Esodo 32–34 La rivelazione del Dio misericordioso di fronte al peccato del vitello d’oro.

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1 Esodo 32–34 La rivelazione del Dio misericordioso di fronte al peccato del vitello d’oro

2 La prima citazione dell’AT nella Misericordiae Vultus viene da Es 34  1. Gesù Cristo e ̀ il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa e ̀ divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, «ricco di misericordia» (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mose ̀ come «Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà» (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella «pienezza del tempo» (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mando ̀ suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio.

3 Di cosa parla Es 32–34?  I capp. 32–34 del libro dell’Esodo descrivono il peccato del vitello d’oro e il perdono che Dio accorda al popolo per intercessione di Mosè;  Sono facilmente isolabili dal loro contesto prossimo, perché sono preceduti e seguiti da un blocco di capitoli che descrivono le istruzioni divine per la costruzione del santuario mobile (capp. 25–31) e l’esecuzione delle stesse da parte di Mosè (capp. 35–40).

4 Es 32–34 costituisce il culmine dell’arco narrativo in cui è inserito  Ma quel è questo arco?  Di cosa parla il libro dell’Esodo?  Di cosa parla il Pentateuco?  Esiste un’unità tematica nel Pentateuco?  Esiste un’unità tematica nel libro dell’Esodo?

5 I capp. 32–34 come culmine dei capp. 25–40  I capp. 25–40 descrivono la costruzione del santuario mobile, quindi pongono la domanda su come Yhwh possa farsi presente in mezzo al suo popolo (Es 40,35: “…la gloria del Signore riempiva la Dimora”);  Es 32–34 affronterebbe il tema di come conciliare la volontà divina di farsi presente in mezzo al popolo, e la congenita peccaminosità di un popolo dalla dura cervice (cfr. Es 32,9; 33,3.5; 34,9)

6 I capp. 25–31.35–40 si oppongono ai capp. 32–34 per il ricorrere della radice del ‘fare’ ( עשה ): alla ‘costruzione’ del santuario sotto la guida di Mosè, si oppone la ‘costruzione’ del vitello da parte degli Israeliti sotto la guida di Aronne. Il tema della presenza è sottolineato dal ricorrere del termine פנים ‘volto/davanti’ (61x in Es 25–40; 25x in Es 32–34). Lo sforzo di Mosè nella sua intercessione dopo il peccato del vitello d’oro consisterà nel riavvicinare progressivamente Yhwh e il popolo: si noti la progressione nell’uso delle preposizioni in Es 32–34: לפני (“di fronte”: ad es. 32,34) > עם (“con”: ad es. 33,12.16) > בקרב (“in mezzo”: ad es. 34,9).

7 Contesto remoto: il libro dell’Es  Ci possono essere piste di lettura diverse del libro dell’Es nel suo complesso: liberi per servire  La liberazione del popolo dalla schiavitù egiziana per passare al servizio di Yhwh (nel luogo di culto in cui Egli stesso si fa presente, la tenda): cfr. Es 3,12: “…quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte”: gioco sul verbo ‘servire/rendere culto’ ( עבד ).  Si noti di nuovo una opposizione costruttiva (come quella tra tabernacolo e vitello): dalle città deposito ( עָרֵי מִסְכְּנוֹת, Es 1,11) alla tenda ( מִּשְׁכָּן, l’ultima occorrenza in 40,38) con gioco di parole (miskenot/mishkan).

8 Esodo: la storia di un incontro T utto il libro dell’Esodo è la storia di una presenza reciproca, di Yhwh al popolo e di Israele al suo Dio. È un pellegrinaggio, un mettersi in viaggio di Israele verso il Sinai e ancor più verso la terra promessa (anche se non viene raggiunta in tutto il Pentateuco) : “…Tu li introdurrai e li pianterai sul monte che ti appartiene, nel luogo che hai preparato, o Signore, per tua dimora, nel santuario che le tue mani, o Signore, hanno stabilito” (15,13-18); e il viaggio di Yhwh verso il suo popolo: “Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all’Egitto e come vi ho portato su ali di aquile e vi ho fatti entrare in me” (19,4). È Yhwh stesso la meta del pellegrinaggio di Israele, ma questa meta non può essere raggiunta con le sole sue forze; anzi essa è il frutto dell’iniziativa divina, come dimostra la dinamica di rottura dell’alleanza da parte del popolo e sua ricomposizione da parte di Dio, nell’episodio del vitello d’oro.

9 Esodo: la storia di un darsi a conoscere di Dio come Yhwh  Tutto il libro è la storia di una progressiva conoscenza, di una progressiva rivelazione di Dio a Israele (Es 6,7: “Saprete che io sono Yhwh”; 10,2; 16,12; 29,46; 31,13) e ai popoli (Es 7,17: “…saprai che io sono Yhwh”; 8,6.18; 9,14.29; 11,7; 14,4.18; 18,11). Anzi, la prima domanda in tal senso è posta proprio dal Faraone in Es 5,2: “Chi è Yhwh…?”. La prima risposta a questa domanda l’ha data proletticamente Dio a Mosè in 3,14 e 6,2-3: “Io sono Yhwh. Mi sono manifestato ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come Dio l’Onnipotente, ma non ho fatto loro conoscere il mio nome Yhwh”.

