La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Zecca provinciale 14-19 d.C. asse D/ PERM DIVI AVG COL(onia) ROM(ula), testa laureata di Tiberio a s. R/ GERMANICVS CAESAR DRVSVSCAESAR, teste dei due.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Zecca provinciale 14-19 d.C. asse D/ PERM DIVI AVG COL(onia) ROM(ula), testa laureata di Tiberio a s. R/ GERMANICVS CAESAR DRVSVSCAESAR, teste dei due."— Transcript della presentazione:

1 zecca provinciale 14-19 d.C. asse D/ PERM DIVI AVG COL(onia) ROM(ula), testa laureata di Tiberio a s. R/ GERMANICVS CAESAR DRVSVSCAESAR, teste dei due Cesari,Germanico e Druso, affrontati RPC I 74 Roma 22/23-30 d.C. asse che celebra il divo Augusto, padre adottivo di Tiberio D/ DIVVS AVGVSTVS PATER, testa radiata di Augusto verso sinistra; Altare dedicato alla Providentia Augusti; in basso la scritta PROVIDENT, ai lati S C; RIC I, 81 Roma 23 sesterzio che celebra Livia Drusilla, madre di Tiberio D/ SP QR IULIA AUGUST, Carrozza che va verso destra, trainata da un paio di muli; R/ TI. CAESAR. DIVI AVG(usti) F(ilio) AVGVST. P M TR POT XXIIII, tutto intorno alla scritta S C al centro; RIC I, 51 (Tiberio). 23 dupondio che commemora la morte di Druso minore, figlio di Tiberio D/PIETAS, busto di Livia Drusilla con velo sul capo (o forse di Vipsania Agrippina, Antonia minore o Livilla) raffigurata come la Pietas verso destra; R/ DRVSVS CAESAR TI AVGVSTI F(ilii) TR POT ITER, attorno alla scritta S C; RIC I, 43 I Giulio-Claudi e la scomoda eredità

2  Lugdunum 36-37 d.C. aureo D/ TI CAESAR DIVI AUG F AUGUSTUS, testa laureata di Tiberio a d. R/ PONTIF MAXIM, la madre Livia (come fosse la Pax) seduta a d. su un trono, tiene uno scettro e un ramo d'ulivo; RIC I 29  Roma 16-22 d.C. AE Dupondio D/TICAESARDIVIAVGFAVG[VST IMPVIII] – testa laureata a s. R/ MODERATIONI – SC imago clipeata di Tiberio RIC I, 39; BMCRE 90; RSC 5 La Moderatio di Tiberio

3 asse (monetazione provinciale da Bilbilis in Spagna) 31 (?) 29 mm, 10.91 gr; TI CAESAR DIVI AVGVSTI F AVGVSTVS, testa laureata di Tiberio verso destra; R/ MV AVGVSTA BILBILIS TI CÆSARE V [L ÆL]IO [SEIAN]O, COS al centro, all'interno di una corona; RPC I 398 9 d.C., dopo la vittoria finale nell'Illirico da parte di Tiberio. 25.45 gr, 1 h; zecca di Lugdunum.Sesterzio D/ TI CAESAR AVGVSTI F(ilii) IMPERATOR V, testa laureata di Tiberio verso destra. R/ ROM ET AVG, altare delle tre Gallie a Lugdunum, decorato con una corona civica tra allori, fiancheggiato da nude figure maschili; a destra e sinistra, le Vittorie su delle colonne, una di fronte all'altra.RIC Augustus, I, 240 (Augustus); BMCRE 572 13-14 d.C.7.93 gr, 5 h (zecca di Roma); Aureo D/ CAESAR AVGVSTVS DIVI F(filio) Pater Patriae, testa laureata verso destra; R/AVG F(ilius) TR POT XV, Tiberio guida una quadriga in trionfo verso destra, tenendo uno scettro con aquila; in esergo TI CAESAR.RIC I, 221; BMCRE 511 Damnatio memoriae di Seiano Trionfi in Germania e Illirico

