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La continuità educativa è molto importante ma occorre creare un’abitudine allo scambio tra chi opera in ordini diversi di scuola per conoscere il modo.

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Presentazione sul tema: "La continuità educativa è molto importante ma occorre creare un’abitudine allo scambio tra chi opera in ordini diversi di scuola per conoscere il modo."— Transcript della presentazione:

1 PROGETTO CONTINUITA’ ASILO NIDO COCCINELLA & SCUOLA DELL’INFANZIA MONTAGNOLA a.s. 2009-2010

2 La continuità educativa è molto importante ma occorre creare un’abitudine allo scambio tra chi opera in ordini diversi di scuola per conoscere il modo concreto di operare e condividere i valori del progetto educativo, il cui fine è sempre il benessere del bambino.

3 L’obiettivo è quello di facilitare il passaggio del bambino da una istituzione educativa ad un’altra e di favorire il confronto delle esperienze professionali tra insegnanti. Il progetto ha coinvolto le quattro insegnanti dei 3 anni della scuola dell’infanzia e quattro educatrici del nido. Abbiamo avuto anche la presenza della tirocinante che ha partecipato attivamente alle attività. Gli incontri sono stati quattro e si sono svolti nei mesi di aprile e di maggio 2010. Nei primi due incontri i bimbi della scuola dell’infanzia, accompagnati da due insegnanti, si sono recati al nido, mentre negli altri due la scuola dell’infanzia ha accolto i piccoli del nido.

4 Le insegnanti della scuola dell’infanzia Montagnola, insieme alle educatrici del nido Coccinella, hanno progettato l’attività educativo-didattica. Partendo da un breve racconto “Il Piccolo Bruco Maisazio” di Eric Carle, editore Mondatori, hanno predisposto quattro laboratori di: drammatizzazione; collage; creta; disegno. I primi due laboratori, quello di drammatizzazione e di collage, sono stati svolti al nido, gli altri due, di creta e di disegno, nella scuola dell’infanzia.

5 PRIMO INCONTRO AL NIDO Laboratorio di drammatizzazione: la storia di “Il piccolo bruco Maisazio”
Arrivati al nido i bambini e le educatrici ci hanno accolto nell’atrio della scuola e seduti tutti in cerchio ci siamo presentati con una canzoncina che richiamava ognuno il proprio nome. Poi siamo entrati in una stanza in cui era stato allestito un piccolo teatrino e le educatrici hanno raccontato la storia del piccolo bruco che mai sazio ha finito per mangiare di tutto per poi diventare molto ciccione. La storia termina con la presa di coscienza del bruco di dover mangiare solo foglie, il suo cibo, e la trasformazione in una bellissima e libera farfalla.

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7 SECONDO INCONTRO AL NIDO Laboratorio di collage: Il bruco di carta
Quando siamo arrivati al nido i bambini ci aspettavano già seduti in cerchio e con la stessa canzoncina ci siamo salutati nuovamente. Questa volta l’atmosfera era più rilassata e i bimbi sono apparsi più spontanei e meno timidi. Dopo il saluto siamo entrati in sezione e a piccoli gruppi misti ci siamo disposti ai tavoli. Su ogni tavolo erano stati preparati dei fogli A4 con scotch bi-adesivo, cerchi colorati di diverse misure e vaschette contenenti erba e fiori raccolti nel loro giardino. Ciascun bambino doveva disporre i cerchi uno dopo l’altro in modo da creare il piccolo bruco mai sazio e attaccare sullo scotch erba e fiori per realizzare il suo bel prato. I bambini più grandi sono riusciti autonomamente nell’attività e molti si sono mostrati disponibili ad aiutare i più piccoli del nido.

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9 TERZO INCONTRO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA Laboratorio di creta: Il bruco di creta
Questa volta siamo stati noi della scuola dell’infanzia ad accogliere i piccoli del nido. Li abbiamo accolti nello spazio adiacente la stanza gialla dei 3 anni, ci siamo salutati, abbiamo cantato una canzoncina e poi ci siamo recati nel grande salone dove avevamo predisposto tavoli e sedie. Poiché l’obiettivo era quello di realizzare un bruco di creta, abbiamo consegnato a ciascun bambino un pò di creta con la quale prima dovevano manipolarla tra le mani e dopo realizzare piccole palline che avrebbero rappresentato il corpo del bruco. È stato interessante osservare come i più grandi sono riusciti a realizzare interamente il loro bruco con anche i particolari degli occhi e delle antenne, mentre qualcuno dei più piccoli era intento a schiacciare la creta sul banco. Realizzate le palline, con l’aiuto delle insegnanti e delle educatrici, si è proseguito a forarle con lunghi stuzzicadenti in modo che poi, una volta cotte, potevano essere unite mediante filo. Finita l’attività li abbiamo salutati, accompagnati verso l’uscita e ci siamo promessi di rivederci un’altra volta

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11 QUARTO INCONTRO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA Laboratorio di disegno: La farfalla
A conclusione del percorso didattico, abbiamo deciso di immaginare il piccolo bruco, ormai diventato una farfalla, che libero vola tra i prati fioriti. Dopo aver accolto nuovamente i piccoli del nido con canti e filastrocche ci siamo recati nel nostro solito salone. Abbiamo consegnato a ciascun bambino una sagoma di farfalla che essi hanno colorato incollando pezzetti di carta colorata. Ognuno era libero di scegliere il colore o i colori desiderati.

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13 insegnanti: BATISTI Anna CIANCI Valentina DEL BENE Miria SAMMARCO Annarita tirocinante: GUIDI Irene educatrici:


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