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PubblicatoLucio Di Marco Modificato 8 anni fa
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L’andamento del mercato del lavoro dipendente in provincia di Parma nel quarto trimestre 2010 Rapporto congiunturale Dati al 31 dicembre 2010 Parma, 16 giugno 2011 Provincia di Parma – Sala “ Savani ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli
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Il contesto macroeconomico nazionale e regionale
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Italia
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Nel 2010 il Pil in Italia è cresciuto dell’1,3% ma nella seconda metà dell’anno la crescita è andata rallentando variazione congiunturale % I trimestre 20100,5 II trimestre 20100,5 III trimestre 20100,3 IV trimestre 20100,1
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Nel quarto trimestre 2010 l’export decelera (0,5%) e la spesa pubblica si contrae (-0,6%) frenando il Pil Variazioni congiunturali % I trimestre 2010 II trimestre 2010 III trimestre 2010 IV trimestre 2010 Prodotto interno lordo0,5 0,30,1 Importazioni di beni e servizi4,00,44,93,4 Consumi finali nazionali0,00,2 0,0 Spesa delle famiglie residenti0,20,10,40,3 Spesa della P.A. e delle I.S.P.-0,70,5-0,3-0,6 Investimenti fissi lordi1,21,40,8-0,7 Esportazioni di beni e servizi4,22,52,60,5 Fonte: Istat
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La crescita italiana è stata inferiore a quella dell’area Euro (1,8%) dove è fortissima la Germania (3,6%)
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La ripresa della produzione industriale in Italia è ferma ormai da sei mesi (a partire dal quarto trimestre 2010) variazione congiunturale % I trimestre 20102,8 II trimestre 20101,7 III trimestre 20101,1 IV trimestre 2010-0,6
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Nel 2010 l’occupazione in Italia non cresce: i segnali di ripresa nei primi mesi del 2011 sono ancora modesti variazione congiunturale % I trimestre 20100,0 II trimestre 20100,0 III trimestre 2010-0,3 IV trimestre 20100,2
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Nel 2010 il numero dei disoccupati in Italia non mostra cedimenti e rimane sulla soglia dei 2 milioni di persone variazione congiunturale % I trimestre 20101,6 II trimestre 20100,8 III trimestre 2010-1,3 IV trimestre 20102,0
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Emilia-Romagna
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Lo scenario 2010-2012 prevede per l’Emilia-Romagna una decelerazione della crescita delle esportazioni Variazioni %201020112012 Prodotto interno lordo1,21,0 Importazioni di beni e servizi7,15,45,1 Domanda interna1,40,71,2 Spesa per consumi delle famiglie residenti1,10,31,0 Spesa per consumi della P.A. e delle I.S.P.-0,6-0,30,2 Investimenti fissi lordi3,93,02,9 Esportazioni di beni e servizi8,56,95,3 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna – Prometeia (marzo 2011)
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Ma la crescita delle economie del Nord-Est è stata nettamente superiore alla media registrata nel Paese
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Nel quarto trimestre 2010 è continuata la ripresa della produzione industriale in Emilia-Romagna saldo rispetto al trimestre precedente % I trimestre 20107,1 II trimestre 201026,1 III trimestre 201015,7 IV trimestre 201019,9
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Dal secondo trimestre 2010 si registrano primi segnali di ripresa dell’occupazione in Emilia-Romagna variazione congiunturale % I trimestre 2010-0,2 II trimestre 20100,4 III trimestre 20100,3 IV trimestre 20100,1
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Ma anche in Emilia-Romagna i disoccupati non sono ancora scesi sotto la nuova soglia creatasi con la crisi variazione congiunturale % I trimestre 20106,8 II trimestre 20102,8 III trimestre 2010-8,9 IV trimestre 20107,7
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Provincia di Parma
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Resta l’export a guidare la ripresa nel core business delle attività manifatturiere in provincia di Parma
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In provincia di Parma si è avuta una crescita in termini reali dell’export anche nel quarto trimestre 2010 variazione congiunturale % in termini reali * provincia di Parma Emilia- Romagna I trimestre 20101,42,2 II trimestre 20100,65,1 III trimestre 20106,05,0 IV trimestre 20103,7-0,5 * deflatore Istat delle esportazioni nazionali
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Nel quarto trimestre 2010 si evidenzia un andamento congiunturale ancora positivo per l’industria parmense saldo rispetto al trimestre precedente % I trimestre 2010-4,3 II trimestre 201015,3 III trimestre 201021,3 IV trimestre 201022,2
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La domanda di lavoro dipendente per settore di attività economica La recente evoluzione della domanda di lavoro dipendente espressa dalle unità locali delle imprese e delle istituzioni residenti in provincia di Parma
