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PubblicatoLetizia Antonella Modificato 8 anni fa
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Indirizzi attuali della riabilitazione dell’afasia Anna Basso
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L’afasia è nota e studiata da tempo e nel corso degli anni sono molto aumentate le nostre conoscenze. Parallelamente si è modificata e arricchita la pratica riabilitativa.
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Primi approcci riabilitativi
- Approccio classico - Approccio behaviorista - Approccio pragmatico - Approccio sovietico: Luria
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Approccio classico Molto eterogeneo
Approccio classico Molto eterogeneo. Due soli principi unificanti: - vi è un solo tipo di afasia - il linguaggio non è perso, ma inaccessibile
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Approccio behaviorista Parte dagli studi sull’apprendimento e si basa sulla ripetizione.
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Approccio pragmatico Rimette al centro la comunicazione e non più solo il contenuto linguistico del messaggio.
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Approccio sovietico Poco conosciuto e poco applicato nei paesi occidentali.
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Indirizzi attuali - Approccio sindromico - Approccio cognitivista - Approccio basato sulle conseguenze
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Approccio sindromico Estremamente eterogeno come l’approccio classico da cui deriva. Parte da una diagnosi clinica e tratta i sintomi superficiali.
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La conversazione E’ un approccio globale che si può far rientrare nell’appoccio sindromico. Parte da un’analisi delle regole della conversazione tra soggetti “normali” e si propone di ricostruire la capacità di usare il linguaggio in una situazione di conversazione nei soggetti afasici gravi.
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Approccio cognitivo Deriva direttamente dalla neurospicologia cognitiva e si propone di trattare il disturbo sottostante al sintomo superficiale.
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I principi su cui si basa la neuro-psicologia cognitiva sono: - il principio di universalità - il principio di modulaità - il principio di trasparenza
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SISTEMA LESSICALE Produzione scritta Produzione orale Stimolo visivo
Lessico fonologico di input Sistema semantico Lessico ortografico di input Lessico fonologico di output Sistema di analisi uditiva Identificazione astratta delle lettere Lessico ortografico di output Buffer fonologico di output Buffer ortografico di output Conversione fonema-grafema Produzione scritta Produzione orale Stimolo visivo Stimolo uditivo Conversione grafema-fonema
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Approccio basato sulle conseguenze Prende in considerazione la persona afasica nella sua totalità e non tratta direttamente il disturbo afasico.
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Esempi: - insegnare al partner come parlare con una persona afasica - riinserimento lavorativo - rieducazione della respirazione
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Valutazione - Sindromica - Funzionale
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Valutazione sindromica Utilizzando delle batterie standardizzate, si propone di classificare il soggetto afasico in una delle sindromi classiche.
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Valutazione funzionale Si propone di individuare la sede funzionale del danno sottostante al sintomo superficiale.
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Conclusioni Ogni classificazione è una semplificazione
Conclusioni Ogni classificazione è una semplificazione. La pratica riabilitativa è molto più varia di quanto possa apparire da quanto detto fin qui. Nel corso dei decenni ha continuato ad utilizzare le nuove conoscenze relative alla natura del disturbo afasico.
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Oggi siamo in grado di mettere in atto esercizi diversi per danni funzionali diversi e, quando ciò non è possibile, possiamo rifarci alle conoscenze sull’uso “normale” del linguaggio in una situazione di conversazione per trattare disturbi gravi.
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