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PubblicatoGerardina Ricci Modificato 8 anni fa
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Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione - Università Federico II di Napoli Il degrado dei materiali ceramici I fattori di degrado dei materiali ceramici sono ambientali o dovuti all’uomo. Gli interventi dell’uomo riguardano: - -l’uso dell’oggetto, che può modificarne le caratteristiche originarie; - -restauri precedenti, che possono essere stati eseguiti in modo scorretto, con perdita di informazioni sull’oggetto e falsificazioni.
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Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione - Università Federico II di Napoli Il degrado dei materiali ceramici: fattori ambientali Le cause fisiche: - -Variazioni di stato dell’acqua; - -Migrazione/cristallizzazione di sali; - -Variazioni di umidità; - -Variazioni di temperatura (sbalzi termici); - -Scorrimento di acqua sulla superficie; - -Carichi pesanti, vibrazioni; - -Esposizione al vento con particelle abrasive in sospensione; - -Radiazioni luminose: infrarosse e ultraviolette.
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Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione - Università Federico II di Napoli Il degrado dei materiali ceramici: fattori ambientali Le cause chimiche: - -Contatto con l’acqua: fenomeno di ri-algillificazione; - -Acidi e altre sostanze disciolte nell’acqua in grado di attaccare il materiale ceramico; - -Ri-carbonatazione di ossido ed idrossido di calcio; - -Inquinamento atmosferico con sostanze aggressive, che veicolate dall’umidità, generano processi di alterazione o lisciviazione del materiale ceramico.
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Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione - Università Federico II di Napoli Manifestazioni del degrado
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Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione - Università Federico II di Napoli Manifestazioni del degrado
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Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione - Università Federico II di Napoli Manifestazioni del degrado Modificazioni strutturali dovute all’ingresso di soluzioni, che possono determinare: -Parziale solubilizzazione del materiale ceramico (aumento della dimensione dei pori e della porosità totale); - -Deposizione di sali disciolti (diminuzione della dimensione dei pori); Per quanto riguarda le alterazioni chimiche i principali fenomeni sono: - -Reidratazione del materiale ceramico; - -Ri-carbonatazione; - -Solubilizzazione selettiva di elementi chimici del corpo ceramico e del rivestimento.
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Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione - Università Federico II di Napoli Restauro dei manufatti ceramici Nella seconda metà del 900 si è fatto strada il concetto di restauro conservativo che mira a conservare e a mettere in evidenza tutto ciò che di autentico resta dell’oggetto. Le finalità del restauro conservativo sono: - -Studio ceramologico, per il quale è necessario favorire la leggibilità tecnologica ed artistica del manufatto; - -Esposizione museale, che richiede il massimo della leggibilità della funzione dell’oggetto, nonché dei suoi aspetti formali, mentre la leggibilità tecnologica può restare in secondo piano.
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Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione - Università Federico II di Napoli Restauro dei manufatti ceramici Consolidamento Pulitura Assemblaggio Integrazione
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Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione - Università Federico II di Napoli Restauro dei manufatti ceramici: Consolidamento Nel caso di reperti ceramici di scavo degradati, con debole resistenza meccanica e fessurazioni, il consolidamento precede la pulitura. L’oggetto da consolidare va asciugato lentamente, immerso nel solvente e poi nella soluzione consolidante. Nel caso di ceramica architettonica, invece, l’operazione di consolidamento è più frequentemente successiva alla pulitura. Un consolidante comunemente utilizzato è il copolimero etilmetacrilato-metacrilato in soluzione di acetone. La concentrazione del consolidante va regolata in funzione della porosità del manufatto.
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Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione - Università Federico II di Napoli Restauro dei manufatti ceramici: Pulitura Lo “sporco” da eliminare può essere di tre tipi: - -Sali solubili (lavaggi in acqua distillata); - -Incrostazioni superficiali (impiego di reattivi chimici o con mezzi meccanici); - -Macchie superficiali (acqua ossigenata per macchie dovute a ossidi di ferro o manganese).
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