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La risorsa statistica principale è il data warehouse costruito sugli archivi S ILER dei Centri per l’impiego G.E. Franc ……………..programmazione S QL per l’estrazione del data warehouse M. Pellinghelli ………...programmazione S QL per la bonifica e la standardizzazione del data warehouse, tabulazione e documentazione statistica P.G. Ghirardini ………...analisi edestagionalizzazione T RAMO /S EATS delle serie storiche P.G. Ghirardini ………...analisi e destagionalizzazione T RAMO /S EATS delle serie storiche 53.859 lavoratori avviati al lavoro dipendente 11.127 unità locali di imprese e istituzioni che avviano al lavoro 103.832 avviamenti al lavoro dipendente e 102.053 cessazioni dei rapporti di lavoro data warehouse delle comunicazioni obbligatorie S ARE-CO (gennaio-dicembre 2010)
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L’analisi e la destagionalizzazione delle serie storiche utilizza il modello T RAMO /S EATS – D EMETRA © 2.2 modello avanzato utilizzato da Istat, Eurostat, Bankitalia e Bce destagionalizzazione basata sul modello probabilistico A RIMA identificato e stimato per la serie correzione della serie da effetti di calendario (giorni lavorativi, festività nazionali, Pasqua, anni bisestili) e da valori anomali (outlier additivi, cambiamenti temporanei o di livello) diagnostica su modelli e qualità della destagionalizzazione previsioni T RAMO..... Time Series Regression with A RIMA Noise, Missing observations and Outliers S EATS....... Signal Extraction in A RIMA Times Series A RIMA...... AutoRegressive Integrated Moving Average
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Nel complesso dell’economia gli avviamenti al lavoro hanno continuato a crescere nel quarto trimestre 2010 IV trimestre 2010% variazione tendenziale17,7 variazione congiunturale2,2
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Nel quarto trimestre 2010 la domanda di lavoro nelle attività manifatturiere conosce una forte accelerazione IV trimestre 2010% variazione tendenziale22,8 variazione congiunturale7,4
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Dall’inizio della ripresa (terzo trimestre 2009) sono stati creati 1.600/1.800 posti di lavoro alle dipendenze
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1.779 posti di lavoro alle dipendenze creati nel 2010 di cui 314 nel manifatturiero: inversione di tendenza?
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si registra, per la prima volta dopo la crisi, un saldo positivo significativo (314 unità) nelle attività manifatturiere resta importante il contributo dei servizi alle imprese (231 unità) e del lavoro interinale (243) ma rallenta il ricorso ai servizi della logistica in chiave di esternalizzazione nel commercio, nonostante la diminuzione delle vendite al dettaglio, si ha una crescita dei posti di lavoro (379 unità) legato allo sviluppo della grande distribuzione organizzata la rilevante job creation in alberghi e ristoranti (597 unità) è attuata con un massiccio ricorso al lavoro intermittente la contrazione del giro di affari nelle costruzioni derivante dalla crisi ha comportato una perdita di 389 posti di lavoro cresce probabilmente ancora il numero di colf e badanti Caratteristiche emergenti del processo di creazione dei nuovi posti di lavoro alle dipendenze nel 2010
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Il «sistema logistica», dopo una forte ripresa, riassesta la domanda di lavoro su una soglia comunque elevata IV trimestre 2010% variazione tendenziale-1,4 variazione congiunturale-7,9
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La ripresa nel manifatturiero produce un parziale riassorbimento dei processi di «esternalizzazione» IV trimestre 2010% variazione tendenziale6,7 variazione congiunturale-8,0
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Anche la domanda di lavoro interinale è ormai tornata sulle soglie più elevate rilevate anteriormente alla crisi IV trimestre 2010% variazione tendenziale42,4 variazione congiunturale-2,1
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L’export nella meccanica strumentale ancora in ripresa sostiene il trend di crescita della domanda di lavoro IV trimestre 2010% variazione tendenziale37,0 variazione congiunturale-0,1
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La domanda di lavoro nella meccanica generale continua ad attestarsi su livelli mai prima registrati IV trimestre 2010% variazione tendenziale67,3 variazione congiunturale-2,0
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Nel 2010 la food industry contribuirebbe per 156 unità alla creazione di 314 posti di lavoro nel manifatturiero IV trimestre 2010% variazione tendenziale6,9 variazione congiunturale7,2
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Lo sviluppo della grande distribuzione organizzata (GDO) accelera la domanda di lavoro nel commercio IV trimestre 2010% variazione tendenziale22,5 variazione congiunturale11,5
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La crescita della domanda di lavoro negli alberghi e ristoranti determina il boom del lavoro intermittente IV trimestre 2010% variazione tendenziale15,4 variazione congiunturale-4,0
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Al 31 dicembre 2010 in provincia di Parma i rapporti di lavoro intermittente sono arrivati a 3.394 unità
