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PubblicatoGianpaolo Marchetti Modificato 8 anni fa
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Esigenze formative per le piccole imprese agroalimentari in rete Prof. C. Magni Facoltà di Economia carlo.magni@uniroma1.it SEMINARIO FOOD SKILLS: RICONOSCIMENTO DELLE COMPETENZE E DELLE QUALIFICHE NEL SETTORE AGROALIMENTARE Roma, 28 Settembre 2010 centro di ricerche economiche e sociali ceres
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L’Impresa alimentare di fronte alla crisi Fortissima presenza nel comparto alimentare d’imprese di piccola dimensione (90% fra 0-50 addetti). Il 70% di queste imprese è di carattere artigianale. Forte radicamento delle imprese sul territorio: 179 DOP e IGP per 5mld di fatturato in crescita dell’8% nel 2005/08; una grande differenziazione di prodotti tradizionali (4.500). Rigidità della domanda di prodotti alimentari: nel 2007/2008 la riduzione di consumi alimentari è stata del 2,3%, contro il 7,3% dei beni durevoli. Grande riconoscimento della qualità dei prodotti Made in Italy, con aumento delle esportazioni (+13,3% nel 2006/07). Modesto il ruolo delle Imprese Artigianali Alimentari quali fornitori esclusivi per la grande impresa.
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Le sfide dell’impresa alimentare: collaborare per competere Mantenere “alta” la qualità dei prodotti alimentari artigianali anche nella congiuntura sfavorevole. Avviare un processo di innovazione e riorganizzazione del sistema delle imprese alimentari artigianali soprattutto su base locale. Dare vita ad azioni di sistema per la collaborazione fra imprese in ambiti territoriali definiti (“economia di prossimità”). Definire accordi per operare efficacemente sul mercato locale (acquisto dei fattori e vendita dei prodotti) costruendo le premesse per l’accesso al mercato globale.
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Alcuni possibili ambiti di collaborazione fra le imprese alimentari Accordi sulla qualità per la valorizzazione del prodotto, del processo e del territorio. Sistema di Reti di imprese della medesima fase produttiva nello stesso territorio. Accordi di Filiera fra le imprese che operano in differenti fasi produttive del medesimo comparto in un contesto territoriale comune. Reti di scopo fra imprese artigianali alimentari che pur operando in diversi comparti e territori intendono realizzare obiettivi comuni.
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Gli accordi per la qualità di processo, di prodotto e di origine Valorizzare la qualità del processo, del prodotto e la chiara origine territoriale per la fine della fase recessiva. a)Definizione di procedure e norme condivise per la tracciabilità e rintracciabilità di filiera; b)Individuazione concertata di strumenti e messaggi di comunicazione della qualità al consumatore (marchi collettivi, valorizzazione delle tradizioni, garanzie sanitarie e ambientali - C02); c)Partnership pubblico-privato per la valorizzazione turistica del territorio.
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I vantaggi della collaborazione di una Rete di Imprese alimentari dello stesso comparto Maggiore potere di mercato nella fase di reperimento e acquisto di fattori di produzione; Disponibilità di una “massa critica di prodotto” per la contrattazione nella fase di commercializzazione con la GDO, intermediatori e grossisti; Circolazione di informazioni, trasferimento di buone pratiche, progetti di formazione e riqualificazione comuni.
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I vantaggi della collaborazione nella Filiera su Base Locale in una “economia di prossimità” Intese fra le imprese di un determinato comparto in una determinata area per razionalizzare il passaggio del prodotto fra le varie fasi della filiera per ridurre i costi di transazione, di uso del mercato e ottimizzare la logistica; Accordi fra i soggetti che collaborano alla costruzione di una filiera locale per “saltare” alcuni passaggi distributivi (filiera corta) catturandone il valore aggiunto; Forme di collaborazione che permettono la vendita diretta del produttore sul mercato locale (Km 0) utilizzando innovative formule distributive (fiere, vendita a domicilio, via web, eventi turistici, ecc.)
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Imprese Artigianali Alimentari e le Azioni di Sistema: Reti di scopo Ridefinire e semplificare le procedure che regolano i rapporti con le amministrazioni (rilascio dei permessi e delle licenze e resi più semplici i sistemi di controllo delle norme sanitarie e per l’etichettatura); Richiamare il sistema bancario alle proprie responsabilità e al proprio ruolo di servizio finanziario al sistema produttivo facilitando l’accesso al credito e riducendo i tassi di interesse praticati; Richiedere importanti ed efficaci dotazioni infrastrutturali e di servizi nel territorio di contesto; Ribadire la richiesta di un attiva la partecipazione del Governo Nazionale alle scelte destinate a fissare le regole per l’allargamento dei mercati locali sia su scala europea che internazionale quale condizione indispensabile per il rilancio dell’artigianato alimentare.
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Le nuove frontiere della formazione per la piccola impresa alimentare Inserire nei percorsi formativi elementi di stimolo alla collaborazione fra imprese Illustrare la rilevanza dei vantaggi e svantaggi delle intese interaziendali L’esistenza di metamercati sociali delle relazioni e delle informazioni Le opportunità della concentrazione e specializzazione territoriale
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