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L’ARTE COME STRATEGIA EDUCATIVA
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“…Per arricchire il sapere infantile abbiamo pensato di mostrare ai bambini alcune opere d’arte, facendone notare diversi aspetti. Forme, spazi, superfici, estensioni di colore, segni grafici rintracciabili nelle opere di vari autori hanno stimolato pensieri Abbiamo quindi scelto opere dell’ arte contemporanea sia per avvicinare i bambini alla diversità dell’espressione artistica sia per educarli a ragionare sul corpo, sulla spazialità e sulle sue rappresentazioni. Ogni quadro, di volta in volta, ha partecipato al dialogo suggerendo ai bambini idee e opinioni…. … i bambini aspettano l’ opera d’arte che arriverà al momento opportuno, proposta dall’ insegnante come un “atteso imprevisto” : l’ arte diventa un regalo dove il segno dell’ artista, le figure, gli spazi aperti e chiusi, i contrasti e i ritmi di colore,i simboli ripetuti e diversamente utilizzati, accostati, modificati, e interpretati a secondo del fare artistico dell’ autore, vengono letti con estrema attenzione e con sempre crescente competenza. “ TRATTO DAL LIBRO “NUMERI SPAZIO E TEMPO” cap.2 - Lo spazio immaginato - collana Scuola Facendo - Carocci Editore di Anna Maria Aiolfi
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INDICAZIONI NAZIONALI PE IL CURRICOLO SETTEMBRE 2012
Arte e area antropologica “ I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività : l’arte orienta questa propensione,educando al piacere del bello e al sentire estetico. L’esplorazione dei materiali a disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado di stimolare la creatività e contagiare altri apprendimenti “ … “l’incontro dei bambini con l’arte è occasione per a) conoscere se stessi e gli altri b) conoscere il mondo che ci circonda c) esplorazione di materiali con i sensi d) migliorare le capacità percettive, rappresentative, immaginative e creative e) conoscere il piacere della fruizione, della produzione e della invenzione . INDICAZIONI NAZIONALI PE IL CURRICOLO SETTEMBRE 2012 Avvicinare il bambino al modo dell’ arte e della immagine attraverso l’ osservazione di opere che per caratteristiche e soggetti completano o rinforzano le attività disciplinari.
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TRAGUARDI DI SVILUPPO E’ capace di osservare le opere .
Esprime sensazioni .. idee.. attraverso l’ attività pittorica Sviluppa la creatività individuale e collettiva attraverso tecniche modalità particolari Utilizza in modo personale lo spazio foglio, il segno, il colore Persegue una propria finalità nello svolgere attività espressive Ricerca nell’ opera d’arte alcuni significati e li condivide con gli altri
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PROGETTO CORPO : “ IO E IL RESTO DEL MONDO ”
Immagini d’arte che raccontano storie di corpo in movimento Il percorso prevede: Osservazione di CORPI rappresentati con tecniche e modalità artistiche: a) corpi stilizzati e minimali (Paul Klee, Il funambolo, 1923), b) corpi rivisitati ( Pablo Picasso, Il gioco della palla, 1928), c) movimenti accentuati di figure umane (Paul Klee, La bambola snodata, 1939, Man Ray, La Ballerina, 1916) Esperienze di - gioco con il corpo e materiali diversi come palla, carta, stoffa, cerchi, corde ed altro per evidenziare le possibilità e i limiti dei movimenti. - equilibrio e di forza per imparare ad adeguare il gesto e il movimento al contesto .
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Pablo Picasso -“Il gioco della palla”
..sembrano dei dinosauri.. Ma no! Sono bambini con le braccia in alto perché giocano a palla volo …per prendere la palla devi alzare le braccia… ..uno la prende e l’altro la tira in alto.. ..quello piccolo ha le braccia alte perché vuole anche lui la palla.. .. Sono in spiaggia perché hanno il costume…
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IL MOVIMENTO OSSERVATO
SIMULARE E SPIEGARE IL MOVIMENTO OSSERVATO NELL’IMMAGINE Sono io che sto facendo alzare il palloncino con la mano che lo spinge forte
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TUTTI BAMBINI CHE GIOCANO CON LE PALLE
Dall’ immagine ricaviamo il disegno dei personaggi che giocano a palla. Ogni bambino colora con l’ acquerello rendendo personale il soggetto. In un collage raccogliamo le pitture e accanto alle mani incolliamo la palla. Quali bambini prendono la palla e quali la lanciano?
