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PubblicatoBenedetto Angelini Modificato 8 anni fa
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La Historia Langobardorum è l'opera più importante scritta da Paolo Diacono. È suddivisa in sei libri e tratta della storia del popolo Longobardo dalle origini alla morte del re Liutprando nel 747.
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CAUSE DELL'ESPANSIONE Durante la campagna di guerra condotta da Narsete, generale bizantino, contro i Goti, vi erano, nell'armata bizantina in Italia 2300 guerrieri longobardi. Rientrati in in Pannonia avevano bene impresse in mente le caratteristiche del territorio italico, ricco di campi coltivati e coltivabili, di città fiorenti, e allo stesso tempo così indifeso e quindi facile da conquistare.
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PANNONIA
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I Longobardi si erano stabiliti in Pannonia tra la fine del V e i primi anni del VI secolo a.C., forse provenienti dalla Penisola scandinava e da lì conquistarono l'Italia E' molto probabile che la loro migrazione sia dovuta alla spinta delle popolazioni unne verso occidente. A contatto con le popolazioni ariane, i Longobardi abbracciarono l'arianesimo.
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La societa' longobarda Si mantenevano separati dai vinti anche negli insediamenti: la citta' costituiva per essi un luogo fortemente insicuro e preferivano quindi risiedere in campagna o in quartieri ad essi riservati, fortemente difesi L'impostazione sociale era anch'essa di tipo militare: le "fare", raggruppamento di famiglie aventi la medesima origine La violenza e il saccheggio erano per essi prassi quotidiana. Un addolcimento di tali caratteri bellicosi e violenti si ebbe tuttavia con la progressiva conversione al cattolicesimo promossa da Teodolinda. La figura del Longobardo violento, invasore, rozzo e' dovuta a molte cause quali l'instaurazione e la giustificazione del potere Temporale della Chiesa e la sottolineatura della contrapposizione tra romanita' e barbari.
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Tutto il dominio longobardo in Italia e' caratterizzato da : a) conflitto tra le rivendicazioni autonomistiche dei Duchi e la politica centralizzante dei Re b) gestione dei rapporti con i popoli sottomessi in cui si alternano posizioni etnocratiche con tentativi di integrazione c) conflitto religioso tra i longobardi divisi tra cristiani ariani e romani; d) rapporti, spesso conflittuali, con la Chiesa, con Bisanzio e con i Franchi
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I PRIMI RE Alboino : muore in una congiura Clefi : ucciso dopo appena un anno di regno. Periodo dei Duchi: interregno tra il 574 (morte di Clefi) al 584 (elezione di Autari)
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I domini longobardi dopo la morte di Alboino (572)
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IL REGNO DI AUTARI estende le conquiste territoriali a danno dei Bizantini cerca di attenuare i contrasti col Papato riduce le tendenze autonomistiche dei Duchi cerca di intavolare trattative di pace con i Franchi I Longobardi non riuscirono mai a realizzare l'unita' territoriale della Penisola, sia a causa della presenza bizantina lungo le coste che dei possedimenti della Chiesa nell'Italia centrale.
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Agilulfo (590-616) rapporti di convivenza con il Papato anche se Ariano politica di avvicinamento al Cattolicesimo neutralita' del Papato nella lotta contro i Bizantini Sua moglie Teodolinda prosegue la politica di avvicinamento alla Chiesa Romana.
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Teodolinda promuove la conversione dei Longobardi al Cristianesimo Alla morte di Autari sposa Agilulfo
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I domini longobardi alla morte di Agilulfo (616)
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Rotari continuò la vecchia politica dei re longobardi estese il dominio longobardo "l'Editto di Rotari"in latino, rispecchia ancora gli usi e i costumi germanici (fàida, guidrigildo)
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Liutprando prevale il partito cattolico Cerca anche di trarre vantaggio dalla Crisi iconoclastica, che contrappone la Chiesa di Roma ai Bizantini Attacca allora con decisione le tradizionali roccaforti bizantine dell'Esarcato. Il Papa, di fronte al pericolo di un eccessivo rafforzamento dei Longobardi, si schiera con l'Impero bizantino Liutprando recede da buona parte dei territori conquistati e cede il territorio di Sutri al Papa
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L’iconoclastia L'iconoclastia (dal greco ε ἰ κόν - eikón, "immagine" e κλάω - kláo, "spezzo") è un termine che indica un movimento di carattere religioso sviluppatosi intorno alla prima metà del secolo VIII. Alla base di questo movimento era la convinzione che la venerazione delle icone spesso sfociasse in idolatria. Questa convinzione provocò la distruzione materiale di un gran numero di icone. La controversia, centrata sulle sante icone, le pitture di Cristo, della Madonna e dei santi, custodite e venerate sia nelle chiese che nelle case private coinvolgeva questioni più profonde di tipo dottrinario come il carattere della natura umana di Cristo.
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Astolfo cattolico ma ostile al Papato riprende l'iniziativa militare conquistando Ravenna e minacciando Roma intervento dei Franchi restituzione territori conquistati Parte di essi,donati dai Franchi al Papa, costituiranno il primo nucleo territoriale del futuro Stato della Chiesa e del Potere Temporale del Papa
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La massima estensione dei domini longobardi dopo le conquiste di Astolfo (751)
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Desiderio Desiderio inaugura una politica matrimoniale con i Franchi e dà in sposa le sue due figlie ai figli di Pipino il Breve, Carlo e Carlomanno. Nonostante la politica matrimoniale, Desiderio attacca i domini bizantini pur minacciato di scomunica. Carlo, chiamato in aiuto dal Papa, scende in Italia e sconfigge Desiderio.
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San Gregorio I o Gregorio Magno Gregorio Magno fu papa dal 590 al 604. Fu uomo di azione, pratico e intraprendente; convertì al Cattolicesimo i Visigoti, gli Angli e i Sassoni Organizzò la difesa di Roma minacciata da Agilulfo, re dei longobardi, coi quali poi riuscì a stabilire buoni rapporti e avviò la loro conversione
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LE ORIGINI DEL MONACHESIMO Il fondatore del monachesimo fu ANTONIO, figlio di una famiglia benestante che abbandonò, ritirandosi in meditazione nel deserto. La parola monachesimo deriva dalle parole greche monos (solo) e oikia (casa) e significa luogo dove si vive in solitudine I monaci contrapponevano alla vita mondana, il silenzio e la ricerca intima di Dio.
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S.Benedetto da Norcia Nacque verso il 480 a Norcia, in Umbria, da nobile famiglia. A vent’anni iniziò la vita da eremita. Fondò una comunità monastica a Montecassino.
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Ora et labora La Regola Benedetto scrive una sua Regola che si distingue da tutte le altre per l'attenzione nei confronti dell’uomo e delle sue debolezze, per l’importanza data alla preghiera, per l’obbligo della stabilità del monaco nel monastero, ma specialmente per l’importanza data al lavoro sia manuale, sia intellettuale.
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