4 Æ Sesterzio 35-36; 26.44 gr, 6 h;D/ il tempio della Concordia, con la dea Concordia seduta a s. su un trono, tiene una patera ed uno scettro, sopra un altare all'interno di una facciata a sei colonne, posta su un podio; all'entrata due statue di Ercole e Mercurio; in alto le statue di Giove, Giunone e Minerva oltre alle Vittorie; R/ TI CAESAR DIVI AUG F(ilii) AUGUST PM TR POT XXXVII, una grossa S C al centro;RIC Tiberius, 61; BMCRE 116 dupondio 34-35; 15,88 g; D/ TI CAESAR DIVI AVG F(fili) AVGVST IMP VIII, testa laureata di Tiberio verso sinistra. R/ CLEMENTIAE, S - [C] scudo clipeato con busto drappeggiato di sesso maschile circondato da una corona di alloro, è seguito da un anello di perle, mentre il bordo esterno è decorato da rami di palma; RIC Tiberius, 38; BMC 85 Concordia e Clementia imperiale

5 MONETA DI RESTITUZIONE EMESSA DA TIBERIO IN RICORDO DI AUGUSTO DENARIO A NOME DI Q. CASSIUS CON AL DRITTO IL RITRATTO DI VESTA E AL ROVESCIO IL RELATIVO TEMPIO IL TEMPIO DI VESTA SULLE MONETE DI TIBERIO Tiberio (Aug) 14 – 37 d.C. L Arrius Peregrinus L Furius Labeo. As, Corinto 32-33, Æ 6.93 g. D/ DIVVS AVGVGSTVS PATER, testa con corona radiata di Augusto; R/ tempio esastilo; S-C. RPC 1151. Base di Sorrento, lato C Base di Sorrento, lato A

6 Caligola Aureo coniato a Lugdunum nel 37-38 d.C. D/ C CAESAR AUG GERM PM TR POT COS testa nuda di Gaio; R/ testa radiata di Augusto con due stelle ai lati. R.I.C. 1 Aureo coniato a Lugdunum nel 37-38. D/ C CAESAR AUG GERM PM TR POT testa laureata di Gaio; R/ AGRIPPINA MAT C CAES AUG GERM.,busto di Agrippina R.I.C. 13. Aureo coniato a Lugdunum nel 40. D/C. CAESAR AUG PON M TR POT III COS IIItesta laureata di Gaio; R/ GERMANICUS CAES P C CAES AUG GERM testa nuda di Germanico a d.. R.I.C. 25. Famiglia imperiale

7 Dupondio coniato a Roma nel 37-41 al nome del padre Germanico. D/ GERMANICUS CAESAR, Germanico su quadriga; R/ Germanico, corazzato e armato, in piedi a s., nel campo SIGNIS RECEPT DEVICTIS GERMA; ai lati S C. R.I.C: 57 Asse coniato a Roma nel 40-41 al nome del padre Germanico. D/ GERMANICUS CAESAR T AUG F DIVI AUG N, testa nuda a s. di Germanico; R/ C CAESAR DIVI AUG PRON AUG PM TR P IIII P P, grande S C centrale. Cohen 4, R.I.C. 50 Sesterzio coniato a Roma nel 37-38. D/ C CAESAR AUG GERMANICUS PON M TR POT testa laureata a sinistra di Gaio; R/ADLOCUT l’Imperatore parla da un piccolo palco a cinque soldati con insegne; in exergo COH. Cohen 1, R.I.C. 32. La politica espansionistica e il programma politico

