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LA PARTECIPAZIONE E I PROCESSI DECISIONALI INCLUSIVI Dr. Roberto Montagnani A.A. 2013/14.

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Presentazione sul tema: "LA PARTECIPAZIONE E I PROCESSI DECISIONALI INCLUSIVI Dr. Roberto Montagnani A.A. 2013/14."— Transcript della presentazione:

1 LA PARTECIPAZIONE E I PROCESSI DECISIONALI INCLUSIVI Dr. Roberto Montagnani A.A. 2013/14

2 ANNI ‘60 – ‘’70 NASCITA DELLA PARTECIPAZIONE PARTECIPAZIONE COME ORGANIZZAZIONE DECENTRATA NASCITA DEI CONSIGLI DI QUARTIERE POLITICIZAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE ANNI ’80 – ’90 L’AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE DECISIONISMO – ELEZIONE DIRETTA DEL SINDACO CRISI DEL PARADIGMA DELLA PARTECIPAZIONE ANNI ’90 – PARTECIPAZIONE PROCEDIMENTALE ACCESSO AGLI ATTI STATUTI COMUNALI E PARTECIPAZIONE: PETIZIONI, PROPOSTE DI DELIBERA, REFERENDUM COMUNALE LE FASI STORICHE DELLA PARTECIPAZIONE

3 Crisi della democrazia rappresentativa e conseguente necessità di una maggiore rappresentatività dei bisogni espressi La democrazia non si esprime solo con il voto: Impegno ad aprire nuovi spazi di democrazia e nuove modalità di attenuazione dei conflitti Necessità di una risposta politica e di ricostruzione dell’interesse generale Importanza del locale e delle reti Crescita delle istanze particolari CAMBIANO LE PRASSI DEMOCRATICHE

4 MOVIMENTI E PARTITI ORIGINI ETA’ D’ORO OGGI MOVIMENTIRUOLOPORTATORI D’OPINIONESUBALTERNOINNOVAZIONE

5 CRISI DEL RUOLO DEI PARTITI E MOVIMENTI CRISI DELLA CAPACITA’ DI FORMARE IDENTITA’ COLLETTIVA SCENARI POSSIBILI:  IPERPLURALISMO: FRAMMENTAZIONE DEGLI INTERESSI PARTITI DEBOLI SIDROME DEL FREE RIDER  IMPRENDITORI DELL’AZIONE COLLETTIVA DISPONIBILITA’ DI BENI MATERIALI E/O SIMBOLICI PESO CRESCENTE DEI GRUPPI DI PRESSIONE CRITICITA’ NEGOZIATO CONTINUO, DIFFICOLTA’ DI PIANIFICARE DIFESA DEGLI INTERESSI DEBOLI

6 CRISI DEL RUOLO DEI PARTITI E MOVIMENTI NUOVI MOVIMENTI DA ANNI ‘90. UNA TIPOLOGIA: a)GRUPPI DI INTERESSE PUBBLICO: (identità universalistiche, single issue, azione di lobbyng) b)NUOVO VOLONTARIATO: (identità universalistiche, offerta di servizi) c)CIRCOLI CONTROCULTURALI: (identità universalistiche, struttura partecipativa reticolare, strategie contrculturale, protesta radicale) d)COMITATI DI CITTADINI : (identità localistiche, organizzazione partecipativa, protesta moderata) (Della Porta, 2001-2009)

7 CRISI DEL RUOLO DEI PARTITI E MOVIMENTI NUOVI MOVIMENTI DA ANNI ‘90.  PARTITI PERDONO IL RUOLO DI MEDIATORI DI INTERESSE  EMERGONO INTERESSI E RIVENDICAZIONE SPECIFICHE: A LIVELLO NAZIONALE: GRUPPI DI PRESSIONE PROFESSIONALI E BUROCRATIZZATI A LIVELLO LOCALE: COMITATI SPONTANEI DI PROTESTA  AZIONE DIRETTA SULL’AMMINISTRAZIONE (NON SUI PARTITI) AZIONI DI PROTESTA AZIONI TRAMITE MASS MEDIA

8 CRISI DEL RUOLO DEI PARTITI E MOVIMENTI EFFETTI SULLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE.  PARTITI PERDONO IL RUOLO DI MEDIATORI DI INTERESSE  AMMINISTRAZIONI PIU’ PERMEABILI A PRESSIONI ESTERNE  POLITICHE PUBBLICHE ELABORATE CON MODELLO INCREMENTALE  RICORSO A PROCESSI DECISIONALI INCLUSIVI RISORSA, NON SOLO MINACCIA

9 TESI VALORIALE: MAGGIOR DEMOCRATICITA’ DELLA DECISIONE TESI LEGITTIMAZIONE: MAGGIOR LEGITTIMAZIONE DEL PROCESSO TESI EFFICIENZA: MINORI COSTI STRATEGICI PERCHE’ FARE PARTECIPAZIONE OGGI

