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PubblicatoElisabetta Corradi Modificato 8 anni fa
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PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA DI PASTENA.
ISTITUTO COMPRENSIVO 2° PONTECORVO PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA DI PASTENA. «ESPERIENZE DA NON PERDERE … INSIEME AL BACO VERDINO»
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«ESPERIENZE DA NON PERDERE …INSIEME AL BACO VERDINO» PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA DI PASTENA. I bambini della scuola primaria hanno scritto una lettera per invitare i bambini dell’infanzia a condividere e a viverre insieme a loro delle attività didattiche divertenti e stimolanti. FINALITA’: poter vivere insieme un romantico contatto fisico indiretto tramite la lettera con i bambini dell’infanzia. Emittenti e destinatari hanno tenuto in mano lo stesso foglio di carta.
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MI ASCOLTO, TI ASCOLTO…CI ASCOLTIAMO
I bambini dei due ordini di scuola ascoltano la storia del baco Verdino e condividono tra di loro ciò che si è ascoltato e hanno valorizzato ciò che ognuno ha portato ed espresso. FINALITA’: sviluppare conoscenze linguistiche e spronare al dialogo; accendere l’immaginazione, l’espressività e la creatività verbale; imparare gli strumenti narrativi come la descrizione, il dialogo e lo stile.
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ATTIVITA’ IN PALESTRA: imitare le andature del bruco Verdino
PRONTI, VIA! INIZIA LA CORSA DEI BACHI Abbiamo proposto ai bambini di imitare i movimenti del bruco, dapprima semplicemente come giochi motori, in seguito per focalizzare l’attenzione sul modo di muoversi del bruco. FINALITA’: saper osservare e descrivere alcune caratteristiche del personaggio della storia: il bruco.
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I BRUCHI DORMONO, NASCOSTI NEL LORO BOZZOLO
Il bruco dorme, non si vede più! I bruchi-bambini dormono, si addormentano e riposano nel bozzolo. FINALITA’: favorire lo sviluppo di attività motorie e di gioco per realizzare brevi drammatizzazioni. AMBIENTE: palestra PERSONE COINVOLTE: le insegnanti Mirella Corpolongo, Rita Sarracino.
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SONO NATE LE FARFALLE I bambini imitano il volo delle farfalle, molti bimbi hanno osservato che i bruchi non ci sono più. I bruchi dispettosi hanno bucato il bozzolo e sono fuggiti. FINALITA’: favorire e sviluppare l’acquisizione di comportamenti di cura e rispetto verso gli esseri viventi e l’ambiente che ci circonda. Sviluppare e favorire attività motorie e di gioco allo scopo di realizzare brevi drammatizzazioni.
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I bambini cantano la canzone del baco Verdino.
I bambini seduti l’uno accanto all’altro in palestra, riflettono sulle fasi di sviluppo del bruco e osservano che quando dormono nel bozzolo, non si vedono più, i bruchi si sono trasformati in crisalide e infine in una splendida farfalla. I bimbi cantano la canzone del bruco inventata in classe. FINALITA’: sviluppare e favorire attività di canto e di gioco.
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IL BACO VERDINO E LE FORME GEOMETRICHE
Partendo dalla simpatica storia del Baco Verdino abbiamo introdotto l’argomento delle forme geometriche. I bambini hanno giocato con le figure ricavate da un vecchio tappeto di gomma. ALUNNI COINVOLTI: i bambini del primo anno della primaria e i bambini dell’ultimo anno dell’infanzia. PERSONE COINVOLTE: insegnante scuola primaria e docenti scuola dell’infanzia. FINALITA’: aiutare i bambini a sviluppare la loro capacità di percepire, riconoscere e discriminare le diverse forme geometriche.
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TUTTE LE COSE HANNO UNA FORMA
Il Baco Verdino ci insegna che tutto ciò che ci circonda ha una forma: le case, gli alberi, gli aerei che sfrecciano nel cielo. Ci sono razzi fatti a triangolo, autotreni a forma di rettangolo. FINALITA’: comprendere che tutto ciò che ci circonda ha una forma a volte sono semplici e le indoviniamo subito, altre volte ci si mette un po’ a riconoscerle. LOCALI UTILIZZATI: aula scuola materna PERSONE COINVOLTE: Rita Sarracino, Mirella Corpolongo.
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REALIZZIAMO UNA COLLANA CON LE FORME GEOMETRICHE
Ci sono forme semplici come il cerchio o il quadrato che si indovinano subito che possono essere utilizzate per realizzare una semplice collana come quella dei nostri bambini. FINALITA’: questa unità didattica è finalizzata al riconoscimento, denominazione, utilizzo delle forme geometriche. PERSONE COINVOLTE: insegnante di scuola primaria, Rita Sarracino; insegnante di scuola dell’infanzia, Mirella Corpolongo.