8 Sesterzio coniato a Roma nel 40-41 D/ la Pietas seduta con una patera: C CAESAR AUG GERMANICUS P M TR POT; PIETAS in ex; R/ uno dei due templi dedicati ad Augusto davanti al quale ’Imperatore sacrifca un toro con a fanco due assistenti: nel campo ai lati DIVO AUG S C. R.I.C. 36. Sesterzio al nome della Madre Agrippina, coniato a Roma tra il 37 e il 41 D/ AGRIPPINA M F MAT C CAESARIS AUGUSTI busto di Agrippina a d.;R/ Carpentum trainato da due mule, nel campo SPQR - MEMORIAE AGRIPPINAE, R.I.C. 55 Dupondio coniato a Roma nel 40-41 a nome dei fratelli Nero e Druso. D/ NERO ET DRUSUS CAESARES Nero e Druso a cavallo affancati; R/ C CAESAR DIVI AUG PRON AUG P M TR POT IIII P P, nel campo grande S C R.I.C. 49 Sesterzio coniato a Roma nel 39- 40 dedicato alle tre sorelle. D/tC CAESAR AUG GERMANICUS PON M TR POT testa laureata di Gaio; R/ AGRIPPINA DRUSILLA IULIA; le sorelle in piedi di fronte in exergo S C. Cohen 4, R.I.C. 33 La politica economica e finanziaria

9  gran massa di monete, senza peraltro molto discostarsi dalle caratteristiche tecniche della produzione di Tiberio: coniò aurei e quinari aurei, del peso medio di circa 7,80 e 3,80 grammi; denari d’argento del peso di circa 3,80 grammi: assi, dupondi e sesterzi pesanti, rispettivamente, circa 11,50, 15 e 28 grammi, nel 39 anche un quadrante in rame, del peso di circa 3 grammi, in ricordo della abolizione della imposta introdotta da Augusto a carico degli Italici.  Le zecche occidentali furono quelle tradizionali: Lugdunum per l’oro e l’argento (ma negli ultimi anni anche la Capitale) e Roma per il bronzo.  moltissime delle sue monete sono dedicate agli avi e alla sua famiglia. ad Augusto; al nonno Agrippa il notissimo asse, al padre Germanico, alla madre Agrippina Maggiore, ai fratelli Nero e Drusus, alle tre adorate sorelle, Agrippina Minore (che sarà madre di Nerone), Drusilla e Iulia  quasi tutte le sue monete sono rare

10 Famiglia imperiale e successione Aureo coniato a Roma o a Lugdunum nel 44-45 d..C. D/ TI CLAUD CAESAR AUG P M TR P III testa laureata a d.; R/ PRAETOR RECEPT l’imperatore, a s, stringe la mano ad un pretoriano che tiene uno stendardo; R.I.C. 29 La legenda starebbe a ricordare che l’elevazione al trono di Claudio avenne ad opera dei pretoriani. Aureo coniato a Roma o a Lugdunum nel 44-45. D/ TI CLAUD CAESAR AUG P M TR P IIII testa laureata a d.; R/ IMPER RECEPT caserma dei pretoriani vista di fronte con l’imperatore stante all’interno. R.I.C. 25 Il rovescio commemora la visita di Claudio alla caserma dei pretoriani, nei cui confronti dimostrò sempre grande attenzione

11  49-50 d.C. Ag 3.66 gm. D/. TI CLAVD CAESAR AVG P M TR P VIIII IMP XVI, testa laureata dell’ imperatore a dx R/ DE BRITANN sull’ architrave di un arco di trionfo sormontato da una statua equestre tra due trofei.RIC 45, RSC 19, BMC 50  Denario coniato a Roma o a Lugdunum nel 46-47. D/ TI CLAUD CAESAR AUG P M TR P VI IMP XI. testa laureata dell’imperatore a d. R/ IMPER RECEPT. la caserma dei pretoriani R.I.C. 37. La politica militare

12 D/ TI CLAVD CAESAR AVG GERM P M TR Pin senso orario a partire da s. in basso; testa laureata a d. R/ CONSTANTIAE - AVGVSTI in senso orario a partire da s. in basso;la Costantia seduta a s. su sella curulis, d. sollevata; piede su sgabello Roma 41-42 d.C. AV Aureo 7,7 g 17,36 mm RIC I, 13; BMCRE 11; RSC 5 Roma 41-50. D/ CLAUDIUS CAESAR AUG P M TR P IMP P P,testa nuda dell’imperatore a S.. R/LIBERTAS AUGUSTA S C: la Libertà in piedi volta a d. R.I.C. 97. La Constantia di Claudio La politica “sociale” La politica economica e fnanziaria