10 Processi decisionali e Organi deliberativi PARTECIPAZIONE ISTITUZIONALE Consulte Albo Associazioni Albo Comitati Proposte delibera Istruttoria pubblica Referendum PROCESSI DECISIONALI INCLUSIVI Forum tematici Progettazione partecipata Agenda 21 Open space tecnology Bilancio partecipativo ORGANI DELIBERATIVI Giunta comunale Circoscrizioni Commissioni consiliari Consiglio comunale

11 La partecipazione istituzionale Commissioni di lavoro Circoscrizioni Consulte tematiche  Consulta verde  Osservatorio Elettrosmog  Consulta tempi e orari  Piani di Zona salute e benessere sociale  Consigli Infanzia - Città  C.C.R. - Consigli circoscrizionali ragazzi Regolamento istituti di partecipazione (da adottare)  Libere forme associative (associazioni e comitati)  Consultazioni popolari  Istruttoria pubblica  Istanze e petizioni  Proposte di delibera di iniziativa popolare Referendum popolare

12 Processi esclusivi Minor numero di attori (quelli che detengono le risorse chiave) Processi inclusivi Maggior numero di attori “Segretezza” Qualità tecnica del progetto Principi efficientistici Tende a impedire i conflitti “Pubblicità” Qualità dell’adesione Principi pluralistici Tende a fare emergere e risolvere i conflitti Processi decisionali inclusivi PROCESSO DECISIONALE

13 Rigidità delle soluzioni Debolezza di fronte all’emergere di opposizioni Difficile trovare le alternative Correzioni marginali Difficoltà a imboccare alternative escluse o non considerate Processi esclusivi Minori costi Tempi più ristretti Razionalità tecnico/scientifica Decisioni tecnicamente fondate Vantaggi Svantaggi

14 Difficoltà nel tener sotto controllo il processo Costi di transazione elevati Possibilità che si aprano conflitti e poteri di veto Processi inclusivi Flessibilità Non pongono gli attori di fronte ad una scelta bensì di fronte ad un problema Fanno esplorare agli attori le alternative in gioco Durano nel tempo nel caso in cui si raggiungano accordi su soluzioni condivise Vantaggi Svantaggi

15 Processi decisionali inclusivi Caratteristiche: Percorsi strutturati di consultazione di cittadini e stakeholders Esplicitazione preventiva di durata e spazi di negoziazione Ruolo di facilitatore tecnico “terzo” SUPPORTANO E NON SOSTITUISCONO L’ORGANO DELIBERATIVO AL QUALE COMPETE LA DECISIONE FINALE

16 Processi decisionali inclusivi Quando sono opportuni? In caso di: conflitti che rendono difficile la decisione (sindrome NIMBY, DAD, NIMO) risorse informative rilevanti detenute da altri (progettazione partecipata) co-produzione di politiche pubbliche (coinvolgimento dei destinatari) interventi complessi-multidisciplinari (PRU, PRUSST, contratti di quartiere) NON E’ SEMPRE UTILE ATTIVARE PROCESSI DECISIONALI INCLUSIVI, SONO L’ECCEZIONE NON LA REGOLA

17 Patologia dei processi decisionali NIMBY Not In My Back Yard DAD Decido – Annuncio – Difendo NIMONot In My Office

18 Livelli di partecipazione 1.INFORMAZIONE rischio sindrome DAD 2.CONSULTAZIONE influenza limitata e formale, es. parere 3.PROGETTAZIONE PARTECIPATA analisi problemi e definizione di soluzioni condivise 4.EMPOWERMENT definizione e gestione di soluzioni da parte della comunità

19 BIBLIOGRAFIA BOBBIO L. (a cura di), A PIU’ VOCI. AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, IMPRESE, ASSOCIAZIONI E CITTADINI NEI PROCESSI DECISIONALI INCLUSIVI, EDIZIONI SCIENTIFICHE ITALIANE, 2004 BOBBIO L. (a cura di), AMMINISTRARE CON I CITTADINI. VIAGGIO TRA LE PRATICHE DI PARTECIPAZIONE IN ITALIA, RUBETTINO, 2007 (scaricabili gratuitamente su www.formez.it) DELLA PORTA D., DEMOCRAZIE, IL MULINO, 2011 DELLA PORTA D., PIAZZA G., LE RAGIONI DEL NO, LE CAMPAGNE CONTRO LA TAV IN VAL DI SUSA E IL PONTE SULLO STRETTO, FELTRINELLI, 2008 FISHKIN J.S., LA NOSTRA VOCE. OPINONE PUBBLICA E DEMOCRAZIA, UNA PROPOSTA, MARSILIO, 2003 ROMANO J., COSA FARE, COME FARE, DECIDERE INSIEME PER PRATICARE DAVVERO LA DEMOCRAZIA, CHIARELETTERE 2002 SCLAVI M., AVVENTURE URBANE, PROGETTARE LA CITTA’ CON GLI ABITANTI, ELEUTHERA, 2002 SITI WEB:www.comune.re.it – sezione Argomenti/Partecipazione www.partecipazione.regione.emilia-romagna.it


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