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Le caratteristiche socio-demografiche e contrattuali della job creation La recente evoluzione della domanda di lavoro dipendente per sesso, età e cittadinanza dei lavoratori e per tipologia contrattuale dei rapporti di lavoro
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La creazione di posti di lavoro nel 2010 è proceduta in modo equilibrato dal punto di vista socio-demografico
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La domanda di lavoro maschile, maggiormente colpita dalla crisi, tende ancora a recuperare il terreno perduto
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La domanda espressa dal manifatturiero e dai servizi labour intensive sostiene l’occupazione degli stranieri
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Sebbene in crescita, la domanda di lavoro giovanile resta quantitativamente / qualitativamente insufficiente
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Anche in provincia di Parma il problema principale resta la disoccupazione giovanile: 17,4% nel 2010 Tasso di disoccupazione (fonte: Istat)
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L’attuale job creation vede la prevalenza di part-time, lavoro intermittente e vari tipi di lavoro a termine a tempo:
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L’unica macrotipologia contrattuale attualmente in crescita resta comunque quella a tempo determinato
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La creazione di posti di lavoro nel 2010 si è distribuita sui territori in modo coerente al loro peso demografico
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Il quadro degli indicatori di disequilibrio
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dal labour hoarding tentativo di «risparmiare» le risorse umane più qualificate o su cui le imprese hanno più investito in formazione forte ricorso agli ammortiz- zatori sociali (in Italia con la Cassa integrazione guadagni, con lo Chômage technique in Francia e il Kurzarbeitergeld in Germania) volto a pagare le ore «non lavorate» degli occupati alle dipendenze inevitabile abbassamento della produttività del lavoro La complessa transizione al dopo-crisi comporta, anche per la provincia di Parma, un passaggio … al job shedding azioni di riequilibrio del rapporto fra l’output e l’input di lavoro dilatatosi su livelli diseconomici durante la crisi mancata o parziale sostituzione del turnover del personale prepensionamenti e dimissioni «volontarie» incentivate mobilità individuale e collettiva per ristrutturazione industriale o per cessazione dell’attività maggiore ricorso all’outsourcing, al lavoro temporaneo, a catene di subfornitura, a spin-off e simili
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Crisi «non manifatturiere» mantengono ancora elevato il ricorso alla Cig straordinaria, mentre si registrano gli esiti di precedenti crisi industriali a livello di mobilità Indicatori di disequilibrio20092010 variazione 2010/2009 Cassa integrazione guadagni ordinaria (ore autorizzate) 1.875.9361.510.990-19,5% Cassa integrazione guadagni straordinaria (ore autorizzate) * 600.3621.967.274227,7% Cassa integrazione guadagni totale (ore autorizzate) 2.476.2983.478.26440,5% Iscrizioni nelle liste di mobilità (iscritti di flusso) 1.9172.0064,6% Dipendenti indicati come esuberi nelle comunicazioni di mobilità ** 75199933,0% * comprensive delle ore autorizzate «in deroga» ** art. 4 e 24, Legge 233/91 Fonte: Inps di Parma, archivi Siler dei CPI della Provincia di Parma
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Il ricorso agli ammortizzatori sociali resta notevole a causa della crisi nel settore termale e nelle costruzioni
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Il ricorso alla cassa integrazione guadagni nelle attività manifatturiere ha però invertito la tendenza nel 2010 I semestre 2010ore autorizzate986.719 lavoratori FTE987 II semestre 2010ore autorizzate649.627 lavoratori FTE625 FTE : equivalenti a tempo pieno
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vi è incertezza per il futuro per un possibile rallentamento della crescita dell’export e per il prevedibile impatto sulla domanda aggregata delle politiche economiche restrittive in provincia di Parma, dall’inizio della ripresa locale, sono stati recuperati circa 1.600 / 1.800 posti di lavoro ma la crescita è quantitativamente e qualitativamente insufficiente specie al fine di assorbire la disoccupazione giovanile che è cresciuta (tasso di disoccupazione giovanile 2010: 17,4%) i segnali incoraggianti di ripresa locale della domanda di lavoro nelle attività manifatturiere riflettono la migliore perfomance economica rilevata in generale nel Nord-Est, ma richiedono politiche integrate di rafforzamento della crescita e dell’occupazione, in un’ottica di valorizzazione della professionalità e della stabilità dei rapporti di lavoro Osservazioni conclusive
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L’andamento del mercato del lavoro dipendente in provincia di Parma nel quarto trimestre 2010 Rapporto congiunturale Dati al 31 dicembre 2010 Parma, 16 giugno 2011 Provincia di Parma – Sala “ Savani ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli
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