13 Dupondio coniato a Roma 50-54. D/ TI CLAUDIUS CAESAR AUG P M TR P IMP P P. R testa nuda a s. / CERES AUGUSTA; Ceres seduta su trono in esergo S C. R.I.C. 110. Sesterzio coniato a Roma tra il 41 e il 50: probabilmente nel 42. D/ testa a destra laureata di Claudio TI CLAUDIUS CAESAR AUG P M TR P IMP. R/ la Spes avanzante a sinistra SPES AUGUSTA; S C in esergo. Cohen 85, R.I.C. 99 La riforma amministrativa La cura della Annona ed i lavori pubblici

14  carenza di monetazione spicciola (di bronzo o rame), conseguenza dell’accentramento delle coniazioni nella zecca di Roma, contemporanea chiusura delle offcine situate in Gallia e nella penisola iberica. operazione, voluta dal liberto Pallante ministro delle fnanze, comportò inevitabilmente una copiosa produzione di monete di bronzo o rame ad iniziativa di amministrazioni locali (produzione che si rifaceva rigorosamente a quella uffciale, rispettandone pesi e moduli, oltre che naturalmente le immagini, tollerata affancata nella circolazione alla produzione della zecca di Roma.)  contromarche apposte su vecchie monete di rame o bronzo riammesse in circolazione o, come già detto, su emissioni non uffciali prodotte da zecche dell’area gallica: la più nota è PROB, per probatum, molto probabile lo scopo banalissimo di dare uffcialità a monete non prodotte dalla zecca centrale o coniate in altri tempi.  a partire dall’anno 50 tutta la coniazione di monete spicciole concentrata nella zecca di Roma, che ne aumentò la produzione proprio per risolvere ogni problema di circolazione. La zecca principale Roma: il RIC attribuisce tuttele coniazioni uffciali a questa città, altri autori sostengono invece che le coniazioni in metallo prezioso avvennero a Lugdunum, che fu quindi una zecca uffciale molto importante, come già ai Tempi di Augusto e Tiberio.  in tutti i metalli senza discostarsi dai parametri in atto dai tempi di Augusto e dei suoi predecessori: aurei, con la loro metà, del peso, rispettivamente, di circa 7,80 e 3,80 grammi; denari d’argento di circa 3,80 grammi; sesterzi e dupondi in oricalco, pesanti circa 28 e 15 grammi, assi di circa 11-12 grammi e quadranti in rame di circa 3,5 grammi  In Oriente ripresa, anche se limitata, la coniazione di cistofori d’argento (tre denari o tre dracme per 11,5 grammi di peso) e didracme in argento (6 grammi circa); ad Alessandria ripresero pure le coniazioni di tetradracme in mistura.  spesso temi militari e accenni alla importanza dei pretoriani, che in defnitiva lo avevano messo sul trono.; famiglia: al padre Druso Maggiore e alla madre Antonia; alla cognata Agrippina Maggiore, moglie del fratello Germanico e madre di Caligola, alla quarta moglie Agrippina Minore, al fglio adottivo Nerone, anche una rarissima emissione (una didracma coniata a Cesarea di Cappadocia) a nome di Messalina, la tanto discussa terza moglie

15 Aureo 7,64 grammi (pre riforma) coniato a Lugdunum o a Roma nel 55. D/ NERO CLAUD DIVI F CAES AUG GERM IMP TR P COS busti accollati di Nerone e della madre Agrippina:. R/ AGRIPP AUG DIVI CLAUD NERONIS CAES MATER quadriga trainata da elefanti, sulla quale vi sono le statue di Augusto e Claudio, con la legenda : a lato della quadriga EX S CR.I.C. 6. 54 7.67 gr (zecca di Lugdunum) aureo D/AGRIPP AVG DIVI CLAVD NERONIS CAES MATER, le teste a confronto di Nerone e della madre Agrippina, il primo rivolto verso destra, la seconda con drappeggio verso sinistra;R/NERONI CLAVD DIVI F(ilio) CAES AVG GERM IMP TR P, EX S C al centro all'interno di una corona di quercia.RIC Nero, 1. BMCRE 6 Famiglia imperiale

