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PubblicatoMuzio Valli Modificato 8 anni fa
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FONDI STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA PER IL PERIODO 2007/2013. UN’OPPORTUNITA’ DI CRESCITA PER IL MONDO DELLE PROFESSIONI TECNICHE Palmanova, 7 aprile 2008 “Le principali novità per il periodo di programmazione comunitaria 2007-2013 nell’applicazione della deroga 87.3 c)” Olga Simeon
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SONO VIETATI Gli aiuti di Stato - il principio base: SONO VIETATI Articolo 87 del Trattato: «Salvo deroghe contemplate dal presente Trattato, SONO INCOMPATIBILI CON IL MERCATO COMUNE, nella misura in cui incidano sugli scambi tra stati membri GLI AIUTI … che falsano o minacciano la concorrenza »
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Presunzione economia di mercato = migliore garanzia del benessere per i cittadini e dell’interesse comune Realtà: l’economia di mercato è imperfetta FALLIMENTI DEL MERCATO esistono FALLIMENTI DEL MERCATO Obiettivi di interesse comune DEFINITI tutelare la concorrenza nel mercato interno correggere i fallimenti di mercato per raggiungere gli obiettivi di interesse comune europeo La logica del controllo degli aiuti: la tutela della concorrenza
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Efficiency Il ruolo controllato degli aiuti di Stato Aiuto di Stato: SI PMI occupazione tutela ambientale sviluppo regionale Aiuto di Stato: NO obiettivo economico (efficienza e concorrenza) obiettivo sociale (equità, coesione …) zona di sovrapposizione: gli obiettivi coincidono MENO AIUTI PIÙ MIRATI
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Finanziamenti regionali per le imprese … SVILUPPO PMI TUTELA AMBIENTE OCCUPAZIONE RSI FORMAZIONE SVILUPPO REGIONALE Reg. 70/2001 Reg. 2204/2002 Reg. 68/2001 Reg. 1628/2006 Reg. 364/2004 Orientamenti 2006 Orientamenti 2008 DE MINIMIS Reg. 1998/2006 – 875/2007 – 1535/2007 REGOLE DEGLI AIUTI DI STATO … concessi nel rispetto delle regole comunitarie
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Gli aiuti a finalità regionale … non sono fondi europei … non sono fondi europei destinati al FVG MA REGOLE REGOLE per rendere l’aiuto pubblico alle imprese (vietato) compatibile con la finalità dello sviluppo regionale AIUTI DI STATO
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OBIETTIVO TCE COESIONE COESIONE ECONOMICA SOCIALE TERRITORIALE OBIETTIVO TCE CONCORRENZA TUTELA DELLA CONCORRENZA garantire corretto funzionamento del mercato interno > divieto generale di aiuti di Stato deroghe regionali due deroghe regionali: 87.3 c) 87.3 a) e 87.3 c) che giustificano eventuali distorsioni della concorrenza degli AFR … Perché le deroghe regionali “87.3 a/c”
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tipo di problemi considerati tenore di vita anormalmente basso sviluppo di talune attività/talune regioni economiche sfavorite quadro di riferimento dell’analisi Comunità rispetto alla Comunità nel suo complesso media nazionale rispetto alla media nazionale 87.3 a) 87.3 c) Le due deroghe regionali
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Cosa è stato approvato dalla Commissione europea il 28/11/2007? LA CARTA DELLE AREE D’ ITALIA NELLE QUALI SI È DIMOSTRATO CHE SUSSISTONO TALI PROBLEMI e sulle quali nel periodo 2007-2013 si potranno applicare le deroghe al divieto di concedere aiuti
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La definizione delle aree ammesse alla deroga 87.3 c) MOLTI PIÙ VINCOLI RISPETTO AL 2000-2006 Plafond di popolazione ITA ridotto (dal 10% al 3,9%)Plafond di popolazione ITA ridotto (dal 10% al 3,9%) Criteri vari e flessibiliCriteri vari e flessibili Vincoli dimensionali con molteplici soglie minimeVincoli dimensionali con molteplici soglie minime Diversi riferimenti territoriali (NUTS III, SLL, Comuni, sez. censuarie …)Diversi riferimenti territoriali (NUTS III, SLL, Comuni, sez. censuarie …)
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Aree ammissibili alle deroghe all’inizio del negoziato (secondo i criteri CE)
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e alla fine del negoziato
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Aree 87.3 c in FVG nel dettaglio
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Quali le conquiste del FVG … si è ottenuto un plafond di popolazione ammissibile più di quattro volte superiore alla quota del periodo 2000-2006
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… rispetto all’Italia perdita generale ITA del 60% conquista FVG del 56%
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Strumenti degli gli Aiuti a Finalità Regionale investimentisostegno agli investimenti creazione di posti lavorosostegno alla creazione di posti lavoro NUOVO STRUMENTO:NUOVO STRUMENTO: aiuti alle piccole imprese di nuova costituzione
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Cosa sono gli AFR aiuti all’investimento GRANDI IMPRESEa favore delle GRANDI IMPRESE destinati a regioni specifiche PMIa favore delle PMI di importo superiore a quello autorizzato in altre regioni destinati a regioni che risultano svantaggiate al fine di riequilibrare le disparità regionali
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Settori esclusi pesca industria carboniera produzione prodotti agricoli di cui all’All. 1 TCE siderurgia fibre sintetiche
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settori non più esclusi agroalimentare –trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli di cui all’Allegato I TCE (agroalimentare) settori soggetti a norme specifiche –trasporti e costruzione navale
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Cosa si finanzia un progetto di investimento iniziale in attivi MATERIALI / IMMATERIALI per creazionecreazione di un nuovo stabilimento ampliamentoampliamento di uno stabilimento esistente diversificazionediversificazione sostanziale della produzione/processi produttivi