10 Contesto più remoto: il Pentateuco  C’è chi ha rilevato una centralità di Es 32–34 all’interno del Pentateuco nel suo complesso: sul piano tematico:  Il tema unificante tutto il Pentateuco è quello della promessa divina ai Patriarchi, che dice il modo scelto da Dio di mettersi in relazione con l’uomo in genere e con Israele in particolare: i capp. 32–34 rappresenterebbero allora la minaccia della distruzione di questa relazione.  Oppure il Pentateuco esprime la sovranità divina sull’universo e su Israele, attraverso il suo risiedere nel santuario mobile (la centralità del santuario non è solo in Es 25–40, perché di esso si parla nelle prescrizioni cultuali del Lv ed esso sta al centro dell’accampamento in Nm) e questa sovranità è minacciata prima dal Faraone e poi dal vitello d’oro nell’Es: Es 32–34 è proprio il punto di svolta, perché descrive la crisi e il suo superamento positivo.

11 C’è chi propone una centralità di Es 32–34 sul piano strutturale dei libri da Es a Dt: A. prologo: nascita di Mose ̀ (Es 1,1–2,25); rivelazione a Mose ̀ (Es 3,1–7,7); B. l’uscita dall'Egitto (Es 7,8–15,21) (narrazione con alcune leggi: pasqua e primogeniti); C. il cammino nel deserto (Es 15,22–18,27) (manna e quaglie - istituzione dei giudici); D. l’alleanza del Sinai (Es 19,1–24,11) (decalogo e «codice dell’alleanza»); E. leggi sul santuario (Es 24,12–31,18) (sempre al Sinai); X. Peccato – castigo – perdono – nuova alleanza (Es 32–34) («decalogo cultuale»); E'. costruzione del santuario (Es 35–40) (sempre al Sinai); D'. leggi (Lv–Nm 1–10) [sui sacrifici (Lv 1–7), sacerdoti (8–10), purità (11– 16), «codice di santità» (17–26); varie (Lv 27–Nm 10)]; C'. il cammino nel deserto (Nm 11–12) (manna e quaglie - istituzione dei profeti); B'. i primi approcci alla terra (Nm 13–36) (con alcune leggi: sacrifici, sacerdoti, feste, leviti); A'. epilogo: morte di Mose ̀ (Dt 31–34)

12 O addirittura nell’Esateuco (Gen – Gs)

13 Allora Es 32–34 porta al culmine queste piste  Dalla schiavitù al servizio: Dio libera Israele dal Faraone e dai falsi dei (vitello) e gli dona una legge per il culto;  Il viaggio di Israele verso Dio suppone che Yhwh possa superare il problema del peccato del popolo, che mette in discussione questa meta;  La conoscenza di Dio ha il suo vertice in Es 34,6–7;  Il Dio che vuole farsi presente nel mondo e in Israele in particolare non può dimorare in mezzo a un popolo di peccatori, e deve quindi confrontarsi con questa possibilità;  La sovranità di Dio sulla terra (mondo e terra d’Israele) è insidiata dalla sovranità del Faraone e del vitello, a meno che Yhwh non vinca entrambe.

14 Struttura dialogata di Es 32–34  In questi capitoli si susseguono una serie di dialoghi tra Yhwh e Mosè:  Es 32,1-6: Il popolo chiede ad Aronne un dio/degli dei  Es 32,7-10: Dio avvisa Mosè del pervertimento del popolo;  Es 32,11-13: Prima intercessione di Mosè;  Es 32,14-30: Mosè discende dal monte e spezza le tavole (alleanza infranta), quindi punisce il peccato  Es 32,31-32: Seconda intercessione di Mosè;  Es 32,33–33,5: Yhwh intima a Mosè di partire ma annuncia che non accompagnerà il popolo;  Mosè disloca la tenda del convegno fuori dell’accampamento: distanza Dio-Israele

15 Struttura dialogata di Es 32–34 (continua)  Es 33,12-13: Mosè chiede a Dio di mostrargli le sue vie;  Es 33,14: Yhwh assicura Mosè che lo (lui solo!!!) accompagnerà;  Es 33,15-16: Mosè vuole assicurare a tutto il popolo questo privilegio  Es 33,17: Yhwh accetta;  Es 33,18: Mosè chiede di vedere la gloria di Dio!  Es 33,19–34,3: risposta di Yhwh: passerà la bontà !  Es 34,6-7: Yhwh si rivela!