16 66 d.C. 35 mm, 21.99 gr, 6 h (zecca di Roma sesterzio D/ IMP NERO CLAVD CAESAR AVG GER P M TR P P P, testa laureata a s. R/ Roma seduta a sinistra su una corazza, tiene nella mano d. una Vittoria e nella s. un parazonium, uno scudo sullo sfondo; S-C nel campo,ROMA in esergo, RIC I 330; sesterzio25.32 gr, 7 h (zecca di Lugdunum ?) 65 D/ NERO CLAVD CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata a destra, con un globo alla base del busto; R/PACE P R TERRA MARIQ(ue) PARTA IANVM CLVSIT S C, il tempio di Giano con decorazioni sul tetto, la porta sulla destra chiusa ed una ghirlanda che pende davanti. RIC I 438 Le campagne militari : Armenia e Parthia (58-63) e Britannia Celebrata la Pace e chiusura del tempio di Giano

17 37 mm, 28.79 gr, 8 h (zecca di Lugdunum);sesterzio 64-67 D/IMP NERO CAESAR AVG PONT MAX TR POT P.P., testa laureata a sinistra, con un globo alla base del busto; R/Nerone in piedi verso sinistra con a fianco il prefetto del Pretorio sopra un basso podio sulla destra, parla a tre soldati sulla sinistra in piedi (pretoriani), il primo tiene un vexillum con i Castra Praetoria sullo sfondo; ADLOCUT COH in esergo. RIC Nero, I 491; sesterzio34 mm, 26.67 gr, 6 h (zecca di Lugdunum)65 D/ NERO CLAVD CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata a destra, con un globo alla base del busto; R/Nerone a cavallo, cavalca verso destra tenendo una lancia; dietro di lui un soldato sempre a cavallo che tiene un vexillum (forse un pretoriano); S C ai lati; DECVRSIO in esergo.RIC Nero, I 395; Guardia pretoriana

18 Sesterzio 6437 mm, 28.77 gr, 6 h (zecca di Roma antica)D/NERO CLAVD CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata a destra, con un globo alla base del busto; R/AUGUSTI (in alto) S PORTO S T C, porto di Claudio con sette navi; in alto si nota un faro sormontato da una statua di Nettuno; sotto la personificazione del Tevere sdraiato, tiene un timone e un delfino; a sinistra un molo a forma di mezzaluna con portico ed un altare, a destra, a forma di mezzaluna, fila di frangiflutti.;RIC I 178; dupondio6514.60 gr, 7 h (zecca di Lugdunum) D/ NERO CLAVDIUS CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata a s., con un globo alla base del busto;MAC AUG S-C, facciata del macellum Magnum, una statua di fronte alla base di un'entrata a quattro colonne cilindrica, nella parte alta una struttura a tre colonne sormontata da una cupola conica; portico a due ordini da entrambe le parti (sinistra-destra). RIC I 402; BMCRE 336; L’incendio di Roma e le opere pubbliche

19 Sesterzio 46 632 mm, 26.73 gr, 7 h (zecca di Roma ); D/NERO CLAVDIUS CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata a destra, con un globo alla base del busto; R/CONG(iaria) II DAT(a) POP(ulo) S-C, Nerone, togato, siede a s. su una sedia curule su un podio, un prefetto alle sue spalle, in basso un assistente in piedi sulla sinistra distribuisce monete ai cittadini che indossano una toga, Minerva in piedi davanti al tempio sullo sfondo. RIC I 162; WCN 93; BMCRE 141; BN 282; BMC 139. sesterzio.66 27.02 gr, 7 h (zecca di Lugdunum) D/IMP NERO CAESAR AVG PONT MAX TR P P P, testa laureata a sinistra; sul collo la scritta X e più sotto (probabilmente contromarcata durante la guerra civile nel 68 dalla legio X Gemina, di stanza a Carnuntum); R/ANNONA AUGUSTI CERES, l'Annona in piedi verso destra tiene una cornucopia, di fronte Cerere seduta sulla destra, tiene del grano ed una torcia; un modio sull'altare con una ghirlanda tra di loro; sullo sfondo la poppa di una nave RIC Nero, I 494. Congiaria e annona La politica sociale e fnanziaria