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IL “FUNNAMBOLO” DI P. KLEE
Il quadro racconta ai bambini un situazione provata e sperimentata nei giochi motori. I commenti dei bambini: …c’è una scala per salire.. ..è quello del circo che cammina sul filo.. ..ha un bastone in mano.. Fa l’ equilibrio sul filo Fa piano piano per non cadere.. È quello che fa l’equilibrista come abbiamo fatto noi con le corde.. ..sta in alto e deve stare attento per non cadere giù…
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Il percorso degli equilibristi
MUOVERSI NELLO SPAZIO SEGUENDO UN PERCORSO Che cos’è un percorso? Perché bisogna seguire delle regole? Il percorso degli equilibristi SOPRA LE PANCHINE DENTRO AL TUNNEL SOPRA I CUBI CON I PIEDI SOPRA I MATTONI Con i bambini decidiamo come superare gli ostacoli, movimenti e posture adeguate.
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“LA BAMBOLA SNODATA”-P. KLEE
È un bambino a pezzi con le braccia, le mani,anche le orecchie che stanno staccate dalla testa … sembra un burattino di legno… ..io vedo che ha la gonna allora è una burattina… ..la faccia è strana ci stanno gli occhi attaccati ma la bocca dov’è? .. Forse la bocca sta girata… …la bambina sta camminando.. Si capisce perché il ginocchio della gamba sta piegato e si fa cosi quando si cammina… Ha l’ ombelico… forse tanti ombelichi in mezzo alla pancia… ….Io dico che è una bambina a pezzetti prendiamo la colla e l’attacchiamo!!!
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Copiando le forme e il numero dei pezzi
prepariamo le parti che compongono la bambola Ai bambini chiediamo di ricomporla rispettando le posizioni e nominando le varie parti
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Ogni bambino realizza la sagoma di un corpo capace di muoversi. METTIAMO A CONFRONTO LE DIVERSE SOLUZIONI
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Le ballerine di Man Ray Concludiamo proponendo ai bambini l’ osservazione delle ballerine di M. Ray che richiamano alcuni aspetti del corpo trattato : la postura, il movimento, la relazione con gli stimoli esterni in questo caso la musica. …sono ballerine , tre che danzano forse c’è la musica e loro girando fanno giare anche la gonna tutta a pieghe…. sono ballerine brave perché stanno sulla punta dei piedi… ..anche su un piede solo come quelle che ballano davvero… …si piegano per fare le giravolte sentono la musica e ballano con le braccia in alto…
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MUOVERSI ASCOLTANDO LA MUSICA
Simuliamo il movimento delle ballerine: indossiamo una piccola gonna e muoviamoci ascoltando la musica, come si muovono le mie braccia? Come girare il mio corpo su se stesso? Quando mi devo fermare?
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UN COLLAGE CHE PARLA DI CORPI IN MOVIMENTO
Dall’ immagine ricaviamo il disegno delle tre ballerine nelle loro diverse posture. Ogni bambino colora con l’ acquerello rendendo personale i soggetti. Incolliamo delle linee sopra il cartoncino per simulare la musica e sopra incolliamo le ballerine realizzate. Quali movimenti sono uguali e quali diversi? www. ascuoladiguggenheim.it
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PER CONCLUDERE... …” Insieme agli aspetti grafici e di significato, l’ opera d’arte può essere utilizzata per soffermarsi sulla sua struttura complessiva, sulle caratteristiche della superficie scabra, liscia, sgocciolata…, sulla scelta del materiale nelle composizioni, sulla tecnica e sugli strumenti usati, sui segni ricorrenti. Si può sollecitare l’ attenzione sulla casualità o la ripetitività nella composizione, sulla simbologia e sul significato dei diversi segni, sul senso di leggerezza o pesantezza, sui sentimenti ed emozioni che i bambini imparano ad esprimere senza timore. Modalità diverse di approccio all’ opera d’arte che offrono possibilità di arricchire e far crescere competenze e sensibilità nei bambini ben al di là dell’abituale repertorio di contenuti disciplinari… …In un ambiente educativo dove si è abituati fin da piccoli a lavorare in gruppo dando parola ai propri pensieri, sollecitati vicendevolmente da una sana competizione linguistica, dove le parole di uno completano il pensiero del compagno o stuzzicano altre idee, commentare l’opera d’arte diventa un momento in cui immaginazione, riflessione, invenzione e sensibilità entrano a comporre le personalità e le conoscenze. Di giorno in giorno, le riproduzioni diventano più familiari, vengono scoperte nei loro dettagli e suggeriscono nuove storie possibili ai bambini che imparano a capirne il linguaggio andando oltre a ciò che vedono. TRATTO DAL LIBRO “NUMERI SPAZIO E TEMPO” cap.2 - Lo spazio immaginato - collana Scuola Facendo Carocci di Anna Maria Aiolfi
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