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1 SCUOLA DELL’ INFANZIA SAN CARLO B. Progetto di intersezione A.S. 2004/2005 Direzione Didattica 2° Circolo Sassuolo (Mo)

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Presentazione sul tema: "1 SCUOLA DELL’ INFANZIA SAN CARLO B. Progetto di intersezione A.S. 2004/2005 Direzione Didattica 2° Circolo Sassuolo (Mo)"— Transcript della presentazione:

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2 1 SCUOLA DELL’ INFANZIA SAN CARLO B. Progetto di intersezione A.S. 2004/2005 Direzione Didattica 2° Circolo Sassuolo (Mo)

3 2 UN LIBRO COS’ È? Se mi fermo un po’ a pensare, cos’ è il libro che sto per sfogliare? E’ fatto di pagine, figure e parole che non sanno star da sole. Cercano sempre un bambino che si sieda lì vicino, e con occhi attenti e curiosi ascolti storie di animali meravigliosi, storie di re, principesse e fate, maghi crudeli e mele avvelenate … Un libro senza lettore è un arcobaleno senza colore!

4 3 “LEGGIAMO INSIEME UNA STORIA” ----------------------------------- “Se riesci a far innamorare i bambini di un libro, o due, o tre, cominceranno a pensare che leggere è un divertimento. Così, forse, da grandi diventeranno dei lettori. E leggere è uno dei piaceri e uno degli strumenti più grandi della nostra vita.” Roald Dahl --------------------------------

5 4 da : Grammatica della fantasia di Gianni Rodari > … >

6 5 MOTIVAZIONE “LA LETTURA NELLA SCUOLA” “La lettura è un diritto dei bambini, rappresenta per loro una ricerca e una scoperta; è una strada anzi mille strade di conoscenza in risposta ai loro infiniti perché; costituisce un appagamento della curiosità; dà loro modo di entrare in contatto con le storie del mondo che li circonda e sperimentare le possibilità della realtà, della vita, ma anche dell’immaginazione, dei pensieri e della fantasia”.

7 6 Avviare una programmazione di intersezione sulla lettura nella scuola costituisce pertanto un elemento forte del progetto educativo verso i bambini. Riteniamo sia possibile cominciare ad amare la lettura fin da piccoli, quando il bambino si lascia coinvolgere emotivamente dal racconto che l’adulto gli narra. Infatti sia che l’adulto legga o narri una storia, la complicità che ne interviene in questo rapporto è la base per amare il libro. Il bambino si incuriosisce, si spaventa, ascolta, interviene, insomma dà senso al libro.

8 7 La scelta di un progetto di intersezione è un modo di fare scuola condiviso nella progettualità e nelle procedure didattiche; è un contesto educativo dove gli adulti collaborano offrendo un modello di socialità e corresponsabilità. Con questo progetto cercheremo pertanto di “fare incontrare” tutti i bambini della scuola intorno a un interesse, un’offerta, per dare loro la possibilità di uscire dal proprio spazio costruendo un contesto educativo più ampio e articolato dove, l’incontro con gli altri sia sempre vissuto come un’opportunità o una ricchezza in più.

9 8 TRAGUARDI DI SVILUPPO Scoprire i libri e la loro varietà Avviare il bambino all’ascolto, non in modo passivo ma come confronto, arricchimento, comprensione Trasmettere e costruire nel bambino la piacevolezza di ascoltare o “leggere”, considerando il libro come strumento di “relazione” oltre che di “conoscenza” Accrescere il desiderio di “imparare a leggere” fornendo una motivazione piacevole al difficile processo di apprendimento della lettura Favorire la crescita di uno spirito di gruppo tra i bambini delle diverse sezioni

10 9 Favorire la crescita di uno spirito di gruppo tra i bambini e le insegnanti delle diverse sezioni Creare un rapporto affettivo con il libro e assumere un atteggiamento positivo nei confronti di esso

11 10 IMPEGNI Questo progetto di sensibilizzazione al libro e alla lettura si intraprende nella scuola per poi via via coinvolgere l famiglie ritenendo indispensabile che l’abitudine alla lettura prosegua nel tempo. Nel luogo/angolo del salone scelto per la lettura saranno affissi e collocati di volta in volta, degli oggetti, dei segnali, delle tracce dei racconti letti, in grado di costruire nel tempo un patrimonio individuale e collettivo di gran forza evocativa e simbolica oltre che di gran funzionalità per il ricordo delle storie lette.

12 11 Le diverse modalità di lettura: partecipata, neutra, maieutica, potranno essere variate da ogni insegnante in relazione ai gruppi dei bambini, o a qualsiasi situazione possano ritenere positiva. È importante sottolineare che questo momento di lettura non sostituisce la normale attività programmata nelle sezioni.

13 12 “LETTURA – REGALO” Leggere e aspettare. Non si sforza la curiosità, la si risveglia. Leggere, leggere e avere fiducia negli occhi che si aprono, nelle facce che si rallegrano, nella domanda che sta per arrivare e che provocherà altre domande.


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