20 D/ NERO CAESAR - AVGVSTVS in senso orario a partire da s. in basso; testa di Nerone barbato e laureato a destra. R/ Salus drappeggiata, seduta su un trono a s., sorregge una patera con la mano d. mentre la mano s. è distesa sul fianco, sotto SALVS Roma 65/6 d.C. AV Aureo 7,3 g 18,25 mm RIC I,59; BMCRE 87; RSC 313 “…ceterum salutem suam incolumitate Pisonis inniti. haec ferre Gavius Silvanus tribunus praetoriae cohortis, et an dicta Natalis suaque responsa nosceret percunctari Senecam iubetur…”(Tac., Ann. XV.60) e la Salus

21  Il peso dell’aureo scese a 7,26 grammi, contro i 7,80 mediamente registrati da questa moneta nei sessant’anni precedenti (da Augusto a Claudio), ma il titolo del metallo rimase, come detto, uguale a quello degli aurei del tempo di Augusto.  Anche il denario venne coniato del peso di poco più di 3,40 grammi, contro i 3,85 abbondanti dei predecessori: ma in questo caso anche il titolo dell’argento scese al 90-95% contro il 98-99% dei secoli precedenti. Rimase uffcialmente immutato il rapporto tra aureo e denario, nel valore di 1 a 25, ma i venticinque denari che si dovevano corrispondere per un aureo erano non soltanto ben più leggèri dei precedenti, ma soprattutto contenevano meno argento. Di fatto il rapporto tra oro e argento scese a poco più di 1 a 11, contro 1 a 12,5 come era sempre stato.  Denario come moneta divisionaria, a tutto vantaggio dell’aureo che aveva assunto, nelle principali transazioni, il ruolo che era prima stato della antichissima moneta romana d’argento.  La riforma di Nerone interessò anche la moneta spicciola: ma qui vi sono parecchi punti poco chiari. Il peso delle monete di bronzo /rame venne ridotto: ma Nerone fece coniare anche assi, semissi e quadranti in oricalco, più leggèri di quelli in bronzo e rame ma di equivalente valore, dato che l’oricalco era più prezioso degli altri metalli. Le monete di uguale valore nominale, ma di diversa lega, circolarono per parecchio tempo insieme e non è escluso -come sostiene qualcuno- che se Nerone fosse vissuto più a lungo, la coniazione di monete divisionarie in oricalco avrebbe sostituito integralmente quelle in bronzo e rame. Ma qui siamo nel campo delle ipotesi: quello che sembra certo è che questo esperimento, iniziato nel 63, ebbe termine nel 65 quando si ritornò ai sesterzi e dupondi in oricalco e alle monete di minor valore in rame.