16 Struttura dialogata di Es 32–34 (continua)  Es 34,9: terza ed ultima intercessione di Mosè: agisci secondo la Tua natura!!!  Es 34,10-27: il perdono e il rinnovo dell’alleanza;  Es 34,29-35: Mosè parla al popolo: il vero mediatore della presenza di Dio è lui, non il vitello

17 Es 34,6-7: il vertice dei capp. 32– 34, il loro condensato teologico  “Yhwh, Yhwh, un Dio pietoso e misericordioso, lento all’ira e grande nell’amore e nella fedeltà, che conserva il suo amore per migliaia, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia, no, non lascia impunito, che visita la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli, fino alla terza e alla quarta generazione”.

18 Tutto punta a questa manifestazione del Nome di Dio: lo stesso peccato di Israele è solo occasione perché questa rivelazione possa avvenire. Yhwh è un Dio in cui trovano equilibrio amore e giustizia, amore di Padre (cfr. Sal 103, che commenta questa formula di fede), e passione di sposo (cfr. le affermazioni sulla gelosia di Dio [ אל קנא ] in Es 20,5; 34,14; Dt 4,24; 5,9; 6,15), anche se i rabbini distinguono tra Yhwh come nome della misericordia, e Elohim come nome della giustizia; Rispetto a Es 20,5-6 in cui le espressioni compaiono per la prima volta, in Es 34 l’amore previene la giustizia ed è del tutto incondizionato.

19 Confronto tra Es 20 e Es 34 Es 20,5-6  Io Yhwh tuo Dio sono un Dio geloso, che visita la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma dimostra il suo amore per migliaia per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Es 34,6-7  Yhwh, Yhwh, un Dio pietoso e misericordioso, lento all’ira e grande nell’amore e nella fedeltà, che conserva il suo amore per migliaia, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia, no, non lascia impunito, che visita la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli, fino alla terza e alla quarta generazione

20 Le tredici middôt: gli attributi del Dio d’Israele rivelati al Sinai

21 Es 34,6-7 porta a compimento la rivelazione di Es 3,12-14  “Io-sarò con te ( אהיה עמך ). […] Io-sarò colui che io-sarò ( אהיה אשׁר אהיה ). […] Io-sarò ( אהיה ) mi ha mandato a voi”.  Ci sono state ipotesi sul legame tra Yhwh ( יהוה ) e il verbo ‘essere’ ( היה ): III persona? Forma causativa? Oppure il verbo ‘amare con passione’ ( הוה ).  Dio si era rivelato come Colui che c’è, che è là dove l’uomo ne ha bisogno, là dove l’uomo lo cerca, è il Dio con noi (cfr. Is 7,14) o l’appassionato.  Ora in Es 34 si scopre la ragione di questa automanifestazione divina a Mosè: Egli c’è perché Egli è misericordia, pietà, amore…  La formula degli attributi è ripresa innumerevoli volte nell’AT: Nm 14,18; Ne 9,17; Sal 86,15; 103,8; 145,8; Gl 2,13-14; Gn 4,2…

22 Si noti in Es 33–34 l’identificazione che Dio pone tra le sue vie (33,13), la sua gloria (33,18), la sua bontà (33,19), la sua misericordia e pietà (33,19; 34,6), il suo amore (34,6-7), nel dinamismo del suo passare; Yhwh può rinnovare l’alleanza infranta dal popolo solo perché Egli è un Dio pietoso e misericordioso, lento all’ira e grande nell’amore, non perché il popolo si è convertito; Mosè anzi chiede a Dio di camminare in mezzo a Israele e di perdonarlo proprio “perché è un popolo dalla dura cervice” (Es 34,9), non nonostante questo (come dicono alcune traduzioni)! Solo Dio, perché il Suo Nome è Amore, può perdonare e ridare un futuro a un popolo congenitamente propenso al peccato.

23  L’alleanza di Es 34,10 allora ha molti tratti della nuova alleanza profetica, è una nuova alleanza (rispetto a quella infranta dal popolo con il suo peccato):  Ger 31,31-34: “Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore -, nei quali con la casa d'Israele e con la casa di Giuda concluderò un'alleanza nuova. Non sarà come l'alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d'Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore. Questa sarà l'alleanza che concluderò con la casa d'Israele dopo quei giorni - oracolo del Signore -: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l'un l'altro, dicendo: "Conoscete il Signore", perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande - oracolo del Signore -, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato”.  Ez 36,25-32: “Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. […] Vi libererò da tutte le vostre impurità […] Non per riguardo a voi io agisco - oracolo del Signore Dio…”.

24 La nuova alleanza di Es 34  È frutto della sola e gratuita iniziativa di Yhwh: “Ecco io stabilisco un’alleanza…”, senza che il popolo debba fare nulla (a differenza di Es 24, in cui il popolo compie una cerimonia di ratifica);  È però ancora scritta su tavole di pietra;  Anche al di là della nuova alleanza profetica, comporta un cambiamento in Dio piuttosto che nell’uomo! È Yhwh che si pente ( נחם : Es 32,14; Gl 2,14; Gn 3,10…) del male progettato contro il suo popolo, non Israele che si pente del suo peccato, per cui pare non ci sia neppure bisogno del trapianto di cuore previsto dai profeti.

25 Allora: Misericordes sicut Pater sulla scia di Es 34,6-7!!!

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