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Come si calcola l’investimento costi dell’investimentoriferimento ai costi dell’investimento costi salariali ai costi salariali dei posti di lavoro creati direttamente dal progetto di investimento
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Come è garantita l’efficacia dell’aiuto A.effetto di INCENTIVAZIONE B.principio di NECESSITÀ dell’aiuto C.principio di concentrazione geografica (vincolo di destinazione)
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A. Effetto di incentivazione contributo del beneficiario ≥ 25% ≥ 25% dei costi ammissibili esente da qualsiasi aiuto (compreso il sostegno de minimis)
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B. Necessità dell’aiuto presentazione domanda prima dell’avvio dei lavori del progetto
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C. Vincolo di destinazione l’investimento deve essere mantenuto – nella regione interessata – dal suo completamento – per almeno 5 anni dal suo completamento i posti di lavoro creati devono 5 anni (3 PMI) – essere mantenuti per almeno 5 anni (3 PMI) entro 3 anni – occupati entro 3 anni dal completamento dei lavori
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Quali sono i costi ammissibili al finanziamento costi di investimento 1.Attivi materiali 2.Attivi immateriali 50% G.I. : fino al 50% dei costi ammissibili totali 100% PMI: fino al 100% 3.PMI : studi preparatori/consulenze fino al 50%
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Quali sono i costi ammissibili al finanziamento costi salariali Salario lordoSalario lordo Contributi sociali obbligatoriContributi sociali obbligatori
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Intensità massime di aiuto 87.3 a)87.3 a) –20 50% –20 50% (PIL UE25 ) –+ 10/20% –+ 10/20% ultraperiferiche 87.3 c)87.3 c) – 15% + 20/10% PMI – + 20/10% PMI
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FVG e Slovenia a raffronto Il differenziale massimo non supera il 15%
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87.3 c) FVG ieri e oggi grandi +1,5% medie +5,5% piccole +11,5%
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Aiuti ai grandi progetti d’investimento Definizione: progetto di investimento iniziale UNICO UNICO = economicamente indivisibile effettuato da una/più imprese nell’arco di 3 anni spesa ammissibile > 50 Meuro in attivi con spesa ammissibile > 50 Meuro
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Piccole imprese di nuova costituzione Definizione: P.I. autonome costituiteDefinizione: P.I. autonome costituite da meno di 5 anni Obiettivo dell’aiutoObiettivo dell’aiuto nuova costituzione di imprese sostegno 1^ fase di sviluppo delle P.I. nelle aree assistite
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Piccole imprese di nuova costituzione Massimali dell’aiuto 1 milione di Euro / P.I. importo totale del regime: 1 milione di Euro / P.I. intensità massima annua: 33 % del tot. regime Intensità massime costituzione 3 anni 5 anni 25 % 15 %
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Piccole imprese di nuova costituzione Spese ammissibili purché sostenute nei primi 5 anni dalla costituzione legali, amministrative, consulenze direttamente connesse alla costituzione dell’impresa spese di funzionamento
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Finanziamenti regionali per le imprese Finanziamenti regionali per le imprese e principali canali di compatibilità degli eventuali aiuti di Stato sviluppo PMI sviluppo regionale RSI formazione/ occupazione Reg. 70/2001/CE Reg. 1857/2006/CE Reg. 70/2001/CE Reg. 1628/2006/CE Reg. 364/2004/CE Reg. 68/2001/CE Reg. 2204/2002/CE de minimis – Reg. 1998/2006/CE – 200.000 €
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SVILUPPO DELLE PMI Investimenti con obiettivo lo SVILUPPO DELLE PMI
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SVILUPPO REGIONALE Investimenti con obiettivo lo SVILUPPO REGIONALE
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Intensità di aiuto a raffronto per finalità degli aiuti all’investimento
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INVESTIMENTI delle PMI IN RSI Investimenti con obiettivo gli INVESTIMENTI delle PMI IN RSI
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FORMAZIONE Investimenti con obiettivo la FORMAZIONE
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OCCUPAZIONE Investimenti con obiettivo l’ OCCUPAZIONE A. CREAZIONE POSTI LAVORO (costi salariali per 2 anni) PICCOLE I. MEDIE I. GRANDI I. Regioni non assistite 15%7,5% Regioni 87.3 c) 25%15% Settore agroalimentare zone svantaggiate ex reg. (CE) 1257/99 i massimali + elevati previsti dal regolamento B. ASSUNZIONE LAVORATORI … (costi salariali per 1 anno) ….SVANTAGGIATI50%….DISABILI60% C. Costi aggiuntivi occupazione disabili Fino al 100% cumulabile e ≤ sovraccosti 15 Meuro SOGLIA: 15 Meuro aiuto/impresa/3 anni
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Progetto di regolamento generale di esenzione Generale elevazione delle % di copertura dei costi ammissibili (salvo ambiente: - 5%) PMI: da 15-7,5% a 20-10% Formazione generale: da 50 a 60% no maggiorazioni regionali (87.3 c) divieto di cumulo tout court sugli stessi costi ammissibili
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Link utili http://ec.europa.eu/comm/competition/state_aid/regional_aid/regional_aid.cfm http://ec.europa.eu/comm/competition/state_aid/legislation/legislation.html http://ec.europa.eu/comm/competition/state_aid/legislation/block.cfm http://www.regione.fvg.it/rafvg/rapportieuropeinternazionali/areaArgomento.act? dir=/rafvg/cms/RAFVG/AT11/ARG10/
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Grazie per l’attenzione … Direzione Centrale Relazioni Internazionali, comunitarie e autonomie locali olga.simeon@regione.fvg.it
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