22  La posizione privilegiata delle donne della casata imperiale evidenziata attraverso la loro raffigurazione nei dritti monetali, dove la leggenda aiuta ad individuare l’Augusta raffigurata  Inizialmente le donne ricoprivano un ruolo subordinato rispetto agli uomini della loro famiglia; durante la dinastia Giulio-Claudia affigurate solo dopo la morte, spesso relegate al rovescio ed identificate come divinità. Il prestigio delle donne nel corso delle varie dinastie e l’evoluzione del loro ruolo a corte è evidente nelle emissioni a loro dedicate, nei dritti infatti il loro volto diventa una costante delle monete battute a loro nome.  Ottavia, sorella maggiore di Ottaviano e moglie di Antonio il triumviro, ricevette dal marito l’onore di comparire con lui sui cistofori di Efeso e fu la prima donna romana vivente a godere del diritto d'effìgie su una moneta.  Con Caligola, i celebrano per la prima volta le donne della famiglia imperiale, con la concessione del ius imaginis. Con la concessione di tale diritto il busto delle Auguste può comparire nei dritti o nei rovesci monetali. (e sorelle Agrippina junior, Drusilla e Giulia nelle vesti “Securitas”, della Concordia” e della “Fortuna” (o ’“Abundantia”)  La donna, assumendo il titolo di Augusta, ha acquisito un ruolo definito e riconosciuto all’interno della propria domus, trovandosi in una nuova dimensione pubblica e divenendo parte integrante e indispensabile della legittimazione del potere imperiale. Con la morte di Augusto, infatti, si sono introdotte nuove regole all’interno del matrimonio aristocratico, non più solo incentrato sul mantenimento del patrimonio e delle alleanze politiche, ma sulla valorizzazione del sangue di Augusto, che vantando ascendenza divina, legittimava il potere.  Con Claudio, finalmente, il bellissimo ritratto romano della madre Antonia, defunta all epoca dì Caligola. e la figura al rovescio di alcuni tetradranuni alessandrini di Messalina, la prima moglie. O Agrippina junior, la seconda moglie. che con il figlio Nerone, ormai divenuto imperatore grazie ai suoi intrighi, avrebbe condiviso anche il diritto di aurei e denari (RIC. I, nn. 1-3).

23 Nella maggior parte delle monete, è battuto il busto drappeggiato dell’Augusta con le sue svariate acconciature, mentre la leggenda può assumere varie tipologie. Essa può: riportare il nome della donna seguita dal titolo di Augusta menzionare l’Augusta e l’imperatore reggente (CRISPINA AUG IMP COMMODI AUG); indicare il nome dell’Augusta ed indicarne la paternità possiamo avere il nome della donna anticipato dal titolo Augusta e dall’attributo DIVA loro evoluzione come riflesso della trasformazione femminile

24 Personificazioni Concordia,Pietas,Pudicitia,Fecunditas,Hilaritas etc attraverso esse gli imperatori diffondono il ruolo e l’immagine che la donna doveva ricoprire nella società :quello di moglie e madre. Grazie alla sua fertilità la donna era garante dell’impero, assicurando la successione al potere, la continuità dinastica e la solidità del regno I rovesci con le divinità Nel 69 a.C. appare la prima raffigurazione di Vesta ad opera di P.Galba aedilis curulis, che riporta al Rgli attributi pontificali, a sottolineare lo stretto rapporto dei pontefici con il culto della dea. Tardiva comparsa, nonostante l’antichità e la centralità del suo culto per lo stato romano, per immagine antropomorfa di culto relativamente recente, coerentemente con l’ideologia stessa connessa alla dea, come espressione del ruolo femminile all’interno della casa e della famiglia e alla riservatezza che lo caratterizzava. Le divinità che ricorrono più spesso sono Giunone, Venere e Vesta. La prima era la sposa di Giove, la protrettrice del matrimonio e dei figli nati dall’unione. Questo duplice aspetto è ben evidente sulle monete, sulle quali è prevalentemente raffigurata con patera e scettro o con fiore della speranza e di una nuova vita e un bambino in fasce. Nel primo caso appare la leggenda IUNO REGINA nel secondo IUNO LUCINA Venere, la dea della bellezza e dell’amore, è raffigurata comunemente stante con pomo e scettro (fig.14), e la leggenda è costituita dal nominativo della dea In altri esemplari è accompagnata dagli attributi VICTRIX e GENETRIX Altri tipi di rovescio legati alla morte, come il carpentum dextrarum iunctio, pulvinar, Altare, VOTA, Rovesci monetali


Scaricare ppt "Zecca provinciale 14-19 d.C. asse D/ PERM DIVI AVG COL(onia) ROM(ula), testa laureata di Tiberio a s. R/ GERMANICVS CAESAR DRVSVSCAESAR, teste dei due."

Presentazioni simili


Annunci Google