DEL COMMERCIO, DELL’ALLOGGIO E DELLA RISTORAZIONE Indagine Confcommercio – REF Cernobbio, 23 marzo 2013
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Punto di partenza: i continui aumenti del costo dell’energia per le imprese del commercio, alloggio e ristorazione ITALIA (periodo 2009-2012): +18%+47% Confronto europeo (I semestre 2012): +17% vs Spagna +54% vs Regno Unito +104% vs Francia+31% vs Spagna e UK +19% vs Germania +9% vs Francia +25% vs media UE +17% vs media UE 1
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Confronto europeo per classi di consumo Al crescere dei consumi il gap con l’Europa tende ad annullarsi Costo dell'energia elettrica al lordo delle imposte (€/MWh) per classi di consumo annuo nel I semestre 2012 2
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Quota sui consumi non domestici di energia elettrica e distribuzione del gettito fiscale per classe di consumo (in % del totale, consumi anno 2011) Gettito 2012: circa 2 mld. Di questi appena il 4,4% (ca. 85 mln) proviene da meno di 1.000 grandi consumatori che prelevano quasi ¼ dell’energia. 3
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Energia elettrica: le voci di costo che crescono di più. Due esempi. Esercizio al dettaglio non alimentare Dispacciamento+41% Oneri impropri+192% Var. % 2009-2012* Albergo Dispacciamento+40% Oneri impropri+193% Var. % 2009-2012* Se oltre agli oneri impropri e ai costi di dispacciamento, si considerano anche tutte le altre voci di costo della «bolletta» (energia, infrastrutture, oneri di sistema, accisa, Iva), un esercizio al dettaglio ha speso quasi 3.000 euro in più tra il I trim 2009 e il IV trim 2012; un albergo quasi 10.000 euro in più. *La variazione è tra la spesa annualizzata 2009 calcolata sulla base dei corrispettivi del I trim 2009 e la spesa annualizzata 2012 calcolata sulla base dei corrispettivi del IV trim 2012. 4
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