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IL BACO VERDINO CI SUGGERISCE CHE CON LE FORME POSSIAMO REALIZZARE PERSONAGGI MERAVIGLIOSI CON L’AIUTO DELLA NOSTRA FANTASIA L’anno prossimo i bambini di cinque anni andranno in prima perciò avvicinarli alla geometria e alle forme è un’attività molto utile. Inoltre il cartellone potrà essere utilizzato anche a Carnevale che vissuto nell’ambito scolastico offrirà numerose occasioni per acquisire la padronanza dei mezzi e delle tecniche che rendono i bambini capaci di esprimersi nei vari codici: pittorico, manipolativo, mimico-gestuale e soprattutto avranno giocato con le forme geometriche. FINALITA’: conoscere le figure geometriche in base alle caratteristiche di forma: triangolo, cerchio, quadrato e rettangolo oltreché ampliare il lessico e riconoscere elementi descritti. PERSONE COINVOLTE: insegnante di scuola primaria , dell’infanzia e il collaboratore Sandro Marsella che ci ha aiutato nel sistemare e attaccare i cartelloni.
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I BAMBINI ILLUSTRANO LE SEQUENZE DELLA STORIA DEL BACO VERDINO
Racconto in sequenze della storia del Baco Verdino, con l’ausilio di cartelloni realizzati dai bambini della scuola dell’infanzia e della primaria, sul tema dell’amicizia nella diversità e nella percezione positiva dell’altro anche se molto diverso da noi. Il Baco Verdino diventa il personaggio guida e il filo conduttore che accompagna i bambini nel passaggio tra i due ordini di scuola. FINALITA’: costruire attività ponte che consentano ai bambini di sperimentare la collaborazione con i compagni e i docenti del successivo ordine di scuola. PERSONE COINVOLTE: i bambini dell’ultimo anno dell’Infanzia, i bambini della classe prima della Primaria, insegnanti di scuola dell’infanzia e della classe prima della scuola Primaria. I collaboratori scolastici che ci hanno aiutato nell’attaccare i cartelloni al muro.
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I BAMBINI DELLA CLASSE PRIMA IMPARANO LA MATEMATICA INSIEME AL BACO VERDINO
Questo lavoro nasce dal desiderio di condividere con i bambini dell’infanzia un’esperienza logico-matematica che ci ha entusiasmato, sia per il piacevole modo di lavorare che per i risultati ottenuti. I bambini hanno giocato con dei cubetti gialli con i quali hanno formato i personaggi della famiglia di bachi. Hanno contato e ricontato i cubetti e alla fine hanno verbalizzato sul quaderno. FINALITA’: saper rappresentare le quantità in molti modi differenti per poter acquisire il concetto di numero e facilitare il processo di simbolizzazione delle quantità. PERSONE COINVOLTE: alunni della classe prima della scuola primaria, bambini dell’ultimo anno dell’infanzia, docente scuola primaria, docenti scuola dell’infanzia. AMBIENTE: aula scuola primaria
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La condivisione di una piccola merenda unisce ed aggrega i bambini della primaria e dell’infanzia. L’incontro avviene nell’aula della pluriclasse: 1°- 2°- 5° insieme alle docenti: Rita Sarracino e Mirella Corpolongo. I bambini della primaria e dell’infanzia hanno voluto chiudere la loro splendida esperienza consumando insieme una bella merenda, perché mangiare è più che nutrirsi, ma è sempre uno stabilire una relazione con se stessi e con gli altri e con gli alimenti che ci riportano a una solidarietà mondiale. FINALITA’: consumare cibo insieme per fare in modo che la relazione diventi condivisione. AMBIENTE: aula pluriclasse. DOCENTI: Rita sarracino, Mirella Corpolongo
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. I bambini della scuola primaria e dell’infanzia hanno condiviso insieme una semplice merenda per consolidare il loro rapporto di amicizia e per stabilire nuovi e forti legami relazionali. Hanno terminato così la loro entusiasmante esperienza guidati dal baco Verdino e dalle insegnanti che li hanno seguiti durante tutto il lavoro, durato quasi l’intero anno scolastico. Locali utilizzati: aula pluriclasse. Persone coinvolte: alunni primaria, bambini dell’infanzia, le docenti Rita Sarracino, Mirella Corpolongo e Filomena Zallo, il collaboratore scolastico, Sandro Marsella. FINALITA’: trasformare l’esperienza quotidiana che non offre una visione corretta del mangiare insieme in un percorso di convivialità che si esprime proprio nel mangiare insieme e nelle scelte che si fanno a tavola.
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