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L’unione sovietica nell’era di stalin
Lo stalinismo L’unione sovietica nell’era di stalin
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Morte di lenin Colpito nel 1922 da una malattia cerebrale, Lenin morì nel 1924. Il suo corpo venne mummificato ed esposto alla pubblica venerazione
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La lotta per la successione di lenin
Vede contrapposti: Trockij, “eroe” della rivoluzione, favorevole al superamento della NEP e all’ampliamento internazionale della rivoluzione. Stalin, segretario del PCUS, favorevole alla continuazione della NEP e sostenne la teoria del «socialismo in un solo paese», ponendo l’unione sovietica alla testa del movimento comunista internazionale, che aveva il compito di difendere e di sostenere in ogni modo il comunismo sovietico.
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STALIN Tiranno tra i più efferati della storia, Josif Vissarionovic Dzugasvili, detto Stalin - da 'stahl', acciaio, un soprannome assunto in clandestinità durante lo zarismo, nasce a Gori, Tiflis, in Georgia nel 1879, da una povera famiglia contadina. E’ stato un rivoluzionario, politico e militare sovietico bolscevico .
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IL VINCITORE Stalin, grazie al suo peso nel partito, prevale. Stalin, grazie al suo peso nel partito, prevale. Conquistato il potere, attuò una radicale trasformazione dello stato instaurando un regime totalitario particolarmente efferato, detto Stalinismo. Trockij è emarginato, espulso dal PCUS, dall’URSS e viene assassinato in Messico (1940).
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I CARATTERI DELLO STALINISMO
Il regime di Stalin condivideva alcuni aspetti con regimi totalitari dell’epoca, ma presentava anche alcune caratteristiche del tutto peculiari. Lo stato cercò di imporre una propria concezione del mondo e dell’uomo; Le scelte economiche vennero totalmente assoggettate alla politica; Lo stalinismo fu caratterizzato da un esasperato culto della personalità; Stalin attuò una politica di tipo imperialistico, volta a «russificare» i popoli sparsi sull’immenso territorio.
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La trasformazione dell’economia
A partire dal , l’economia viene guidata dallo stato che stabilisce nei piani quinquennali gli obiettivi produttivi agricoli e industriali. Gli sforzi immediati furono concentrati nella collettivizzazione dell’agricoltura e nel potenziamento dell’industria.
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Lo sviluppo dell’industria e la propaganda
L’obiettivo principale del primo quinquennale era quello di dotare l’URSS di un imponente apparato industriale, in particolare nel settore dell’industria pesante (metallurgia, siderurgia, energia…) Tra il 1926 e 1939 quasi 25 milioni di contadini furono spostati nelle città per essere impiegati nell’industria. Per sostenere l’enorme sforzo richiesto al paese, stalin si servì di un’efficace opera di propaganda.
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Le purghe staliniane e i gulag
Il termine si riferisce agli anni in cui la persecuzione di stalin si fece sempre più feroce e colpì tutti coloro che si opponevano: il dittatore lanciò una campagna di epurazioni di massa (cioè di eliminazione e di espulsione) contro i nemici del popolo. Molti intellettuali, artisti e semplici contadini vennero uccisi o sottoposti a torture fisiche o psicologiche. nei gulag, campi di lavoro forzato, trovarono la morte milioni di persone.
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Il «paradiso dei proletari»
Mentre eliminava ogni forma di opposizione, stalin cercò di costruire un’immagine paradisiaca della società sovietica. Attraverso una gigantesca macchina propagandista, stalin venne esaltato come il «padre della patria» e l’artefice della felicità del popolo. L’unione sovietica venne presentata al mondo come il «paradiso dei proletari», la perfetta società comunista in cui gli uomini erano davvero uguali.
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Russificazione forzata
La Costituzione Sovietica del 1936, conosciuta anche come Costituzione di Stalin, ridisegnò la forma di governo dell'Unione Sovietica. Abrogò le restrizioni sul diritto di voto, istituì il suffragio universale diretto e contemplò nuovi diritti dei lavoratori. Riconosce il diritto al lavoro, alla tutela della salute, alla cura al momento della vecchiaia con le pensioni di anzianità, all'alloggio e all'istruzione. Nella pratica della dittatura stalinista molti di questi diritti non vennero concessi, ma la Costituzione assicura molti diritti civili: la divisione assoluta tra Stato e Chiesa, la libertà di culto religioso ma non di propaganda, di parola, di stampa. Stalin impose il potere centrale e la cultura russa a tutti i popoli e a tutte le etnie della federazione. alle repubbliche fu imposto l’uso della lingua russa e furono obbligate al rispetto delle direttive economiche e politiche dettate da mosca. Tutto cio’ comporto’ la riesplosione dei sentimenti nazionalistici dei popoli sovietici creando instabilita’ e rivendicazioni da Parte degli stessi. Questa costituzione è restata in vigore fino al
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Realizzato da benincasa raffaella de sio rossella classe III sez. d
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